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Messaggi di Maggio 2014

>>>> SOMMARIO INSERIMENTI 19/31 MAGGIO 2014 Clicca sulla presentazione del post

Post n°8878 pubblicato il 31 Maggio 2014 da cile54

31- La distruzione capitalista dell'ambiente è pari alla distruzione delle nazioni fuori dall'impero USA e dei suoi servi europei

31- Gli occhi che urlano. Da quasi trent’anni le donne di Bhopal sfilano a ogni anniversario della strage con il pugno alzato chiedendo giustizia

29- Accoglienza dei bambini profughi da una delle tragedie dell'umanità prodotte dall'occidente. Ritorno al cattopietismo

29- Informazione sui fatti, il contrario della imperante comunicazione dei nostri media sui voleri dei poteri dominanti

29- Chi vivacchia su un misero salario e sulla misera pensione vota solo per chi sta troppo bene? 80 euro fanno miracoli

27- Grossa parte del popolo italiano composta da adulti col cervello da adolescenti? Per loro la politica è tifare per il forte

27- Liste d'attesa, anziani in fuga all'estero (chi può!) per curarsi causa sanità poco accessibile. Dossier Fipac Confesercenti

27- Fiat Pomigliano: dopo Giuseppe De Crescenzo a febbraio un altro suicidio tra i lavoratori del reparto-fantasma di Nola

25- Da Renzi, l'attila della democrazia, a Grillo, il lanzichenecco della rete, hanno stuprato il pensiero di Berlinguer. Vergogna!

22- Questa Europa galleggia sui migranti morti in mare e sullo sfruttatamento schiavista di pochi su milioni. Basta barbarie!

22- Lavoro a termine, tirocinio, part-time, cassa integrazione, turni massacranti, lavoro domenicale: le falsità di questo governo

22- Governo Renzi: ciò che viene propagandato, tramite la servitù mediatica, come nuovo è la vecchia ricetta delle privatizzazioni

21- Questa falsificata democrazia occidentale. Ma in Italia c'è la truffa più smaccata: la sinistra non esiste per decreto mediatico

21- Elezioni europee: i consigli di “Lavoro e Salute” nei cinque collegi: Nicoletta Dosio, Paola Morandin, Fabio Amato, Eleonora Forenza, Simona Lobina, Antonio Mazzeo

21- I drammatici effetti delle politiche, sostenute in Italia dai governi Berlusconi, Monti, Letta e Renzi, di questa Europa. Ovvio!

21- Il teatrino del politicume con un trio che, a suon di insulti, provocazioni e smentite, tiene in piede la commedia delle falsità

19- Continuerà a produrre atti di puro masochismo nel popolo di sinistra la genialata di puro razzismo politico del "voto utile"?

19- Possibilità di cura in Italia. Ammalarsi a Brindisi di una grave malattia è la stessa cosa che ammalarsi a Savona o a Mantova?

19- Condizioni, salute e sicurezza nel lavoro in vista delle elezioni del 25 maggio per il Parlamento Europeo. Una riflessione

 >>>> SOMMARIO INSERIMENTI 1/18 MAGGIO 2014

 
 
 

La distruzione capitalista dell'ambiente è pari alla distruzione delle nazioni fuori dall'impero USA e dei suoi servi europei

Post n°8877 pubblicato il 31 Maggio 2014 da cile54

Il ruolo dell'inquinamento nella diffusione dell'autismo In evidenza

Il ruolo dei fattori ambientali nello sviluppo dell’autismo è un punto cruciale negli studi effettuati su questo problema. La genetica influenza notevolmente il rischio dello sviluppo dei Disturbi dello Spettro Autistico, ma tutto questo non dà una spiegazione completa sull’insorgere dell’autismo; da poco tempo l’interesse per i fattori tossici e l’inquinamento da sostanze nocive ha acquistato una grande importanza.

Sappiamo, tanto per fare un esempio, che l’esposizione in periodo pre-natale alla talidomide e dell’acido valproico (sostanze farmacologiche) sono connesse all’autismo. Un nuovo studio (ricercatori del King’s College London, Karolinska Institutet in Svezia, Mount Sinai negli Stati Uniti) afferma che l’autismo, i Disturbi dello Spettro Autistico, sono dovuti per il 50% a sostanze che inquinano l’ambiente.

Lo SPETTRO AUTISTICO (Autistic Spectrum Disorders, Disturbi Persuasivi dello Sviluppo) è il termine con il quale attualmente si definisce unitariamente e clinicamente l’autismo; comprende diverse patologie, o sindromi, che presentano, a vari livelli o gradi, disturbi neuro-psichiatrici. Diversi studi inoltre hanno già “suggerito” che, tra le sostanze che inquinano l’ambiente, l’intossicazione da mercurio può essere la causa (o contribuire) della patologia cerebrale dovuta allo Spettro Autistico. Non va dimenticato che il mercurio è un metallo pesante molto tossico e può devastare il Sistema Nervoso Centrale.

Altri studi scientifici, sebbene molti di questi siano focalizzati sul mercurio (Hg), hanno dimostrato l’associazione - nella diagnosi di Spettro Autistico - di vari metalli tossici come il Cadmio (Cd), il Piombo (Pb) e l’arsenico (As).Tracce di sostanze tossiche sono state ritrovate in bambini autistici e vi è correlazione tra la concentrazione di mercurio nei capelli e la gravità dell’Autistic Spectrum Disorders.

L’autismo è considerato “multicausale” e i fattori ambientali hanno una notevole importanza; in particolare, la discussione - a livello internazionale - è focalizzata sulle neurotossine, come mercurio e piombo. Environmental Health Perspectives (Agosto 2013) riporta che l’inquinamento dell’aria contiene molte sostanze tossiche che colpiscono le funzioni neurologiche e hanno effetti sul feto nell’utero.

Studi recenti pongono in rilievo l’associazione tra l’esposizione pre-natale all’aria inquinata e lo Spettro Autistico nei bambini; l’esposizione pre-natale, vivere in luoghi inquinati quindi può aumentare il rischio di autismo nei bambini che nasceranno. Sono proprio le sostanze neurotossiche, presenti nell’ambiente, che possono aumentare l’incidenza nei bambini di casi di Disturbi dello Spettro Autistico. Una delle sostanze imputate è la Diossina.

Studi scientifici pubblicati dall’EPA/NIEHS Children’s Center negli Stati Uniti afferma, praticamente, che il PCBs (Policlorinobifenile; una diossina) può aumentare il rischio di autismo in bambini geneticamente “suscettibili”. L’EPA è l’agenzia per la protezione dell’ambiente statunitense: l’U.S Enviromental Protection Agency.

Altri studi, University of California-Davis e Washington State University, “suggeriscono” che l’esposizione al PCBs può aumentare la probabilità, in alcuni bambini, di Disordini dello Spettro Autistico. E ancora, l’autorevole giornale scientifico Environmental Health Perspectives ritiene che il PCBs non sia direttamente responsabile nel causare autismo, ma possa tranquillamente essere aggiunto ai fattori di rischio.

Altri studi effettuati negli Stati Uniti affermano che i Disturbi dello Spettro Artistico, ma anche tumori e malformazioni, possono essere la conseguenza, nei bambini, dell’agente Orange (contente diossina): usato durante la guerra in Vietnam come defoliante ha colpito milioni di bambini vietnamiti e migliaia di soldati americani.

Su Molecular Psychiatry (2014) è stato pubblicato uno studio che valuta e investiga l’associazione tra esposizione perinatale di diossina e “tratti” autistici in bambini di circa tre anni, in aree contaminate del Vietnam. Va specificato che per perinatalità si intende il periodo che precede e segue la nascita, e va dalla 29 settimana di gestazione fino a sette giorni dopo il parto.

Livelli elevati di diossina nel latte materno sono stati ritrovati in madri residenti nelle aree vicino alle basi aeree contaminate, in Vietnam, ciò ha causato l’esposizione perinatale dei bambini. Si evidenzia così, in questo studio, uno specifico impatto perinatale della tetraclorodibenzo-p-diossina (TCDD) sui “tratti” autistici dei bambini.

In Italia: sappiamo che metà della frutta commercializzata è contaminata da residui di pesticidi, e così una buona parte delle verdure; non vanno inoltre dimenticati pasta, olio e altri prodotti alimentari.

In Francia, un decreto legge ha stabilito che per gli agricoltori il Parkinson è una malattia professionale; ha chiaramente stabilito, in questo modo, il collegamento tra i pesticidi e Parkinson.

Neurology, giornale dell’American Academy of Neurology, ha pubblicato (2013) uno studio italiano, di ricercatori della fondazione dell’ospedale San Matteo e del Centro per la malattia del parkinson di Milano, che dimostra il collegamento tra esposizione a pesticidi, solventi e l’elevata possibilità di sviluppare il Parkinson.

Nel 2005 l’Agenzia Europea per l’Ambiente (AEA) ha incluso nell’elenco delle neurotossine, (oltre al PCB, alle Diossine, ai ritardanti di fiamma, al Piombo e al Mercurio), i pesticidi; e nel 2013 ha pubblicato un rapporto in cui si afferma che “il 90% delle persone che vivono nelle città dell'Unione europea (UE) è esposto a livelli di inquinanti atmosferici ritenuti nocivi per la salute dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS)”.

La rivista scientifica PLOS COMPUTATIONAL BIOLOGY JOURNAL pubblica (2014) dei dati, raccolti da più di 100 milioni di cittadini americani, in cui si evidenzia come l’autismo, lo Spettro Autistico, sia una patologia che, oltre a fattori genetici, includa anche fattori ambientali.

La forte influenza dell’inquinamento ambientale, come l’esposizione prenatale ai pesticidi, è attualmente dimostrata anche se c’è ancora molto da studiare e valutare. Per i ricercatori, autori dello studio (Università di Chicago negli Stati Uniti), l’esposizione della madre, durante il periodo della gravidanza, a sostanze inquinanti come i pesticidi, può rappresentare un elevato rischio per il feto di contrarre l’autismo.

Il professor Andrey Rzhetsky, Department of Medicine Section of Genetic Medicine and Department of Human Genetics, University of Chicago, ha detto nel programma statunitense Fox News che alcune molecole, microscopiche particelle “[...]come quelle di farmaci, di prodotti plastificanti, di pesticidi, possono alterare il normale sviluppo del feto”.

Non solo piombo, mercurio, arsenico dunque, ma anche pesticidi e, da aprile 2014, negli Stati Uniti lo U.S. Center for Disease Control and Prevention, informa che un bambino su 68 risulta colpito dai Disordini dello Spettro Autistico (nel New Jersey salgono a un bambino su 45).

La “pandemia silenziosa”, sono chiamati così gli “avvelenamenti” da piombo, mercurio, arsenico e pesticidi dai ricercatori del Mount Sinai School of Medicine di New York.

Nel 2012, il Mount Sinai Chldren’s Environmental Health Center ha pubblicato la lista delle dieci sostanze più sospettate di essere causa di Autismo e problemi di intelligenza e apprendimento nei bambini. Le sostanze sono:

1)Piombo

2) Metilmercurio

3) PCBs

4) Pesticidi organofosforici

5) Pesticidi organoclorurati

6) Endocrine disruptors

7) Automotive exhaust

8) Idrocarburi policiclici aromatici

9) Brominated flame retardans

10) Composti Perfluorurati (PCF).

Endocrine disruptors sono sostanze che interferiscono e distruggono il nostro sistema endocrino. Queste sostanze, artificiali e non, possono provocare gravi danni alle popolazioni esposte e non hanno una tossicità acuta. Tra questi vi sono i problemi legati allo sviluppo, tumori, deformazioni corporee, problemi nello sviluppo sessuale, del cervello, seri deficit e disturbi dell’attenzione. Inclusi in queste sostanze vi sono gli idrocarburi policiclici aromatici di cui fanno parte anche gli inquinanti ambientali+

Gli Automotive Exhaust sono invece, molto schematicamente, i gas di scarico delle autovetture che producono, come ben si sa, effetti avversi alla nostra salute; tra questi il monossido di carbonio, il diossido di azoto e di zolfo, le particelle sospese PM-10 (particelle di meno di 10 micron), il Benzene, la Formaldeide, gli Idrocarburi Policiclici.

Brominated flame retardans sono, in pratica, ritardanti di fiamma che vengono commercializzati come ritardanti chimici; i brominati sono la varietà più usata e vengono comunemente utilizzati nei prodotti elettrici e elettronici (computer, telefoni cellulari) per e ridurne l’infiammabilità. I brominati (BRFs) sono composti organo-bromidici adoperati anche in molti oggetti di uso comune con componente plastica e in mobili, vestiti, cuscini, materassi. Il brominato è potenzialmente neurotossico.

Per quanto riguarda i pesticidi ricordo, per esperienza personale, il caso di una donna di Velletri (Roma); avevo sospettato che il suo grave problema di salute derivasse dalla cronica inalazione sia di pesticidi, sia dall’inalazione di fumi di sostanze plastiche.

Nella perizia medico-legale (2012): “Va detto che la signora xxx, (sostenuta anche dai sanitari dell’Ospedale di Velletri), imputa il suo stato dovuto soprattutto all’inalazione continua dei pesticidi gettati su terreni vicini al suo, nonché ai fumi di sostanze plastiche bruciate sempre nelle vicinanze…

Nel 2006, ad agosto, riferisce che, mentre tornava dal lavoro nei campi, aveva la febbre alta e per questo veniva portata in Pronto Soccorso a Velletri; riferisce inoltre che in seguito al rialzo febbrile (40°) cui si associò epigastralgia, con nausea e vomito, fu ricoverata presso l’Ospedale di Velletri. Nel corso del ricovero la signora manifestò deficit di forza all’arto inferiore sinistro, ingravescente, con difficoltà di svuotamento vescicale”.

Negli Stati Uniti i Disordini dello Spettro Autistico mostrarono, tra il 2008 e il 2012, un improvviso aumento di circa il 30%; negli Stati Uniti un bambino su sei ha sviluppato Disabilità Mentale (dalle forme meno gravi fino all’Autismo).

Roberto Suozzi

29 Maggio 2014 www.contropiano.org

 
 
 

Da quasi trent’anni le donne di Bhopal sfilano a ogni anniversario della strage con il pugno alzato chiedendo giustizia

Post n°8876 pubblicato il 31 Maggio 2014 da cile54

Gli occhi di cielo che urlano: «Giustizia per Bhopal»

Quegli occhi non te li aspetti. Perlomeno non te li aspetti lì, in quel posto e addosso a una bambina indiana, dalla pelle color delle nocciole. Occhi azzurri profondi, come il cielo e la camicetta che indossa. Due occhi che parlano come purtroppo non può fare lei, Sheela (è il nome che le ho dato io), nata a Bhopal oltre vent’anni dopo la strage di 25mila innocenti avvenuta la notte del 3 dicembre 1984, ma che porta addosso l’eredità di quel gas, l’isocianato di metile, fuoriuscito dallo stabilimento della multinazionale americana Union Carbide. Una nube mortale che ha soffocato un’intera città e che ancora intossica il suo suolo e la sua aria.

Le mamme di Bhopal di oggi continuano a partorire figli affetti da numerose gravi sindromi (soprattutto a livello cerebrale). La bimba con il cielo negli occhi frequenta il Chingari Trust, un centro che aiuta le piccole vittime del disastro con classi speciali e riabilitazione, a seconda delle loro esigenze. Il centro è stato messo in piedi da due donne forti come l’acciaio, Champa Devi Shukia e Rashida Bee. Loro hanno voluto coinvolgere altre donne nella lotta.

«Sono le donne che portano dentro il gas assassino e purtroppo lo lasciano poi in eredità anche ai loro figli. Per questo a Bhopal la lotta per la giustizia è soprattutto un affare di donne. Giovani che allora non erano ancora nate o vecchie con la vista spenta dal gas, ma anche bambine dal futuro purtroppo già segnato. Tutte decise a non arrendersi finché i colpevoli non avranno la giusta punizione e non verrà finalmente fatta la bonifica della fabbrica, lasciata all’incuria del tempo ad avvelenare e a uccidere ancora», spiega Champa Devi, la cui famiglia è stata distrutta dalla nube tossica.

Da quasi trent’anni le donne di Bhopal sfilano a ogni anniversario della strage con il pugno alzato e gridando ad alta voce la loro fame di giustizia. Vogliono farsi sentire anche dai sordi, quelli della Union Carbide, diventata ora Dow Chemical, sponsor dei giochi olimpici di Londra del 2012, ma anche dai poteri forti che li proteggono perché cane non morde mai cane. «Ma noi non ci arrenderemo mai e prima o poi vinceremo», ribadisce Rashida Bee.

Sfila anche Sheela con i suoi stupefacenti occhi che urlano al posto suo. Un giorno vincerà anche lei.

Testo e foto di Lucia Vastano

*Lucia Vastano, profonda conoscitrice dell’India e pluripremiata giornalista e scrittrice, ha scattato queste foto nel dicembre scorso, in occasione delle riprese del documentario “I Vajont” , il titolo è provvisorio, girato con Maura Crudeli e Federico Aliotto.  Arun Gandhi, nipote del Mahatma, al quale Lucia è legata da una lunga amicizia, tiene in mano una copia del suo romanzo “La magnifica felicità imperfetta” (Salani), in un momento di riposo nella casa del figlio Tushar, a Mumbai.

30/5/2014 http://donnedellarealta.wordpress.com/

 
 
 
 
 

Informazione sui fatti, il contrario della imperante comunicazione dei nostri media sui voleri dei poteri dominanti

Post n°8874 pubblicato il 30 Maggio 2014 da cile54

Dietrofront sulla Tav Torino-Lione. Non servirà per le merci, ce lo chiede l’Europa

Completo, segreto, silenzioso dietrofront. Oltre ad avere quasi dimezzato i finanziamenti alla Tav Torino-Lione, l’Unione Europea ha messo nero su bianco di non farci passare le merci e di utilizzare invece per queste lo storico traforo del Frejus. Ma proprio il trasporto delle merci doveva essere la pietra angolare della Tav. E’ stupefacente venire a conoscenza di informazioni ufficiali così importanti e che riguardano così da vicino la spesa pubblica italiana con oltre un anno di ritardo e solo perchè le ha rese disponibili on line qualche giorno fa la testata francese Reporterre. Eppure…

Antefatto. Il traforo ferroviario del Frejus fra Italia e Francia (per i francesi: traforo del Mont Cenis) risalirà pure ai tempi di Cavour, ma è stato ammodernato due anni fa ed è in grado di trasportare anche gli autocarri caricandoli a bordo dei vagoni ferroviari; è usato ben al di sotto delle sue potenzialità; il traffico merci fra Italia e Francia attraverso il Frejus è in netto calo dal 1997 circa, mentre sembrava in aumento all’inizio degli Anni 90, quando l’Unione Europea ha cominciato a parlare della necessità di costruire un nuovo corridoio ferroviario.

In questo scenario vanno collocate le rivelazioni di Reporterre, che ha messo on line un documento ufficiale firmato da Laurens Jan Brinkhorst, il coordinatore per conto della Commissione Europea del “progetto prioritario 6″, ovvero del costruendo corridoio ferroviario da Lione alla frontiera ucraina. Il corridoio doveva andare dall’Atlantico a Kiev, ma in Ucraina (con rispetto parlando) non sanno neanche cos’è un treno ad alta velocità; il Portogallo ha già detto da tempo di no ed ora silenziosamente anche la Spagna si è defilata. Il documento firmato da Brinkhorst è il rapporto annuale d’attività 2012-13 ed è datato ottobre 2013.

Vi risparmio l’educata esposizione di Brinkhorst sul pieno marasma ad Est di Trieste. Per quanto riguarda specificamente la Torino-Lione, il suo rapporto – redatto in francese – dice che nel gennaio 2013 si è svolta l’ultima riunione della “plateforme du corridor Lyon-Turin”. O per lo meno: si è svolta l’ultima riunione prima della redazione del rapporto annuale. La “plateforme” riunisce i soggetti italiani, francesi e dell’Ue coinvolti nella Tav; il summit

était centrée sur la ligne historique et le rôle qu’elle pouvait jouer comme axe ferroviaire principal entre la France et l’Italie. Les participants sont convenus de la nécessité de réactiver la ligne existante pour qu’elle devienne l’axe ferroviaire principal pour le transport des marchandises entre la France et l’Italie. Le point de vue partagé est l’impossibilité politique de proposer la construction d’une nouvelle ligne sans avoir entrepris tous les efforts possibles pour rétablir la ligne existante comme artère principale de transport après les travaux d’élargissement du tunnel ferroviaire Fréjus/Mont Cenis

Ovvero: la riunione si è occupata della linea ferroviaria storica (quella dei tempi di Cavour e da poco ammodernata) e del ruolo che essa potrebbe avere come asse principale fra Italia e Francia. I partecipanti hanno convenuto sulla necessità di riattivare la linea già esistente affinchè diventi l’asse principale del trasporto merci fra Italia e Francia. Il punto di vista condiviso è l’impossibilità politica di proporre la costruzione di una nuova linea senza intraprendere tutti gli sforzi possibili per ripristinare la linea esistente come la principale arteria di trasporto dopo i lavori di ampliamento del Fréjus-Mont Cenis.

Di questo importantissimo dietrofront emerso durante la riunione della “plateforme” finora non è saputo assolutamente nulla. Comunque la Francia ha già ufficialmente rimandato a dopo il 2030 (leggi: alle calende greche) il raccordo fra la rete ferroviaria nazionale e il tratto internazionale della Tav Torino-Lione: un tunnel sotto le Alpi di circa 60 chilometri il cui costo è stimato in 8,78 miliardi di euro, per il 58% a carico dell’Italia – così ha stabilito l’accordo con la Francia – anche se la galleria ricade solo per il 20% in territorio italiano.

L’Italia insiste che il tunnel è prioritario. Ma visto che ora l’Europa dice di non farci passare le merci, per quanti viaggiatori è prioritario andare da Torino a Lione risparmiando un’ora – solo un’ora – di tempo? E voi spendereste tutto quel denaro pubblico per accontentarli?

28 Maggio 2014

da http://blogeko.iljournal.it/

 
 
 
 

L'informazione dipendente, dai fatti

Nel Paese della bugia la verità è una malattia

(Gianni Rodari)

 

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G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

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Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

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