Blog
Un blog creato da cile54 il 09/01/2007

RACCONTI & OPINIONI

Pagine di Lavoro, Salute, Politica, Cultura, Relazioni sociali - a cura di franco cilenti

 
 

www.lavoroesalute.org

Chi è interessato a scrivere e distribuire la rivìsta nel suo posto di lavoro, o pubblicare una propria edizione territoriale di Lavoro e Salute, sriva a info@lavoroesalute.org

Distribuito gratuitamente da 37 anni. A cura di operatori e operatrici della sanità. Finanziato dai promotori con il contributo dei lettori.

Tutti i numeri in pdf

www.lavoroesalute.org

 

LA RIVISTA NAZIONALE

www.medicinademocratica.org

MEDICINA DEMOCRATICA

movimento di lotta per la salute

 TUTTO IL CONGRESSO SU

www.medicinademocratica.org

 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 180
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

MAPPA LETTORI

 

ULTIME VISITE AL BLOG

nomadi50cile54m12ps12maremontyAlfe0Sassar0licassetta2iltuocognatino2BiSa62NonnoRenzo0mvgallinemexirupigottobre5amorino11
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Messaggi del 21/04/2014

 
 

Lavoro: mai tanti morti sul lavoro dal 2008. L'ideologia cattocapitalista produce benessere per le imprese funebri

Post n°8798 pubblicato il 21 Aprile 2014 da cile54

Pasqua di morte per chi lavora

Mai tanti morti sul lavoro da quando il 1° gennaio 2008 ho aperto l’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro. Sono andato a vedere le tabelle excel elaborate nel corso di questi anni per controllare quanti morti sui luoghi di  lavoro c’erano il 20 aprile di ogni anno. Oggi 20 aprile 2014 sono dall’inizio dell’anno 165, nello stesso giorno del 2013 erano 134, nel 2012 154, nel 2011 169, nel 2010 139, nel 2009 150, nel 2008 160. Come vedete è possibile, con questi dati fare diverse considerazioni. Nonostante si siano persi milioni di posti di lavoro da quell’ormai lontano 2008, anno d’inizio della crisi, i morti sui luoghi di lavoro non sono mai calati. E questo nonostante si siano investiti centinaia di milioni di euro sulla Sicurezza. Parlano sempre ogni anno di straordinari cali delle morti sul lavoro, ma NON E’ VERO, le morti sono addirittura aumentate se si prendono in considerazioni tutte le morti sui luoghi di lavoro e non solo gli assicurati all’INAIL CHE, VOGLIAMO ANCORA  UNA VOLTA RICORDARE, CHE MONITORA SOLO I PROPRI ASSICURATI E TUTTI GLI ALTRI LAVORATORI CHE NON SONO ASSICURATI CON QUESTO ISTITUTO NON VENGONO CONTEGGIATI.  E SONO MOLTI MILIONI DI LAVORATORI. Una leggera diminuzione dei morti c’è stata solo sulle strade ma questo non per merito della prevenzione, ma perché, e per fortuna, anche i lavoratori acquistano auto più moderne e tecnologicamente più sicure una volta rottamate le vecchie. Se avessimo una stampa veramente  libera cesserebbe questa colossale mistificazione e si farebbe piena chiarezza su questi aspetti fondamentali per un paese civile. Con questi presunti cali si sono fatte leggi per “alleggerire” le normative” sulla Sicurezza. L’Italia è stata messa in mora dall’Europa, su denuncia dell’operaio Marco Bazzoni perché non rispetta parti importanti delle normative sul lavoro. Il giorno 9 marzo di quest’anno l’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro ha mandato una mail alle Segreterie del Primo Ministro Renzi, del Ministro del Lavoro Poletti, del Ministro delle Politiche Agricole Martina pregandoli di fare una campagna di prevenzione perché dai dati raccolti nel corso degli anni sapevamo che entro pochi giorni sarebbe ricominciata la strage di agricoltori schiacciati dal trattore. Come al solito, non ottenendo  nessuna risposta. Sapete quanti agricoltori sono morti schiacciati dal trattore che guidavano? Trentaquattro. Un numero di morti impressionante che dovrebbe lasciare sgomento qualsiasi persona che abbia ancora un barlume di sensibilità sociale. Dall’inizio dell’anno sono quarantaquattro gli agricoltori morti così atrocemente. E Renzi che si occupa di tutto, non ha il tempo di pensare anche a quest’aspetto. In questo momento detiene un altro record di velocità: quello del numero di morti sul lavoro che cresce come non mai da quando è stato aperto l'Osservatorio.  Ma questo credo che non lo twitty. Spero solo che a lui, a Poletti, a Martina, le segreterie non lo abbiano informato della mail che li avvertiva dell’imminente strage di agricoltori, altrimenti saremmo proprio al degrado morale e irreversibile della nostra classe dirigente, compresi i tantissimi giornalisti che dovrebbero fare informazione, non propaganda per i potenti di turno. Ho letto che un paese civile si vede da come sono trattati gli animali. I nostri amici animali sono importantissimi, ma che verso di loro sia prestata più attenzione che per la vita di chi lavora, è un vero paradosso.

Carlo Soricelli

20/4/2014  http://cadutisullavoro.blogspot.com

 
 
 

Ideologia e ambiente: gli USA scoprono sempre l'acqua calda: le disegualgianze di salute sono un problema di classe

Post n°8797 pubblicato il 21 Aprile 2014 da cile54

Veleni e ambiente, una questione di classe e di razza!

L'aria che respiriamo non e' uguale per tutti: dagli Stati Uniti uno studio dell'universita' del Minnesota ha quantificato che poveri e minoranze sono piu' esposti dei bianchi al biossido di azoto, gas inquinante molto tossico a cui sono attribuiti problemi cardiaci e respiratori.

La ricerca, pubblicata sulla rivista Plos One, dimostra che l'analisi e' vera per tutto il Paese, anche negli stati rurali e nelle citta' piu' pulite: i neri inalano veleni piu' dei bianchi, principalmente a causa della maggiore esposizione delle zone dove risiedono.

"Il livello di disparita' e' alto con probabili conseguenze sulla salute", ha detto Julian Marshall, professore di ingegneria ambientale dell'ateneo americano.

Il biossido di azoto proviene da scarichi di auto e emissioni industriali. In media - ha riscontrato lo studio basato sui dati del censimento del 2000 - i neri ne respirano il 38% in piu' dei bianchi. La differenza e' maggiore nelle grandi citta'. Secondo i ricercatori sarebbe responsabile di circa 7.000 casi di morte all'anno per problemi cardiaci tra la popolazione di colore.

L'area metropolitana di New York e Newark e' risultata quella dove l'aria respirata discrimina di piu' tra isolati popolati da minoranze a basso reddito e i quartieri dei bianchi ricchi. New York e' seguita da Filadelfia, Bridgeport/Stamford in Connecticut, Boston, Providence, Detroit, Los Angeles e New Haven.

Per correlare dati demografici del censimento alla presenza dell'azoto inquinante gli studiosi hanno usato dati da satellite e misurazioni sul terreno incrociati con informazioni sulla destinazione d'uso della regione: la presenza di autostrade a grande traffico, discariche, impianti industriali, cementificazione, copertura arborea. Gli alberi sono una parte integrante del modello non tanto perche' mitigano la presenza del biossido ma perche' sono il segnale dell'assenza di auto o altre fonti di inquinamento. La mappa dell'inquinamento paragona comunita' nere a basso reddito con comunita' bianche ricche o 'middle class': le differenze, sia pure mitigate, restano tuttavia alte anche quando si elimina il fattore ricchezza. "Non e' solo questione di ricchi e poveri", ha commentato Marshall, "c'e' qualcosa che avvelena nelle zone dove vive la gente di colore". Le ragioni sono tante, radicate nella storia urbanistica degli Usa: le maggiori autostrade urbane, le grandi discariche sono state costruite in zone dove vivono comunita' di colore. Chi non poteva permettersi di lasciarle e' rimasto a respirarne le conseguenze.

Fabrizio Salvatori

21/04/2014 www.controlacrisi.org

 
 
 
 

L'informazione dipendente, dai fatti

Nel Paese della bugia la verità è una malattia

(Gianni Rodari)

 

SI IUS SOLI

 

 

www.controlacrisi.org

notizie, conflitti, lotte......in tempo reale

--------------------------

www.osservatoriorepressione.info

 

 

G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.

> andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.

 

Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

omicidio di Stato

DARE CORPO ALLE ICONE

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963