Blog
Un blog creato da leganord.ballabio il 19/11/2009

Lega Nord Ballabio

Sito ufficiale del gruppo Lega Nord di Ballabio (Lecco)

 
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

FACEBOOK

 
 

 

Nč Monti bis, nč PD. Ferma le sanguisughe: vota Lega Nord!

Post n°42 pubblicato il 18 Febbraio 2013 da leganord.ballabio
 

ALLA CAMERA VOTA LEGA NORD. Candidata al n. 11, Alessandra Consonni, capogruppo della lista civica Ballabio Nostra sostenuta dalla Lega Nord. 

 
 
 

Morterone 24 luglio 2011: festa della Lega Nord Circoscrizione di Lecco

Post n°40 pubblicato il 15 Luglio 2011 da leganord.ballabio

LECCO Lega, a Morterone la festa della Circoscrizione
Lecch - Dopo le due edizioni di Balàbi in festa, il Carroccio lecchese sceglie Morterone per la sua kermesse estiva. Domenica 24 luglio, si apprende dal quotidiano online Corriere di Lecco, avrà luogo presso la sede della Pro Loco morteronese la prima edizione della Festa Lega Nord organizzata dalla Circoscrizione di Lecco.

"Sarà un momento di incontro aperto a tutti i nostri simpatizzanti - si spiega in un comunicato - durante il quale gustare piatti tipici della gastronomia locale (apertura cucina ore 12.00) e la birra "Il Carroccio" in compagnia di amici".

Non mancheranno gli interventi politici: già giunta l'adesione dell'assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia, Giulio De Capitani. Durante la festa sarà possibile firmare per la proposta di legge di iniziativa popolare per il decentramento dei Ministeri.

(Da: Corriere di Lecco)

15 luglio 2011

 
 
 

Pgt Ballabio, De Capitani (Lega Nord) all'incontro pubblico: il video

Post n°39 pubblicato il 26 Giugno 2011 da leganord.ballabio
 

Incontro pubblico a Ballabio (Lecco) con l'assessore regionale Giulio De Capitani (Lega Nord) del 23 giugno 2011.

 
 
 

Il giornale La Provincia di Lecco a testa bassa contro la Lega. E da Ballabio Nostra parte la protesta

Sino a qualche tempo fa, da La Provincia si poteva avere una visione sostanzialmente obiettiva degli avvenimenti politici ballabiesi, cosa che dava un gran fastidio a Luigi Pontiggia. Recentemente, non si sa perchè, pare che il sindaco di Ballabio non abbia più questo problema. Anche l'ultimo articolo del corrispondente de la Provincia da Ballabio sembra ispirato ai luoghi comuni che il sindaco e il suo giro fanno circolare nei confronti degli esponenti dell'opposizione. Quanto alle posizioni reali di Ballabio Nostra è difficile, se non impossibile, trovarne traccia in tale articolo. Nel mirino c'è Alessandra Consonni, esponente di punta dell'opposizione.

E a proposito di opposizione, in questi articoli non si usa questo termine ma quello di "minoranza", esattamente come fa sistematicamente Pontiggia per cambiare le carte in tavola, visto che in realtà è stato eletto da una parte esigua di ballabiesi, poichè lui e la sua lista hanno ottenuto appena 877 voti contro i 1.418 dell'opposizione nel suo insieme. Dunque, nel Consiglio comunale di Ballabio, il sindaco e i suoi sono stati votati da una minoranza di cittadini, così parrebbe assai più corretto impiegare il termine di "opposizione" piuttosto che quello di "minoranza" nei confronti di gruppi consiliari che, nel complesso, rappresentano la maggioranza degli elettori.

Ma lasciamo perdere le sfumature e arriviamo ai fatti. Nell'articolo vengono usate queste espressioni per descrivere il comportamente della capogruppo di Ballabio Nostra: 1) "minacciando"; 2) "polemica infinita", 3) "sfuriata", 4) "andata ancora a testa bassa". Se le parole hanno un senso, che ritratto ne esce della persona a cui questi termini vengono indebitamente indirizzati? E perchè questo vocabolario è utilizzato solo nei suoi confronti?  Qui siamo all'applicazione del "metodo Pontiggia" il quale, non sapendo rispondere ai rilievi concreti dell'opposizione, si è sistematicamente rifugiato nel patetico tentativo di far passare le nostre osservazioni per degli attacchi inconsulti della famigerata Consonni: proprio lui che, più volte, ha avuto atteggiamenti poco simpatici nei confronti di altre persone o inadatti al luogo e al ruolo, clamorosa una certa espressione volgare registrata nel "verbale" sul nastro di una seduta e finita su you tube (il corrispondente da Ballabio non l'ha considerata una notizia).

Noi rileviamo che mai, in nessuna occasione, Alessandra Consonni abbia avuto un tono, un atteggiamento o delle parole meno che educati e civili; che mai abbia neppure alzato la voce o gesticolato o che altro: evidentemente chi fa opposizione è chiamato a criticare, ma questo non autorizza il cronista a definire "polemiche infinite" l'esercizio puntuale della democrazia o a parlare di "sfuriata" che, dice il vocabolario, significa "esplosione improvvisa e incontrollata di risentimento o irritazione"! Come se non bastasse, alla capogruppo Consonni è stata attribuita anche una frase, mai pronunciata, addirittura virgolettata e impiegata per il titolo: "Non escludo azioni per far annullare questa delibera".

Affermazione fatta, invece, da Giacomo Colombo di Ballabio da vivere. A questo proposito, soprende invece che, a fronte di tanta fantasia da parte del cronista, non una sola frase del reale intervento di Alessandra Consonni sul Pgt, benchè anche recapitato alla redazione, sia stata pubblicata. Così come, sempre nello stesso articolo, viene riportata in maniera del tutto distorta la questione dei verbali. Il corrispondente da Ballabio scrive che Consonni ha toccato sul vivo "la professionalità" della segretaria comunale, criticando "la redazione dei verbali a suo dire incompleta".

Non si tratta di una fisima della Consonni, come sembrerebbe dall'articolo. In realtà nel Comune di Ballabio sta accadendo una cosa unica in Italia: 3 gruppi consiliari su 4 rifiutano l'approvazione dei verbali. Ballabio Nostra vota contro, Ballabio nel cuore e Ballabio sul mondo si astengono. E non tanto perchè venga messa in discussione la professionilità della Barone nel redigerli, quanto perchè il sindaco Pontiggia ha deciso di epurare dai verbali cartacei le dichiarazioni di voto e dunque la voce dell'opposizione, visto che le posizioni della giunta sono comunque illustrate nei testi di delibera.

Si tratta di un vulnus gravissimo alla democrazia, di cui è evidentemente consapevole anche la segretaria Barone, visto che al termine del Consiglio comunale ora viene a chiederci se vogliamo inserire delle comunicazioni nei verbali (ma noi non vogliamo l'elemosina bensì affermare l'intangibilità di un diritto), certo non per amor nostro ma per avere qualche argomento quando sarà chiamata col sindaco, cosa che faremo molto presto, davanti al prefetto, a spiegare cosa sta accadendo a Ballabio. Per concludere, al corrispondente de la Provincia chiediamo rispetto per il nostro ruolo di opposizione, rispetto che inizia col rispetto delle persone e dei fatti.

Barbara Crimella e Antonio Locatelli, consiglieri comunali di Ballabio Nostra.

 
 
 

Pgt di Ballabio da riadottare. Bocciatura ambientale ma Pontiggia si fa bello con la Protezione civile

L'intervento della capogruppo di Ballabio Nostra, Alessandra Consonni, sul Pgt nel consiglio comunale del 2 giugno 2011

"Questa sera si parla di riadozione del Pgt e qualcuno potrebbe chiedersi se si tratta di quello stesso Piano di governo del territorio che la precedente e l'attuale amministrazione sostenevano di aver già realizzato in tempo record per Ballabio. Le vanterie infondate hanno le gambe corte perchè oggi il paese è ancora in attesa del suo Pgt. Non tanto perchè la Regione abbia cambiato chissà quali carte in tavola, ma perchè la Regione ha offerto una proroga che il Comune di Ballabio ha colto al volo".

"Ci saranno anche nuovi adempimenti formali, ma ricordiamo che nell'iter di questo Pgt i pasticci non sono mancati e lo ha spietatamente rilevato anche la stampa quotidiana che parlò di bocciatura. Pasticci che furono sanzionati dalla decisione della Provincia di rinviarlo al mittente, impedendone l'approvazione finale, e non per mere fisime burocratiche, ma perchè il Piano di governo del territorio di Ballabio era un documento sciagurato che, tra l'altro, avrebbe consentito di edificare anche su terreni coltivati e in zone a rischio idrogeologico".

"E, sinceramente, non mi sembra di buon gusto che un sindaco che avrebbe consentito costruzioni anche in aree a rischio pensi poi di farsi bello sfoggiando il giaccone della protezione civile. Per concludere, col voto contrario alla riadozione di questo Pgt, o meglio del Pgt che non c'è mai stato, o anche del Pgt che andava riscritto nel rispetto delle regole, esprimiamo la nostra sfiducia verso la possibilità che dalle scelte di questa amministrazione esca un Piano di governo del territorio serio e lungimirante, che si realizzi cioè uno strumento capace di coniugare i desideri dei cittadini, le esigenze della sicurezza e le responsabilità che un'amministrazione consapevole avrebbe nei confronti dell'ambiente".

2 giugno 2011

 
 
 

Nasce Ballabio in Comune: portale dei cittadini e non del sindaco Pontiggia!

Ballabio – La giunta comunale targata Pd e guidata dal sindaco Luigi Pontiggia non ha mai convocato la Commissione che, da regolamento, dovrebbe occuparsi del bollettino e del sito comunale, e alle proteste ha “risolto” a modo suo la questione revocandone il regolamento. Davanti a tanta arroganza, l'opposizione di Ballabio (Lecco), paese della Valsassina, ha deciso di dar vita a un portale civico per conto proprio. Il sito si chiama Ballabio in Comune, contiene tutte le informazioni utili locali, spaziando dalla storia del paese sino ai dati di carattere amministrativo. Il nome del portale, "Ballabio in Comune" è, spiegano i promotori, un gioco di parole che indica la presenza nel Palazzo ma anche la determinazione di vivere l'impegno per la comunità nella maniera più condivisa e trasparente.

13 febbraio 2011

 
 
 

Alluvione in Veneto: panettoni solidali al gazebo di Lega Nord e Ballabio Nostra

Domenica mattina 12 dicembre, dalle 10 alle 12,30, gazebo di Ballabio Nostra e della Lega Nord per aiutare il Veneto. L'iniziativa di solidarietà avrà luogo a Ballabio Superiore in via Casimiro Ferrari, all'altezza del "Baretto", dove verrà allestito un gazebo nel quale sarà possibile acquistare del buon panettone per aiutare il Veneto. Il ricavato, offerta minima di 10 euro, verrà interamente impiegato negli aiuti delle popolazioni venete vittime dell'alluvione.

10 dicembre 2010

 
 
 

Ballabio, news dalla festa della Lega. Parolari: "40% di incassi in pił!"

Partenza a vele spiegate per la 2° edizione di Balabi in Festa. Nella serata di venerdì la kermesse della Lega di Lecco e di Ballabio Nostra fa già il “tutto esaurito”. Entusiasta Stefano Parolari, commissario cittadino di Lecco: “E' stata una piacevole sopresa – commenta -. Rispetto alla prima serata della precedente edizione si registra il 40% in più di incasso al posto di ristoro della Festa, che è il miglior termometro delle presenze. Ben prima della fine della serata la polenta taragna era già finita, e questa mattina abbiamo dovuto immediatamente rimpolpare tutti I rifornimenti”. Un risultato che Parolari collega a quello delle urne: “Quest'anno ci sono moltissimi ballabiesi alla festa – rileva l'esponente del Carroccio – segno della presenza positiva della Lega e di Ballabio Nostra. Non solo, Alessandra Consonni e I componenti della sua lista hanno ottenuto un importante avanzamento elettorale, ma soprattutto hanno realizzato un forte radicamento sul territorio entrando in sintonia con la gente”.

La notevole crescita della Lega ballabiese, alle urne regionali e a quelle per il comune, è stata evocata anche dal senatore Lorenzo Bodega: “Assestati importanti colpi, la prossima volta arriverà il risultato più grosso”, e dal segretario provinciale leghista Ferdinando Ceresa che ha puntato il dito contro quelli che ha definito i “giochini” elettorali del Pdl locale (il travaso di voti del Pdl alla sinistra) che hanno agevolato la vittoria di Luigi Pontiggia. “La Lega – ha spiegato Ceresa – ha scelto di correre da sola, sostenendo un buon candidato sindaco come Alessandra Consonni, perchè non è stata possibile una convergenza con il Pdl che aveva interessi diversi da quelli portati avanti dalla Lega”. Dai “giochini” della politica locale a quelli del palcoscenico nazionale: Bodega si è fatto interprete dello sconcerto popolare di fonte alle beghe del Palazzo, ricordando che, alla fine, sarà la gente ad avere l'ultima parola. Sabato sera è il turno del deputato leghista Paolo Grimoldi, responsabile federale dei Giovani padani; Domenica l'assessore regionale Giulio De Capitani e l'assessore provinciale Stefano Simonetti. (21 agosto 2010)

 
 
 

Ballabio, 2° edizione di “Balabi in Festa”

Post n°33 pubblicato il 31 Luglio 2010 da leganord.ballabio
 

La LEGA NORD LEGA LOMBARDA SEZIONE DI LECCO, a cui appartiene il gruppo di Ballabio, organizza la seconda edizione di “BALABI IN FESTA” per il 20/21/22 Agosto. La manifestazione avrà luogo all’interno del PARCO DELLE GRIGNE di Ballabio(LC). Sia a mezzogiorno che alla sera potrai assaggiare prodotti tipici di grande qualità. E tutte le sera spettacoli con musica dal vivo. Interverrano alla festa: venerdi 20 agosto 2010, sen. Lorenzo Bodega (vice capogruppo al Senato Lega Nord Padania); sabato 21 agosto. on. Paolo Grimoldi (Responsabile Federale Giovani Padani); Domenica 22 agosto, assessore Giulio De Capitani (assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia). Parteciperanno i consiglieri comunali di Ballabio Nostra: Alessandra Consonni (presidente Ass. Donne Padane di Lecco e provincia), Barbara Crimella e Antonio Locatelli.

 
 
 

La Padania esiste. Chi la nega non ha cultura

Bodega: la propaganda antileghista ignora i testi di storia e persino i vocabolari
di Lorenzo Bodega*. Lecch - E' in atto una sorprendente campagna mediatica volta ad inculcare nell'opinione pubblica l'improbabile tesi dell'inesistenza della Padania: uno sforzo di persuasione organizzata che dimostra l'attitudine della politica a intervenire (in questo caso con la parola d'ordine “negazionista” lanciata da Gianfranco Fini) in ambiti storici e culturali, imponendo le grossolane ed invasive “verità” della propaganda. Il presidente della Camera ha sentenziato che la Padania in quanto entità storico-politica non esiste e non è mai esistita, a suo dire trattandosi semplicemente d'una “felice” invenzione di Umberto Bossi. Additata la fede da professare c'è chi s'è affrettato ad indossare i panni del pasdaran della “verità rivelata”, proclamando che di Padania nelle vicende umane non c'è mai stata la minima traccia, neppure sul piano lessicale.

PADANITA' NEL DIZIONARIO. Ho sfogliato un buon dizionario della lingua italiana, il Devoto-Oli, edizione del 1971 (dunque di epoca pre-bossiana!) trovandovi persino il termine “Padanità”, cioè “il carattere distintivo della regione padana, dal punto di vista geografico, etnico, culturale”. Avete letto bene: si parla di una entità compresa in un proprio territorio, con caratteristiche specifiche anche per quanto concerne le proprie popolazioni, e con un particolare retaggio culturale. Popolo e territorio, con quanto di loro pertinenza, sono i requisiti dell'idea di Nazione che, sarà bene ricordarlo, è cosa distinta dalla definizione di Stato. E alla voce “padano”, poi, scopro un riferimento blasonato: “dal latino Padanus”. Il concetto “inesistente” di Padania, dunque, vanta radici almeno bimillenarie? Esatto, e non solo dal punto di vista culturale.

REGIO TRANSPADANA. Ancora al tempo di Giulio Cesare sarebbe stato arduo definire Italia i nostri territori, così celtici e “stranieri”, tanto che allora portavano il nome di Gallia Cisalpina. Ma sotto il principato di Augusto viene operata una assai significativa suddivisione amministrativa della Penisola in 11 Regiones, a cui devono proprio essersi ispirati i costituenti viste le sostanziali affinità tra l'antica e la moderna ripartizione. E trovo alquanto significativa la presenza, tra le regioni di Roma imperiale, di una “Regio Transpadana” (foto), la XI: entità territoriale che in pratica riuniva le attuali Lombardia e Piemonte.

COSTITUENTI “IDENTITARI”. Mi piace, poi, rilevare come i costituenti, replicando sostanzialmente il modello augusteo, ne adottarono, grosso modo, anche il principio cardine, cioè l'accorpamento di territori sulla base di quei criteri, etnolinguistici oltre che geografici, che oggi chiamiamo “identitari”, riconoscendo implicitamente l'esistenza di diverse specificità. Una peculiarità che, nei secoli, fu anche politica e statuale. Il regno d'Italia, infatti, nasce dall'invasione e dall'annessione di legittimi Stati cosiddetti preunitari, mentre sul territorio della Penisola e della sua parte continentale avevano conosciuto grande splendore delle autentiche potenze la cui storia fu ben più lunga di quella della Repubblica italiana di fresca data.

DA PERUGIA A BELLINZONA. Penso ai secoli di gloria e magnificenza della Repubblica di Venezia, ma anche a quel Ducato di Milano, un grande Stato europeo che ricalca, in quanto entità statuale, il vagheggiato territorio padano. Formalmente appartenente al Sacro Romano Impero ma di fatto del tutto indipendente, il Ducato di Milano giunse ad estendersi da Nizza a Belluno e da Bellinzona a Perugia al momento della sua massima espansione sotto Gian Galeazzo Visconti. Sarebbe assai imbarazzante classificare i suoi 400 anni di storia padana, e per l'ultima parte austriaca, come “storia italiana”. Invece è del tutto evidente, e per certi versi sorprendente, come l'estensione di questo Stato coincida in qualche misura (e anche oltre considerata l'occupazione del Nizzardo, del Canton Ticino e di parte dei Grigioni) con il concetto di Padania.

MAGGIORANZA SECESSIONISTA. Chiudo questo breve excursus storico, peraltro alla portata di chiunque possegga una qualche istruzione scolastica, limitandomi ad osservare come gli Stati altro non siano che contenitori dei popoli e dal loro volere traggano legittimazione: lo dimostrano le scelte secessioniste avvenute, per volontà popolare, all'interno di democraticissimi Stati dell'Unione europea. Chi discetta dell'inesistenza della Padania, definendosi al tempo stesso democratico, dovrebbe riconoscere il supremo diritto dei popoli all'autodeterminazione. Quella stessa manifestazione di volontà che (come ammettono oggi gli storici) risultò ben poco limpida all'epoca dei referendum di annessione degli Stati preunitari all'Italia, trova invece chiara e ampia condivisione proprio rispetto all'opzione padana come attestano due recentissimi ed autorevoli sondaggi. Il primo, pubblicato da Renato Mannheimer sul Corriere della Sera, rileva che solo 1 elettore della Lega su 4 si sente italiano; dal secondo, di Trendsetting in collaborazione con Swg, si apprende che il 61% dei cittadini residenti al Nord è favorevole alla secessione e che il 42% degli italiani riconosce l'esistenza della Padania, ben il 59% se ci si limita a considerare gli elettori del centrodestra.

PADANIA GRANDE POTENZA. Voglia di staterello, di rifugio nel proprio cantone, come sprezzantemente dice qualcuno? Anche qui si tranciano giudizi senza togliersi le fette di salame dagli occhi: con oltre 20 milioni di abitanti (10 solo in Lombardia) la Padania sarebbe più popolosa della maggior parte degli stati europei, supererebbe Portogallo, Grecia, Austria, Belgio, Rep. Ceca, Svezia, Svizzera, Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Norvegia, Lituania, Irlanda oltre ad un gran numero di paesi extracee del calibro, ad esempio, dell'Australia. Quanto a ricchezza e produttività, un ipotetico Stato padano si collocherebbe tra le maggiori potenze internazionali. Questo, in conclusione, è il contesto in cui si può affrontare un confronto serio sull'aspirazione di libertà del popolo padano: chi non condivide tale anelito può invocare tutte le ragioni di opportunità che vuole, ma manca di di onestà intellettuale e di rispetto delle persone se tratta la Padania come un'invenzione disneyana.

*Senatore, vice presidente del Gruppo Lega Nord per l'Indipendenza della Padania.

Articolo tratto dal quotidiano on line il Padano (www.ilpadano.com)

 
 
 

Pagetti: "Affissioni abusive, il sindaco di Ballabio si paragona ai ragazzini!"

Incredibile la replica del sindaco di Ballabio alle contestazioni di Barbara Crimella, consigliere comunale di Ballabio Nostra, lista civica sostenuta dalla Lega Nord, che lamentava l'affissione abusiva di manifestini comunali sulla pensilina del bus di piazza San Lorenzo. Pontiggia sbandiera foto con adesivi della Lega Nord appiccicati in paese in tempi passati per rispolverare il vecchio motto di Bettino Craxi: “Tutti colpevoli, nessuno responsabile”.

Una auto assoluzione che indigna il responsabile della Lega Nord di Ballabio, Andrea Pagetti. “Mi viene da chiedere – afferma Pagetti – se Pontiggia è minorenne. Come fa un sindaco a paragonarsi a qualche ragazzino che ha appiccicato degli adesivi?”.

"Sulla pensilina di piazza san Lorenzo - prosegue -, come documentato fotograficamente, sono stati affissi un gran numero di manifestini comunali e l'abusivismo firmato da un sindaco è ben più grave di quello di qualche ragazzotto". “Quanto poi alle accuse di scritte sui muri fatte ai leghisti – continua -, ricordo una vecchia pubblicità alle frequenze di Radio Padania e mi pare cosa molto meno grave delle scritte di insulti e minacce fatte dalla sinistra al ministro Roberto Calderoli in occasione della sua visita in Valsassina”.

“Pontiggia non si arrampichi sui vetri, o sulla plastica un tempo trasparente della pensilina- conclude Pagetti -. Come sindaco è pagato profumatamente anche per aver cura e rispetto dell'arredo urbano e per dare il buon esempio, non per paragonarsi ai ragazzini”. Da notare che, anche in campagna elettorale, Pontiggia ha avuto qualche problema con le affissione abusive: suoi manifesti erano stati attaccati su tabelloni proibiti per la propaganda comunale e la capogruppo consiliare di Ballabio Nostra, Alessandra Consonni, li aveva fotografati e fatti rimuovere dai funzionari municipali.

 
 
 

SOGGETTI DEPENNATI DALLA LEGA

Il commissario provinciale Marco Benedetti, su richiesta del gruppo Lega Nord di Ballabio, ha applicato il provvedimento di cui all'art. 30 dello Statuto Federale del Movimento nei confronti dei soci sostenitori Fabio Colasanti e Antonio Cugnaschi. Il provvedimento del Depennamento per i sostenitori (simpatizzanti) corrisponde a quello dell'Espulsione per i militanti: i due soggetti depennati non potranno più richiedere alcun tipo di iscrizione nella Lega Nord.

 
 
 

QUEGLI ZINGARI LADRI DI BAMBINI: ORRORE VERO E DOCUMENTATO

Pubblichiamo volontieri un interessante articolo che ci esorta a tenere la guardia alta sul nostro territorio.

Lecco e Napoli, sentenze che inchiodano ladri di bambini

di Giulio Ferrari. Lecch – Gli impudenti assertori dell’innocenza di tutti gli zingari liquidano come fosse una barzelletta ogni notizia sull’odiosa consuetudine dei furti di bimbi compiuti da alcuni dei loro protetti: nel giro di qualche giorno, però, sono fioccate due sentenze, una a Napoli e l’altra a Lecco, che inequivocabilmente bollano quei nomadi ladri di bambini. Nel capoluogo lariano, venerdì 23 gennaio, due rom sono state condannate anche in seconda istanza a un anno e otto mesi per il loro esuberante affetto nei confronti dei figli altrui: una vicenda all’italiana, con una punizione ridicola per un reato tanto grave. Oltretutto, le imputate non sconteranno un giorno di pena perché hanno pensato bene di tagliare la corda.

PASSEGGINO. Il fattaccio risale al 4 febbraio del 2005: Sinieta Caldararu e Sopirla Copalea, le zingare condannate, si avvicinano a una giovane mamma che porta a spasso la sua bambina nel passeggino. Le rom attaccano la donna in un un punto della strada poco visibile ai passanti. Fanno conto sull’effetto sorpresa e sulla paura che spesso paralizza le vittime. Probabilmente, poco distante, qualcuno le aspetta su un’auto pronta a partire. Una di loro ha già in braccio la piccola, ma la donna reagisce con la forza della disperazione, per difendere la sua creatura diventa una furia: si mette a urlare chiedendo aiuto e colpisce la nomade che aveva preso la bambina riuscendo a strappargliela. Le due tentano di scappare ma vengono intercettate da una volante di passaggio e arrestate.

IRREPERIBILI. L’accusa iniziale è di tentato rapimento ma il processo, per direttissima, risente della demagogia politicamente corretta che impedisce di attribuire a degli zingari il furto di bambini. Farisaicamente si arriva al patteggiamento, con la confessione delle imputate, per il meno grave reato di tentata sottrazione di minore, fattispecie che generalmente viene contestata a padri o madri separati. Per questo reato le zingare vengono condannate a 6 mesi e 15 giorni. La procura generale non accetta l’improbabile derubricazione del reato, si arriva a un nuovo processo con condanna. Poi l’appello e l’anno e 8 mesi da scontare, senza benefici di legge, che le nomadi non si faranno: da tempo si sono rese irreperibili.

VIZIETTO. Una sentenza che, comunque, dovrebbe incrinare il muro di omertà eretto intorno ai furti di bimbi operati dagli zingari. Anche perché pochi giorni prima, da Napoli, è giunta la notizia di un’altra condanna per lo stesso “vizietto”. Il 15 gennaio si è infatti chiuso con una condanna a 3 anni e 8 mesi per sequestro di persona il primo grado del processo a carico di A.V., quindicenne rom accusata di aver tentato di rapire una neonata lo scorso maggio nel quartiere di Ponticelli. La zingara era stata bloccata dalla madre e dal nonno della piccina: il tribunale, grazie all’esauriente ricostruzione dei fatti eseguita dal pm Valeria Rossetti, l’ha ritenuta colpevole di essersi introdotta nell’abitazione della donna e di aver cercato di rapire una neonata, presumibilmente per usarla come “mezzo di convincimento” allo scopo di ottenere le elemosine dai passanti.

MENDICARE. Sempre in Campania, il 7 gennaio a Pagani in provincia di Salerno, una mamma è riuscita a mettere in fuga un uomo che cercava di rapirle il figlioletto: l'uomo, individuato come uno zingaro dai carabinieri della compagnia di Nocera Inferiore e dai colleghi della stazione di Pagani, era entrato in un appartamento di via Romana cercando di rubare il bimbo che si trovava nel passeggino. Continuando con i casi emblematici, si registra quanto accaduto pochi giorni fa a Cosenza, notizia pubblicata da il Padano.com il 12 gennaio: qui i carabinieri hanno arrestato una zingara rom di 43 anni, Violeta Ciurar, liberando Ramona, una ragazzina di 14 anni, rapita 6 mesi fa in Romania dagli zingari, e portata in Italia a mendicare.

TRATTA DEI PICCINI. Per concludere, vale la pena ricordare un paio di importanti operazioni di polizia. Il quotidiano francese di sinistra Liberation il 19/10/2005 ha pubblicato gli esiti di un’inchiesta sul traffico dei bimbi organizzato dagli zingari: “Sette bébé venduti da nomadi bulgari a coppie adottive sono stati trovati in buona salute ieri mattina nella regione parigina e in provincia dalla polizia, che indaga da più di un anno su questo traffico in ambienti di nomadi”. Di ben maggiori proporzioni la tratta di bambini per cui, il 29 maggio 2006, sono stati arrestati a Trieste 41 trafficanti zingari di provenienza bulgara, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù. Centinaia i piccoli sfruttati, tutti tra gli 8 e i 13 anni, ridotti come bestie a mendicare, rubare e prostituirsi. Fatti accertati e incontestabili. Tuttavia, si troverà sempre qualche fesso supponente pronto a trattare da diceria la tragedia dei bambini rubati da degli zingari.

25 gennaio 2008

da il Padano, quotidiano on line (www.ilpadano.com)

 
 
 

IL 20 GIUGNO TUTTI A PONTIDA CON LA LEGA DI BALLABIO

Post n°28 pubblicato il 29 Maggio 2010 da leganord.ballabio
 

 Umberto Bossi ha convocato tutto il Movimento a Pontida Domenica 20 giugno. La giornata si svolgerà secondo il programma ormai consolidato. Ancora una volta il Popolo Padano è convocato sul Pratone di Pontida ed ancora una volta i nostri Militanti e Sostenitori accorreranno numerosi per sventolare le bandiere della libertà padana.

Questo sarà il primo raduno convocato dopo l'ottimo risultato ottenuto lo scorso mese di marzo, il Pratone è il luogo giusto per festeggiare i risultati elettorali ed i primi importanti passi verso l'attuazione del Federalismo Fiscale. E' questa l'area che la tradizione ha consacrato come luogo dove la gente della Lega si ritrova nei momenti più importanti. Anche in questa occasione, dimostrando in modo tangibile il sostegno che giorno per giorno viene dato alle iniziative intraprese dal Movimento, la Militanza ha consentito la conquista di Regioni importanti come il Piemonte e il Veneto e l'avanzata nelle altre regioni, prefigurando quella che ormai tutti identificano come Padania.

La presenza in forze dei sostenitori leghisti, al raduno convocato per il prossimo 20 giugno, costituirà il giusto incoraggiamento ai nostri dirigenti, impegnati sui fronti più diversi, finalizzati all'ottenimento del Federalismo.

Segreteria Organizzativa federale

 

Vedi: 20 GIUGNO, ADUNATA SUL PRATONE (il Padano, quotidiano on line)  http://www.ilpadano.com/padano.php?newsID=2627

 
 
 

Roberto Saviano contro la Lega Nord: ecco cosa scrive di Bossi e dei padani

Post n°27 pubblicato il 11 Maggio 2010 da leganord.ballabio
 

 Dal sito ufficiale di Roberto Saviano  www.robertosaviano.it  (sezione articoli, nazione indiana).

Un sogno leghista.
di Roberto Saviano

(Articolo pubblicato a titolo di puro conributo al dibattito politico, visto che l'autore tira in ballo il nostro Movimento)

“Spara, spara!”
“Ma a chi cazzo sparo, è notte, qui è tutto nero.”
“Appunto: spara dove vedi nero, più nero è, più spara! Muoviti che scap­pano, muoviti che li per­diamo, spara.” E io inizio a sparare con un mitra instal­lato a prua della nave. Sparo ai gom­moni, alle zat­tere, ai ragazz­ini che cadono in acqua, sparo alle arrug­gi­nite navi, agli scafi sfas­ciati, alle famiglie maghre­bine, agli uomini nige­ri­ani.
“Sì, spar­ali tutti, dài, fai sparare anche un po’ a me.”

Las­cio spazio al mio supe­ri­ore, inizia a far schiz­zare l’acqua di colpi.
“Via man­gia­tori di lavoro, pros­ti­tute che guadag­nano sui nos­tri piac­eri, spac­cia­tori, usurpa­tori di case, pro­fana­tori di chiese, ori­na­tori di cro­ci­fissi, morite, cani!” Mi guardo in uno spec­chio della nave, ho la divisa dell’Armata Padana della Repub­blica del Nord, l’APRN. Sono un sottuf­fi­ciale. “Agli ordini,” devo rispon­dere.

“A lavo­rare, padano – mi dice il supe­ri­ore – non fare il merid­ionale, spara, spara, o non avrai più lavoro.” Riprendo il mitra, inizio a sparare ai super­stiti, quelli che si sono aggrap­pati agli pneu­matici di sal­vatag­gio. “Spara ai pneu­matici così li fai morire affo­gati, imparano la prossima volta a venire a rubarci il lavoro e il nos­tro benessere! Ladri!”

Li abbi­amo fatti fuori tutti, ci dice il cap­i­tano: “Tre­cento più qualche ragazz­ino. Dovremmo arrivare a tre­cen­totrenta extrau­mani, bel lavoro ragazzi!” Men­tre la nos­tra nave sta tor­nando nel porto nordico, pas­si­amo vicino a alcune spi­agge sicil­iane:
“Spara ai ped­alò, spara ai ped­alò.”

“Ma come – dico – mi sem­brano bag­nanti ital­iani, non posso.” “Spara, cazzo! Questi sono merid­ion­ali, fanno il bagno men­tre al nord lavo­rano, men­tre i nos­tri com­pa­tri­oti sgob­bano in fab­brica, vicino alla pressa, al fianco delle vac­che, spara! Spara al ter­rone che man­gia sul nos­tro sudore!”

Tratatatatata, inzio a sparare con­tro i ped­alò, ne fac­cio fuori dieci.
“Bravo, soldato padano, così imparano questi tur­isti merid­ion­ali a godere alle nos­tre spalle. Bastardi!!” Final­mente appro­di­amo nel porto nordico. Scen­di­amo. Ci sono fes­toni, fuochi d’artificio e migli­aia di com­pa­tri­oti in verde: “Viva l’armata del nord, morte al sud, ai negri, ai mis­er­abili!”

Tutto il nos­tro equipag­gio si avvic­ina alla diri­genza. Ci sono tutti, ma è il ger­arca mag­giore, Umberto Bossi che mi avvic­ina e dice: “A te, suldà del nord, te demo quest’onoreficenza, per­ché più di tutti li suldà del nord hai sfracagnato, sgoz­zato, ammaz­zato i negher, i negri, gli arabi, gli africani, gli albanesi appes­tati che ven­gono qui, rubano, stuprano e pis­ciano vicino alle nos­tre chiese! A te soldato clemente che a dif­ferenza dell’americano hai ucciso il negro quando stava per emi­grare cioè rubare, e non quando stava a casa sua! Questo ti fa onore, per­ché sig­nifica che sei buono e clemente! Evviva il mas­sacra­tore, evviva l’Armata del nord!”

Io tremavo, avrei dovuto dire che ero nato a Napoli, da madre ebrea e padre vesu­viano… Mi avreb­bero impic­cato però. “Eccoti la medaglia, suldà! La medaglia dell’ordine padano del Bram­billa, anon­imo e labo­rioso indus­tri­ale che seppe non con­t­a­m­i­narsi con la cul­tura, con i ter­roni e con i negri. Che ha avuto decine di auto, tre mogli, cinque figli e soprat­tutto non è mai sceso al di sotto di Man­tova!” Bossi mi decorò al val­ore, e lui stesso mi appuntò sul petto la medaglia. “Evviva l’ordine del Bram­billa! Evviva il nord! Evviva il lavoro!” Gri­da­vano tutti, poi la folla entu­si­asta iniziò a lan­cia­rmi in aria. Una, due, tre, quat­tro volte, ma alla quinta persero per stanchezza o ubri­a­catura la presa e finii per terra.

Pro­prio men­tre stavo bat­tendo la testa sul sel­ci­ato, mi sono sveg­liato all’improvviso. Com­ple­ta­mente madido di sudore, la fronte unta, il letto inzup­pato. Era solo un incubo, sono ancora al sud, non ho nes­suna divisa. Ho la bocca amara e la lin­gua incol­lata al palato, dev’esser stata la maledetta impepata di cozze che ho man­giato a Posil­lipo ieri sera. Mi ha alter­ato l’apparato cog­ni­tivo, i polipetti all’insalata si sono incas­to­nati tra la memo­ria ed il ricordo, le alici mar­i­nate hanno tappez­zato il mio sis­tema ner­voso cen­trale. Beh era solo un sogno, meno male. Ho la pan­cia piena d’aria mal­sana. Sta­mat­tina andrò a Sor­rento a farmi un bel bagno meno male che sto a sud…

Appena apro la fines­tra invece, sotto casa mia vedo un marasma di bandiere verdi, di inni, va’ pen­siero. “Roma merda! Forza Etna, Forza Vesu­vio! Fuori i negri dalla Pada­nia! Imam, vi strap­per­emo la barba ric­cia e ve la fic­cher­emo nel culo!” La fac­cia di Maroni sulle magli­ette a sfondo verde, come un Che Gue­vara leghista, i pro­fili affi­an­cati di Bossi, Castelli e Sper­oni sulle bandiere dei grandi maestri padani, in stile Marx, Lenin, Mao. Che suc­cede!? Maledi­zione, anche al sud i leghisti? Cazzo, non è pos­si­bile. C’è una con­trad­dizione di sistema.

Giù vedo anche Ciro, il mio amico sim­pa­tiz­zante anar­chico, incred­i­bile! “Robè, scendi, – mi dice – abbi­amo scop­erto che anche noi siamo nord!” Io non rispondo, sto zitto, con­tinuo ad innaf­fi­armi i piedi del mio sudore gron­dante. “Sì, scendi, man­i­festa, noi siamo i polen­toni dei tunisini, dei maroc­chini, dei libici, dei siri­ani, anche noi pos­si­amo avere l’autonomia, anche noi pos­si­amo sparare a tutti, non siamo più ter­roni, anche noi siamo nord, anche noi siamo ric­chezza, non puzzi­amo più, non puzzi­amo più. Siamo nord, noi, diamo lavoro, noi!”

Scendo giù, sono sicuro che è tutto uno scherzo, invece sento Borghezio che sul palco della piazza di Caiazzo, un minus­colo paesino del caser­tano, sbraita: “Padani d’Italia, uni­amoci, debel­liamo la lin­gua romana! Il lom­bardo, il berga­m­asco, il veneto, dovranno essere le nuove gram­matiche della civiltà della ric­chezza, delle vil­lette, dei val­ori cris­tiani. Amici ter­roni, oggi i padani vi bat­tez­zano con le acque del Po ed i sacri liq­uidi del seg­re­tario Bossi, da oggi voi siete nord della grande malat­tia con­ti­nen­tale chia­mata Africa. Da oggi anche voi lavor­erete venti ore al giorno, vivrete con i fucili den­tro casa e potrete sparare ad ogni albanese e negro del cazzo. Oggi siete a pieno titolo Padani!” E la piazza, urlante iniziò: “Viva il nord, Viva il nord, Viva Verona, Viva Ver­celli, Viva Pon­tida, Berg­amo capitale!”

Torno a casa, m’infilo sotto la doc­cia gel­ida, esco ancora nudo fuori al bal­cone, spero di sveg­liarmi. Invece, ancora bandiere verdi… Spero che tra poco suoni la sveg­lia, l’avevo pro­gram­mata per le dieci e trenta, mi sveg­lierò ed a Sor­rento ci andrò subito. Spero.

ROBERTO SAVIANO

 
 
 

Strage di alberi al parco Due Mani: Ballabio Nostra insorge e attacca il sindaco

Ballabio - Dopo il tabula rasa al Parco Grignetta e in altri punti del paese, con una trentina di sanissimi e bellissimi alberi "eliminati", continua la strage di alberi a Ballabio e l'opposizione insorge. “Nel parco Due Mani è stata abbattuta una decina di alberi: ormai – denuncia Alessandra Consonni, capogruppo consiliare di Ballabio Nostra, la civica sostenuta dalla Lega – siamo alla mattanza sistematica del verde pubblico. Il comportamento di Luigi Pontiggia e compagni è ancora più odioso se si pensa che questi alberi vengono eliminati per far posto a un catafalco di cui nessuno sente il bisogno e che, per la sua realizzazione, farà dilapidare un miliardo di vecchie lire”. Il riferimento è al cosiddetto Ventaglio dei sapori, voluto dalla comunità montana del Lario orientale e approvato da Pontiggia e dai suoi. “Ancora una volta – conclude Consonni – la realtà sbugiarda la giunta di Ballabio: promettevano che l'assurda costruzione avrebbe risparmiato il parco, invece sembra che vi sia passato Attila. Noi, d'altra parte, lo avevamo preannunciato: bastava leggersi il progetto per capire che il parco sarebbe stato sconvolto”.

“Il Ventaglio dei sapori diventa sempre più il Ventaglio degli orrori – aggiunge Barbara Crimella, consigliere comunale di Ballabio Nostra e coordinatore del comitato civico Ballabio in Valsassina -. Davanti a questo scempio del verde finanziato col denaro pubblico – prosegue – continuerà la nostra protesta contro questa inutile e dannosa realizzazione, con iniziative a vari livelli e sul territorio che al momento stiamo vagliando”.

L'affaire Ventaglio condizionerà anche l'atteggiamento dell'opposizione in consiglio comunale: “Non faremo nessuno sconto – promette Antonio Locatelli, consigliere comunale di Ballabio Nostra – ad un'amministrazione che dimostra ben scarso riguardo per la nostra comunità: continuano a comportarsi come se fossero i padroni del paese, nonostante l'incapacità dimostrata nel garantire una migliore qualità della vita ai cittadini, in ambiti che vanno dal sociale, alla sicurezza sino, appunto, all'ambiente. Dovranno rendercene conto anche in consiglio comunale”.

 da: il Diario di Ballabio (http://ildiariodiballabio.blogspot.com/)

 
 
 

TANTI AUGURI DI BUONA PASQUA!

Post n°24 pubblicato il 03 Aprile 2010 da leganord.ballabio
 

Dalla Lega Nord di Ballabio, dal responsabile ballabiese Andrea Pagetti, dalla capogruppo consiliare e presidente delle Donne Padane, Alessandra Consonni, dai consiglieri comunali di Ballabio Nostra - Lega Nord, Barbara Crimella e Antonio Locatelli, da tutti i militanti, i migliori auguri di Buona Pasqua.

 
 
 

BALLABIO NEWS INATTENDIBILE SULLA LEGA

Post n°23 pubblicato il 02 Aprile 2010 da leganord.ballabio
 

La Lega Nord Ballabio informa che le considerazioni pubblicate sulla Lega Nord e sui suoi esponenti dal sito Ballabio News sono sistematicamente prive di qualsiasi fondamento. Per questa ragione tale sito non riceve alcun comunicato nè informazione dalla Lega Nord. Lo stesso sito ha pubblicato a campagna elettorale scaduta un intervento del sindaco Luca Goretti che sciorinava le pretese (e false, vedi Pgt) realizzazioni sue e del candidato sindaco Pontiggia. Tale intervento è oggetto di un esposto all'autorità competente.

 
 
 

VOTAZIONI. Alessandra Consonni ringrazia gli elettori: "Lega primo partito"

Ballabio - Un "caloroso ringraziamento" agli elettori, che "hanno portato la Lega ad essere di gran lunga il primo partito di Ballabio". Alessandra Consonni esprime il proprio compiacimento per il risultato ottenuto dal Carroccio ballabiese alle regionali e alle comunali con Ballabio Nostra, risultato sostanzialmente analogo (688 voti contro 666, per difetto delle scarne preferenze andate a un paio di transfughi). "Ringrazio i cittadini che col loro voto hanno permesso alla lista civica Ballabio Nostra di essere il solo gruppo consiliare di opposizione, visto che i candidati sindaci Colombo e Pontiggia non portano con loro alcun consigliere. Ringrazio per quel consenso eccezionale al nostro movimento che ha portato la Lega ad essere di gran lunga il primo partito di Ballabio e a veder sostanzialmente confermato il successo delle regionali nel voto amministrativo. Purtroppo il candidato Pontiggia ha beneficiato di un esodo clamoroso da una lista avversaria mentre l'elettorato leghista si è dimostrato solido, restando compatto con noi. Per ringraziare i cittadini, e in particolare i leghisti, la prossima settimana organizzeremo un momento di festa che sarà anche il miglior viatico all'entrata in attività dei nuovi consiglieri".

30 marzo 2010

 
 
 

SOGGETTO ESPULSO DALLA LEGA NORD

Post n°20 pubblicato il 22 Marzo 2010 da leganord.ballabio
 

In seguito a deliberazione del competente organo disciplinare, viene resa nota l'espulsione dal Movimento politico Lega Nord-Lega Lombarda del neo-militante Angelo Capelli, ex appartenente al gruppo di Ballabio, per gravi violazioni dello Statuto del Movimento. Il soggetto di cui sopra è dunque da considerarsi a tutti gli effetti completamente estraneo al Movimento politico Lega Nord.

Lega Nord Ballabio

 
 
 
Successivi »
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

leganord.ballabiocugna2rigam1giorgettialessandrajabixrenatapedolcecarmensitar.borgesgiacinto.saccocrollavincenzoguerrieradelmondoluisa.lefons84elygo79paolomarcuzzi
 

CHI PUŅ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963