Porta ovest

"La poesia è poesia quando porta in sé un segreto", così diceva Ungaretti, in un'intervista realizzata per la RAI nel 1961. Non c'è esitazione, in questa frase, nessuna incertezza; non c'è "forse", né condizionale. Ungaretti la declama, come una certezza assoluta: la poesia è poesia quando. Poi chiude questa splendida definizione con una parola che sconvolge la certezza di poco prima: "segreto", e lascia senza respiro perchè mette di fronte al mistero della poesia, come se chi la scrive fosse in realtà capace solo di dare vita al segreto stesso, senza svelarne la natura. Allora la poesia, l'essere poesia, cambia significato; esce dai margini della metrica, del verso, della strofa, per divenire visibile e leggibile al di fuori di un testo. Si può trovarla ovunque, oppure solo intuire, apparentemente nascosta, mescolata ad una folla di parole, di concetti e idee; scorgerla appena, mentre scorre sulla pagina un racconto, raccoglierla con gli occhi, con dimestichezza e riconoscerla. Questo blog è il passaggio verso uno spazio in cui poter trascrivere le poesie nascoste nei libri, non proclamate come tali, non definite da una copertina su cui campeggi un titolo che dica che di poesia si tratta. Chi abbia scovato la poesia nascosta, rifugiata in un libro, e desideri condividerne la bellezza, questa è la porta.