...fini la comédie
il est temp de rouvrir le rideau...*Blog dedicato all'arte ed alla cultura in ogni sua sfumatura....Una redazione forte e solidale pronta a postare con gusto e conoscenza. Uno scrigno di solidarietà, di stima e di affetto*
""...fini la comédie""
Sfogliando le pagine che ognuno di noi ha scritto con la penna
del proprio cuore, troverai impegno, rispetto e solidarietà..
gioco, risate e mille sorrisi...abbracci ed amicizia vera...
In questo scrigno sono custoditi centinaia di post scritti
da tutti i redattori che si sono susseguiti in cinque anni di incessante attività.
Oggi la redazione ha abbassato il sipario, ma come tatuate nel cuore
rimangono indelebili tutte le nostre emozioni...
Grazie a tutti, Liliana
(12 novembre 2015)
...fini la comédie...quando il blog è,
oltre che informazione, dialogo e anche cultura
ciao gino ( avvbia )
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L'amico
Sembrerà banale, sembrerà strano,
ma senza amici non se va lontano.
Qui c'è da chiarì però na situazione,
l'amici veri so pochi, nun so un milione.
Amico non è quello che tutti i giorni te chiama,
e manco quello che lo fa ogni settimana.
Amico è quello che pure se non senti,
pe te se farebbe spaccà tutti i denti.
Amico è quello per cui provi amore,
sia omo o donna, lo guardi cor core.
Te fa piacere sapè soltanto,
che pure si non c'è te sta sempre affianco.
Magari lo vedi solo un giorno all'anno,
ma quanno lo ncroci te viene l'affanno.
A lui dije tutto, i segreti più oscuri,
potesse morì nun lo dirà manco ai muri.
(da web)
Gli amici sono l'ingrediente fondamentale della felicità.....
Il mio amico virtuale è diverso....
egli non guarda nei miei occhi, egli vede il mio cuore!
.....forse tu non sai, ma quando mi parli,
quando giochi con me....
quando mi ascolti, quando mi vuoi bene
eserciti il nobile compito di un amico reale....
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Post n°705 pubblicato il 30 Settembre 2014 da est.la.belle.epoque
Ai primi di settembre sono stata ad una mostra a Padova a Palazzo Zambarella, dove erano esposti quadri del pittore Vittorio Corcos! Opere bellissime della Belle Epoque, quadri che profumavano di borotalco con un pizzico di violetta....mi sentivo nel mio ambiente e nella mia epoca! Ho pensato a questo Nostro Blog....vi propongo pertanto cenni sul pittore con l'aggiunta di qualche sua bellissima ed affascinante opera.... Vittorio Corcos, ritrattista italiano del XIX secolo, nasce a Livorno il 4 Ottobre 1859 e,manifestando una spiccata vocazione all’arte, entra giovanissimo alla scuola del pittore Giuseppe Baldini!
Introdotto dalla moglie nei salotti esclusivi dell’alta borghesia ebraica fiorentina, riscuote notevole successo con la sua pittura brillante e piacevole, ricevendo presto numerose commissioni ("Ritrattodella Contessa Annina Morosini", "Ritratto della contessa Nerina Volpidi Misurata") consolidando la meritata fama di ritrattista, genere che richiamava una clientela scelta: dalle fanciulle dell’alta borghesia alle dame della nobiltà, dalle personalità emergenti, come il giovane Pietro Mascagni, ad altre di chiara fama. come Emilio Treves e Giosuè Carducci.
Donnavittoriana con gattino nella belle epoque!! buona serata... |
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Questo video è davvaro speciale !
questo è il bello della nostra casa !
A tutti voi REDATTORI va il mio grazie più sentito..^^_____^^
e con gioia ti abbraccio forte...^^___^^
riman giovane veramente..
lei alla curiosità non resiste
e per dirla alla Descartes..
essa pensa..dunque esiste!!
“In un ritratto, quel che conta sono gli occhi; se quelli riescono come voglio, con l’espressione giusta, il resto viene da sè”
Se si mette in moto la voglia di ricercare..io..parto!! Ahahahah
E l’esposizione a Palazzo Zabarella è il racconto di questo mondo femminile fatto di morbidi boccoli, abiti in pizzo bianco e chiffon nero, di occhiate audaci e letture in riva al mare disegnate en plein air (e poi rifinite nello studio bomboniera di Firenze). Negli anni, Corcos si specializzò nel genere che avrebbe fatto la sua fortuna: il ritratto mondano. Donne giovani e bellissime, per lo più. Cosa c’era da aggiungere al viso incantevole di una Elena Vecchi, la protagonista di Sogni il quadro guida della mostra, o di una «Venere in terra», per decreto dannunziano, come Lina Cavalieri? E certo non necessitava di aggiustamenti lo splendido profilo della nobildonna fiorentina Rosa Camparini Targioni Tozzetti, imparentata con la celebre Fanny, l’ «Aspasia» che diede di picche a Giacomo Leopardi. Eppure, spesso qualche vanitosa credeva di essere migliorata nelle sembianze in modo da apparire sublime. E qui va detto che Corcos era insuperabile. I suoi ritocchi, fatti calibrando luci, ombre e la tavolozza dei colori, erano di effetto eclatante. Se, nelle sei sezioni della mostra, le oltre cento opere documentano in maniera prioritaria l’attrazione del pittore per l’altra metà del cielo, non mancano interessanti dettagli sull’uomo e l’artista. E nonostante l’aria vagamente dandy con cui Corcos si presenta nell’autoritratto che, con il ritratto della moglie Emma Ciabatti, apre la rassegna (l’unico selfie di cui siamo a conoscenza), si dice che fosse un uomo modesto e quasi indifferente al successo, tant’è che quando nel 1997 Livorno gli dedicò una mostra di taglio storico/critico, si ebbe l’impressione che a conoscerlo fossero in pochi.
«Oscurato dalla fama delle sue opere«. Sebbene fosse un autore presente sul mercato internazionale con quotazioni di tutto rispetto», afferma Ilaria Taddei, che di quella mostra fu la curatrice. Nato a Livorno nel 1859, quando il granduca di Toscana Leopoldo aveva scelto la via dell’esilio e la seconda guerra d’indipendenza aveva visto la vittoria delle truppe piemontesi (alleate con quelle francesi) sull’invasore austriaco. Due anni dopo l’Italia sarà unita. Isach Corcos e Giuditta Baquis, negozianti della comunità ebraica di Livorno, scelsero per il loro figlio due nomi: Vittorio, in omaggio ai Savoia, e Matteo, in ricordo del nonno materno. Il ragazzo studia a Firenze, fa apprendistato a Napoli con Domenico Morelli, poi Londra e Parigi, dove arriva nel 1880 con poche lire in tasca, ma ricco di belle speranze. Fatale sarà l’incontro con De Nittis. Oltre a offrigli spaghettate nella sua casa di Monseau, Peppino gli spianerà la strada nella Ville Lumière, presentandogli pittori e mercanti à la page: Degas, Manet, Zola, de Goncourt e il mercante-editore e pigmalione Adolphe Goupil, che gli offrì un contratto di quindici anni. Assicurandogli fama e fortuna.
Un dolce abbraccio, Liliana
un abbraccio con affetto,Liliana
è l'alba di un nuovo mese...diamo il benvenuto ad una stagione intensa nei colori,
che dona e richiede tepore e che ti auguro serena....
Un sorriso per ritrovarci in serata, Liliana
e sulle ali del vento vi invio un cuoricino..anzi, due !
^^__________^^ Liliana
Buona giornata a te e tutti i tuoi lettori.
un saluto a Liliana splendida padrona di casa e a tutti gli altri redattori (come sempre mia abitudine)
e grazie dal cuore per il dolce pensiero...Liliana
buon pomeriggio, Liliana
ti auguro un buon proseguimento di serata...
A più tardi..Affettuosamente, Liliana
CON STIMA, LILIANA
Lieta sera per te in un grande abbraccio,Liliana
quindi se ti vien voglia di lavorare...ti siedi..eheheh !
Un caro abbraccio, Liliana
Un dolce abbraccio per la sera, Liliana
Felice giorno in un sorriso, Liliana
in questo romantico soggiorno
per iniziare il nuovo giorno...
Pane burro e marmellata
e ci gustiiamo un buon caffè
Ecco, questo è il mio invito
carissima Graziella
e col mio affettuoso saluto
ti auguro una giornata più che bella...
baciotto....Liliana
Un dolce abbraccio per la sera, Liliana
il sole è alto..Accomodati in giardino, magari indossiamo un golfino..ho preparato un buon tè
e lo sorseggiamo acompagnandoci con un pasticcino...
Una carezza ed un sorriso, affettuosamente, Liliana
un sorriso, Liliana