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Messaggi del 15/02/2012

IL SEGRETO DEL MARE

Post n°235 pubblicato il 15 Febbraio 2012 da ofelia770

Ancora un volta torno fra voi, amici cari, con il cuore che mi batte forte, con l'emozione del primo giorno, ma anche con la gioia di ritrovarvi, di ritrovare le vostre parole, i vostri pensieri, la vostra amicizia, il vostro affetto.

E' una gioia essere insieme a voi tutti. Mi aiuta a superare momenti difficili e per un pò a mettere da parte pensieri tristi e preoccupazioni.

E stasera vi porto con me nel magico mondo delle fiabe dove i sogni possono diventare realtà, dove il bambino che è in noi può lasciarsi andare e sognare, sulle onde del mio mare.

Ecco, ora smetto d scrivere, chiudo gli occhi per ascoltare la musica e vi aspetto...

Con immenso affetto.

Daniela

In un piccolo paesino ai confini del mondo, c’era una spiaggia bellissima, la cui sabbia era così bianca da abbagliare lo sguardo di chi la guardava. Su quella spiaggia abitata per lo più da foche e uccelli marini, viveva in una capanna una bimba con il suo papà che faceva il pescatore. Fin da piccola, Marinella aveva stretto amicizia con le foche, i gabbiani e gli aironi. Ma i suoi grandi amici erano i delfini che ogni giorno nuotavano fino a riva per andarla a salutare e a giocare con lei. Marinella era una bimba felice. Il suo papà usciva a pesca di notte quando lei dormiva cullata dalla musica del mare, ma durante il giorno si dedicava alla sua figlioletta che cresceva bella e buona. Marinella amava il mare. Passava lunghe ore seduta su di uno scoglio a fissare le onde che gentilmente le andavano a lambire i piedini e poi si ritiravano, come in uno scherzoso gioco di rimpiattino. Quando volevano farle un regalo, con la loro spuma ricamavano bianchi merletti sulla sabbia che la bimba guardava incantata, prima che questi si dissolvessero in mille bolle iridescenti. Marinella con il mare ci parlava.  E il mare le rispondeva.

Quando durante la brutta stagione il vento ingrossava le onde, Marinella senza paura si piazzava sulla riva, lasciando che le onde le schiaffeggiassero le gambe.
”Perché sei arrabbiato oggi? Chi o cosa ti ha fatto infuriare così?” chiedeva al mare agitato.
E il mare si scagliava rabbiosamente contro gli scogli e rispondeva:

”E’ questo cielo scuro che m’impedisce di vedere il sole, la luna e le stelle. Sono queste nuvole grigie che corrono troppo velocemente e mi rubano il mio colore azzurro. E’ questo vento gelato che solleva le onde mie figlie e le fa ricadere con violenza senza darle riposo!”
La bambina annuiva comprensiva.
"Si schiarirà il cielo e tu tornerai a vedere il sole, la luna e le stelle. Si dissolveranno le nubi e il tuo colore tornerà l’azzurro. Si placherà il vento e le onde tue figlie si riposeranno e torneranno a giocare con me”.

 

 

 

Se Marinella amava il mare, il mare adorava Marinella e ogni giorno per dimostrarle la sua gratitudine e il suo affetto le lasciava qualche piccolo regalo sulla spiaggia.
Un giorno era una conchiglia dai colori iridescenti, un altro giorno erano sassolini lucenti, levigati come perle per adornare il collo o i polsi della bambina.
Gli anni passarono e Marinella divenne una bella ragazza.
Ma ancora andava ogni giorno in riva al suo mare per dialogare con lui.
” Mare”, gli disse in un giorno di sole, quando l’acqua era così cristallina che veniva voglia di berla. “Mare, cosa c’ è dentro di te? Cosa nascondi nelle tue profondità?”
Il Mare non rispose subito. Aveva già pensato che Marinella meritasse il regalo più bello, osservare il suo regno e i suoi abitanti. Ma era un dono pericoloso. Marinella poteva rimanere affascinata da ciò che avrebbe visto e chiedergli di condividere con lui i suoi tesori. Ma Marinella non era un pesciolino, non poteva certo vivere sotto la sua superficie. Per cui rispose con prudenza.
”Figlia mia, il mio regno è meraviglioso. Ci sono piante e fiori che tu non hai mai visto, ci sono grotte tempestate di pietre preziose, pesci dai mille colori che nuotano felici fra le mie braccia. Ma tu sei umana e queste cose le puoi solo immaginare, ma non vedere con i tuoi occhi!”
Ma crescendo, Marinella era divenuta decisa e volitiva.
”Io voglio vedere con i miei occhi, Mare!”
Il Mare continuò a cercare di dissuaderla. Quando capì che era inutile si arrese.
”Va bene Marinella. Vieni stanotte. C’ è la luna piena e io mi ritirerò più che posso. Così potrai guardare.”
Marinella era molto emozionata all’idea che finalmente avrebbe visto cosa c’era sotto il mare.

La sera aspettò che il suo papà uscisse con la sua barchetta e poi si mise ad aspettare che sorgesse la luna.
Quando la luna fu alta e piena nel cielo, Marinella uscì sulla spiaggia. Il cuore le batteva forte. L’aria era profumata di salsedine e il mare sembrava una lastra d’argento, illuminato com’era dalla luna. In quella luce che sapeva di magia, Marinella si avviò verso la riva. Il suo udito finissimo le fece percepire un canto dolcissimo che veniva dalle profondità del mare. Quando giunse sulla riva, il mare cominciò lentamente a ritirarsi.
E fra le onde gentili che le accarezzavano i piedi, vide strane figure nuotare. Erano esseri metà pesci e metà umani e da loro proveniva il canto che aveva udito.
Marinella entrò nell’acqua e quelle creature la circondarono, nuotarono con lei. Erano bellissime. Alcune avevano fattezze di fanciulle, altri di giovani ragazzi. Nei loro lunghi capelli erano intrecciati fiori e rami di corallo dai colori meravigliosi.

Le tesero la mano e Marinella nuotò e danzò con loro. Uno di essi le porse una splendida conchiglia di madreperla che aprendosi mostrava una perla enorme, dai colori dell’arcobaleno.
Lei gli sorrise e poi…non potè più staccare gli occhi da quel volto bellissimo. Lui la guardò a sua volta e s’incantò di fronte alla bellezza della ragazza.
”Rimani con me Marinella!” sussurrò.

Affascinata, lei gli rispose:

“Oh si! Voglio rimanere sempre con te!”.
Ma il Mare che aveva udito si allarmò. “Marinella non fare sciocchezze! Tu sei umana, lui è un ondino e queste sono le sue sorelle, le sirene. Loro vivono nelle mie grotte in fondo al mare: Tu non potrai mai vivere sotto l’acqua!”

 

Ma i due giovani non riuscivano a staccarsi l’uno dall’altro.
Allora il Mare che aveva milioni di anni ed era molto saggio trovò la soluzione.
”Marinella, tu e Ondino vi incontrerete ogni mese quando ci sarà la luna piena. Sarete gli sposi del mare e vi amerete per sempre, finchè ci sarò io e finchè ci sarà la luna”.

 

 I due giovani si strinsero le mani e tutti gli altri li circondarono e cantarono per loro. Anche i delfini amici di Marinella, vollero partecipare alla festa che durò fino all’alba quando la luna tramontò.
Ma da quel giorno, ogni mese, gli sposi del mare s’incontrarono in quello specchio d’acqua e si amarono per sempre.


Il mare e la luna complici, li osservano sorridendo. Avevano svelato il segreto del mare e avevano fatto la felicità di due creature che sebbene così diverse avevano riconosciuto l’amore che era sbocciato nei loro cuori.

 
 
 

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