...fini la comédie
il est temp de rouvrir le rideau...*Blog dedicato all'arte ed alla cultura in ogni sua sfumatura....Una redazione forte e solidale pronta a postare con gusto e conoscenza. Uno scrigno di solidarietà, di stima e di affetto*
""...fini la comédie""
Sfogliando le pagine che ognuno di noi ha scritto con la penna
del proprio cuore, troverai impegno, rispetto e solidarietà..
gioco, risate e mille sorrisi...abbracci ed amicizia vera...
In questo scrigno sono custoditi centinaia di post scritti
da tutti i redattori che si sono susseguiti in cinque anni di incessante attività.
Oggi la redazione ha abbassato il sipario, ma come tatuate nel cuore
rimangono indelebili tutte le nostre emozioni...
Grazie a tutti, Liliana
(12 novembre 2015)
...fini la comédie...quando il blog è,
oltre che informazione, dialogo e anche cultura
ciao gino ( avvbia )
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L'amico
Sembrerà banale, sembrerà strano,
ma senza amici non se va lontano.
Qui c'è da chiarì però na situazione,
l'amici veri so pochi, nun so un milione.
Amico non è quello che tutti i giorni te chiama,
e manco quello che lo fa ogni settimana.
Amico è quello che pure se non senti,
pe te se farebbe spaccà tutti i denti.
Amico è quello per cui provi amore,
sia omo o donna, lo guardi cor core.
Te fa piacere sapè soltanto,
che pure si non c'è te sta sempre affianco.
Magari lo vedi solo un giorno all'anno,
ma quanno lo ncroci te viene l'affanno.
A lui dije tutto, i segreti più oscuri,
potesse morì nun lo dirà manco ai muri.
(da web)
Gli amici sono l'ingrediente fondamentale della felicità.....
Il mio amico virtuale è diverso....
egli non guarda nei miei occhi, egli vede il mio cuore!
.....forse tu non sai, ma quando mi parli,
quando giochi con me....
quando mi ascolti, quando mi vuoi bene
eserciti il nobile compito di un amico reale....
Messaggi del 14/09/2014
Post n°697 pubblicato il 14 Settembre 2014 da est.la.belle.epoque
Le parole hanno un peso, un significato. A volte si sottovaluta il loro potere, sparliamo, diciamo parole delle quali solo dopo ci pentiamo di aver pronunciato, oppure le usiamo in modo inappropriato. Il 14 settembre del 1978 debutta in tv la serie "Mork e Mindy", che vede protagonista un giovane Robin Williams, destinato ad una carriera strepitosa e ricca di personaggi indimenticabili. In quegli anni il saluto "Nano Nano" diventa un tormentone. Questo per dire che spesso anche parole apparentemente prive di significato entrano a far parte del nostro linguaggio quotidiano. Parola è un termine che deriva dal greco e sta ad indicare l'espressione orale o scritta di un'informazione. A volte sentiamo o usiamo espressioni di uso comune, senza mai chiederci da dove derivano. Ad esempio, l'espressione "avere delle remore". Vi siete mai chiesti da dove deriva? Bene, deriva dal nome di un pesce, il pesce remora, che ha la caratteristica di attaccarsi con una ventosa a pesci più grandi. Non avere remore quindi vuol dire non avere quel peso, quell'impedimento. Ancora, perchè si dice "cornuto"? Oppure "Pietra dello scandalo"? "essere uno stoccafisso"? "prendere un granchio"? "A iosa"? L'espressione "cornuto" ha diverse origini. Inizialmente le corna erano un simbolo di virilità ed il toro era un animale sacro presso varie civiltà . Probabilmente il significato è cambiato nel tempo perchè un imperatore di Costantinopoli aveva l'usanza di far appendere teste di cervo nelle abitazioni dove lui aveva avuto relazioni amorose. Il significato di "essere uno stoccafisso" è più intuitivo e deriva dalla pesca del merluzzo che viene successivamente essiccato per sei mesi diventando appunto rigido. La "pietra dello scandalo", invece, viene dall'antica Roma, quando coloro che non erano più in grado di pagare debiti venivano messi a sedere nudi su una pietra, detta appunto dello scandalo. Ancora oggi a Firenze ce n’è una nella loggia del Mercato Nuovo. "Prendere un granchio", poi, deriva dall'essere respinti in amore, ma anche dalla pesca, quando i pescatori tiravano su le reti e trovavano granchi al posto dei pesci. L'espressione "a iosa", infine, deriva molto probabilmente da 'chiosa' che erano monete finte con le quali una volta giocavano i bambini e che erano fatte di legno. Dunque parole ed espressioni spesso vengono usate in maniera inconsapevole, ma hanno sempre una loro origine e significato. a volte modificatosi nel tempo. L'uso peggiore della parola, resa volutamente incomprensibile e ingannevole, si ha nel cosiddetto 'politichese', ma questa è un'altra storia... |
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Nickname: est.la.belle.epoque
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