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...fini la comédie

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Messaggi del 27/10/2014

Summer Jamboree e...i soliti ignoti

Post n°719 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da paperino61to

 

 

 Buona sera amici eccomi di nuovo tra di voi
con un ricordo spensierato...con uno scritto
su come ho passato le vacanze
ma soprattutto con chi le ho passate...
Buona lettura e mi raccomando
fate muovere i  vostri piedini !!!


Finalmente sono arrivate  le sospirate ferie, oddio, detto da me che sono in cassa integrazione  da tre mesi è blasfemia lo ammetto e mi cospargo la testa di cenere.

Partiamo il sabato io e la moglie ( Anna ) con i simpatici trolley, stipati all’inverosimile. Noto una certa familiarità tra Anna  con la mia povera mamma : entrambe quando andavano in vacanza si portavano dietro l’intero armadio di vestiti.

Prendiamo posto sul Freccia Rossa, un bacio alla figlia che gentilmente ci ha accompagnato alla stazione e via verso la destinazione : Senigallia.

A Bologna cambiamo treno, dal Tav all’intercity. Per fortuna riusciamo a prenderlo al volo, visto che la Freccia non era tanto Freccia perché  portava 15 minuti di ritardo.

In ogni caso il famoso “ cul de sac “ è con noi.

A Cesena salgono una decina di fanciulle, che con la loro allegria ci accompagnano fino a destinazione. Festeggiano il celibato di una di loro, con tanto di birra e calici in mano, cantando il ritornello di una canzone di Giuny Russo : “ Voglio andare ad Alghero in compagnia di uno straniero “. Dopo circa due ore di tragitto, volevo avvisarle che avevano sbagliato treno, questo  non andava ad Alghero, ma ho lasciato perdere.



 “ Senigallia, stazione di Senigallia “ urla dall’interfono il capo treno. Siamo arrivati !

La giornata è bellissima, una brezza sale dal mare mentre percorriamo il lungo mare.  L’Hotel è a soli quindici  minuti di strada, siamo in tempo per il pranzo.

E che pranzo, credetemi,  se qualcuno vuole mettermi al forno, questo è il momento adatto (visto i chili presi ) . Pranzo e cena  ottimi e  abbondanti, e chi rifiuta il bis è un pazzo, non parliamo poi di qualcuno a caso che arriva a fare il tris, ma non svelerò mai il nome  di questa persona.



Dopo aver svuotato i trolley e fatto un riposino, andiamo a prenotare i lettini al bagno balneare di fronte.  L’indomani mattina io e Anna siamo tra i primi ad arrivare in spiaggia,  una costante che la consorte non apprezza moltissimo, visto che alle 7 sono già in piedi a godermi lo iodio del mare e i raggi del sole.


Eravamo tranquilli a goderci il sole  quando sentiamo provenire delle urla all’ingresso della spiaggia. Più che un grido era uno starnazzare, dato che c’è solo una persona che conosco che inizia con un “ squack  “  conclude con un “ sgrunt “ e non potevo avere dubbi, era il mio amico piumato Paperino.

Ovviamente i “ disastri “ arrivano sempre  in coppia, infatti ecco spuntare due orecchie lunghe : Valentino.


              


Io ero intento ad osservare la scena dove un papero  urlava a più non posso con il proprietario del bagno balneare :  un armadio a otto ante  degno di una finale di Mister Universo di culturismo.

“ Noi siamo degli intrepidi esploratori , arriviamo ora dall’Africa e cerchiamo i nostri amici Marco e Anna, ci faccia entrare  o è peggio per ..” il povero papero non finì la frase che già stava sorvolando il cielo di Senigallia,mentre un signore esclamava : “ moglie mia, ma siamo già a San Lorenzo ? “.

Dopo essere intervenuto con il proprietario, Paperino e Valentino presero posto sotto l’ombrellone con noi, e in hotel facemmo portare due brandine per loro.

Ci raccontarono delle loro avventure in Africa, e ci chiesero cosa ci fosse di bello qui a Senigallia. Spiegai loro che c’era il  Summer Jamboree Festival, musica, moda, auto e altro ancora degli anni 40’/50’.



“ Ganzo “ rispose Valentino, che nel frattempo sul balcone aveva adocchiato una fanciulla  che passeggiava sul lungo mare.

“ Puf..non mi sembra granchè..ma almeno si cucca ? “ domandò il piumato.

“ Questo non lo so, penso di si, se sai ballare non dovresti aver problemi “ risposi.



“ Sono il miglior ballerino del mondo “ urlò il papero mentre ci diede una dimostrazione, il tutto mentre la moglie mi sussurrava all’orecchio : “ Son tutti così gli amici tuoi ? “ e se ne andò ridendo .

Ora si presume che tutto filasse liscio, ma quando ti vengono a trovare amici di questo genere, il verbo presumere bisogna tenerlo presente . Nell’hotel qualcuno si lamentò che le carote erano finite, nonostante nessuno dei commensali le aveva prese. Non ci vuole certo un Holmes per capire chi poteva essere l’autore del furto.

Dopo cena, partimmo per il Jamborre che si teneva nel centro della cittadina e nelle vie limitrofe, mentre sul lungo mare i bar trasmettevano musica boogie e rock.


Le persone   erano vestite con abiti di quegli anni favolosi che il sottoscritto ha solo visto nei film come American Graffiti.


Potenti rombi di motore arrivavano alle nostre orecchie, erano le favolose Harley Davidson.


Paperino volle provarne una, ma il tizio gli  propose di fare un giro con lui. Il piumato accettò, ma quando dopo un paio di minuti la moto tornò, il papero scese traballante e notammo che delle sue piume non vi erano tracce, perché le aveva perse nel tragitto .




Arrivammo   alla Rocca  luogo dove oltre tenere  i concerti e i balli, c’erano molti  stand che  la gente riempiva. Le note di un rock’roll si elevano forti al cielo mentre le persone iniziavano  a molleggiare sotto lo sguardo di una luna curiosa.

Paperino e Valentino in un attimo furono presi dal vortice di questa magia sparirono . Io e Anna girammo per gli stand in cerca di  regali da comprare per i figli e  per noi. Il mio cuore batté alla vista di una  tutta curve..Come ? Cosa avete capito maliziosi ..


Era una chitarra, modello Gretch ideale per chi vuole fare del buon  rock’roll. Fossimo in un raccontino dell’orrore direi che mi lanciava languide occhiate ma non lo siamo quindi sicuramente era frutto della mia fantasia.

Nel palco principale si accalcavano le persone per assistere allo spettacolo principale e notammo che parecchie di loro ridevano di buon gusto . Un vago sospetto entrò in me. Andammo a vedere e trovammo il papero che si era ingarbugliato con sé stesso , non si capiva dov’era il becco e dove fossero i piedi.

“ Marco, Anna amici carissimi non è che mi date una mano ? Devo avere sbagliato qualche passo “ ci domandò il piumato

Solo qualche passo.. volevo dirle che aveva sbagliato tutto ma stetti zitto. Stavo per avvicinarmi quando , sentì una sirena. Erano i pompieri, erano stati  avvertiti da Valentino : un amico  vero lo si vede nei momenti del bisogno .



Notai che uno dei pompieri scese con una fiamma ossidrica, in un attimo rimangiai la frase sull’amicizia sincera. Quel bischero di Valentino si stava vendicando e cosa c’era di meglio se non “ bruciacchiare “ le piume di un papero ? Peccato che alla vista della fiamma  il suddetto piumato schizzò via veloce come un fulmine, urlando a più non posso . Qualche passante credette che fosse arrivato Little Richard e la sua “ Tutti Frutti “.

La musica si alzava di tono e la presentatrice con maestria presentava i gruppi o i cantanti  secondo il programma della serata .  

                    

C’erano coppie che ballavano con naturalezza, mentre io ero sempre più la copia sputata di Baloo, ovvero per la serie :  il rock’roll non si balla così.

“ Guarda i passi “ diceva la moglie. Oh bella, per guardare guardavo , è metterli in pratica che c’era il problema, anche perché la partner se ne stava bellamente seduta.

Dopo un paio di ore  incominciammo a preoccuparci,  del papero e del suo amico non c’erano tracce, erano spariti. Mi son detto : avranno cuccato , meno male , almeno stiamo tranquilli. Peccato che mi sbagliavo ,  seppur lontano dal palco vidi un paio di sagome che conoscevo,  tremai all’idea di cosa facessero lassù.

Le orecchie di Valentino spuntavano da dietro la batteria  mentre un becco e le piume da un contrabasso. Mi sentì chiamare , erano loro ,  mi invitavano a salire sul palco .  Gli dissi di scendere da li sopra e mollare gli strumenti , che erano matti del tutto .

“ Miscredente “ mi gridarono in coro.

“ Sali e suona sta benedetta ( l’espressione era un’altra ma meglio non dirla ) chitarra e suona”.


Fu così che un trio mai visto al Summer Jamboree Festival iniziò il suo concerto : un papero, un coniglio e il sottoscritto. Ammetto che Paperino si trasformò in un Elvis fantastico e Valentino in un batterista pazzesco, non chiedetemi come fosse possibile, vi risponderei  nell’unico modo possibile : è la MAGIA  del   Summer Jamboree Festival .


              



 

Arrivederci alla prossima avventura

 Marco alias...paperino..


 
 
 

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