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La farmacia d'epoca

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Come si curavano nel passato: il diabete

Post n°407 pubblicato il 25 Dicembre 2014 da lafarmaciadepoca
 

 

Prima del 1922 una diagnosi di diabete equivaleva ad una sentenza di morte, preceduta da una lunghissima serie di pesantissime cure.

Ancora vent’anni prima delle scoperte di Banting, Macleod e a pari-merito anche di Paulescu, l’unico trattamento per il diabete non era l’insulina ma l’acido arsenioso.

Il Morgagni (edizione dell’anno 1900) è chiarissimo su come dovessero essere trattati i diabetici:

Quando il diabete determina un rapido dimagrimento ed esaurimento di forze, è necessario ricorrere subito ai farmaci.

Ve ne sono di adattissimi. In prima linea l’acido arsenioso, non gli arseniati. Lo si prescrive sotto forma di granuli di 1milligr da prendere alla dose progressiva di 2- 4 - 6 e anche 8 granuli, ma non più, in due volte dopo i pasti.

Si badi però che con questa cura possono sorgere bruscamente, nei diabetici, fenomeni di intolleranza digestiva ed epatica, contro i quali bisogna essere preparati e che si rivelano con un carattere subitterico accompagnato da imbarazzo gastrico improvviso. Per prevenire questi fatti d’intolleranza, prudenza vuole che si sospenda a capo di un mese, per una quindicina di giorni, la cura.

Dopo l’acido arsenioso viene l’estratto tebaico che , somministrato a dose crescente, è capace di esercitare una notevole influenza sedativa sugli accidenti proprii del diabete. Ma anch’esso ha i suoi inconvenienti. L’uso troppo a lungo protratto agisce anche peggio dell’acido arsenioso sul sistema digerente, provocando spesso l’abolizione dell’appetito. Quando bisogna ricorrere assolutamente a questo farmaco, è bene somministrarlo a dose di 4 -6 centigr al giorno, in due volte, con fasi di astensione di settimana in settimana.

Qualunque sia la cura scelta, le inalazioni di ossigeno sono il necessario adiuvante. Con esse, dopo pochi giorni è raro che non si constati una diminuzione notevole della glicosuria. E’ curioso che non si è trovata alcuna efficacia nell’uso dell’acqua ossigenata, che secondo i medici scandinavi dovrebbe agire come l’ossigeno inalato, ed in quello dello jaborandi.

Nei casi dove la persistenza del dimagrimento determina una vera autofagia, è molto utile la glicerina alla dose di 80 – 100 gr in un litro d’acqua con l’aggiunta di 2 gr di acido tartarico e di una bastevole quantità di rhum”.

Con la correlazione tra deficit completo di insulina o fenomeni di insulino-resistenza e l’insorgenza di diabete, la situazione iniziò a cambiare, facendo sì che questa patologia diventasse trattabile, e questo grazie al lavoro di tre persone: lo “sconosciuto” Nicolae Paulescu, scopritore della pancreina, estratto pancreatico contenente insulina, e i famosissimi  Frederick Grant Banting e Rickard Macleod i quali riuscirono a tenere in vita la cagnetta Marjoire di cui era stato rimosso il pancreas artificialmente, grazie ad iniezioni di insulina.

Come sottolinea Stefano Faré, il vincitore della piccola sfida che avevo lanciato su Facebook poco prima di Natale, molte sono le storie di animali simili a quella della cagnetta Marjoire, basti pensare agli esperimenti sui cani di Ivan Pavlov, che gli permisero di formulare la teoria dei riflessi condizionati, a Laika, il primo essere vivente nello spazio, e allo scopritore della morfina, Friedrich Wilhelm Sertürner, il quale sperimentò la sua molecola su topi e cani.

Nella mia vita ho avuto la fortuna di vivere la ricerca di persona e di confrontarmi con le migliaia di domande che si affollano nella mente quando ti trovi davanti l’ignoto, la soddisfazione di riuscire a far combaciare insieme quelle poche osservazioni sensate, ma soprattutto apprezzare la bellezza di come ogni piccola scoperta, per quanto possa essere insignificante, sia un passo avanti per comprendere il Mondo nella sua totalità e nella sua vitalità. Perché il “bios” non è uno scherzo.
Questo significa che sì, io ho lavorato con esseri viventi e ho sperimentato su di loro: nel particolare i miei compagni di ricerca sono stati centinaia di migliaia di microrganismi i quali non avrebbero esitato due secondi a farmi schiattare di meningite. Che dire, sono una donna a cui piace il “brivido”.

Rispondo a Stefano Faré su questo argomento attuale, quale è la sperimentazione animale, anche se dal mio punto di vista non credo che ce ne sia bisogno, in quanto la mia posizione sull’argomento credo sia abbastanza chiara.

Ormai sono quasi dieci anni che attraverso la storia della farmacia in lungo e in largo, osservando i successi come le sconfitte, cercando di mantenere un punto di vista il più imparziale possibile, ma quando mi capita di soffermarmi su alcune tragedie, come quella del talidomide negli anni Sessanta, mi rendo conto che la sperimentazione animale è ancora necessaria, soprattutto di fronte a molecole nuove, mai somministrate prima.
L’uso di animali nella sperimentazione scientifica è strettamente regolamentato e se nella tua mente è impresso il pessimo servizio di Stoppa di qualche giorno fa che accusa il dipartimento di neuroscienze dell’Università la Sapienza di fare esperimenti sul cervello dei primati (sono un dipartimento di neuroscienze cos’ altro dovrebbero fare?), sappi che tutti i loro studi sono pubblici e non segreti. In questi ultimi anni esperimenti sui primati hanno permesso di mettere a punto alcuni rudimentali chip da “neuroimpianto” i quali hanno lo scopo di aiutare a gestire mentalmente le protesi, destinati a persone che hanno perso uno o più arti a causa dei più svariati incidenti.
Ahimè la sperimentazione animale finora è ancora necessaria in quanto nessun computer è ancora in grado di simulare la complessità di un potenziale d’azione a livello neurale: la scienza moderna non è “così avanti” come sembrerebbe.

Oggi viviamo in un Mondo che ha molto da offrirci, e grazie alla ricerca scientifica le nostre vite si sono allungate moltissimo, ma la cruda realtà è che forse facciamo “scienza seria” solo dagli anni Settanta, con l’introduzione di importanti meccanismi diagnostici e di osservazione come la tomografia computerizzata e “scienza serissima” solo da quindici anni con la mappatura del genoma umano. Il nostro Mondo può sembrare all’avanguardia per un “non addetto ai lavori”, ma per chi come me veste il camice bianco, c’è ancora un’enormità da fare, vie biochimiche da scoprire, eziologie da identificare, comportamenti animali da studiare, che non ci sarebbe da riuscire a dormire la notte. Per quanto vi potrà sembrare irreale noi non conosciamo che la superficie di quel grande oceano che è la scienza, tutto ciò che si trova sotto è solo una grande incognita.

Gli animali non sono solo cavie da sperimentazione, sono compagni della ricerca in tutto e per tutto, perché   Marjoire non ha permesso di salvare solo esseri umani, ma ogni giorno molti animali di affezione malati di diabete riescono a sopravvivere grazie a lei e al suo sacrificio. Perché tutte le specie animali soffrono ( forse anche le piante stando a recenti studi), ma tutte egualmente sanno sacrificarsi, per permettere a chi amano, simili e non, di continuare a vivere. Tutte, tranne i miei batteri.

Grazie per aver letto il post e alla prossima sfida!

 

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Commenti al Post:
mmcapponi
mmcapponi il 31/12/14 alle 12:21 via WEB
Ma il Morgagni a cui ti riferisci è "quel" Morgagni noto come principe degli anatomici ? Ovviamente si tratterà di un'edizione riveduta e ampliata... dal XVIII secolo agli inizi del XX, "qualche progresso" è stato compiuto anche in medicina ;) Ciao e buon 2015 !!! MC
 
 
lafarmaciadepoca
lafarmaciadepoca il 10/01/15 alle 10:46 via WEB
No, si tratta di una rivista dell'epoca specializzata per medici, chiamata in onore di quel "Morgagni" che dici tu. L'edizione a cui faccio riferimento è la raccolta dell'anno 1900. Oltre al Morgagni, la "medicina moderna" (per l'epoca ovviamente!)era raccolta anche sul Berruti, il quale aveva un'impronta più universitaria, o comunque da studente. Comunque grazie di cuore per il tuo commento: non hai idea di quanto sia confortante sapere che non sei l'unica persona in Italia a sapere chi fosse Gianbattista Morgagni! Un saluto!
 
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