La farmacia d'epoca
Raccolta di scatole e flaconi di farmaci di ieri - di Giulia Bovone
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Dott.ssa Giulia Bovone
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Nel campo della storia del farmaco, sono presenti alcune molecole che hanno caratterizzato più di altri un determinato scenario consumistico, ed il meprobamato può entrare a tutto merito in questa categoria.
Questa molecola, sintetizzata per la prima volta nel 1950 da Bernard John Ludwig e da Frank Milan Berger presso la Carter Products, la quale cedette poi alla Wallace Laboratories, una società sempre controllata dalla Carter, i diritti per la commercializzazione del meprobamato, sotto il nome di “Miltown” in inglese, divenuto poi “Miltaun” in italiano.
Il nome commerciale “Miltown”, infatti deriva dalla contea di Milltown, nel New Jersey, dove la Wallace Laboratories aveva sede. Infatti ad oggi i Laboratori Wallace sono ancora operativi, ma la loro sede principale è oggi in India.
Il Miltaun comparve sul mercato nel 1955 e per 10 anni fu un successo economico eclatante: studi presso il Mississippi State Hospital, un ospedale psichiatrico, avevano dimostrato che l’80% dei pazienti a cui era stato prescritto il meprobamato avevano avuto dei benefici, soprattutto in coloro che erano stati internati per problemi gravi di alcoolismo. Queste evidenze, anche se condotte su solo 101 pazienti, fecero sì che in breve tempo il farmaco si espandesse sul mercato a macchia d’olio: nel 1957, nei soli Stati Uniti, si registrarono più di trentasei milioni di prescrizioni. Il Miltaun è anche legato al mondo dello spettacolo: Marilyn Monroe, Jerry Lewis, Jimmy Durante e Bob Cummings ne fecero uso.
Nel 1960 il mercato americano era completamente monopolizzato dal meprobamato: circa due terzi erano commercializzati come Miltaun e prodotti dalla Wallace Laboratories (Carter), mentre l’un terzo restante era venduto con il nome di Equanil dall’ American Home Products Corporation, il tutto per un fatturato da capogiro. Inevitabilmente, la Carter (proprietaria sia dei Wallace Laboratories, sia dell'AHPC) fu trascinata in tribunale dai suoi concorrenti perdendo la causa, e i suoi diritti esclusivi sul meprobamato furono revocati.
Sul lungo periodo ciò avrebbe portato sul lastrico qualsiasi industria farmaceutica, ma nonostante ormai il meprobamato potesse essere venduto liberamente, stavano emergendo particolari inquietanti sui suoi effetti collaterali.
Nei primi anni Sessanta, ci si rese conto che il Miltaun alterava la capacità di guida e dava assuefazione con molta facilità. In più, dal momento che agiva più come un sedativo che come tranquillante, nel 1965 fu eliminato dalla lista dei farmaci di libera vendita e nel 1967 fu sottoposto a restrizioni anti abuso, poiché il sovradosaggio si può registrare molto facilmente, causando la morte dell’individuo.
Il Miltaun uscì di scena negli anni Settanta, quando con la comparsa delle benzodiazepine, non fu più prescritto, ed oggi il suo nome è più solo un ricordo dell’epoca d’oro di Hollywood.
Ecco la foto della scatola:
Misura 7,3 cm x 3,3 cm x 0,7 cm e risale agli anni Cinquanta / Sessanta. Conteneva 10 compresse da 400 mg ciascuna, da prendersi 3 volte al giorno, in caso di ansietà, insonnia, tensione nervosa, ed iperemotività.
In Italia il Miltaun era commercializzato dalla Lederle e distribuito da ALFAR di Catania, referenti della Wallace Laboratories.
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