Creato da lafarmaciadepoca il 13/10/2010

La farmacia d'epoca

Raccolta di scatole e flaconi di farmaci di ieri - di Giulia Bovone

Messaggi di Settembre 2015

Sciroppo agli Ipofosfiti Fellows

Post n°448 pubblicato il 25 Settembre 2015 da lafarmaciadepoca
 

Nella prima metà del Novecento andava molto di moda lo sciroppo agli ipofosfiti, e lo Sciroppo Ricostituente Fellows era uno dei marchi più conosciuti.

Poco si sa degli ultimi anni della Società Anonima Fellows: fu fondata da James Israel Fellows nel Regno Unito intorno alla metà dell’Ottocento, è sopravvissuta alla morte del suo fondatore avvenuta nel 1889, ma a partire da fine anni Trenta le sue tracce diventano sempre più flebili, fino a sparire del tutto.  Se avete ricordi della Società Anonima Fellows in Italia, fatevi avanti!

Lo sciroppo non era particolarmente innovativo, in quanto era più una variazione del classico ricostituente alla stricnina e chinino, da cui partivano parecchi preparati antifebbrili ottocenteschi, con l’aggiunta di un mix di ipofosfiti (manganese, potassio, sodio e calcio), e una soluzione di ferro pirofosfato e citro sodico.

Gli ipofosfiti sono composti chimici che contengono lo ione ipofosfito: hanno la caratteristica di agire come agenti riducenti (donano elettroni), e spesso vengono impiegati nell’industria alimentare come nel caso dell’ipofosfito di sodio, o come integratori alimentari nell’allevamento. Oggi non vengono utilizzati in terapia poichè soppiantati da altre molecole più assimilabili ed efficaci.
Per quanto riguarda la soluzione di ferro pirofosfato e citro sodico, occorre ricordare che essa era un must ottocentesco nel trattamento degli stati anemici, e per molto tempo è stata un ingrediente presente in molte formulazioni di tonici alcoolici ricostituenti sulla falsa riga del Ferro China Bisleri.

Per quanto riguarda il chinino, il vero “motore” del prodotto, e la stricnina, non starò a dilungarmi in questa sede. Dopo ormai quasi cinque anni di blog, penso sia rimasto impresso a tutti l’efficacia nel trattamento degli stadi febbrili del primo, e l’assoluta inefficacia come ricostituente della seconda.

Ecco la foto dei flaconi anni Trenta:

 

Ipofosfiti Fellows


Lo Sciroppo Fellows era commercializzato in due formati, la bottiglia grande( 16,6 cm x 7,5 cm x 3,5 cm)  e la bottiglia grandissima (19,2 cm x 9 cm x 5 cm).
La posologia raccomandava un cucchiaino da caffè di sciroppo stemperato in un bicchiere d’acqua per gli adulti, mentre  la dose per le persone più giovani era in proporzione a quanto riportato per gli adulti. Alla faccia della posologia esatta e mirata!

Grazie per aver letto il post!

 
 
 

Chemistry Noir

Post n°447 pubblicato il 18 Settembre 2015 da lafarmaciadepoca
 

A volte per movimentare un po' il blog è necessario scrivere qualcos'altro, e complice il fatto che sono bloccata in alcune delle mie ricerche, ecco che la mia mente contorta si mette a partorire racconti decisamente fuori dalle righe.

Se volete crearne uno anche voi ( e magari inviarlo, così lo pubblichiamo sul blog), le regole sono semplici:

- Massimo 900 parole.
- In ogni frase deve essere presente un elemento della tavola periodica, che può essere ripetuto solo se si tratta di persona ( per esigenze narrative, ho provato a fare senza, ma è un po' confusionario), altrimenti può essere usato solo una volta.
- Più elementi ci sono, meglio è!
-Al momento non ho a disposizione un premio, ma se l'iniziativa dovesse funzionare, architetterò qualcosa.

Buona lettura!

CHEMISTRY NOIR

Era buio pesto, ed il porto era immerso nella nebbia pregna di un disgustoso odore di Zolfo. Se in quella notte qualcuno avesse mai osato attraversare gli stretti vicoli fino al deposito 9 non avrebbe mai pensato di essere in Californio, casomai gli sarebbe sembrato di stare in Europio del nord, o addirittura su Plutonio, tanto l'atmosfera pareva irreale.
Eppure, anche con questo tempo da lupi, c'era un uomo che pazientemente aspettava Fermio sotto l'unica lampada al Neon. Da tempo i suoi capelli erano color Platino: era vestito con un impermeabile Cobalto ed un cappello marroncino, tendente al Rame. Nel giro lo chiamavano Mercurio. Si capiva che stesse aspettando qualcuno, infatti continuava a fissare il suo orologio Cesio, e ormai nutriva più di un Dubnio, circa il fatto che Lawrentio si facesse vedere quella notte.
Respirò profondamente, lasciando che l'Ossigeno gli pervadesse i polmoni ed alzò gli occhi al cielo: certo che fare l'investigatore privato non era come nei gialli con Nero Wolframio. Altro che viaggiare in Indio, o andare in Francio a vedere la Nichel di Samotracia, lui non aveva mai visto nessun dollaro d'Argento rimanergli troppo nelle tasche.
Lawrentio si materializzò, all'improvviso, come se fosse un alieno proveniente da Kripton.
"L'appuntamento era alle undici, dove sei Astato fino ad ora?"
" Non voglio che tu ti Rodio il fegato... " rispose Lawrentio con un sorriso soddisfatto.
"Tranquillo, non Bromo di sapere che sei stato a fumare Erbio fino a poco fa. Allora, la tua soffiata?"
"Questa volta voglio essere pagato in Oro, e di più: non sono mica il buon Samario".
"Prima l'informazione, poi i soldi. Sono stato Cloro?"
"Ma tu devi stare Azoto, io non ho detto niente".
"Bismuto come un pesce".
Lawrentio si guardò intorno, per verificare che non ci fosse Nettunio. In lontananza un campanile Scandio le due di notte.
"Hai presente Tulio, quello del night club Uranio?" chiese Lawrentio.
"Sì, ma non mi Curio di lui: è un pesce piccolo"
"Lo credevi, ma durante l'invasione del Polonio, da parte del Germanio nella Seconda Guerra Mondiale, la sua famiglia ha accumulato un bel po' di denaro ed opere d'arte lavorando per le potenze dell'Hassio. Soldi portati poi qui in Americio, con cui finanzia le sue attività losche" iniziò.
"Non bisogna essere Einstenio o avere un premio Nobelio, ottenere delle notizie da quattro soldi".
"Lasciami finire. Ho contattato Rutherfordio, quel professore universitario pieno di Bohrio, e l'ha riconosciuta. La corona di Gadolinio, il re barbaro faceva parte di queste opere trafugate".
"Aspetta, quindi Elio non era matto?" Immediatamente si insinuò nella sua mente l'immagine del cadavere di Elio avvelenato con l'Arsenico e gettato in uno Stagno. Poveraccio, una fine ingloriosa dopo una vita passata a studiare la storia degli antichi Gallio.
"So che mi reputi un penoso Bario da bisca clandestina e non mi avresti creduto" proseguì Lawrentio "perciò le ho fatto una foto", ma non ebbe nemmeno il tempo di mettere la mano in tasca che un colpo di pistola lo fece cadere a terra come un Berillio.
Dall'ombra uscì un energumeno che pareva la versione maschile della principessa Xeno, con in mano una pistola fumante, ma prima che potesse riarmarla fu colpito da un Calcio e poi da un colpo menato con una spranga di Ferro, così da rompergli il Radio.
L'uomo gemette e si accasciò a terra, in preda a dolori così lancinanti, che in confronto il supplizio di Tantalio era niente.
"Stai Cadmio amico, chi sei e perché hai ucciso Lawrentio? Bada di rispondermi, o ti riempio di Piombo " lo minacciò Mercurio impossessandosi della pistola.
Guardandolo meglio lo riconobbe: era Mendelevio, un sicario russo, fedele a Tulio tanto quanto lo era il cane Argon a Ulisse. Non sarebbe riuscito a cavargli nulla, quell'uomo aveva la testa più dura del legno di Olmio, e un sorrisetto di sfida che bruciava come un sale di Sodio sulle ferite.
Mercurio volse lo sguardo sul cadavere di Lawrentio, riverso in una pozza di sangue Rubidio.
Improvvisamente con uno sforzo Titanio, Mendelevio scattò in avanti con un coltello, ma Mercurio lo scansò e gli assestò un colpo al Renio.
Anche se era colmo di Iodio, non avrebbe mai ucciso a sangue freddo, ma quando il sicario caricò verso di lui come un Torio, esplose un colpo: "Crepa, Stronzio!".
Praseodimio è una città che non perdona, dove solo i duri vedono sorgere il sole. Per tutti gli altri c'è una cassa di Zinco e un Cerio per la tomba.

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Urisanina

Post n°446 pubblicato il 11 Settembre 2015 da lafarmaciadepoca
 

Tra gli anni Trenta e Cinquanta del Novecento la Maestretti di Milano aveva messo in commercio l’Urisanina, un prodotto molto particolare, ideato per coloro che soffrivano di infezioni alle vie urinarie, sia in stadi acuti che cronici.

La particolarità dell’Urisanina risiede nella sua composizione, ed in particolare dell’uso antibatterico del benzoato di esametilen-tetramina. Oggi siamo abituati a vedere l’esametilen -teramina come un conservante indicato con la sigla E 239, ma iniziò la sua carriera come farmaco comparendo in commercio con il nome di Urotropina agli inizi del Novecento.

Come ormai saprete, i primi antibiotici arrivarono sul mercato nel 1939, perciò non vi deve suonare strano l’impiego di un conservante nella lotta alle malattie infettive. Certamente non era efficace come il Prontosil Rosso (primo antibiotico della storia) ma sicuramente aiutava: l’esametilen - tetramina è sintetizzata a partire da formaldeide e ammoniaca, e con l’aggiunta del benzoato, che deriva a sua volta dall’acido benzoico (molecola antimicrobica alla base di un altro gruppo di antibatterici) poteva garantire un discreto effetto contro i batteri.

A coadiuvare il benzoato di esametilen – tetramina, erano presenti anche un estratto fluido di stigmi di mais e dell’idrolato di bucco. In erboristeria l’estratto di stigmi di mais è impiegato nelle preparazioni come diuretico, peccato che gli stigmi contengano anche alcuni alcaloidi, perciò il suo uso è limitato, così come il suo effetto, mentre l’idrolato di bucco vorrebbe tenere fede alla tradizione che lo vede la pianta d’elezione per combattere i disturbi alle vie urinarie, ma sotto forma di idrolato può ben poco. Con idrolato si definisce un distillato parecchio profumato ma con una bassa percentuale di principio attivo, perciò in questo caso di Agathosma betulina, o buchu, c’è più il buon sapore fruttato con una leggera nota di menta che altro.

Ecco la foto della confezione:

Urisanina


Misura 12,4 cm x 5 cm x 3,2 cm. La posologia raccomandava di assumere l’Urisanina in mezzo bicchiere d’acqua o di decotto: da 2 a 4 cucchiaini per gli adulti, mentre per i ragazzi mezzo cucchiaino.

Grazie per aver letto il post!

 
 
 

Il male necessario dei conservanti

Post n°445 pubblicato il 08 Settembre 2015 da lafarmaciadepoca
 

Continua il sodalizio artistico con Mondo Counseling MC, questa volta mi occupo di chiarire qualche aspetto oscuro circa il male necessario dei conservanti.
Spero che l'articolo vi piaccia come le conserve fatte in casa!

https://www.facebook.com/mondocounseling.mc/posts/1490967291225331?fref=nf

 
 
 

Pastiglie CEE della Farmacia del Sacro Cuore

Post n°444 pubblicato il 04 Settembre 2015 da lafarmaciadepoca
 

La Farmacia del Sacro Cuore di Cuneo, quando faceva le pastiglie per la tosse non scherzava affatto: eccovi le Pastiglie CEE, ossia Codeina Etilmorfina ed Efedrina.

Spesso in passato ci è capitato di incontrare pastiglie la cui formulazione prevedeva uno di questi tre ingredienti, ma quasi mai tutti insieme.

La codeina è un alcaloide ottenuto tramite la metilazione della morfina, ed è contenuto naturalmente nella capsula di piante del genere Papaverum. Recentemente ne è stata individuata la via biochimica che porta alla sua sintesi, con molta gioia dei papaveri: d’ora in poi la codeina sarà prodotta  a partire da microrganismi ingegnerizzati  geneticamente.

Se la codeina altro non è che morfina metilata, perché privarci di quella etilata? L’etilmorfina è il non plus ultra contro la tosse: è un potente analgesico il cui utilizzo genera una forte dipendenza. Non male se devi vendere il tuo prodotto.

L’efedrina è una molecola degna compare delle altre due: il suo utilizzo smodato come vasodilatatore nasale può predisporre l’organismo ad infarto, e tenuto conto che spesso la molecola è utilizzata negli ambienti sportivi come sostanza dopante, l’eventualità di un avvenimento del genere non è poi così raro.

Ecco la foto della scatola:

Pastiglie CEE

Misura 5,8 cm x 4,7 cm x 1,4 cm e risale agli anni Cinquanta del Novecento. La posologia raccomandava da 6 a 7 pastiglie al giorno. Personalmente vedendo la quantità dei principi attivi direi che ne bastavano meno.

Grazie per aver letto il post!

 
 
 

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