silenzio..

Post n°8 pubblicato il 17 Marzo 2010 da h2o.h2o

Se tutto intorno  e sotto di te sprofonda…lasciati cadere e ti ritroverai…

 

Fiducia….

Fino a che punto?

Non esiste realtà oggettiva?

Esiste solo ciò che noi proviamo?

 

E’ meglio ascoltare o ignorare le sensazioni?

La notte il silenzio urla..

La notte non posso fare a meno di ascoltare..

Certe situazioni mi appaiono chiare come le avessi vissute anch’io…

Ma sono consapevole che io non ero là…

Se fossi stata là non sarebbero accadute…

Non avresti mai detto e fatto ciò che ho visto…

Quindi non c’ero…

Non so se mi fa più male l’azione o il fatto che io non ci fossi…

… non c’ero non soltanto fisicamente …no… ero completamente assente dalla tua esistenza in quei momenti…

Ci fossi stata non sarebbe successo…

Quindi non sono dentro di te…

Sono sempre e solo fuori…

Va bene così…

Mi chiedo ancora quanto sia giusto ascoltare..

Di giorno è facile non farlo..

Tanti impegni, tanti stimoli tanto rumore…

Tutto si mischia e nulla appare chiaro…

Ma poi cos’è ciò che sento e che vedo?

Corrisponde alla realtà?

Ma se la realtà oggettiva è impossibile da identificare quello che ho visto a quale realtà appartiene?

E soprattutto perché mi fa così male?

 

Vorrei solo non ascoltare più…non guardare…non sentire…e non dire più nulla…

 

Tutto sprofonda…. vorrei solo sprofondare anch’io…e così solo così forse ritrovarmi….

 
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Solo la verità ci rende liberi…

Post n°7 pubblicato il 26 Ottobre 2009 da h2o.h2o

Solo la verità ci rende liberi…

Conoscere noi stessi così come siamo…non come vorremo essere…ciò che desideriamo essere è un immaginario privo di realtà…

Solo ciò che è puo’ essere trasformato…non quello che vorremo essere…

Per conoscere noi stessi la mente deve avere la consapevolezza e l’attenzione che la rendono libera da qualsiasi fede, da qualsiasi immaginazione, perché fedi e ideali distorcono la percezione e ci fanno assumere un colore particolare… Senza la conoscenza di noi stessi l’esperienza genera solo illusione.

. Per conoscere noi stessi dobbiamo scoprire di momento in momento le nostre intenzioni, le aspirazioni, i pensieri, i desideri che affiorano in noi..

Dobbiamo imparare a non mentire….

 
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Oceano Mare

Post n°6 pubblicato il 25 Ottobre 2009 da h2o.h2o

 

...venivano dai due più lontani estremi della vita, questo è stupefacente, da pensare che mai si sarebbero sfiorati, se non attraversando da capo a piedi l'universo, e invece neanche si erano dovuti cercare, questo è incredibile, e tutto il difficile era stato solo riconoscersi, riconoscersi, una cosa di un attimo, il primo sguardo e già lo sapevano, questo è il meraviglioso - questo continuerebbero a raccontare, per sempre, nelle terre di Carewall, perché nessuno possa dimenticare che non si è mai lontani abbastanza per trovarsi, mai - lontani abbastanza - per trovarsi - lo erano quei due, lontani più di chiunque altro...

Alessandro Baricco

 
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Oceano Mare

Post n°5 pubblicato il 25 Ottobre 2009 da h2o.h2o

Poi non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. E non sono la stessa strada. Così... Io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo... salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l'onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l'unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai. Però troppo tardi l'ho capito. Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male. E' lì che salta tutto, non c'è verso di scappare, più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci. Non si ne esce. Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare. Con tutta la forza che avevo. Mi sono fatta tanto di quel male che tu non te lo puoi nemmeno immaginare.

 Alessandro Baricco

 
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Vedete la bellezza...

Post n°4 pubblicato il 25 Ottobre 2009 da h2o.h2o
Foto di h2o.h2o

Vedete la bellezza di un tramonto, delle colline, delle ombre e della luna, ma come la condividete con gli amici?
Dicendo: “Guardate che splendide colline”?
Certo, potete dirlo, ma è condivisione?
Condividere davvero qualcosa con un altro significa provare entrambi la stessa intensità,
nello stesso momento e allo stesso grado.
Altrimenti non stiamo condividendo.
Dobbiamo avere un interesse comune che viviamo allo stesso livello, con la stessa passione.
Se non è così, come possiamo condividere qualcosa?
Per conoscere assieme – e questo è condividere – entrambi dobbiamo vedere,
non essere d’accordo o in disaccordo,
ma vedere insieme ciò che realmente è.
Non interpretarlo attraverso i miei condizionamenti o quelli dell’altro,
ma vedere insieme ciò che è.
E, per poter vedere insieme, dobbiamo essere liberi di osservare,
dobbiamo essere liberi di ascoltare.
Ciò implica non avere pregiudizi.
Solo così, solo con questa qualità di amore, ci può essere condivisione.

 
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