LIBERI PENSIONATI

IUniScuoLa.Rischio rate per il Tfr delle Casse

da Rassegna stampa MEF  Sole 24 Ore di venerdì 15 ottobre 2010, pagina 34 di Trovati Gianni

 Previdenza. Circolare Inpdap sull'applicazione delle regole previste dalla manovra correttiva Rischio rate per il Tfr delle Casse L'istituto: la novità si estende a tutte le realtà dell'elenco Istat Gianni Trovati MILANO tAggt Le regole sulla liquidazione a rate, che dopo il 3o novembre spezzetteranno fino a tre versamenti annuali le buonuscite che superano i 9omila euro, non si applicano solo alla pubblica amministrazione "propriamente detta", ma potrebbero estendersi anche ai dipendenti di Casse previdenziali, fondazioni culturali, isti IN ATTESA DI RISPOSTA L'Adepp ha avviato un confronto con il ministero del Lavoro per risolvere i problemi aperti tuti nazionali e federazioni sportive. La novità emerge dall'Inpdap, che nella circolare 17/aoio passa in rassegna l'applicazione della novità che permette buonuscite in unica soluzione solo fino a 9omila euro, prevede due rate annuali se l'assegno supera i Somila euro e tre tranche per le cifre superiori. L'istituto inizia la propria analisi con un principio che si può tradurre in una lettura estensiva della norma: nelle regole sulla liquidazione a rate, è scritto nella circolare, «devono intendersi ricompresi anche i dipendenti degli enti che, pur non avendo natura di pubbliche amministrazioni, sono compresi nell'elenco Istat». Chi fra loro può vantare a fine solo un'anzianità utile per ricevere il trattamento finale, si vedrà scindere l'assegno in due tronconi. L'elenco è quello compilato ogni anno dall'istituto nazionale di statistica per definire i confini del conto economico consolidato secondo le regole europee del Sec 95, e la base di un'interpretazione estensiva potrebbe trovarsi proprio nel fatto che le liquidazioni a rate nascono per migliorare l'equilibrio (di cassa) dei conti che il paese presenta a Bruxelles. «L'applicazione della manovra alle casse - ricorda però Andrea Camporese, presidente dell'Inpgi e dell'associazione degli enti previdenziali privatizzati - è già stata oggetto di molti problemi, e proprio per risolvere i dubbi residui abbiamo avviato un confronto con il ministero del Lavoro. Ora attendiamo le risposte dei governo». Il primo problema era nato con l'articolo 6 della manovra correttiva, che nella versione iniziale estendeva alle casse privatizzate le regole di austerità della governance che impongono di rendere onorifiche le cariche nei consigli di amministrazione. Superato quel nodo nella conversione in legge, dopo un confronto con il ministero dell'Economia, rimangono le divergenze sull'applicazione alle Casse della vigilanza sulla gestione degli immobili (articolo 8) e delle misure di contenimento della spesa di personale (articolo 9). Prima del varo definitivo della manovra l'Adepp aveva raccolto l'adesione di una cinquantina di parlamentari per degli emendamenti che escludessero esplicitamente le casse privatizzate da queste misure, ma la fretta della conversione in legge non ha permesso di arrivare ai chiarimenti. L'estensione delle nuove regole ai dipendenti degli enti compresi nell'elenco Istat si fa più chiara nell'illustrazione delle regole sulle modalità di calcolo della buonuscita. Sul punto l'Istat specifica che la novità, che allinea il trattamento pubblico a quello privato, riguarda quelli fra loro iscritti all'Indpap ai fini del Tfs; ma in quel caso i dipendenti delle casse privatizzate seguono già le regole ora introdotte per il pubblico.