Creato da leonardo_donofrio il 05/01/2009

LIBERI PENSIONATI

RADICALI IN MOVIMENTO PER LA DIFESA DELLA LIBERTA' GruppoIUniScuola info:+39 346 6672531

 

 

« MUNICIPIO 3 MILANO INTER...Elezioni: i Millennials ... »

Lega, nuovo simbolo senza Nord con Salvini Premier: il partito cresce e cambia

Post n°305 pubblicato il 28 Dicembre 2017 da leonardo_donofrio
 


Le nuove parole d'ordine che raccolgono voti: patria... Come la Lega ècambiata nel profondo con la generazione di Salvini.

 

Guarda e leggi tutto il reportage

LEGA: IL NUOVO SIMBOLODI SALVINI PREMIER. ECCO COSA C'È DIETRO LA LEGA CHE CRESCE

Nella terra della Lega senza il “Nord” sono giovani, arrabbiati ecircondati i nuovi militanti della Lega di Matteo Salvini, la generazione chesi appresta a sostituire in Parlamento la vecchia guardia di Umberto Bossi.

Secessione, Padania, Roma ladrona, Parlamento del nord non sono paroled'ordine, sostituite invece da termini come radici, lotta all'immigrazioneclandestina, “prendersi cura dei nostri vecchi”, giù le tasse, “non lasciarel'Italia”, patria e partite iva.

Nelle scorse ore il Consiglio Federale del Carroccio ha sancito formalmenteil salto, presentando il nuovo simbolo elettorale: Accanto alla parola Lega nonci sarà più la dicitura "Nord". Viene aggiunto lo slogan “Salvinipremier” con al centro il tradizionale Alberto da Giussano.

Il miracolo di Salvini dopo lo scandalo Bossi-Belsito del 2012, portare unpartito praticamente in frantumi dal 2% al 15% ha azzittito soprattutto levecchie leve contrarie al cambiamento a trazione italiana. Ma oltre lo scandaloè successo qualcosa che ha prosciugato la vecchia vena del movimento. Qualcosache lo scandalo ha solo fatto esplodere.

 

LA LEGA INAUGURA LANUOVA SEDE DI REGGIO EMILIA

 

Un'occasione per immergersi in questa Lega è l'inaugurazione del 20dicembre della nuova sede di Reggio Emilia, al numero 69 del quarto piano delvialone Giuseppe Turri. L'unica di proprietà del partito, insieme alla storicasede di via Bellerio a Milano, e voluta dal segretario dell'Emilia Romagna,l'avvocato Gianluca Vinci.

Si trova nel quartiere ferroviario, sporco e dismesso, dove incroci per lopiù gente di pelle nera, spesso giovani ciondolanti con in testa il cappellinoda rapper e la borsina da viaggio in spalla. Sembrano immigrati sbandati incerca di un rifugio. Un'altra generazione ancora, rispetto a quella deimigranti economici che in Emilia sono rimasti fuori dai cantieri delle impreselocali. La provincia di Reggio Emilia è una delle più colpite dalla crisi e ilcollasso dei tre colossi cooperativi dell'edilizia, Unieco, Coop Sette eCooperativa muratori Reggiolo ha dato il colpo di grazia all'indotto,principale bacino del lavoro immigrato.

Riconosco la sede dai blindati della polizia posizionati all'ingresso,battezzato dalla vernice dei Centri sociali in mattinata. Quando arrivo unapiccola folla di simpatizzanti è accalcata al piano terra. Il segretariocittadino Pietro Menozzi mi fa visitare la struttura, 7 stanze in 140 metriquadri. “Mi sono avvicinato alla Lega da pochi anni”, - racconta - “Qui tuttoil mondo artigiano è stato raso al suolo. Non c'è lavoro. Noi siamo tuttivolontari. Lo facciamo perché crediamo si possano cambiare le cose per nonandare via dall'Italia. E non c'è nessun vantaggio ad essere leghistinell'Emilia rossa: non lavori con le Pubbliche Amministrazioni e ti trattanocome un appestato. E poi siamo circondati. Ma l'ha visti quanti neri ci sono ingiro!? Quelli si vendono a niente”.

Altri blindati ci aspettano al ristorante Il Faro. All'ingresso si staordinati in fila. Tutto è molto organizzato e ognuno paga i suoi 20 euro per ilpranzo. I tavoli sono pieni soprattutto di ragazzi molto giovani che parlottanomentre Salvini passa, stringe mani, si fa un selfie, parla di cosa faranno sevincono le elezioni. Sono piccoli esercenti, professionisti, artigiani, quelloche resta delle vecchie partite iva. Tanti ragazzi, quelli che 10, 20 anni favotavano a sinistra, sembrano essersi spostati, convinti che per frenare ildeclino irreversibile del Paese la concretezza stia da queste parti.

Luca Vecchiettini, 19 anni di Pianoro, provincia di Bologna: “Neanchesapevo chi fosse Salvini ma il messaggio che da lo sento mio. Laglobalizzazione uccide il nostro territorio e la nostra identità, gli stessivalori della costituzione”. Parola quasi risorgimentali che mai avresti sentitoin bocca ad un leghista anni fa.

“Poche pugnette”, mi urla Sandro un pensionato che mi riconosce, “nonstiamo qui a rollarci le canne, a pensare alla Tav e a cantare Bella Ciaomentre la nostra terra muore. Urlano tanto allo spauracchio del fascismo ma quiviviamo gomito a gomito con la 'ndrangheta”.

Alessandra Basso è invece un avvocato di Bologna: “Non c'è mai niente per inostri vecchi. Io sto qui perché credo si debba fare qualcosa anche per loro.C'è gente che dorme in macchina e nessuno ci bada. La Boldrini dice che nonfacciamo più figli. Ma dai alle famiglie i 35 euro al giorno che diamo allecooperative per gestire gli immigrati e vedi come li fanno i figli (sarebbero1050 euro al mese per ogni figlio, ndr)! Viviamo in un Paese senza legalità egiustizia”. E il nome della Lega senza il “nord” come lo vede? Lei: “Sonocontenta. Credo in valori come la patria e la secessione è anacronistica”.

Il clima in sala è di grande attesa. Parte oggi la campagna elettorale2018. Vinci: “I tanti Comuni che sono diventati nostri alle ultimeamministrative in Emilia mostrano che siamo il cambiamento. E la campagnaelettorale inizia da qui”. É al tavolo centrale ad aspettare Salvini. Con luiil coordinatore di Bologna Carlo Piastra e Armando Siri, il responsabileeconomico. Trovo un posto di fianco a Stefano Ruozzi ex consigliere comunale diRubiera e mi siedo. Una volta non sarebbe successo ma con grande naturalezza cimettiamo a parlare di 'nrdrangheta come un fattore dirimente per Reggio Emilia.“Per anni ci hanno raccontato palle, l'Emilia rossa e la buona amministrazione,e vedi come siamo finiti”, dice rammentando il processo Aemilia che si statenendo contro i clan.

Manca in sala Catia Silva di Brescello, impegnata con l'alluvione che hasommerso il paese di Don Camillo e Peppone. E' grazie a lei che nel 2016 hannocommissariato il Comune per il radicamento del clan Grande Aracri di Cutro. Quitra i leghisti è una specie di eroina. Minacciata di morte, vive, senza scorta,con la pressione perenne che i cutresi le sparino, la buttino fuori strada inauto o la carichino su un furgone per farla sparire, come già hanno tentato difare. Amici e parenti le guardano le spalle e quando c'è un evento le fanno dascorta. Ma è una leghista, quindi anche se lotta contro la mafia è un problema,non è ben accetta, anzi non esiste. Perché l'antimafia in Italia deve essere unbrand di sinistra.

 

ALLARME DEL SINDACATOPENSIONATI I.U.S

Allarme del sindacato pensionati IUS

Gli OVER 70 senza alcuna tutela:"SCIOPERO SILENZIOSO"

DONOFRIO portavoce del Comitato over70: “La consulta grazia le pensioni d’oro e i redditi alti dei dipendenti comunali mentre la giunta del Comune di Milano ha varato all’unanimità gli aumenti degli abbonamenti Atm per gli over 70”

 

COMITATO OVER 70

 
 

SPORT E ATM: AUMENTO DEI COSTI PER GLI ANZIANI

by Sito ufficiale del Gruppo Consiliare Radicale–Federalista Europeo

Leggi tutto Bilancio di previsione 2013 – 2015 del Comune di Milano

 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Marzo 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963