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Il congiuntivo è moribondo !

Post n°177 pubblicato il 04 Novembre 2009 da ste262

 “Il congiuntivo è moribondo. Omicidio, suicidio o evento accidentale? Nessuna di queste cose. Credo si tratti della conseguenza logica di un fenomeno illogico. Sempre meno gente, quando parla, esprime un dubbio; quasi tutti hanno opinioni categoriche su ogni argomento (vino e viaggi, sesso e sentimenti, case e calcio). Pochi, per esempio, dicono "Credo che il Milan sia favorito". Molti invece affermano "Credo che il Milan è favorito" (i milanisti, sognando lo scudetto; i tifosi delle altre squadre, pensando a certi gol misteriosamente annullati). La crisi del congiuntivo, quindi, non deriva dalla pigrizia, ma dall'eccesso di certezze. L'affermazione "Speravo che portavi il gelato" non è solo brutta; è arrogante ("Come si permette, questa qui, di venire a cena senza portare il gelato?"). La frase "Speravo (che) portassi il gelato" è invece il risultato di una piccola illusione, che segue una delusione contenuta e filosofica. Accade, nella vita, che la gente dimentichi di portare il gelato. La crisi del congiuntivo coincide col tramonto di verbi quali "penso", "credo", "ritengo". Pochi oggi pensano, credono e ritengono: tutti sanno, invece, e comunicano. L'assenza di dubbio è una caratteristica della nuova società italiana. A furia di sentirci dire (dalla pubblicità, dalla televisione, dalla politica) che siamo belli, giusti e simpatici, abbiamo finito per crederci. Il risultato è che le conversazioni si sono trasformate nello scambio di comunicati emessi dall'ufficio-stampa che ognuno di noi si porta nella testa. Non solo. Chi esprime un po' di cautela (con relativo congiuntivo) rischia di passare per insicuro. Non da oggi, a dir la verità. Ricordo il mio esame per diventare giornalista professionista, a metà dei remoti anni Ottanta. Durante la prova orale, iniziavo ogni risposta con "Credo che sia...", "Mi sembra si tratti...". Il commissario s'è irritato: "Smetta di dire 'credo' e 'mi sembra'. Le cose le sa o non le sa!" Gli ho risposto che vivevo in un Paese (l'Inghilterra) dove dicono "I believe..." prima di dirti che ore sono: l'orologio potrebbe essere fermo. Mi rendo conto d'aver sbagliato. Gli orologi degli "scongiuntivati" vanno sempre. E' la testa, ogni tanto, che si ferma.”

(scritto da Beppe Severgnini per IoDonna del 15/11/03)

 
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Post n°176 pubblicato il 29 Ottobre 2009 da ste262

Io sono ciò che sono

per merito di ciò che siamo tutti.

 
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"La mafia è una montagna di merda"

Post n°175 pubblicato il 08 Maggio 2009 da ste262
Foto di ste262

è appena uscito in edicola un libro che racconta a fumetti la vita e la storia di Peppino Impastato... da non perdere !!!

Foto tratta dal sito "repubblica.it"

 
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"Mezzogiorno"

Post n°174 pubblicato il 28 Aprile 2009 da ste262

La foto della scuola non mi assomiglia più
Ma i miei difetti sono tutti intatti
E ogni cicatrice è un autografo di Dio
Nessuno potrà vivere la mia vita al posto mio
Per quanto mi identifichi nel battito di un altro
Sarà sempre attraverso questo cuore
E giorno dopo giorno passeranno le stagioni
Ma resterà qualcosa in questa strada
Non mi è concesso più di delegarti i miei casini
Mi butto dentro vada come vada...

 
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Massime senza tempo...

Post n°173 pubblicato il 25 Marzo 2009 da ste262

– I nobili di Londra pensano che i posti migliori di un teatro siano quelli dei palchi. Costano più degli altri, dunque devono essere migliori. Se tutti gli ordini avessero lo stesso prezzo, nessuno di loro saprebbe dove sedersi. Dovrebbero scegliere, ponderare, esporsi all’errore. Non la qualità degli oggetti, ma il sonno della ragione genera il lusso.

"Liberamente tratto dal libro MANITUANA"

 
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Post N° 172

Post n°172 pubblicato il 06 Ottobre 2008 da ste262

Il giornalismo è mediazione tra la fonte e il destinatario dell'informazione, ma ancor prima è ricerca, è scoperta, è acquisizione di novità, è analisi critica, è accertamento dei fili invisibili che legano ogni avvenimento al passato e al futuro...

Alla base di tutto sta la fonte dell'informazione, sta il fatto, stanno i cento episodi in cui si manifesta la vita, il flusso costante della storia; in questa nuova visione della storiografia il giornalismo può avere il suo posto in quanto scienza del contingente e della quotidianità, assistita dalle nuove tecnologie...

Sergio Lepri, da "Professione giornalista"

 

 
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Post N° 171

Post n°171 pubblicato il 03 Ottobre 2008 da ste262

Non avrai altro Dio, all'infuori di me,
spesso mi ha fatto pensare:
genti diverse, venute dall'est
dicevan che in fondo era uguale.
Credevano a un altro diverso da te,
e non mi hanno fatto del male.
Credevano a un altro diverso da te
e non mi hanno fatto del male....

 
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Post N° 170

Post n°170 pubblicato il 26 Settembre 2008 da ste262

Provate a cliccare in questo link: http://radar.zhaw.ch/ e scoprirete come due giovani studenti svizzeri, grazie alle loro conoscenze e con un pò di ingegno e fantasia hanno inventato un programma che ci permette di conoscere in tempo reale l'intero traffico aereo che a nostra insaputa ci passa sopra la testa !

Per ogni volo sarete in grado di conoscere l'aereoporto di partenza, quello di arrivo, la rotta che sta seguendo, l'altitudine del volo, la velocita, il tipo di aeroplano e persino vederne la foto del modello con tutte le caratteristiche tecniche.

A dir poco affascinante..... !!

Buona navigazione !!!

 
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Post N° 169

Post n°169 pubblicato il 11 Settembre 2008 da ste262

è buffo vedere come l'occidente ricordi con tanto sentimento e trasporto la strage dell'11 settembre 2001 senza mai accennare al fatto che in quel giorno sono nate le idee di vendetta che poi hanno generato altrettante stragi, con altrettanti morti e altrettanto dolore..

è proprio vero il detto "Lontano dagli occhi, lontano dal cuore"

Voglio accendere una candela in ricordo di tutti i morti di tutte le guerre.

"Con la speranza che un giorno l'informazione sia davvero libera!"

 
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Post N° 168

Post n°168 pubblicato il 01 Settembre 2008 da ste262

Articolo tratto dal sito "Repubblica.it"

L'esperimento fra 10 giorni. Guerra tra scienziati: "Un buco nero ci inghiottirà"
Il Cern di Ginevra: nessun rischio. Ricorso alla Corte Europea dei Diritti Umani
"Fermate il test sul Big Bang
o la Terra sparirà"
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI

LONDRA - Per gli studiosi che si apprestano a spingere il pulsante d'accensione, si tratta di ricreare le condizioni che esistevano una frazione di secondo dopo il Big Bang: ovvero di riportarci indietro nel tempo sino al momento della creazione del nostro universo, all'inizio del mondo.

Ma per un gruppo di preoccupati ricercatori l'esperimento che dovrebbe cominciare tra dieci giorni in un immenso laboratorio sotterraneo, sepolto a un centinaio di metri sotto il confine tra Francia e Svizzera, comporta il rischio della fine del mondo, la distruzione e anzi la letterale scomparsa del nostro pianeta. Così, all'ultimo momento, gli oppositori del progetto hanno presentato un ricorso davanti alla Corte Europea dei Diritti Umani, che in teoria potrebbe bloccare il più grande, ambizioso e costoso test scientifico di tutti i tempi.

Oggetto della contesa è il Large hadron collider, un acceleratore da 6 miliardi di euro che, facendo scontrare particelle atomiche ad alta velocità e generando temperature di più di un trilione di gradi centigradi, dovrebbe rivelare il segreto di come è cominciato l'universo. Venti paesi europei, più gli Stati Uniti, hanno finanziato il progetto, che dopo anni di preparativi dovrebbe prendere il via il 10 settembre al Centro di Ricerche Nucleari di Ginevra.

Qualcuno, tuttavia, teme che l'esperimento andrà ben oltre le aspettative, creando effettivamente un mini buco nero, che crescerà di dimensioni e potenza fino a risucchiare dentro di sé la terra, divorandola completamente nel giro di quattro anni. Gli scienziati di Ginevra ribattono che non c'è assolutamente nulla da temere: ci sono scarse possibilità che l'acceleratore formi un buco nero capace di porre una minaccia concreta al pianeta, dicono, perché la natura produce continuamente delle collisioni di energia più alte di quelle che saranno create artificialmente dall'acceleratore, per esempio quando i raggi cosmici colpiscono la terra. Esperimenti di questo tipo, inoltre, sono stati condotti per trent'anni, senza avere risucchiato nemmeno un pezzettino della terra né causato danni di qualsiasi genere.

Vero è che il nuovo acceleratore ha suscitato attenzioni e polemiche perché è il più grande mai costruito, con una circonferenza di 26 chilometri e la possibilità di lanciare particelle atomiche 11.245 volte al secondo prima di farle scontrare una contro l'altra a una temperatura 100mila volte più alta di quella che esiste al centro del sole. La speranza è individuare, così facendo, le teoriche particelle chiamate bosoni di Higgs, giudicate responsabili di avere dato massa, ovvero peso, a ogni altra particella esistente. Ma gli scienziati ammettono che ci vorranno anni prima di arrivare eventualmente a un risultato del genere, per le difficoltà nel trovare particelle così infinitesimamente piccole nel caos primordiale post-Big Bang creato dentro l'acceleratore.

Abbiamo ancora dieci giorni per salvare la terra?, si chiede, con leggera ironia, il Sunday Telegraph. "I miei calcoli indicano che il rischio che un buco nero mangi il pianeta a causa dell'esperimento è serio", afferma il professor Otto Rossler, un chimico tedesco della Eberhard Karls University che ha presentato il ricorso alla Corte Europea dei Diritti Umani insieme ad alcuni colleghi. Replica James Gillies, portavoce del Centro Ricerche Nucleari di Ginevra: "Il ricorso non introduce nessun argomento che non sia già stato esaminato e respinto in passato, se questi esperimenti fossero rischiosi lo sapremmo già".

In ogni caso lo sapremo con certezza dopo il 10 settembre, se la Corte Europea, come sembra di capire, darà luce verde all'iniziativa: che non sarà la "fine del mondo", ma un po' di curiosità al di fuori dei confini della scienza, in questo modo, l'ha ottenuta.

(1 settembre 2008)
 
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Post N° 167

Post n°167 pubblicato il 25 Luglio 2008 da ste262

Dopo qualche mese di silenzio finalmente torno ad occuparmi di questo quaderno di vita dove raccolgo appunti, pensieri, emozioni che riempiono la mia testa.

Di fatti e novità ce ne sono state molte e la mia vita sta radicalmente cambiando. Penso di potermi paragonare alla mitica Araba Fenice. Lei risorge dalle ceneri di una morte fisica, io sto risorgendo da un periodo di metamorfosi che mi sta trasformando in un uomo (spero di non pentirmi del risultato..)

La Fenice, spesso nota anche con l'epiteto di Araba Fenice, era un uccello mitologico noto per il fatto di rinascere dalle proprie ceneri dopo la morte. Gli antichi egizi furono i primi a parlare del Bennu, che poi nelle leggende greche divenne la Fenice. Uccello sacro favoloso, aveva l'aspetto di un'aquila reale e il piumaggio dal colore splendido, il collo color d'oro, rosse le piume del corpo e azzurra la coda con penne rosee, ali in parte d'oro e in parte di porpora, un lungo becco affusolato, lunghe zampe e due lunghe piume — una rosa e una azzurra — che le scivolano morbidamente giù dal capo (o erette sulla sommità del capo). In Egitto era solitamente raffigurata incoronata con l'Atef o con l'emblema del disco solare.

 
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Post N° 165

Post n°165 pubblicato il 26 Febbraio 2008 da ste262
Foto di ste262

IL PESO DEGLI ANNI....

 
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Post N° 164

Post n°164 pubblicato il 11 Febbraio 2008 da ste262

IL MITO DELLA SCRITTURA: FRA CONOSCENZA E SAPIENZA...

Quando giunsero all’alfabeto: “Questa scienza, o re – disse Theuth – renderà gli Egiziani piú sapienti e arricchirà la loro memoria perché questa scoperta è una medicina per la sapienza e la memoria”. E il re rispose: “O ingegnosissimo Theuth, una cosa è la potenza creatrice di arti nuove, altra cosa è giudicare qual grado di danno e di utilità esse posseggano per coloro che le useranno. E cosí ora tu, per benevolenza verso l’alfabeto di cui sei inventore, hai esposto il contrario del suo vero effetto. Perché esso ingenererà oblio nelle anime di chi lo imparerà: essi cesseranno di esercitarsi la memoria perché fidandosi dello scritto richiameranno le cose alla mente non piú dall’interno di se stessi, ma dal di fuori, attraverso segni estranei: ciò che tu hai trovato non è una ricetta per la memoria ma per richiamare alla mente. Né tu offri vera sapienza ai tuoi scolari, ma ne dai solo l’apparenza perché essi, grazie a te, potendo avere notizie di molte cose senza insegnamento, si crederanno d’essere dottissimi, mentre per la maggior parte non sapranno nulla; con loro sarà una sofferenza discorrere, imbottiti di opinioni invece che sapienti”

 
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Post N° 163

Post n°163 pubblicato il 14 Gennaio 2008 da ste262

Oggi mi è stato prestato il libro di Masterbee "Mendicante di Luce" e per una volta mi piacerebbe iniziare dalla fine, dai commenti...

Qualcuno di voi conosce il libro o l'autore ?
Che ne pensate ?

 
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Post N° 162

Post n°162 pubblicato il 04 Gennaio 2008 da ste262

...Tu sei quelli che son venuti prima
che in parte hai conosciuto, e quelli dopo
che non conoscerai, come una rima
vibrante e bella, però senza scopo.
E’ inutile cercare una risposta,
sai che non ce ne sono e allora tenti
un bussare distratto a quella porta
che si chiuse soltanto ai sentimenti.
Non saprai e non sai.
Questo dolore che vagli fra le magli di un tuo cribro
svanisce un po’ nel contemplare un fiore
si scorda fra le pagine di un libro...

 
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