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Canto XXXV - Inferno

Donne affette da Endometriosi

 
 
 
 
 
 

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Marika di Parma

Post n°210 pubblicato il 19 Giugno 2008 da librodade

Ciao, sono Marika da Parma e ho 30 anni

Anch’io come voi tutte ho vissuto e vivo tutt’ora con la mia endometriosi.

E’ molto difficile per me parlarne, il solo nome mi riporta indietro, a quel giorno di 7 anni fa quando piegata in due dal male e dopo una notte di delirio con febbre a 40^, mia madre decise di portarmi in ospedale. Me lo ricordo ancora. Era una calda giornata di marzo e dovetti camminare letteralmente piegata come una vecchietta di 90 anni, tanto era il dolore che non mi permetteva di stare dritta. Ad ogni sobbalzo della macchina vedevo le stelle e piangendo pregavo mia madre di andare piano..Ma non sapevo cosa avessi. Ero tornata da un weekend con un’amica e pensavo forse di avere mangiato qualcosa che mi avesse fatto male.

Và premesso che da quando mi è comparso il ciclo ho sempre avuto dolori fortissimi che mi costringevano a rimanere a casa da scuola per giorni e abbondanti perdite. Ancora oggi, i primi giorni, sono costretta ad usare pannolini da incontinenti e per scherzare (non si può sempre piangere, no?) le chiamo “le cascate del niagara”.

Comunque già da adolescente avevo fatto più visite ginecologiche io che mia madre. La trafila è la stessa che ho letto sul blog. Nessun dottore (perché ne ho cambiati parecchi) riusciva a dirmi perché soffrissi così tanto. Per loro era normale avere un po’ di mal di pancia, soprattutto a 14 anni e poi 15 e poi 16 e poi 17 e poi e poi… Le mie ovaie erano “solo” un po’ policistiche (soprattutto la sinistra che era, anzi è, più grossa della destra e tende a schiacciarla). Per loro era tutto normale, con l’età il problema si sarebbe risolto da solo. Per ovviare ai dolori e al ciclo molto irregolare (eh si quello purtroppo mi torna a far visita anche 2 volte al mese in certi periodi…!!) mi prescrissero la DIANE (pillola più forte non c’era?!) che presi per diversi anni e che oltre a non risolvere nulla mi ha letteralmente distrutto il fisico (non vi dico dove mi è venuta fuori la cellulite!!). Per non parlare dei primi rapporti.. Pensavo di avere qualcosa che non funzionasse, di essere frigida, perché oltre a non raggiungere mai l’orgasmo, provavo un dolore fortissimo o, quando andava bene, un certo fastidio. Ma sai a 18/20 anni pensi di essere inesperta…Per non parlare del fatto che tutti mi facevano sentire in colpa essendo un po’ cicciottella.. I dottori mi dicevano che se avessi perso peso probabilmente sarei guarita. Forse influisce anche il peso, d’accordo.. Ma voi siete tutte ciccine come me? Non credo..

Comunque quel giorno entrai in ospedale il lunedì pomeriggio, mi misero a letto con una flebo di antidolorifico e la sera stavo già meglio, tanto che pensai che il giorno dopo mi avrebbero mandato a casa. E invece successe che mi operarono d’urgenza il mattino successivo. So solo che un attimo prima ero stata visitata dal primario di ginecologia e un attimo dopo, in lacrime, chiamavo mia madre che venisse di corsa. Fù allora che sentii per la prima volta quel nome..E quando, da sola sulla barella, aspettando di entrare in sala operatoria, dopo che mi avevano spiegato che mi avrebbero fatto un cesareo perché la “massa” era molto grossa e non sapevano cosa o quanto avrebbero dovuto togliere (tube? Ovaie?), lì sola, sentii il pianto dei bimbi appena nati, io che mai e poi mai avevo pensato a dei bambini fino ad allora, incominciai a piangere pregando il Signore di aiutarmi. E cosi fece.. riuscirono a salvarmi tutto. Anche se i dottori furono molto chiari con me.. Sarebbe stato molto difficile per me avere un bambino e, scherzo del destino, mi dissero che l’unica “cura” per l’endometriosi era proprio averne uno. Dopo 10 giorni in ospedale iniziai la terapia a casa. Nove mesi di punture di Enantone (chi l’ha provato sà di cosa parlo) ovvero di menopausa forzata (sbalzi d’umore, caldane, sudorazione al limite, gonfiore ed aumento di peso..) Dopo un anno di pillola.. Dopo.. BASTA.. Non potendone più finalmente trovai una brava ginecologa che, tranquillizandomi, mi disse che potevamo provare a sospendere la pillola. Sono anni ormai che non la prendo più. Ma l’angoscia di sbagliare è tanta. Come tanta è la paura ogni volta che mi sdraio su quel lettino. Trattengo il fiato fino a quando non sento “tutto a posto, nessuna traccia…”

Sono le parole più belle per me..
Marika

Ciao Marika .. sapessi quante di noi hanno quotidianamente la tentazione di sospendere ogni cura. Ci penso spesso anche io ... Nel tuo caso, se sono anni che non la prendi più ma non sei dovuta tornare in sala operatoria, e soprattutto se i controlli sono ok ... la tua scelta ti ha dato ragione. Non mi sento di giudicarla. Sono una di quelle che non ha mai preso un aulin per un mal di testa ... e ti assicuro che prendere la pillola in continua mi pesa tantissimo.
Grazie per aver rinnovato il tuo dolore raccontandoci di te ... spero di poterti conoscere personalmente prima o poi dato che non abitiamo lontane ...
Ti abbraccio
Vero

 
 
 
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