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Canto XXXV - Inferno

Donne affette da Endometriosi

 
 
 
 
 
 

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STORIA DI PAOLA

Post n°97 pubblicato il 25 Febbraio 2008 da librodade

Ciao Veronica e ciao a tutte!

Ho letto la tua storia su Grazia  di qualche tempo fa, sono poi entrata nel sito e ho trovato il blog, ho pensato di scriverti la mia storia.

Mi chiamo Paola, ho 47 anni ed ho cominciato a vivere l’endometriosi sulla mia pelle nel 1987.

Nella primavera di quell’anno da un’errata diagnosi di colite spastica da parte di una ginecologa poco attenta sono precipitata nella cruda realtà delle cisti ovariche: il nuovo ginecologo ha diagnosticato una presenza ingombrante a carico del mio ovaio di sinistra e la necessità di intervenire abbastanza velocemente con una laparotomia. Nel giro di un mese mi sono ritrovata con una lunga cicatrice nel basso ventre e la ricostruzione di un ovaio malmesso.

Non era stato ancora azzardato il misterioso termine “endometriosi” che però si è concretizzato due anni dopo quando quel ginecologo, che nel frattempo aveva insistito sulla necessità di una mia gravidanza che avrebbe cancellato il problema, fregandosene di approfondire la mia realtà psicologica che andava nettamente in controtendenza, mi fece un “agoaspirato ecoguidato”: esperienza terribile ai confini dell’umana sopportazione. Senza un briciolo di anestesia e, soprattutto, di delicatezza da parte dei medici, mi hanno bucato l’addome come fosse stato un palloncino per raggiungere la maledetta ciste cioccolato ed aspirare un liquido denso. Ricordo devastante.  Gravidanza! Gravidanza!

Poi il ginecologo fece per la prima volta riferimento ad “endometriosi” la cui causa clinica era ed è … misteriosa! Gravidanza! Gravidanza!

Cure ormonali, sospensione del ciclo, ingrasso, dimagrisco, mal di pancia, dolori dolori poi, nel 1993, da un’ennesima ecografia (quanta acqua ho bevuto in quegli anni!!!) altra cisti da asportare e questa volta…. “vai in quell’ospedale dove i miei allievi si sono specializzati in videolaparoscopia!!” tre buchini e via!!

Nel 1995, dietro consiglio di quel ginecologo, feci la FIVET, esperimento che non ha niente di umano. In un gennaio gelido e nevoso, corse al mattino presto in quel Centro incapacità riproduttiva – CIR (grazie per la sensibilità dimostrata!!!!) mai nome fu più offensivo per me!! a fare prelievi e prove e… alla fine quel ginecologo ci disse “Sa Paola, con l’endometriosi è molto difficile rimanere incinta!” Maledetto. Lo abbandonai definitivamente, il signor primario dei miei stivali!

Feci la seconda videolaparoscopia nel 1996 : asportazione dell’ovaio di sinistra ormai ridotto un  lumicino.

Seguirono anni relativamente tranquilli dal punto di vista clinico.

Nel frattempo io e mio marito avevamo preso la grande, meravigliosa decisione di adottare, meta di un percorso sereno fatto insieme.

E allora incontri con i Servizi sociali, poi al Tribunale per i Minori di Bologna, poi il decreto di idoneità con la nostra disponibilità all’adozione di uno o due minori, infine l’identificazione di un’Associazione e la scelta di indirizzarci verso i Paesi dell’Europa dell’Est .

Il sogno è stato coronato il 25 novembre 1997 quando abbiamo preso in braccio le nostre figlie, che quel giorno compivano due anni, in un orfanotrofio in una città sul Mar Nero, in Bulgaria. Le abbiamo chiamate Maria Vittoria ed Elena Sofia, sono la luce della nostra vita, hanno soddisfatto totalmente il mio desiderio di maternità.

Ma la mia storia clinica ha poi ripreso il sopravvento e nella primavera del 2003 ho accusato dei dolori: il ginecologo che già mi aveva fatto due videolaparoscopie decise per la terza ed io accettai anche se avrei preferito chiudere definitivamente l’argomento, ma avevo solo 43 anni…. L’endometriosi era al IV stadio ovvero molto grave.

Nel corso dell’intervento successe qualcosa… che si manifestò in tutta la sua crudezza due sere dopo quando svenni due volte nell’andare in bagno, perché all’apparenza tutto era andato a meraviglia e quindi mi avevano tolto il catetere e dato da mangiare! I medici si erano intestarditi a non voler capire quello che mi stava succedendo per più di 24 ore e mi fecero anche un clistere che fu come una bomba atomica perché il problema era che… mi avevano bucato l’intestino e, in peritonite stercoracea ovvero quasi fulminante, con 40 di febbre ed i miei fuori dalla grazia di Dio, andai sotto i ferri: mi asportarono 22 cm. di intestino e mi fecero la stomia ovvero la deviazione del retto.

Quell’estate del 2003 ci fu un caldo pazzesco e per me fu una sofferenza atroce.

Quando venni dimessa, 20 giorni dopo, cambiai ospedale e medici che si trovarono di fronte ad una storia terribile e complicata.

Per cinque mesi dovetti convivere con il sacchetto e non fu facile.

In novembre ginecologo e chirurgo intervennero insieme: il primo trovò una situazione devastante e mi fece l’isterectomia, il secondo tolse la deviazione di sinistra e me ne fece una temporanea a destra, quindi altro intervento da farsi entro pochi giorni che non avrebbe dovuto comportare grossi problemi, ma la mia sofferenza non era ancora giunta al termine ed ebbi un blocco intestinale, spaventoso!, così dovettero intervenire alla velocità della luce per liberarmi e mi tolsero la stomia di destra. Dopo cominciai a risalire la china, ero sprofondata in un buco nero, tante le giornate trascorse in rianimazione e in terapia intensiva, e volevo solo tornare a star bene.

Il recupero fu lento e doloroso, ma graduale e dopo diversi mesi ripresi a lavorare.

Questa è la mia storia, fatta di tanta sofferenza, incomprensione e poca attenzione da parte dei medici, molto molto superficiali.

Secondo me l’endometriosi dovrebbe essere dichiarata malattia sociale perché colpisce un numero elevatissimo di donne causando l’infertilità.

Io sono in menopausa, sto bene e le mie figlie mi danno tanta felicità.

Un caro saluto. Paola

Cara Paola … l’APE mi ha girato la tua storia che inserirò stasera sul blog.

Cosa posso dirti? Ogni volta leggo una storia e penso che questa è la più terribile che abbia mai letto … poi ne arriva subito dopo un’altra …

Sono però contenta di aver letto la tua frase finale “sto bene e le mie figlie mi danno tanta felicità”.

Fammi pensare che sia una storia a lieto fine .. e che il capitolo endometriosi per te sia finalmente CHIUSO.
Ti abbraccio

Veronica

 

 

 

Commenti al Post:
elipesaro81
elipesaro81 il 26/02/08 alle 15:52 via WEB
non pensavo a quale inferno ti riferissi... ora lo so e i brividi non mi lasciano andare. Mi sto documentando molto, ho trovato il tuo blog e ora non ti mollo più! Elisa
 
 
librodade
librodade il 26/02/08 alle 19:26 via WEB
Grazie Elisa, è sempre utile che una donna conosca questa "bestiaccia". C'è tanto bisogno di informazione. Ti abbraccio e grazie per essere passata di qui ... verrò spesso a trovarti anch'io. Vero
 
lnbg74
lnbg74 il 26/02/08 alle 17:40 via WEB
Io ho avuto un attacco epilettico anni fa dopo tanti anni che non ne avevo e per avere un figlio devo interompere la cura perchè è rischiosa ed essere assistita in un centro gravidanze a rischio...
 
macchiolina1980
macchiolina1980 il 27/02/08 alle 09:34 via WEB
lnbg74 ma cosa centra quello che hai scritto con la storia di Paola e gli altri commenti??? va bhè!!! Comunque Paola certo che ne hai passate parecchie eh!!! madonna!! cè da dire che nel lontano 1987 la chirurgia e la medicina non erano avanti come al giorno d'oggi, anche se di bestie (certi medici cani) ne troviamo acora parecchi!!
 
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