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Canto XXXV - Inferno

Donne affette da Endometriosi

 
 
 
 
 
 

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LISA DI VICENZA

Post n°106 pubblicato il 06 Marzo 2008 da librodade

Vorrei riproporvi la lettura della storia di LISA (storia n° 54).
Lisa mi ha riscritto ieri dopo un intervento ... molto interessante leggere il PRIMA ... e il DOPO! Coraggio ragazze, si può stare male ma poi si può anche, incredibilmente, stare BENISSIMO!!!!!

25 Gennaio 2008

Carissima Veronica, scusa se non ti ho scritto prima, ma ho voluto leggere sul blog l’esperienza di alcune ragazze, e le sensazioni che ho provato sono state molto forti. Da un lato paura e timore, visto che per questa nostra malattia si sa l’inizio, ma non si conosce una fine, ma anche una sorta di energia e di calore da parte di tante donne che come me vogliono lottare e cercare di guardare sempre oltre, la’ dove ci sarà sicuramente uno spiraglio di luce pronto ad attenderci.

Eccomi qua allora….con la mia di storia, sono Lisa e ho 29 anni, vivo in un comune vicino a Vicenza.

Sono sposata da maggio del 2006, e da circa 1 anno e mezzo ho scoperto di soffrire di endometriosi.Ti dirò che la mia vita è sempre stata segnata da molteplici vicissitudini che mi hanno portato ad avere un sacco di problemi di salute, non cado nello specifico visto che potrei scrivere all’infinito, ma questo per far capire che fisicamente sono stata sempre abbastanza gracile ed emotivamente fragile.

Dall’età di 17 anni iniziai a prendere la pillola perché  avevo l’ovaio destro policistico,nulla di grave, e così con regolari intervalli di pausa, l’ ho  praticamente sempre presa fino a l’anno scorso.

Mi accorsi di avere qualcosa che non andava in quanto avevo sempre tanto male al fondo pancia e alla zona delle ovaie, non solo durante il ciclo, ma il dolore persisteva tutto il mese come se il ciclo non passasse mai, mi prendeva soprattutto la zona della bassa schiena, dolori che a lungo andare peggioravano sempre più.

Ad accompagnare questo quadro avevo sempre dissenteria, nausea, e  febbre, poca ma costante.

Ovviamente mi affidai al ginecologo di famiglia e al medico generico i quali mi fecero fare un sacco di esami. A gennaio del 2007 feci una colonscopia,fu una cosa drammatica, non per l’esame stesso( lo avevo già fatto 8 anni prima senza grossi problemi), ma per il dolore insopportabile provato, tanto che il medico dovette interrompere perché  i dolori mi facevano svenire dal male e sospettò subito un caso di aderenze intestinali e mi mandò ad approfondire la cosa.

Nessuno ci poteva credere, il ginecolo  scartò l’ipotesi fin da  subito dicendo che gli sembrava impossibile, e così i giorni passavano e dall’ecografia interna- esterna non risultava nulla di anomalo.  

Stavo raggiungendo il culmine dello star male, e nessuno non capiva la situazione, ero disperata, in quanto il medico generico mi diceva che dovevo prendere la vita col sorriso, che se avesse avuto una porzione magica per me, me l’avrebbe data, che ero ipocondriaca, che vedevo tutto nero così mi diede una cura di antidepressivi.

Forse un po’ depressa lo ero davvero, ma un motivo c’era, ero sposata da pochi mesi, e stavo così male tutti i santi giorni, senza un perché, un forse…fino a quando, come molte ragazze ,ho iniziato a fare una ricerca su internet, e mi salta fuori questa malattia, dove per molti aspetti mi riscontravo,ne parlai con il ginecolo e mi mise in lista d’attesa per una laparoscopia.

Non arrivai  al giorno dell’intervento in quanto fui ricoverata d’urgenza circa 15 giorni prima, in quanto non  mi reggevo in piedi dai dolori che mi avevano preso anche la gamba, mi trovarono 3 noduloni di endometriosi nella zona del peritoneo, oltre ad altre complicanze a livello di utero, e mi levarono anche l’appendice.

Per loro sembrava tutto fosse stato sistemato, il ginecologo mi assicurò che mi era stato levato tutto e che potevo stare tranquilla.

Fui operata ad aprile e feci un estate pessima, stavo ancora male, tanta nausea, tanta proprio, anche se i dolori un po’ erano passati( avevo ripreso la pillola), ritornai piu’ volte dal mio ginecologo e mi diceva che dovevo mettermi serena e pensare di avere un figlio per poter sistemare la faccenda, Figuriamoci se pensavo ad un figlio stando così male, fino a settembre dell’anno scorso quando mi rivolsi a Bologna, dove mi consigliò di andare una mia amica che aveva avuto gli stessi problemi, e lì mi misero in menopausa con enantone per 6 mesi.

Arriviamo a pochi giorni fa, con le ultime novità che mi hanno turbata davvero e impaurita tanto, al controllo a Bologna mi riscontrano un altro focolaio nella zona nel sigma, vicino al colon, e mi devono operare ancora.

In questi mesi di enantone ho vissuto momenti terribili, nausea, vomito, ansia, vampate, e tutto forse per nulla, a volte una si sente una cavia i medici sperimentano, forse ci provano a trovare la soluzione, e forse è proprio la malattia a non dar altra soluzione che provare, visto la sua complessità.

Al rientro da Bologna ne parlo con il medico che mi operò l’anno scorso e mi lascia senza parole, mi dice in modo evasivo di una aderenza riscontrata ancora un anno fa proprio in quella zona, ma evidentemente sottovalutata in quanto non di sua competenza, ma perché ? Perché ? Non averlo saputo prima, non dirlo prima, visto che era tutto a posto e mi aveva ribadito più volte di aver pulito alla perfezione.

Ora sto prendendo contatti a Verona, con un ginecologo molto bravo che collabora con Bologna, e probabilmente mi farò operare lì, ma la paura è tanta, mi sento smarrita, confusa insicura,

La mia vita è cambiata, non ho un rapporto di coppia normale con mio marito, il motivo è ovvio, non posso fare ciò che vorrei, camminare , passeggiare, fare le semplici cose di casa, in quanto il dolore me lo impedisce, riesco per lo meno a lavorare visto che sono impiegata  e resto seduta in una sedia con un bel cuscino dietro alla schiena tutto il giorno.

Mi sento invalida, alla sera non vedo l’ora di sdraiarmi dalle fitte, le ovaie mi sembrano macigni,e vado a letto con la consapevolezza di iniziare poi un altro giorno nelle stesse condizioni.

Sono psicologicamente frustrata, e per stare più serena ho dovuto cedere ad antinfiammatori e antidepressivi, in questi quasi due anni ho pianto tanto, e  a volte mi sono lasciata prendere dal panico, e dalla disperazione.

Ora sono in attesa di essere contattata dall’ospedale, e nel frattempo devo fare altri esami e  aspettare il giorno dell’intervento.

Vorrei solo star bene, essere davvero serena e non avere male, poter riprendere in mano la mia vita, sociale, professionale ma soprattutto di coppia, vivere con mio marito tutte le esperienze che fino ad ora la malattia me lo ha impedito.

Spero tu mi risponda presto, ho il desiderio di incontrarti e finalmente conoscerti al prossimo incontro di Verona.

Un abbraccio Lisa


5 Marzo 2008

Ciao Veronica, sono Lisa,

ci siamo conosciute a Verona circa 1 mese e mezzo fa, sono la ragazza di Vicenza.

Ti volevo aggiornare sul mio stato di salute, visto che 25 gg fa mi hanno operata a Bologna. Mi sono trovata molto bene, sono stata entusiasta, infatti ora sto molto meglio, la ripresta e’ stata veloce, tanto e’ vero che ho iniziato a lavorare mezza giornata prima del previsto.

Mi hanno tolto 2 focolai, uno nell’ovaio dx e uno nella tuba, mi hanno pulita per bene i legamenti utero-sacrali e alcune aderenze a livello intestinale.

Ora ti dico la verità mi sento ringiovanita di 10 anni, ho ripreso a sorridere e vedere la vita a colori.

Sono super felice perché quei forti dolori che provavo prima sono solo un brutto ricordo, e soprattutto perché la speranza di vedere un futuro ricco di emozioni mi e’ tornata!

Ora mi sento forte per poter incoraggiare tutte le ragazze che come me hanno paura e si sentono confuse e terrorizzate da questa malattia, e le invito a combattere e a lottare perché la vita prima o poi ti premia.

Il tuo libro l’ho letto durante la degenza in ospedale, e poi l’ho voluto regalare ad una ragazza che come me stava ricoverata per endometriosi.

E’ commovente, e nello stesso tempo trasmette energia, voglia di speranza,

complimenti davvero.. Un forte abbraccio

Lisa

 
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