Creato da lightdew il 06/06/2007

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ultima gita, Zvernec

Post n°153 pubblicato il 06 Novembre 2007 da lightdew

Arriviamo in un tempo indefinito causa la strada bianca piena di buche… attraversiamo la pineta di Soda e scoprirò, sbigottita, che si chiama così per esser stata creata vicino alla fabbrica della soda…filari irreali, alberi e canali…

Passiamo zone industriali distrutte.. vediamo l’inizio della distruzione della pineta stessa, a favore di una centrale termoelettrica per la città.. a carbone, sembrerebbe…sbigottita, sempre di più…negli occhi il ricordo della vallata di Elbasan e la sua mostruosa industria metallurgica…mostruosa ed affascinante … nessun termine potrebbe definirla meglio alla storia ed ai suoi eredi.. mostruosa… nascite deformi, inspiegabili… negli anni…

La strada è difficile.. lunga… una bicicletta ci supera.. irreale…
Un paese si sta formando, improvvisamente, velocemente, inspiegabilmente… e finalmente arriviamo..

Una laguna vastissima, ricoperta d’aironi bianchi…sulla destra, lo vedo…
Un lunghissimo ponte porta ad un monastero ortodosso, attraversando la laguna…
Emozionata attraverso il ponte, sola, immaginando di vederne la fine, di vedere qualcuno, dall’altra parte… il silenzio e il vuoto.. solo la natura ad attendermi all’altra sponda…

Arriviamo al Monastero. Sul retro un cartello vieta l’accesso al sentiero ed al bosco. Guardo i miei compagni di Viaggio, ed intraprendiamo il percorso, incuranti del divieto, anzi rassicurati in qualche modo dal divieto stesso…
Seguiamo il sentiero ed arriviamo, stupiti, ad un’altra chiesetta, nascosta e coperta dalla vegetazione.
La sua porta da sul mare, sulla laguna. Sotto, la spiaggia, è formata da detriti di conchiglie. Di fronte un’isoletta con un’ unico albero dalla folta chioma sulla quale uno stormo di aironi ha nidificato. Entro in chiesa e trovo un altarino pieni di immagini dedicate a Maria e qualche candela accesa… strano… il luogo è lontano ed impervio, c’è un divieto per intraprendere il percorso, e poi, una candela si consuma in fretta…e noi siamo arrivati lì alla mattina presto… e il resto della chiesa è in uno stato di abbandono…
I corvi gracchiano…i pesci saltano nell’acqua…


Alla sera festa e lacrime.. chissà se ci rivedremo ancora… chissà se i confini apriranno… chissà se io ritornerò…
Le suore ci chiedono se siamo arrivati alla chiesetta, perché è quello il luogo di culto più importante… sorrido e penso alle mani collegate nella preghiera in chiesa, gli uni agli altri, in un grande simbolo d’unione…



lightdew

 
 
 
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