Creato da lilith_0404 il 20/02/2005

A Room of One's Own

This is my letter to the world, That never wrote to me, The simple news that Nature told, With tender majesty. Her message is committed To hands I cannot see; For love of her, sweet countrymen, Judge tenderly of me!

 

 

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Post N° 5

Post n°5 pubblicato il 22 Febbraio 2005 da lilith_0404

Riflettevo su quello che mi ha scritto Hillmad nei commenti al post precedente:

"Non so forse sono di un'altra generazione, quella che posso dire ha creato il femminismo nei primi anni settanta, e questo ci ha segnate, e ci ha permesso di credere veramente che le donne possono insieme cambiare le cose. Non vorrei essere troppo retorica ma insomma........non è lo stesso mondo per le donne, almeno questo nostro primo mondo. ......forse però per voi che avete 10 o 15 anni di meno è possibile che questo manchi e me ne dispiace"

Io non ho esperienza di militanza in gruppi femministi, ma a modo mio la battaglia per l'emancipazione l'ho combattuta anche io.

Quando ero ragazzina nel mio ambiente sociale far studiare una figlia non era ancora una cosa universalmente accettata. Sono abbastanza vecchia da ricordare discorsi in cui le madri convenivano di buon grado che far studiare una figlia erano tempo e soldi sprecati, perchè "poi tanto si sposa... " e in questa frase condensavano tutto un mondo di ragionamenti e di considerazioni circa il destino che una figlia poteva aspettarsi di avere.

Strano a dirsi, l'appoggio quando ho cercato di oppormi a questo modo di pensare  mi é venuto da mio padre e non da mia madre. Contro di lei anzi ho sempre dovuto lottare per poter affermare le mie ambizioni di indipendenza.

 Per questo forse non riesco a vedere la forza ancestrale delle donne: sono proprio le donne le peggiori nemiche di se stesse.

Commenti al Post:
xisabellax
xisabellax il 22/02/05 alle 08:58 via WEB
Quanto mi ci ritrovo in quello che scrivi,ben venuta in questo mondo di parole, tornerò a leggerti..buona giornata Isabella...
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 22/02/05 alle 16:48 via WEB
un dialogo è fatto da più voci: aspetto anche il tuo contributo.
 
nef29
nef29 il 22/02/05 alle 23:55 via WEB
a chi lo dici! e io sono nata nel 74! che ne dici di una madre che ti dice "proprio non capisco perchè ci tieni tanto a studiare ancora. infondo fai già la maestra, che è il lavoro ideale per una donna!"...
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 23/02/05 alle 14:32 via WEB
io credo che lo dicano convinte che sia per il nostro bene, e in fondo sarebbe tanto più facile adeguarsi al loro modo di concepire il ruolo della donna nella famiglia e nella società, tanto più riposante... :)
 
queenfrancy
queenfrancy il 23/02/05 alle 09:09 via WEB
ODDìO LILITH......e come ho fatto a non accorgermene subito??? ma non potevi avvertirmi, digraziata ^________________^ ... oh come sono feliceeee.... uhm, benvenuta non posso dirtelo, è una vita che stai qui con noi... e allora che ti dico?? scriviscriviscriviscriviiiiii!!!!!!!!!
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 23/02/05 alle 14:01 via WEB
con una fan come te, non posso più avere timore di nulla :-) grazie grazie grazie per la fiducia e l'incoraggiamento.
 
 
john.keating
john.keating il 24/02/05 alle 08:54 via WEB
Francy, pensa che io me ne sono accorto passando dal tuo blog...
 
   
queenfrancy
queenfrancy il 24/02/05 alle 15:57 via WEB
ah si?... ma allora ogni tanto passi anche da me?
 
     
john.keating
john.keating il 24/02/05 alle 22:48 via WEB
Certo. Il fatto è che non mi loggo quasi mai nei miei tour... Prometto che d'ora in poi lo farò :)
 
farfalladombra
farfalladombra il 23/02/05 alle 10:48 via WEB
Dolce e fantastica lilith...è un'emozione vederti scrivere, saperti tra noi...ne sono davvero felice...per quello che riguarda il mio post...bell'argomento...ma...forse non ho ben spiegato ciò che era ed è il mio sentire del momento riguardo alla forza ancestrale delle donne e a quanto ora non riesca a vederlo positivo...ne parlerò ci tornerò sopra e spiegherò bene il mio punto di vista e ciò che vivo...grazie di essere appieno tra noi ^___^
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 23/02/05 alle 14:06 via WEB
Ti ho già raccontato che mi sei stata madrina, pubblicando nel tuo blog una filastrocca che ti avevo inviato, a ottobre dell'anno scorso: quello é stato in modo indiretto il mio primo post.Un grazie quindi lo devo io a te.
 
72rosalux72
72rosalux72 il 23/02/05 alle 11:01 via WEB
ciao lilith, perdona il mio ritardo, sono proprio contenta che anche tu abbia una "casa", anche se per te sempre così cortese e intelligente le porte erano e restano sempre aperte. Buona giornata.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 23/02/05 alle 14:11 via WEB
e tu sarai sempre la benvenuta qui da me. Sai che ti leggo fin dall'inizio con molto interesse, anche se non sempre mi sento in grado di esprimere commenti adeguati, e mi fa particolarmente piacere il tuo benvenuto.Grazie :)
 
mrkrip
mrkrip il 23/02/05 alle 11:02 via WEB
Sono pienamente daccordo con te,gli uomini vorrebbero al loro fianco una donna completa, realizzata, soddisfatta di se, una donna felice di essere "donna". Personalmente io amo le donne nella loro interezza e mai al mondo potrei essere un nemico per loro!
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 23/02/05 alle 14:18 via WEB
nella lotta per l'emancipazione,quante figlie hanno trovato nella madre la principale avversaria contro cui combattere... a questo si riferiva la mia riflessione :)
 
jazzyna
jazzyna il 23/02/05 alle 11:20 via WEB
A volte è vero, a volte capita che le donne sappiano essere più spietate degli uomini. Benvenuta nell'universo dei blog, pal
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 23/02/05 alle 14:21 via WEB
se hai letto il post n.1 saprai già che é anche grazie a te che mi sono decisa ad 'ufficializzare' la mia presenza. Ti devo quindi un grazie :)
 
skyblus
skyblus il 23/02/05 alle 18:41 via WEB
....bhè per esserti dichiarata "non scrittrice"...di cose ne sai dire e le sai dire anche bene....se "arrivano" vuol dire che sai scrivere...e chi le legge riesce a sentirle un pò sue...benvenuta....e credo che qui sulle donne e sulla loro sorellanza, ti ricrederai un pochino...non'è per farmi "pubblicità" gratuita, ma, ho scritto un pezzo, qualche giorno fa, sulle donne...su ciò che sanno...credo che ci si riconosca in tante....Ciao, buona serata e buona "navigazione"
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 24/02/05 alle 02:11 via WEB
:) é gia da qualche tempo che ti leggo e apprezzo quello che scrivi. Quanto a me, faccio mio quello che ha scritto Nef sul blog di Lupopezzato: non c'é altro che il desiderio di comunicare. E questa mi sembra una bella opportunità di poterlo fare. :)
 
lupopezzato
lupopezzato il 23/02/05 alle 21:08 via WEB
«ciao da dove dgt?».. «da molto lontano».. «M o F?».. «F».. «come ti chiami?».. «dio».. «dio?».. «dio!».. «F?».. «F! non te l'aspettavi eh?».. ©iao.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 24/02/05 alle 01:05 via WEB
sshh, abbassa la voce, é un segreto, non bisogna dirlo in giro! :)
 
john.keating
john.keating il 24/02/05 alle 09:06 via WEB
Beh, ci sono molti modi di mettere la questione. Il più efficace - detta da me che son filosofo (del menga, ma filosofo) - è quello sociologico. In soldoni, la struttura sociale è rimasta sostanzialmente immutata dal Neolitico all'800, e spesso sino al secondo dopoguerra. La modificazione della struttura economica basata sul lavoro industriale, con la liberazione dalla dipendenza agricola, ha di fatto scardinato i rapporti sociali familiari esistenti, inventando cose come il tempo libero, il lavoro femminile, eccetera. Solo che, per strano che possa sembrare, una rivoluzione economica la metti in piedi in dieci anni, una rivoluzione delle idee e nei modi di pensare, negli schemi mentali, ci mette un po' di più ad arrivare davvero in profondità. Quanto? E soprattutto, perché? Beh, io non lo so. Però sono buone domande...
 
 
hillmad
hillmad il 24/02/05 alle 16:18 via WEB
insisto nell'affermare che pochi anni di lotte femministe hanno modificato profondamente il pensare e l'agire delle donne, vi dice nulla la rivoluzione sessuale, la pillola le unioni senza matrimonio , le donne anche senza figli, tutto questo era impossibile 50 anni fa.........il cambiamento nel modo delle donne di viversi, certo in un piccolo mondo non presente ovunque c'è stato, quello che però manca , ed in questo senso capisco quando lilith parla di nemiche di se stesse, è la solidarietà fra le donne, la capacità di viversi come alleate e sostenersi a vicenda non contro qualcuno o qualcosa ma per sconfiggere la profonda mancanza di fiducia e di stima in se stesse.Io credo nella capacità di rafforzarsi attraverso lo scambio e l'elaborazione fra donne. Uno scambio che comprenda vita, pensiero emozioni e paure rispetto alla autorizzazione a esistere per noi stesse e non in rapporto ad un esterno, uomo o famiglia od altro che sia. E' l'abitudine alla dipendenza che frega le donne, spero che le nuove ragazze trovino una soluzione nuova e non abbiano trasformato questo in puro e semplice egotismo. Io ci credo veramente alla possibilità dell'evoluzione delle donne attraverso le donne. Ne ho le prove nella mia vita e in quella delle mie amiche. Ma non dobbiamo mai eludere il confronto, che fra donne può essere molto spiacevole, anzi terribile !!!
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 24/02/05 alle 23:16 via WEB
I cambiamenti nella organizzazione del lavoro influisce sulla struttura sociale e questa a sua volta influenza le modalità di lavoro: attualmente é la terziarizzazione dell'economia, con le opportunità di orari flessibili ad offrire alle donne opportunità di conciliare i ruoli familiari con il lavoro per il mercato. Ed é la struttura della famiglia che ha prevalso negli ultimi decenni, con un numero limitato di figli e con mogli con livelli di istruzione pari o superiori a quelli del marito in quasi il 50% dei casi a permettere alle donne di cogliere le opportunità che la struttura economica offre. :)
 
   
lupopezzato
lupopezzato il 25/02/05 alle 20:39 via WEB
.. forse fra tante motivazioni hai pizzicato quelle due che in effetti penalizzano più che premiare la donna e sono proprio l'organizzazione del lavoro che è tagliata addosso all'uomo come un vestito su misura e la struttura familiare che, ahimè, è invece ancora cucita addosso alla donna. secondo me il problema grosso perchè la donna sia posta - in ambito lavoro - sullo stesso piano dell'uomo è legato ancora alla gravidanza. mentre la struttura famiglia sta cambiando, chiedendo giustamente una maggiore e più attiva presenza del maschietto, il sistema azienda è ancora troppo fedele e legato alla poltrona - e qua il maschietto difficilmente se la fa soffiare utilizzando a suo favore una garanzia di presenzialismo difficilmente contrastabile. Non trovo nessi fra la terziarizzazione e le maggiori opportunità per la donna come pure penso che siano gli obiettivi e le strategie aziendali a richiedere il cambiamento dell'organizzazione del lavoro e non viceversa. Mentre sono d'accordissimo che il livello scolastico e le competenze delle donne sono cresciute e continuano a crescere notevolmente ma il mondo del lavoro continua a penalizzarle. ciao.
 
     
lilith_0404
lilith_0404 il 26/02/05 alle 04:51 via WEB
Dici bene, ci sono funzioni che condizionano il ruolo femminile: non solo la gravidanza, ma anche la cura dei figli finché son molto piccoli: sono le statistiche a dire che molte donne lasciano il lavoro quando hanno dei figli, per le difficoltà che tu giustamente hai messo in luce di conciliare impegni di cura e impegno per il mercato. La struttura dei servizi di asilo nido in Italia non aiuta molto, per insufficienza di strutture, costo, delle poche che ci sono, e rigidità degli orari. Ma é un fatto che di figli le donne Italiane ne fanno pochini: la natalità é al di sotto del tasso di sostituzione, i figli unici sono quasi diventati la norma. E meno figli significa maggior possibilità per le donne di restare nel mondo del lavoro. Sono sempre le statistiche a dire che la terziarizzazione dell'economia può essere una opportunità per le donne, proprio perché nel terziario é possibile in molti casi una articolazione dell'orario di lavoro più flessibile, e maggiormente conciliabile con gli impegni femminili nei confronti della famiglia. :-)
 
     
VegaLyrae
VegaLyrae il 26/02/05 alle 17:02 via WEB
Sono perfettametne d'accordo con te. Purtroppo penso che questo sia un nodo difficile se non impossibile da sciogliere. Nonostante la struttura della società sia cambiata e nonostante molti uomini siano molto più presenti e collaborativi nella gestione della casa e della famiglia, il ruolo della donna nel mettere al mondo un figlio e nel prendersi cura di lui nei primi anni di vita credo sia qualcosa di difficilmente conciliabile con la carriera. Una donna sui 30 anni è sempre vista come una potenziale madre da parte dei datori di lavoro, quindi non le vengono assegnati ruoli di responsabilità. D'altra parte le donne che hanno raggiunto i vertici di potere hanno in genere dovuto rinunciare ad una famiglia. E' purtroppo una scelta quasi obbligata perchè credo che un padre e una madre nei primi anni di vita di un bambino non siano biologicamente del tutto intercambiabili; non parlo di allattamento, cambio di pannolini, pappe, areosol e quant'altro, ma proprio del rapporto di protezione e sicurezza che si vengono ad instaurare tra una madre ed un figlio. Non vorrei apparirvi conservatrice, tradizionalista e contraria all'affermazione professionale della donna, anzi personalmente ho sempre rimandato il momento di avere un figlio a favore del lavoro, perchè convinta delle osservazioni che ho qui riportato. E perchè convinta che una qualsiasi emancipazione e cambio di società non metteranno mai l'uomo e la donna sullo stesso livello in termini di opportunità di carriera. Ho scelto la carriera. E adesso che ho 39 anni mi pento di avere rinunciato a questa formidabile esperienza della vita...ma questa è un'altra storia.
 
     
lilith_0404
lilith_0404 il 27/02/05 alle 09:13 via WEB
é sicuramente un nodo difficile da sciogliere, e a costo di diventare monotona, desidero sviluppare il discorso con maggior attenzione di quanta ne posso dedicare ora. Per il momento mi limito a ringrazirti del tuo contributo e ti auguro buona giornata. :-)
 
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