Creato da seforsemaipiu il 12/03/2012

L'INGANNO

dove la fantasia non potrà mai arrivare

 

 

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Post n°9 pubblicato il 06 Aprile 2012 da seforsemaipiu

Due giorni dopo ebbe un attacco forte. Era in casa col padre, svenne, sbatté la testa e schiumò dalla bocca tanto da inzuppare la camicetta, mosse gli arti così violentemente da procurarsi contusioni. C’era del sangue che le colava dalle gambe. Il padre in ginocchio accanto a lei cercava di mitigare ogni movimento ma senza trattenerla, si assicurava che la lingua non venisse inghiottita e che il respiro non si interrompesse. Chiamò un vicina che possedeva il telefono in casa e la pregò di sollecitare l’arrivo di un’ambulanza. Arrivò in fretta, Flora fu caricata e trasportata di corsa al più vicino ospedale. Quella volta però non uscì dopo qualche ora, fu trattenuta in osservazione per tre giorni. Attilio rimase al capezzale della figlia tutta la notte ma Flora non lo avvertì, rimase in stato incosciente fino alla sera dopo. “ Sua figlia è fuori pericolo ma dovremo aumentare le dosi dei farmaci d’ora in poi, le abbiamo ingessato l’avambraccio sinistro, ne avrà per quindici giorni. Stia tranquillo il peggio è passato.” L’uomo guardò verso il cielo e ringraziò qualcuno, poi con voce preoccupata chiese “ Ma il sangue… era tutta sporca di sangue quando ha avuto la crisi, io non ho capito da dove lo perdeva.” “Sangue mestruale” rispose il dottore “la crisi è stata forte, può succedere che scateni il ciclo.” Attilio si girò verso sua figlia, la guardò dormire, sembrava così serena, invece sapeva bene che la sua piccola Foglietta, così amava chiamarla, più di chiunque altra non lo era. Quante attenzioni mancavano alla sua bambina? Quanto amore avrebbe dovuto ancora ricevere dalla mamma? Si allontanò dalla stanza diretto a casa, era quasi ora di cena e l’indomani non avrebbe potuto mancare ancora al lavoro. Gli corse in contro Nicola, si fermò ad un passo da lui. “ Buonasera Signor Attilio, sono Nicola, un amico di Flora” disse cercando di nascondere l’affanno. L’uomo fece cenno con la mano indicando la stanza a destra. “Non ci stare troppo che deve riposare”. Nicola si fermò sulla porta, la guardò inerme su quel letto di ferro e prima ancora rendersi conto del braccio ingessato e della flebo attaccata all’altro, corse con lo sguardo verso le palpebre chiuse a cercarne la luce nei suoi occhi. Non la trovò e rimase immobile, perso, privato dell’essenza stessa della vita. Sentì di non avere più respiro ne sangue. La gola stringeva e gli occhi si riempivano di lacrime. Flora accennò un sorriso “ Ho sentito la tua voce dal corridoio” disse con un filo di fiato. Lui in un sobbalzo tornò a respirare e le si buttò addosso non curante di tutti quei fili che le stavano attaccati. “ Piccola cosa ti è successo, non ti vedevo arrivare, sono stati due giorni d’inferno, nessuno sapeva”. Flora lo rassicurò anelando disperatamente la normalità che non le apparteneva. “ Una crisi un po’ più forte Nicò, nulla di che preoccuparsi troppo credimi, mi tengono qui solo per la contusione al braccio, non essere triste tra qualche giorno esco e ce ne andiamo al mare”. Lui la guardava innamorato anche della sua forza, le teneva la mano e ad ogni sua parola un bacio, sul dorso, sul palmo, sotto al polso. Cercò ancora il colore dei suoi occhi e appena lei li socchiuse, sentì la vita pulsare, vide la sua anima bambina e il sangue tornò a fluirgli nelle vene. Finalmente arrivò il giorno della dimissione. Attilio e Irma erano ore che aspettavano la firma del Primario. Uscirono e il sole tiepido riscaldò gli animi di tutti. Arrivati a casa Flora si stese sul letto la sorella le preparò un tè, il padre mangiò un boccone al volo e salutate le due ragazze si precipitò al lavoro. Quando fu sulla porta si raccomandò a Irma di starle vicino e di non farla uscire per qualche giorno. “ Quando viene Giuseppina dillo anche a lei, Flora ha bisogno di riposo e tranquillità. Che non si agiti per carità, mi fido di te, abbine cura.” Irma annuì e portò il te a Flora. Dopo pochi minuti arrivò Nicola con tre margherite avvolte in un foglio di stagnola. “ Buongiorno Signorina, posso vedere Flora?”. “ Entra entra, ma non stare troppo, non si deve affaticare”. “Certo, solo pochi minuti, vi ringrazio”. Entrò nella stanza le porse i fiori, posò ai piedi del letto la valigetta che aveva portato e le diede un bacio sulla guancia. Flora riconobbe quella piccola valigia e sorrise. Lui non parlò, cercò una presa della corrente, aprì la valigia sganciando le due chiusure poste ai bordi di essa e posizionò la puntina sul vinile. Partì gracchiando un po’ sul disco logoro la musica che tanto amavano, una canzone di qualche anno prima, il titolo, Cristina. Flora si commosse, lui restò a guardarla e si fece scivolare una lacrima. “ Tra poco è primavera…non vedo l’ora di restare fuori un po’ anche la sera” “ Lo faremo” disse Nicola, faremo grandi cose noi due. I giorni successivi furono felici. Flora tolse il gesso, andò spesso a casa di Nicola, dove la nonna fu felice di accoglierla. Anna l’abbracciò stretta manifestandole il suo affetto e anche Emma fu contenta di riaverla in famiglia. Purtroppo a casa le cose andavano diversamente, Irma era inquieta, Michele nelle ultime lettere sembrava distante e molto più interessato al lavoro, mentre lei cercava di stringere i tempi e accorciare le distanze. Una domenica pomeriggio durante una passeggiata Flora e Irma incontrarono la nonna di Nicola. “ Signora Lidia colgo l’occasione per ringraziarvi di tutte le volte che invitate Flora a pranzo, è davvero molto ciò che fate”: La donna sorrise “ E’ un piacere averla da noi è una signorina tanto educata e cara”. Flora arrossì e Irma fu lieta di sapere che la sorella non restava solo durante la giornata. Questo era il suo grande cruccio, non poterla seguire come avrebbe fatto mamma. Passarono alcune settimane e Flora svenne di nuovo, questa volta successe al mattino appena usciti il padre e Antonio. Irma le bagnò il viso e la schiaffeggiò delicatamente, si riprese quasi subito ma corse in bagno a vomitare. E vomitò per tutto il giorno e quello successivo. “Domani porti la bambina dal medico” ordinò il padre a Irma. “ Non c’è il suo dottore, c’è il sostituto e non la conosce, meglio aspettare la settimana prossima” “ Ho detto domani” Intimò l’uomo senza darle possibilità di replica.

“ In generale mi sembra non abbia nulla, ma sarebbe bene farla visitare da un ginecologo, questi svenimenti non collegabili alle crisi epilettiche, potrebbero avere una natura differente, e prima di pensare a qualcosa di neurologico proporrei una visita ginecologica”. E prima che Irma poté obiettare qualcosa il medico proseguì. “ Mi creda, è comunque opportuna una visita di questo tipo; la ragazza ha sedici anni e da quanto mi ha detto non ne ha mai fatta una. Ha cicli irregolari causati dai farmaci contro l’epilessia, mi creda non è un disonore fargliela fare, tanto più quando la ragazzina accusa nausea e vomiti mattutini”. Durante il tragitto verso casa le due sorelle non si parlarono. Flora sapeva benissimo cosa pensava Irma, cosa avrebbe voluto chiederle, e Irma all’apparenza risoluta e spigliata, si sentiva in grande imbarazzo a porre domande così intime ad una sorella minore. La situazione restò congelata fino al giorno della visita. In sala d’aspetto c’erano donne di tutte le età, ma Flora era sicuramente la più giovane; rimase seduta composta mentre Irma saltava sulla sedia. Quando venne chiamata si alzarono entrambe. L’una perché era stato fatto il suo nome, l’altra per disorientare i presenti e i pensieri che certamente avevano formulato. Entrarono insieme. Flora si spogliò dietro il paravento mentre il dottore le faceva qualche domanda. Data di nascita, malattie, interventi subiti, sintomi vari. Flora rispondeva meccanicamente intimidita ma sicura, fino a quando la domanda fatale non le venne rivolta. “ E’ vergine signorina?” Irma guardava il dottore e di scatto si girò verso Flora quasi a volerle suggerire la risposta, dato che secondo lei esitava qualche secondo di troppo. Flora alzò la testa e rispose sicura “ Nò”. Bene rispose l’uomo, allora per la visita si accomodi su questa poltrona e inserisca l’incavo delle ginocchia negli appositi sostegni”. Ci si sistemò a fatica, il medico le tastò prima il ventre poi si infilò i guanti e le chiese di fare un respiro profondo. Mosse le dita dentro di lei, guardando nel vuoto e annuendo al nulla. Tastò per qualche interminabile secondo, le chiese di fare un altro respiro, schiacciò leggermente il basso ventre con l’altra mano e terminò la visita. “ Si rivesta pure”. Irma aspettava con aria interrogativa l’esito della diagnosi, ma lui attese che Flora si rivestisse per dare il responso. “L’utero è molto ingrossato, lei è incinta signorina e anche avanti con la gravidanza, sedici o diciotto settimane direi. Ora mi fa questi esami del sangue e l’esame delle urine. Appena pronti me li porta.” Irma non mosse un muscolo. Flora rispose compita. “ Certo dottore appena pronti torno da voi”. Uscirono, Flora raggiante nel suo disagio, Irma completamente disorientata. Gli sguardi delle signore ancora in attesa furono eloquenti…ma non ebbe la forza di contrastarli. Questa volta Flora camminava un metro davanti alla sorella, testa alta e sguardo fiero, aveva fretta di parlare a Nicola, di guardarsi allo specchio, di ascoltare la sua canzone preferita, di mangiare dolci appena sfornati. Irma incredula non reggeva il passo e arrancava dietro alla trasformazione della sorella. Flora si girò di scatto e la guardò, il vento le portò sul viso i capelli, li spostò con la mano e rise forte. Era bella Flora e la vita le scattò una foto, nell’attimo esatto in cui ridendo aprì la bocca scoprendo denti perfetti. Quella notte si addormentò tenendo una mano sul ventre, desiderando avere mamma accanto, sussurrando le parole della sua canzone preferita alla sua creatura e pensando a Nicola, alla faccia che avrebbe fatto quando gli avrebbe detto del loro bambino.

 

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Commenti al Post:
olivia010
olivia010 il 06/04/12 alle 08:15 via WEB
brividi..rileggo sempre con attenzione e piacere questa storia..le lacrime arrivano sempre..bacio Oly
 
 
seforsemaipiu
seforsemaipiu il 06/04/12 alle 23:40 via WEB
...ci siamo spiegate...;) Grazie per essere sempre tra le mie righe, ti voglio bene Oly...^_^
 
coloridivita
coloridivita il 06/04/12 alle 08:57 via WEB
Questo storia mi prende l'anima, non so perchè ma amo questa ragazza così forte e fragile allo stesso tempo! Un bacio amica mia, non vedo l'ora di leggere il seguito.
 
 
seforsemaipiu
seforsemaipiu il 06/04/12 alle 23:42 via WEB
Questa ragazza è... mia madre...quella biologica...quella scoperta 5 mesi fa. La amo anche io... tento...anche se la vita non ha voluto che la incontrassi... ciao Anto, tvb^_^
 
virgola_df
virgola_df il 06/04/12 alle 18:35 via WEB
Un brivido mi corre lungo la schiena mentre leggo! Un'emozione che mai mi lascia quando con te, sulla rena, nel respiro del mare ascolto il tuo! Ritmi di vita che brezzano l'aria!
Felice Pasqua cara!
virgola
 
 
seforsemaipiu
seforsemaipiu il 06/04/12 alle 23:43 via WEB
Buona Pasqua anche a te mia dolce Virgola...grazie... sono con te in riva al mare...ancora ^_^
 
animavagante6
animavagante6 il 06/04/12 alle 23:08 via WEB
mi inchino. ciao signora...
 
 
seforsemaipiu
seforsemaipiu il 06/04/12 alle 23:43 via WEB
ti stringo. ciao anima...
 
   
animavagante6
animavagante6 il 06/04/12 alle 23:46 via WEB
forte.
 
     
seforsemaipiu
seforsemaipiu il 07/04/12 alle 13:47 via WEB
^_^
 
animaxxxx
animaxxxx il 06/04/12 alle 23:53 via WEB
Ho il privilegio di conoscerti, di sapere della tua vita prima ancora che diventi romanzo. Non è l'affetto che mi precede. Ti leggo e vedo. Vedo la tua vita, la sua, la loro. Ogni storia è una storia, ogni vita, una vita. Banale? Tu sai che nulla lo è. Scrivi amica mia, scrivi di te, di loro, di voi.......lo fai magicamente, come magica è stata la tua vita. Ti leggo, ti sento, ti abbraccio forte, più forte del tempo.
 
 
seforsemaipiu
seforsemaipiu il 07/04/12 alle 13:48 via WEB
Grazie...le tue parole abbracciano il mio cuore. Ogni bene...^_^
 
atavicorespiro
atavicorespiro il 07/04/12 alle 15:38 via WEB
Buona Pasqua Momi, a te e famiglia. Torno con più calma per leggere ;-)
 
 
seforsemaipiu
seforsemaipiu il 07/04/12 alle 19:27 via WEB
Anche voi, auguri per una Pasqua serena. Ti aspetto! ^_^
 
Mistralswing
Mistralswing il 07/04/12 alle 16:15 via WEB
Buona Pasqua.....Ciao.
 
 
seforsemaipiu
seforsemaipiu il 07/04/12 alle 19:27 via WEB
Grazie, anche a te!^_^
 
animavagante6
animavagante6 il 07/04/12 alle 23:28 via WEB
resto un pò qui.
 
 
seforsemaipiu
seforsemaipiu il 08/04/12 alle 20:38 via WEB
è un onore.
 
animaxxxx
animaxxxx il 08/04/12 alle 00:18 via WEB
Riletto.
 
 
seforsemaipiu
seforsemaipiu il 08/04/12 alle 20:38 via WEB
azz!!!^_*
 
coloridivita
coloridivita il 08/04/12 alle 09:44 via WEB
Serena Pasqua Momi cara, passare da te mi fa stare bene, sarà perchè c'è questo legame di anime tra noi che ci porta, come un filo conduttore, a restare unite, comprenderci e volerci bene davvero tanto anche se siamo lontane! Che sia un giorno di pace e armonia per te, i tuoi cari e per le altre amiche di questo blog. TVB
 
 
seforsemaipiu
seforsemaipiu il 08/04/12 alle 20:40 via WEB
La lontananza non è un ostacolo per chi sa sentire... comprendere e voler bene! Per noi è così... ^_^ TVB
 
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