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Un blog creato da theyoung_blackfenix il 30/01/2007

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il ritorno..

Post n°94 pubblicato il 31 Marzo 2011 da theyoung_blackfenix

CIAO A TUTTI ANCHE IO COME MIA MAMMA SONO TORNATO E PRESTO RIPRENDERò A POSTARE LE COSE CHE PIù AMO.. NATURALMENTE PARLO DI MITOLOGIA E TUTTO QUELLO CHE C'è INTORNO..

NEL FRATTEMPO PERò TORNATE  TROVARMI E BUONA NOTTE PER ORA..

                                                                                                     Daniel

 
 
 

ATLANTIDE-VIII parte

Post n°93 pubblicato il 09 Dicembre 2009 da theyoung_blackfenix

Altre isole perdute

Francobollo emesso dalle Isole Fær Øer (2004)
Exquisite-kfind.png

Tra le altre ipotetiche terre perdute, le più famose sono le isole di Avalon e Thule, oltre agli ipotetici continenti di Lemuria e di Mu (entrambi "nati" nella seconda metà dell'Ottocento).

Note

  1. ^ Anche se, nella leggenda raccontata da Platone, Atlante non è rappresentato come il mitologico Titano, figlio di Giapeto e di Climene, che regge sulle sue spalle il mondo intero, bensì come un semidio, figlio di Poseidone e di Clito.
  2. ^ Bruno Martinis, Atlantide: mito o realtà , Edizioni Dedalo, 1989. ISBN 8822005279, ISBN 9788822005274
  3. ^ Nesselrath (2005), pp. 161–171.
  4. ^ Timaios 24a: τὰ γράμματα λαβόντες.
  5. ^ Strabone 2.3.6
  6. ^ Nesselrath 1998, pp. 1–8.
  7. ^ Porfirio, Vita di Plotino, 7=35.
  8. ^ Res Gestae 15.9
  9. ^ Fitzpatrick-Matthews, Keith. Lost Continents: Atlantis.
  10. ^ [1] Bibliotheca historica - Diodorus Siculus 4.56.4: "And the writers even offer proofs of these things, pointing out that the Celts who dwell along the ocean venerate the Dioscori above any of the gods, since they have a tradition handed down from ancient times that these gods appeared among them coming from the ocean. Moreover, the country which skirts the ocean bears, they say, not a few names which are derived from the Argonauts and the Dioscori."
  11. ^
     « Some say that they [the inhabited regions] begin at the beginning of the western ocean [the Atlantic] and beyond. For in the earliest times [literally: the first days] there was an island in the middle of the ocean. There were scholars there, who isolated themselves in [the pursuit of] philosophy. In their day, that was the [beginning for measuring] the longitude[s] of the inhabited world. Today, it has become [covered by the?] sea, and it is ten degrees into the sea; and they reckon the beginning of longitude from the beginning of the western sea. »
     
    (Selin, Helaine 2000, Astronomy Across Cultures: The History of Non-Western Astronomy, Kluwer Academic Publishers, Netherlands, pg 574. ISBN 0-7923-6363-9)
  12. ^ Auroux, Sylvain, ed. (2006). History of the Language Sciences: An International Handbook on the Evolution of Language Sciences. Walter de Gruyter, ISBN 3110167352, pp. 1125-1126.
  13. ^ Isaac Newton (1728). (EN) The Chronology of Ancient Kingdoms Amended
  14. ^ Robinson, Lytle, 1972, Edgar Cayce’s Story of the Origin and Destiny of Man, Berkeley Books, New York, pg 51.
  15. ^ Glazial-Kosmogonie, 1913
  16. ^ J.Annas, Plato: A Very Short Introduction (OUP 2003), p.42 (corsivo non presente nell'originale)
  17. ^ Timeo 25e.
  18. ^ Feder, Kenneth L., Frauds, Myths and Mysteries: Science and Pseudoscience in Archaeology, Mayfield Publishing, 1999, p. 164.
  19. ^ http://www.enricobaccarini.com/atl_realt%C3%A0ofan.htm
  20. ^ Atlantide secondo Edgar Cayce
  21. ^ Basata su Friedrich, Walter (2000): Fire in the Sea: Natural History and the Legend of Atlantis, Cambridge: Cambridge University Press. ISBN 0-521-65290-1
  22. ^ Sette tracce di onde anomale di 1600 anni fa - articolo su Ulisse, 27 agosto 2004
  23. ^ La teoria di Sarmast - articolo su Rai News, 15/11/2004
  24. ^ The procataclysm Communication of the Two Worlds via Atlantis, Costantinopoli 1893
  25. ^ R. Fondi, introduzione in Lyon Sprague De Camp. Il mito di Atlantide e dei continenti scomparsi, Fanucci, 1980
  26. ^ Per un elenco più esteso di testi in italiano vedi: Bibliografia con testi in italiano su Atlantide e Una bibliografia con testi in italiano su Atlantide
  27. ^ Scheda della storia Topolino e l'Atlantide continente perduto, dal sito papersera.net
 
 
 

ATLANTIDE-VII parte

Post n°92 pubblicato il 09 Dicembre 2009 da theyoung_blackfenix

Fumetti e animazione

  • Nell'universo originale di Superman, sia Aquaman che Lori Lemaris proverrebbero da un'Atlantide sommersa; nel caso di Lori Lemaris, il suo popolo sopravvisse trasformandosi in sirene e tritoni.
  • Nell'universo Marvel un popolo analogo, dalla pelle blu e branchiato, viene governato dal principe Namor il Sub-Mariner.
  • Atlantide ha un ruolo centrale nelle avventure di Martin Mystère, il detective dell'impossibile ideato dall'italiano Alfredo Castelli nel 1982 per Sergio Bonelli Editore. Secondo le ricerche del prof. Mystère, Atlantide e Mu erano due imperi o civiltà rivali, tecnologicamente molto avanzate e in cui parte della popolazione era dotata di poteri telepatici o magici, che si autodistrussero a causa di un'arma muviana impazzita, dopo secoli di convivenza caratterizzati da periodi alterni di conflitto aperto e guerra fredda, ricacciando l'umanità nella barbarie. La capitale di Atlantide era Poseidonia, la "città dei cinque anelli", mentre la capitale di Mu era Corinna,"perla d'oriente". Resti della stessa Atlantide compaiono, con importanza secondaria, anche in storie facenti parte dello stesso universo narrativo, ma su collane dedicate a differenti personaggi bonelliani (Zagor, Mister No e Nathan Never). La cosiddetta saga di Atlantide di Nathan Never (1996) narra dello scontro finale tra l'Agenzia Alfa e i signori di Atlantide, che stanno tentando di riportare sulla Terra da un limbo al di fuori dello spazio e del tempo il centro del perduto continente, unica zona sopravvissuta alla distruzione totale delle antiche civiltà di Mu e di Atlantide.
  • In Topolino e l'Atlantide continente perduto (sceneggiatura di Giorgio Pezzin, disegni di Massimo De Vita, 1987), facente parte del filone di storie sulla macchina del tempo del professor Zapotec, Topolino e Pippo assistono alla distruzione di Atlantide causata da un meteorite.[27]
  • Anche Hugo Pratt, col suo Corto Maltese affronta il tema, correlandolo al mito di Mu. In Mu la città perduta (1988), l'ultima storia del ciclo di Corto, Atlantide sarebbe stata la potente colonia orientale ribellata all'impero di Mu.
  • Atlantis - C'Sir, Principessa Shardana e il mistero della Cassa Nuziale trafugata (2007), graphic novel di Enzo Marciante, riprende la teoria di Sergio Frau. Narra di un'isola meravigliosa in mezzo al Mediterraneo d'Occidente e delle peripezie di una principessa sfortunata, in un sogno-avventura nel mondo Shardana.
Anime
  • In Nadia - Il mistero della pietra azzurra (1990-1991), serie anime della Gainax liberamente ispirata a Ventimila leghe sotto i mari di Verne , la civiltà di Atlantide era una colonia fondata da alcuni alieni giunti sulla terra, di cui alcuni dei protagonisti della storia sono gli ultimi discendenti.
  • I cieli di Escaflowne (天空のエスカフローネ, Tenkū no Esukafurōne; in inglese The vision of Escaflowne), anime da cui sono stati tratti due manga. Il protagonista maschile, principe Van Fanel, è discendente da parte di madre dai draconiani, discendenti a loro volta dai popoli di Atlantide, popolo per altro considerato funesto e dotato di ali bianche da angelo che all'avvicinarsi della morte diventano nere (come accade infatti a Folken Fanel, fratello maggiore di Van).
  • Aquarion (創聖のアクエリオン, Sōsei no Akuerion?, Aquarion della Sacra Genesi) è una serie anime del 2005 ideata da Shoji Kawamori, che si è ispirato per molti aspetti a I cieli di Escaflowne.
Videogiochi e giochi di ruolo
  • Atlantide è il soggetto di un videogioco d'avventura, Indiana Jones e il destino di Atlantide (Indiana Jones and The Fate of Atlantis) della LucasArts. Nel gioco, il protagonista lotta contro i nazisti per ritrovare Atlantide e per fermare la loro scoperta dei segreti del mitico oricalco.
  • Nel primo episodio della saga di videogiochi di avventura di Tomb Raider, la protagonista archeologa Lara Croft deve svelare un mistero riguardo un oggetto magico che si trova in Antlantide, dove nell'ultima parte del gioco si recherà alla ricerca dell'artefatto (anche se, in effetti, arriva qui per distruggere il manufatto, lo Scion di Atlantide, pronuncia Schion, rubatole da una ex-regina del regno perduto, Natla).
  • Atlantide è il luogo d'origine di Arkantos, protagonista della serie di giochi di strategia in tempo reale Age of Mythology; è inoltre una delle quattro fazioni che si scontrano nell'espansione The Titans; qui gli abitanti dell'isola vengono rappresentati come i protetti degli dei greci Gaia, Crono e Urano.
  • Il gioco di ruolo Rifts.
  • In Eternal Champions, della SEGA, il personaggio di Trident era stato creato dagli scienziati di Atlantide per combattere una guerra contro i Romani.
  • In Marvel: La Grande Alleanza, un episodio prevede un viaggio del team in Atlantide, per soccorrere Namor dalle grinfie del ribelle Attuma che ha preso il potere.
  • Il gioco di ruolo Maghi: il risveglio.
Musica
  • Il mito di Atlantide ha ispirato un concept album della band neoprogressive metal Symphony X intitolato V. Nella vicenda di quest'album si parla del figlio del sole che raggiunge le coste d'Egitto.

 
 
 

ATLANTIDE-VI parte

Post n°91 pubblicato il 09 Dicembre 2009 da theyoung_blackfenix

Atlantide nei media

Le rovine di Atlantide in un'illustrazione di Alphonse de Neuville e Edouard Riou, dall'edizione di Hetzel di Ventimila leghe sotto i mari di Jules Verne

Una lista completa delle apparizioni di Atlantide nei mass media moderni potrebbe essere troppo estesa per poterla inserire qui. Ci limitiamo dunque a citarne alcune.

Narrativa Atlantide al cinema
Descrizione della caduta di Atlantide di Monsù Desiderio (inizi XVII secolo)

Ad Atlantide si è ispirato numerose volte il cinema, soprattutto quello di fantascienza e il filone fanta-mitologico:

Serie TV

 
 
 

ATLANTIDE-V parte

Post n°90 pubblicato il 09 Dicembre 2009 da theyoung_blackfenix

Bibliografia

Mappa immaginaria di Atlantide di Patroclus Kampanakis. Originariamente disegnata nel 1891
Atlantide immaginata come una civiltà ideale (illustrazione di Lloyd K. Townsend, fine del XIX secolo)

Ad Atlantide sono state dedicate alcune migliaia di libri e saggi. Un catalogo bibliografico incompleto della letteratura sull'Atlantide, compilato nel 1926 da J. Gattefossé e C. Roux, comprendeva 1700 titoli. La breve narrazione di Platone (di circa una decina delle attuali pagine) dunque ha fatto probabilmente scorrere più inchiostro del resto del suo intero corpus filosofico. Di seguito si elencano solo alcune opere significative, a partire da quelle reperibili in italiano o consultabili online.

Testi in italiano
  • Flavio Barbiero. Una civiltà sotto ghiaccio, 1974 - 2000 ISBN 9788842911685 (il primo testo che ipotizza che Atlantide sia da identificarsi con l'Antartide)
  • Charles Berlitz. Il mistero dell'Atlantide (The mystery of Atlantis, 1976), Sperling & Kupfer, ISBN 9788878248991; un classico testo dell'archeologia misteriosa
  • Marcello Cosci. Dai satelliti le prime immagini della mitica Atlantide, Felici, 2007. Una teoria basata sulla fotointerpretazione di immagini satellitari.
  • Gennaro D'Amato. Il processo all'Atlantide di Platone, Genova, Il Basilisco 1980, poi, Genova, I Dioscuri 1988
  • Rand e Rose Flem-Ath. La fine di Atlantide, Edizioni Piemme, ISBN 9788838447860. In questo saggio si ipotizza, sulla scia di Flavio Barbiero, che Atlantide sia l'Antartide; il testo si basa su teorie sulla dislocazione della crosta terrestre.
  • Sergio Frau. Le colonne d'Ercole - Un'inchiesta, ed. NUR-Neon, Roma 2002, ISBN 88-900740-0-0
  • Jacques Collina-Girard. L'Atlantide devant le Detroit de Gibraltar? mythe et géologie, Comptes Rendus de l'Académie des Sciences de Paris, Sciences de la Terre et des Planètes, 2001, 333 (2001) 233-240
  • Ignatius Donnelly. Platone, l'Atlantide e il Diluvio (Atlantis: the Antediluvian World, 1882), Profondo Rosso Edizioni, 2005, ISBN 8889084456
  • Richard Ellis, Atlantide, Corbaccio, 1999. Recente e accurata analisi critica della leggenda di Atlantide.
  • Peter Kolosimo. Il pianeta sconosciuto, Sugarco, Torino 1957. Il punto di vista di uno degli inventori dell'archeologia misteriosa.
  • Peter Kolosimo. Astronavi sulla preistoria, Sugarco, Milano 1972
  • Peter Kolosimo. Terra senza tempo, Sugarco, Torino 1964
  • Chiara Lombardi. La sacra isola sotto il sole. Il mito di Atlantide in Platone, Casti, Foscolo, Leopardi, Edizioni Prospettiva, 2006
  • Demetrio Merezkovski, L'Atlantide, Genova, I Dioscuri, 1987
  • Otto Muck. I segreti di Atlantide (Alles über Atlantis, Econ Verlag GmbH, Düsseldorf-Wien, 1976), SIAD, 1979
  • Ernesto Paleani (a cura di). Atlantide. Alla ricerca di Atlantide. Dalla descrizione di Platone alle molteplici ipotesi attraverso ricostruzioni cartografiche, geologiche ed archeologiche, atti del convegno, Centro internazionale di studi geocartografici storici (Apecchio, PU), 2007 (CD-ROM)
  • Lyon Sprague De Camp. Il mito di Atlantide e dei continenti scomparsi (Lost Continents- The Atlantis Theme, 1954, 1970), Fanucci, 1980; con una certa dose di ironia e di spirito critico, in questo testo si esaminano tutti i casi di terre "leggendarie", apparse nella vastissima letteratura sull'argomento; con elenchi dei testi classici e delle diverse interpretazioni.
  • Fabio Truppi. Atlantide tra mito e archeologia, Bardi, Roma 2004 ISBN 88-88620-12-5 - Nato come tesi di laurea in archeologia, analizza il mito dalle origini alle recenti ipotesi, evidenziando corrispondenze testuali tra Platone e Omero.
  • Ivar Zapp e George Erikson. Le strade di Atlantide, Edizioni Piemme, 2002
Testi non in italiano
  • Bichler, R (1986). 'Athen besiegt Atlantis. Eine Studie über den Ursprung der Staatsutopie', Canopus, vol. 20, no. 51, pp. 71–88.
  • Cameron, Alan (1983). 'Crantor and Posidonius on Atlantis', The Classical Quarterly, New Series, Vol. 33, No. 1 (1983), pp. 81–91
  • Edgar Cayce (1968). Edgar Cayce's Atlantis. ISBN 9780876045121
  • Jacques Collina-Girard. La transgression finiglaciaire, l'archéologie et les textes (exemples de la grotte Cosquer et du mythe de l'Atlantide) in: Human records of recent geological evolution in the Mediterranean Basin-historical and archaeological evidence, CIESM Workshop Monographs, n° 24, Monaco, 2004, pagg. 63-70. (documento pdf)
  • L. Sprague de Camp (1954). Lost Continents|Lost Continents: The Atlantis Theme in History, Science, and Literature, New York: Gnome Press.
  • Castleden, Rodney (2001) Atlantis Destroyed', London:Routledge
  • Ignatius L. Donnelly (1882). Atlantis: The Antediluvian World, New York: Harper & Bros. Retrieved November 6, 2001, da Project Gutenberg.
  • Ellis, R (1998). Imaging Atlantis, New York: Knopf. ISBN 0-679-44602-8
  • Erlingsson, U (2004). Atlantis from a Geographer's Perspective: Mapping the Fairy Land, Miami: Lindorm. ISBN 0-9755946-0-5
  • Flem-Ath R, Wilson C (2001). The Atlantis Blueprint: Unlocking the Ancient Mysteries of a Long-Lost Civilization, Delacorte Press
  • Gill, C (1976). 'The origin of the Atlantis myth', Trivium, vol. 11, pp. 8–9.
  • Gordon, J.S. (2008). 'The Rise and Fall of Atlantis: and the mysterious origins of human civilization', Watkins Publishing, London. ISBN 978-1-905857-24-1
  • Görgemanns, H (2000). 'Wahrheit und Fiktion in Platons Atlantis-Erzählung', Hermes, vol. 128, pp. 405–420.
  • Griffiths, JP (1985). 'Atlantis and Egypt', Historia, vol. 34, pp. 35f.
  • Heidel, WA (1933). 'A suggestion concerning Platon's Atlantis', Daedalus, vol. 68, pp. 189–228.
  • Jakovljevic, Ranko (2005) Gvozdena vrata Atlantide, IK Beoknjiga Belgrade. ISBN 86-7694-042-8
  • Jakovljevic, Ranko (2008) Atlantida u Srbiji IK Pesic i sinovi Belgrade. ISBN 978-86-7540-091-2
  • Jordan, P (1994). The Atlantis Syndrome, Stroud: Sutton Publishing. ISBN 0-7509-3518-9
  • King, D. (1970). Finding Atlantis: A true story of genius, madness, and an extraordinary quest for a lost world. Harmony Books, New York. ISBN 1-4000-4752-8
  • Luce, J V (1982). End of Atlantis: New Light on an Old Legend, Efstathiadis Group: Greece
  • Martin, TH [1841] (1981). 'Dissertation sur l'Atlantide', in TH Martin, Études sur le Timée de Platon, Paris: Librairie philosophique J. Vrin, pp. 257–332.
  • Morgan, KA (1998). 'Designer history: Plato's Atlantis story and fourth-century ideology', Journal of Hellenic Studies, vol. 118, pp. 101–118.
  • Nesselrath, HG (1998). 'Theopomps Meropis und Platon: Nachahmung und Parodie', Göttinger Forum für Altertumswissenschaft, vol. 1, pp. 1–8.
  • Nesselrath, HG (2001a). 'Atlantes und Atlantioi: Von Platon zu Dionysios Skytobrachion', Philologus, vol. 145, pp. 34–38.
  • Nesselrath, HG (2001b). 'Atlantis auf ägyptischen Stelen? Der Philosoph Krantor als Epigraphiker', Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik, vol. 135, pp. 33–35.
  • Nesselrath, HG (2002). Platon und die Erfindung von Atlantis, München/Leipzig: KG Saur Verlag. ISBN 3-598-77560-1
  • Nesselrath, HG (2005). 'Where the Lord of the Sea Grants Passage to Sailors through the Deep-blue Mere no More: The Greeks and the Western Seas', Greece & Rome, vol. 52, pp. 153–171.
  • Isaac Newton. The Chronology of Ancient Kingdoms Amended, 1728; studia una varietà di collegamenti mitologici con Atlantide.
  • Phillips, ED (1968). 'Historical Elements in the Myth of Atlantis', Euphrosyne, vol. 2, pp. 3–38
  • Ramage, ES (1978). Atlantis: Fact or Fiction?, Bloomington: Indiana University Press. ISBN 0-253-10482-3
  • Mary Settegast (1987). Plato Prehistorian: 10,000 to 5000 B.C. in Myth and Archaeology, Cambridge, MA, Rotenberg Press.
  • Lewis Spence [1926] (2003). The History of Atlantis, Mineola, NY: Dover Publications. ISBN 0-486-42710-2
  • William H., Jr. Stiebing, Ancient Astronauts, Cosmic Collisions and Other Popular Theories about Man's Past, Amherst, New York, Prometheus Books, 1984. .
  • Szlezák, TA (1993). 'Atlantis und Troia, Platon und Homer: Bemerkungen zum Wahrheitsanspruch des Atlantis-Mythos', Studia Troica, vol. 3, pp. 233–237.
  • Pierre Vidal-Naque (1986). 'Athens and Atlantis: Structure and Meaning of a Platonic Myth', in P Vidal-Naquet, The Black Hunter, Baltimore: Johns Hopkins University Press, pp. 263–284. ISBN 0-8018-3251-9
  • Colin Wilson (1996). From Atlantis to the Sphinx - Recovering the Lost Wisdom of the Ancient World, Virgin Books. ISBN 1-85227-526-X
  • Eberhard Zangger (1993). The Flood from Heaven: Deciphering the Atlantis legend, New York: William Morrow and Company. ISBN 0-688-11350-8
  • Zhirov, Nikolai F., Atlantis – Atlantology: Basic Problems, traduzione dal russo di David Skvirsky, Progress Publishers, Mosca, 1970
 
 
 

ATLANTIDE-IV parte

Post n°89 pubblicato il 09 Dicembre 2009 da theyoung_blackfenix

Le ipotesi sulla collocazione

 « La ricerca di Atlantide colpisce le corde più
Mappa congetturale di Atlantide di Bory de Saint-Vincent del 1803 che situa l'isola verso le Azzorre, le Canarie e Madera
 
profonde del cuore per il senso della malinconica perdita di una cosa meravigliosa, una perfezione felice che un tempo apparteneva al genere umano. E così risveglia quella speranza che quasi tutti noi portiamo dentro: la speranza tante volte accarezzata e tante volte delusa che certamente chissà dove, chissà quando, possa esistere una terra di pace e di abbondanza, di bellezza e di giustizia, dove noi, da quelle povere creature che siamo, potremmo essere felici… »

Sulla scorta di Aristotele e per la mancanza di fonti prima di Platone, si ritiene in genere che il mito di Atlantide sia solo una finzione letteraria, interamente elaborata dal filosofo greco a partire da riferimenti mitologici e dalle proprie idee politiche e filosofiche. Seppure Atlantide in quanto tale appaia solo raramente nei testi greci o latini (e solo come rielaborazione a partire dal racconto di Platone), miti e leggende di continenti o città sommersi sono ricorrenti e, come quello del Diluvio, appartengono a numerose antiche civiltà e culture.

Alcuni tuttavia hanno cercato di immaginare Atlantide come un luogo realmente esistito, o quantomeno di identificare gli elementi storici e geografici che possono avere originato il racconto di Platone.

Dai tempi di Donnelly, ci sono state dozzine - probabilmente centinaia - di proposte di localizzazione per Atlantide, al punto che il suo nome è divenuto un concetto generico, indipendente dal racconto di Platone. Questo è riflesso dal fatto che, in effetti, molti dei siti proposti non sono affatto nell'ambito dell'Oceano Atlantico. Si tratta a volte di ipotesi di accademici o archeologi, mentre altre si devono a sensitivi o ad altri ambiti pseudoscientifici. Molti dei siti proposti condividono alcune delle caratteristiche della storia originale di Atlantide (acque, fine catastrofica, periodo di tempo rilevante), ma nessuno è stato dimostrato come la "vera" Atlantide storica.

Le ipotesi sull'effettiva collocazione di Atlantide sono le più svariate. Se è vero che Platone nei suoi due dialoghi parla esplicitamente di "un'isola più grande della Libia e dell'Asia messe insieme" oltre le Colonne d'Ercole (ovvero lo Stretto di Gibilterra), alcuni studiosi, vista l'effettiva difficoltà nell'immaginarsi un'isola-continente nell'Atlantico scomparsa in breve tempo senza lasciare pressoché nessuna traccia, hanno scelto collocazioni alternative.

Dapprima si è pensato all'America, che in effetti è un continente in mezzo all'Oceano (Atlantico) che però ai tempi di Platone non era per nulla conosciuto e che, per quanto se ne sappia, non ha conosciuto cataclismi recenti. Altri hanno pensato al deserto del Sahara, che in un periodo passato potrebbe essere stato fertile e ospitare molte persone, ma la descrizione di Platone non trova molte corrispondenze.

Alcuni hanno voluto vedere in alcune mappe risalenti al Medioevo (mappa di Piri Reìs) la rappresentazione di Atlantide nell'estremo sud, proprio dopo la Terra del Fuoco, fra l'America meridionale e l'Antartide. Secondo costoro infatti è probabile che l'Antartide, un tempo terra fertile e rigogliosa (cosa risalente secondo resti di vegetazione scoperti nello scorso secolo che fanno pensare grazie all'analisi al carbonio 14, che l'Antartide fosse sgombro dai ghiacci già 50.000 anni fa) sia stata la sede di Atlantide. Altri tuttavia vedono nelle stesse mappe solo delle grossolane rappresentazioni dell'America. Infine altri ancora la identificherebbero con un altro ipotetico continente perduto, Lemuria, situato fra l'Africa e l'India.

Altra ipotetica collocazione è, secondo alcuni, tra cui il sensitivo Edgar Cayce, nel Mar dei Sargassi: i fenici conoscevano le Azzorre e lungo la faglia atlantica non sono sconosciuti casi di emersione e affondamento di isole, anche in tempi storici recenti; si tratta comunque di piccole isole e non di continenti che potessero ospitare fiumi navigabili come nel racconto di Platone.


Nel Mediterraneo
Mappa che riassume diverse ipotesi sulla collocazione di Atlantide nel mar Mediterraneo
Ipotesi sulla diffusione delle ceneri dell'esplosione dell'isola di Thera
Foto da satellite dell'isola di Santorini, uno dei molti luoghi in cui si è ipotizzata la collocazione di Atlantide

La maggior parte delle ipotesi avanzate di recente indicano la collocazione della mitica isola non più nell'Oceano o in altri luoghi troppo remoti (ormai scartati per motivi geologici, cronologici e storici), ma più vicino, nel Mediterraneo o nei suoi immediati dintorni, dove Platone più probabilmente poteva avere tratto i vari elementi per costruire il suo racconto. Le conoscenze geografiche dei greci all'epoca di Platone erano infatti molto vaghe e limitate al bacino del Mediterraneo, ed erano in realtà sufficientemente precise solo nell'ambito dell'Egeo.

Una tra le teorie più singolari, studiata e approfondita nella prima metà del Novecento, sostiene che il mito di Atlantide non sarebbe altro che la memoria, deformata e ingigantita, della Civiltà minoica (civiltà cretese dell'età del bronzo), che ebbe fine intorno al 1450 a.C., in circostanze non ancora ben chiarite. La causa potrebbe essere l'esplosione del vulcano dell'isola di Thera, attualmente Santorini, che provocò lo sprofondamento parziale dell'isola e giganteschi terremoti: l'esplosione di Thera avrebbe propagato nel Mediterraneo una terrificante onda anomala in grado di spazzare via gli insediamenti lungo le coste (le onde si sarebbero diffuse in tutto il bacino dell'Egeo in sole due ore, raggiungendo un'altezza di circa trenta metri), a cui sarebbero seguite entro due-tre giorni le ceneri riversate dall'esplosione vulcanica.

Una teoria analoga è stata avanzata più recentemente dal giornalista italiano Sergio Frau nel suo libro Le colonne d'Ercole (2002): le colonne di cui parla Platone andrebbero in realtà identificate con il canale di Sicilia, dunque l'isola di Atlantide sarebbe in realtà la Sardegna; il popolo che edificò i nuraghi coinciderebbe con il misterioso popolo dei Shardana o Šerden, citati tra i "popoli del mare" che secondo le cronache degli antichi egizi tentarono di invadere il Regno d'Egitto. Alcuni Šhardana sarebbero quindi emigrati nella penisola italica, dove avrebbero dato origine alla civiltà etrusca. In effetti la Sardegna possiede ancora oggi zone pianeggianti situate alcuni metri sotto il livello del mare e ciò fa pensare che, essendo una terra geologicamente troppo antica per subire o aver subito catastrofi naturali di dimensioni troppo elevate, possa invece esser stata soggetta in passato a cataclismi legati al mare, il cui territorio probabilmente non avrebbe potuto respinger a causa appunto dell'altezza della sua superficie rispetto a quella marina. Oltretutto la mancanza di terremoti avrebbe permesso una grande espansione edilizia all'interno dell'isola, che probabilmente all'epoca sarebbe potuta apparire in maniera notevolmente diversa.

Alcuni identificano con l'isola di Cipro i resti del continente di Atlantide.

Una tra le molte teorie recenti collocherebbe Atlantide in Spagna, precisamente in Andalusia, vicino Cadice. È l'opinione dello studioso tedesco Rainer Kuehne che si avvale di rilevazioni satellitari, attribuite però a Georgeos Dìaz-Montexano. Qualcosa combacia, come la forma delle strutture rilevate e l'ambientazione vicino a montagne (in questo la Sierra Morena e la Sierra Nevada), come da descrizioni di Platone, in cui sono anche presenti ricche miniere di rame. Tuttavia, se avesse ragione Kuehne, non si tratterebbe di un'isola, come vuole tradizione, e le dimensioni dal satellite non combaciano con quelle di Platone.

Comunque sia, ovunque la si voglia situare, Atlantide affascina soprattutto per i miti che avvolgono il suo popolo e la sua fine.

 
 
 

ATLANTIDE-IIIparte

Post n°88 pubblicato il 09 Dicembre 2009 da theyoung_blackfenix

Epoca moderna

Olaus Rudbeck svela ai suoi "predecessori" Esiodo, Platone, Aristotele, Apollodoro, Tacito, Odisseo, Tolomeo, Plutarco e Orfeo la "verità" su Atlantide. Da Atland eller Manheim, 1679-89.

Riscoperta dagli umanisti nell'era moderna, la storia di Platone ha ispirato le opere utopiche di numerosi scrittori dal Rinascimento in poi.

La nuova Atlantide di Francesco Bacone del 1627 descrive una società utopica, chiamata Bensalem, collocata al largo della costa occidentale americana. Un personaggio del libro sostiene che la popolazione proveniva da Atlantide, fornendo una storia simile a quella di Platone e collocando Atlantide in America. Non è chiaro se Bacone intendesse l'America settentrionale o quella meridionale.

Lo scienziato svedese Olaus Rudbeck (16301702) scrisse nel 1679-1702 Atlantica (Atland eller Manheim), un lungo trattato dove sostenne con patriottismo che la Svezia era la perduta Atlantide, la culla della civiltà, e lo svedese era la lingua di Adamo da cui si sarebbero evoluti latino ed ebraico.

The Chronology of the Ancient Kingdoms Amended (1728, postumo) di Isaac Newton studia una varietà di collegamenti mitologici con Atlantide.

Alla metà e nel tardo Ottocento numerosi rinomati studiosi mesoamericani, a partire da Charles-Etienne Brasseur de Bourbourg, tra i quali Edward Herbert Thompson e Augustus Le Plongeon proposero l'idea che Atlantide fosse in qualche maniera correlata alla civiltà Maya e alla cultura azteca. La pubblicazione nel 1882 di Atlantis: the Antediluvian World di Ignatius L. Donnelly stimolò un notevole interesse popolare per Atlantide. Donnelly prese seriamente il resoconto di Platone su Atlantide e tentò di stabilire che tutte le antiche civiltà conosciute discendessero da questa progredita cultura del Neolitico.

Una mappa che mostra l'ipotetica estensione dell'impero di Atlantide; da Atlantis: the Antediluvian World di Ignatius Donnelly, 1882

Nel corso della fine dell'Ottocento le idee sulla natura leggendaria di Atlantide si combinarono con storie di altre terre perdute come Mu e Lemuria. Helena Blavatsky scrisse nel suo libro La dottrina segreta (1888) che gli Atlantiani erano eroi culturali (contrariamente a Platone, che li descrive dediti principalmente alle cose militari), e che erano la quarta "Razza radicale" (Root Race), a cui successe la "razza ariana". Rudolf Steiner scrisse dell'evoluzione culturale di Mu o Atlantide. Il sensitivo americano Edgar Cayce menzionò per la prima volta Atlantide nel 1923, ed in seguitò asserì che era collocata nei Caraibi, proponendo che Atlantide fosse un'antica civiltà, altamente evoluta, ora sommersa, dotata di forze navali e aeree mosse da una misteriosa forma di cristallo di energia. Egli predisse inoltre che delle parti di Atlantide sarebbero riemerse nel 1968 o 1969. La Bimini Road, una formazione rocciosa sommersa con pietre rettangolari appena al largo di North Bimini Island, è stata descritta come una possibile prova di questa civiltà.

Si è sostenuto che prima del tempo di Eratostene (250 a.C. circa), autori greci avessero collocato le Colonne d'Ercole nello Stretto di Sicilia, ma non ci sono prove di tale ipotesi. Secondo Erodoto (c. 430 a.C.) una spedizione fenicia circumnavigò l'Africa con il benestare del faraone Necho II, navigando a sud sotto il Mar Rosso e l'Oceano Indiano e verso nord nell'Atlantico, facendo ritorno nel Mediterraneo attraverso le Colonne d'Ercole. La sua descrizione dell'Africa nord-occidentale rende molto chiaro che localizzò le Colonne d'Ercole precisamente dove sono oggi. Malgrado questo, la credenza che le Colonne fossero collocate nello Stretto di Sicilia prima di Eratostene è stata citata in alcune ipotesi sulla collocazione di Atlantide.

Il sensitivo americano Edgar Cayce, 1910

Il concetto di Atlantide attrasse i teorici nazisti. La teoria del ghiaccio cosmico (1913) di Hanns Hörbiger (1860-1931) aveva infatti conquistato un vasto appoggio popolare e venne promossa dal regime nazista per le sue implicazioni razziali. Hörbiger riteneva che la Terra fosse soggetta a periodici cataclismi provocati della caduta di una serie corpi celesti che da comete erano diventati satelliti; la sommersione di Atlantide e di Lemuria sarebbero state provocate dalla cattura dell'attuale satellite della Terra, la Luna. I periodi di avvicinamento dei satelliti avrebbero provocato (per diminuzione della gravità) la nascita di stirpi di giganti di cui parlano la varie mitologie. Alfred Rosenberg (Mito del XX secolo, 1930) parlò di una razza dominante "nordico-atlantiana" o "ariano-nordica". Nel 1938 l'alto ufficiale Heinrich Himmler (allora capo supremo delle forze dell'ordine del Terzo Reich) organizzò una ricerca in Tibet allo scopo di trovare le spoglie degli Atlantidei bianchi. Secondo Julius Evola (Rivolta contro il mondo moderno, 1934) gli Atlantiani erano Iperborei: superuomini nordici originari del Polo Nord (vedi Thule).

Da quando la deriva dei continenti divenne largamente accettata nel corso degli anni sessanta, la popolarità di buona parte delle teorie sul “continente perduto” di Atlantide iniziò a svanire, mentre si cominciava ad accettare ampiamente la natura immaginaria degli elementi della storia di Platone.

La studiosa di Platone Julia Annas (Regents Professor of Philosophy alla University of Arizona), ha avuto modo di dire al riguardo:

« La continua industria della scoperta di Atlantide illustra il pericolo di leggere Platone. Perché egli sta chiaramente usando quello che divenne un meccanismo narrativo tipico nelle opere di fantasia: stirare la storicità di un evento (e la scoperta di autorità fino ad ora sconosciute) come un'indicazione di ciò che segue nell'opera d'immaginazione. L'idea è che dovremmo utilizzare la storia per esaminare le nostre idee sul governo e sul potere. Abbiamo sbagliato sulla questione se invece di pensare a questi temi usciamo ad esplorare il fondo marino. Il continuo fraintendimento di Platone come storico ci permette qui di vedere perché la sua diffidenza sulla scrittura d'immaginazione è talvolta giustificata. »

Kenneth Feder fa notare che la storia di Crizia nel Timeo fornisce un indizio importante. Nel dialogo, Crizia dice, riferendosi alla società ipotetica di Socrate:

« (...) mentre ieri tu parlavi dello Stato e degli uomini che delineavi, rimanevo meravigliato richiamando alla memoria proprio le cose che ora ho raccontato e osservando che per una incredibile coincidenza avevi in gran parte perfettamente aderito con quelle cose che disse Solone. »

Feder cita A. E. Taylor, che scrive, "Non ci potrebbe essere detto in modo più chiaro che l'intera narrazione della conversazione di Solone con i sacerdoti e la sua intenzione di scrivere il poema su Atlantide sono un'invenzione dell'immaginazione di Platone"

 
 
 

ATLANTIDE-II parte

Post n°87 pubblicato il 09 Dicembre 2009 da theyoung_blackfenix

Influenza culturaleAntichità

Al di fuori dei dialoghi Timeo e Crizia di Platone non vi è alcun riferimento antico di prima mano su Atlantide, il che significa che tutti gli altri riferimenti si rifanno, in una maniera o nell'altra, a Platone.

Per quanto alcuni nell'antichità avessero ritenuto un fatto storico il racconto riportato da Platone, già il suo allievo Aristotele non diede molta importanza alla cosa, liquidandola come un'invenzione del maestro. Ad Aristotele è infatti attribuita la frase "L'uomo che l'ha sognata, l'ha anche fatta scomparire.

Alcuni autori antichi videro Atlantide come frutto dell'immaginazione mentre altri credettero fosse reale. Il filosofo Crantore di Soli, uno studente dello studente di Platone Senocrate, è spesso citato come esempio di autore che ritenne la storia un fatto storico. La sua opera, un commento al Timeo di Platone, è perduta, ma essa è riferita da Proclo, uno storico classico che scrisse sette secoli dopo.

Altri storici e filosofi dell'antichità che credevano nell'esistenza di Atlantide furono Strabone e Posidonio.

Il racconto di Platone sull'Atlantide può inoltre avere ispirato imitazioni parodiche: scrivendo solo poche decadi dopo il Timeo e Crizia, lo storico Teopompo di Chio narrò di una terra in mezzo all'oceano conosciuta come Meropide (ovvero terra di Merope). Questa descrizione era inclusa nel libro VIII della sua voluminosa Filippica, che contiene un dialogo tra re Mida e Sileno, un compagno di Dioniso. Sileno descrive i Meropidi, una razza di uomini che crescevano al doppio dell'altezza normale e abitavano due città sull'isola di Meropis (Cos?): Eusebes (Εὐσεβής, "città pia") e Machimos (Μάχιμος, "città combattente"). Egli inoltre scrive che un'armata di dieci milioni di soldati attraversarono l'oceano per conquistare Iperborea, ma abbandonarono tale proposito quando si resero conto che gli Iperborei erano il popolo più fortunato del mondo. Heinz-Günther Nesselrath ha argomentato che questi e altri dettagli della storia di Sileno sono intesi come imitazioni ed esagerazioni della storia di Atlantide, allo scopo di esporre le idee di Platone al ridicolo.

Zotico, un filosofo neoplatonico del III secolo a.C., scrisse un poema epico basato sul racconto di Atlantide di Platone.

Lo storico romano del IV secolo d.C. Ammiano Marcellino, dissertando sulle perdute opere di Timagene, uno storico attivo nel I secolo a.C., scrive che i Druidi della Gallia riferirono che parte degli abitanti di quella terra erano migrati lì da isole lontane. Alcuni hanno inteso che si parlasse di sopravvissuti di Atlantide giunti via mare nell'Europa occidentale, ma Ammiano in realtà parla di "isole e terre oltre il Reno" , un'indicazione che gli immigrati in Gallia vennero dal Nord (Britannia, Olanda o Germania). Secondo Diodoro Siculo, comunque, i Celti che venivano dall'oceano adoravano gli dei gemelli Dioscuri che apparvero loro provenienti dall'oceano.

Un trattato ebraico sull'astronomia computazionale datato al 1378-1379, apparentemente una parafrasi di una precedente opera islamica a noi ignota, allude al mito di Atlantide in una discussione concernente la determinazione dei punti zero per il calcolo della longitudine.

 
 
 

ATLANTIDE -I parte

Post n°86 pubblicato il 09 Dicembre 2009 da theyoung_blackfenix

Atlantide

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Mappa immaginaria di Atlantide dal Mundus Subterraneus di Athanasius Kircher, pubblicato ad Amsterdam nel 1665 (la mappa è orientata con il Sud verso l'alto)

Atlantide (in greco Ἀτλαντίς, "figlia di Atlante") è una leggendaria isola scomparsa, menzionata per la prima volta da Platone nei dialoghi Timeo e Crizia.

Il nome dell'isola deriva da quello di Atlante, il leggendario governatore dell'Oceano Atlantico, che sarebbe stato anche, secondo Platone, il primo re dell'isola.[1]

Nel racconto di Platone Atlantide era una potenza navale situata "oltre le Colonne d'Ercole" che conquistò molte parti dell'Europa occidentale e dell'Africa 9mila anni prima il tempo di Solone (approssimativamente nel 9600 a.C.). Dopo avere fallito l'invasione di Atene, Atlantide sprofondò "in un singolo giorno e notte di disgrazia".

Essendo una storia funzionale ai dialoghi di Platone, Atlantide è generalmente vista come un mito concepito dal filosofo greco per illustrare le proprie idee politiche. Benché la funzione di Atlantide sembri chiara alla maggior parte degli studiosi, essi disputano su quanto e come il racconto di Platone possa essere ispirato ad eventuali tradizioni più antiche. Alcuni argomentano che Platone si basò sulla memoria di eventi passati come l'eruzione di Thera o la Guerra di Troia, mentre altri insistono che egli trasse ispirazione da eventi contemporanei come la distruzione di Elice nel 373 a.C. o la fallita invasione ateniese della Sicilia nel 415413 a.C.

La possibile esistenza di un'autentica Atlantide venne attivamente discussa durante l'antichità classica, ma fu generalmente rigettata e occasionalmente parodiata da autori posteriori. Mentre si conosce poco durante il Medioevo, la storia di Atlantide fu riscoperta dagli umanisti nell'era moderna. La descrizione di Platone ha ispirato le opere utopiche di numerosi scrittori rinascimentali, come La nuova Atlantide di Bacone. Atlantide ispira la letteratura contemporanea, dalla fantascienza ai fumetti ai film, essendo divenuta sinonimo di ogni e qualsiasi ipotetica civiltà perduta nel remoto passato.

I Dialoghi di Platone

Platone dipinto da Raffaello, Stanza della Segnatura, Palazzi Pontifici, Vaticano
De Atlantide ad Timaeum atque Critiam Platonis (Johann Christian Bock, 1685)


Platone riporta una discussione avvenuta nel 421 a.C. ad Atene, cui parteciparono Socrate, Timeo, Ermocrate e Crizia:

 « Innanzi a quella foce stretta che si chiama colonne d'Ercole, c'era un'isola. E quest'isola era più grande della Libia e dell'Asia insieme, e da essa si poteva passare ad altre isole e da queste alla terraferma di fronte. (...) In tempi posteriori (...), essendo succeduti terremoti e cataclismi straordinari, nel volgere di un giorno e di una brutta notte (...) tutto in massa si sprofondò sotto terra, e l'isola Atlantide similmente ingoiata dal mare scomparve. »

Nel Timeo si racconta di come Solone, giunto in Egitto, fosse venuto a conoscenza da alcuni sacerdoti egizi di una antica battaglia avvenuta tra gli Atlantidei e gli antenati degli Ateniesi, che ormai vedeva vincenti i secondi. Secondo i sacerdoti, Atlantide era una monarchia assai potente, con enormi mire espansionistiche. Situata geograficamente oltre le Colonne d'Ercole, politicamente controllava l'Africa fino all'Egitto e l'Europa fino all'Italia. Proprio nel periodo della guerra con gli Ateniesi, un immenso cataclisma fece sprofondare l'isola sotto l'Oceano, distruggendo per sempre la civiltà di Atlantide.

Pianta schematica della capitale di Atlantide basata sulla descrizione di Platone

Nel dialogo successivo, il Crizia, Platone descrive più nel dettaglio la situazione geopolitica di Atlantide, collocando il tutto novemila anni prima.

Secondo Platone il dio Poseidone si sarebbe innamorato di Clito, una fanciulla di Atlantide, e "recinse la collina dove ella viveva, alternando tre zone di mare e di terra in cerchi concentrici di diversa ampiezza, due erano fatti di terra e tre d'acqua ...". Al centro della città vi era il tempio di Poseidone e Clito, lungo 250 metri ed alto in proporzione, rivestito di argento al di fuori e di oricalco all'interno, con al centro una statua d'oro di Poseidone sul suo cocchio di destrieri alati, che arrivava a toccare la volta del tempio. Poseidone e Clito ebbero 10 figli, il primo dei quali, Atlante, sarebbe divenuto in seguito il governatore dell'Impero. Questa divenne una monarchia ricca e potente e l'isola fu divisa in dieci zone, ognuna governata da un figlio di Poseidone e dai relativi discendenti. Inizialmente il loro era stato un governo saggio e giusto ma la convivenza con i mortali li corruppe a tal punto che Zeus fu costretto ad intervenire, inabissando l'isola.

Platone riferisce nel Timeo che l'isola era più grande della Libia (Nord Africa) e dell'Asia (Anatolia) messe insieme.

 
 
 

PERSEUS AND MEDUSA

Post n°85 pubblicato il 09 Ottobre 2009 da theyoung_blackfenix

 

 
 
 
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