whatever

Sono stanca di essere forte, di farmi coraggio, di non piangere.

E allora stasera piango, esausta, disperata, arrabbiata con me stessa per non trovare le energie per tirarmi su.

I am sick and tired of it, all of it.

Ho voglia di casa. Ma non so dov’e’ casa, non so in che paese vorrei vivere per sempre. Non so nemmeno se mi basterebbe sapere il dove, perche’ so che casa sarebbe ovunque se ci fosse il giusto con chi.

Ma non sono mai contenta, quando ho l’amore voglio il lavoro, quando ho il lavoro voglio l’amore, voglio un balance, e maledetta me voglio tutte e due le cose, e non mi accontento.

Soffro di solitudine da un lato, ma dall’altro non voglio chiunque al mio fianco perche’ divento insofferente in cinque minuti e in un attimo mi rendo conto di quanto e’ preziosa la mia assoluta liberta’ e indipendenza. So chi vorrei, ma per una ragione o per l’altra non lo posso avere.

Ho paura, sono state solo due le persone con cui ho pensato che avrei potuto passare tutto il resto della mia vita. Forse non capitera’ mai piu’. Forse devo farmene una ragione, ma il solo pensiero mi rende triste. A giorni riesco ad accontentarmi di tutte le emozioni stupende che ho provato, di tutto il mondo che ho visto, a volte riesco a convincermi che il ricordo mi basta, mi appaga e puo’ da solo riempirmi la vita. Altri giorni no, e oggi decisamente no.

Aver di nuovo accarezzato un amore in questi due mesi e’ stato meraviglioso. Dovrei accontentarmi di sapere che il cuore puo’ battere di nuovo e non volere di piu’. Dovrei ma non ci riesco. Mi sono rassegnata alla chiusura di questo breve capitolo (cosi’ mi ripeto) ma oggi la crisi va al di la’ di questo.

Va al pensiero piu’ grande di che cosa da’ un senso alla vita, del perche’ sono qui, cosa sto qui a fare, per chi, per cosa. Maledetta me che ho bisogno di molte cose messe assieme per fare la felicita’ e maledetta me che sono black&white e che se non ci sono tutti pezzi del puzzle non mi basta e piuttosto che un disegno incompleto butto all’aria tutto.

Oggi vorrei mandare a fanculo tutto e cambiare drasticamente vita, andare a vivere in mezzo a un bosco, come quando ero in Irlanda, lontano da tutto e da tutti. O andare a far del bene in qualche altra parte del mondo, dove la vita ha un sapore piu’ semplice, e piu’ umano.

Penso agli anni in Sud America e alle ragazze in Peru’ che si portavano i bambini nelle mantas colorate, penso ai lama con i bombones (a cui ho fatto la foto attached) e a quanto lontano sia questo mondo da quello.

E qui senza una famiglia la mia vita non ha un senso fra drafting e mark-up e non ci saranno mai soldi che tengano per compensare un senso di pienezza che dio sa se mi manca. Oggi ho paura che la closure non arrivera’ ed e’ un pensiero che mi terrorizza, mi destabilizza e mi lascia ancora senza risposte.