La vecchia e la candela (31-36)
Post n°16 pubblicato il 21 Settembre 2008 da liviocaiulo
Il candelabro cade pesantemente sul pavimento mentre le candele urlano atterrite. Per il gran colpo la nostra amica si spezza e sviene dal dolore. Figura 31 Quando rinviene si trova in un bidone tra le immondizie. "Ecco..." - mormora - "così è la vita; si vuol arrivare, si fa tanto per emergere e poi si finisce nella spazzatura. Bene... finirò qua i miei giorni, forse... lassù... troverò un po' di pace. Addio! Addio mondo ingiusto." e già chiude gli occhi per addormentarsi profondamente. La notte incanta ogni cosa.Figura 32 Sta già cadendo in un sonno profondo quando, davanti agli occhi, le appare un'immagine fosca: è la vecchina che, nel suo vagabondare, è giunta fin là. "Oh! Guarda un po'", esclama - "Una candela! Che felicità! Finalmente potrò leggere il mio libro prima di addormentarmi... Ed è ancora buona... Come spreca la roba, la gente, al giorno d'oggi!". Alla candela quella vecchietta buona e semplice è subito simpatica e si accoccola nelle sue mani calde.Figura 33 La vecchia la porta nella sua soffitta, la lava, la pulisce e la lucida. "Grazie...", mormora la candela. "Oh! Tu parli!" risponde la vecchina felice ed emozionata. Allora la nostra amica le racconta la sua storia ed assieme parlano a lungo. "Viviamo insieme ciò che ci resta da vivere", esclama la candela. "Sì!", risponde contenta la signora, "finalmente non sarò più sola ed ogni tanto ti accenderò, qualche sera, un po' alla volta."Figura 34 La nostra candela illumina fiocamente quella misera soffitta. "Misera, ma mille volte migliore di quella casa lussuosa", dice tra sé e sé. Adesso si, vale la pena sforzarsi di alimentare la propria fiamma, di dare tanta luce alla sua amica affinché possa leggere il suo libro.Figura 35 Così, una notte qualunque, in una soffitta qualunque, di una qualunque città brilla una piccola fiamma di felicità.Figura 36 FINE Vietata la riproduzione di foto e testi. ©Livio Caiulo, 2008
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