homo sum

Ci devo penzare....io non invidio il futuro...e ogni tanto guardo al passato con nostalgia...per la giovinezza perchè il futuro mi porta lentamente alla fine corsa, al traguardo finale....pure mi ascolto le canzoni del passato e rivivo ricordi piacevoli...nostalgia della gioventù, non invidio quella dei ragazzi di oggi.Però se vogliamo guardare da un altro punto di vista che non sia personale ma in un altro senso cioè quello che le donne (oggi) guardano all'emancipazione e liberta, pari opportunita che ancora non è completa, non c'è in ogni campo, dal lavoro, carriera ecc...quindi si presume che il futuro sarà migliore per le future donne, mentre l'uomo guarda con nostalgia il passato, la mamma a casa che si occupava della cucina, il pranzo pronto, panni lavati, stirati, i figli non parcheggiati da qualche parte, una donna amorevole che li accoglieva con il sorriso sulla porta e non una stanca perche s'è dovuta dividere tra ufficio, baby sitter, scuola e casa...insomma l'uomo guarda con nostalgia i ruoli ben definiti e quello della di una volta che non esiste più. Non so se ci ho azzeccato :-)

Però...anche le donne di un tempo si stancavano...soprattutto se avevano più figli e non sempre accoglievano col sorriso

Anche i maschietti faticavano ma ieri entrambi quando miseri si facevano un mazzo tanto che oggi neppure strapagati. ^___*

in effetti in molti si fermano a questa visone che non rispecchia la realtà... le donne financo nella antica Bisanzio per non parlare dei domini ai confini dell'impero augusteo avevano ruoli di regina sine re... inoltre ci sono anche episodi addirittura biblici e pantheonistici che riflettono l'importanza della donna ma ci si crogiola nel rammentarsi solo del ruolo affibbiato ad alcune donne di categorie non elevate fra la fine dell'ottocento e la prima metà del novecento quasi solo in occidente.
Ruolo che in parte corrisponde ad una sottomissione ma in toto ad una concezione del lavoro ben diversa data la rivoluzione industriale... tant'e che con la rivoluzione digitale si assiste ad un nuovo mutare delle situazioni con l'ingresso del virtuale anche inteso come sessualità.
e si scopre che tante situazioni che nel passato erano chiare oggi sono nebulose ma in questa nebula il ricordo storico diventa non il fazzoletto in testa in rispetto alla chiesa che si frequentava non sempre in concordia con i comandamenti ma il fazzoletto contrapposto al nudo cranio (che invece aveva un cappello e non di rado una giacca.
in breve a tutti era chiesto di conformarsi a dei ruoli perché tale era la necessità di un nuovo modo di vivere come nuovo sarà quello odierno.
in questo ricordare il ruolo di una donna madre e moglie ci si dimentica quello di un uomo padre e marito... quindi altrettanto confinato ed impossibilitato pena il dileggio pubblico ad assolvere ai suoi doveri.
ribellarsi a tali confini escludeva dalla societas indi esponeva alle pene che i più devoli (anziani donne e bambini... ma anche malati o persone in difficoltà) dovevano ieri come oggi subire!
in breve in cosa consiste il ruolo se non in una identificazione rapida?

"le donne financo nella antica Bisanzio per non parlare dei domini ai confini dell'impero augusteo avevano ruoli di regina sine re..." , certo pure io se avessi le schiave o le cameriere in casa sarei...una regina! :-). A me risulta che per le donne nella società bizantina la partecipazione alla vita pubblica e l'emancipazione era possibile solo se si apparteneva ai ceti alti,come è sempre stato, se una donna appartiene ad un certo ceto sociale avrà la servitù e le cameriere al seguito. Riguardo ai diritti...be' non credo che fossero emancipate come oggi, potessero scegliersi il marito, decidere dei figli ecc...A proposito ho visto recentemente il film " Suffragette", che ripercorre la storia delle militanti del primissimo movimento femminista che combatterono per aver riconosciuti i diritti tra cui quello di voto, ambientato nella Londra del 1912, tu pensa che poi ci meravigliamo dei paesi arabi, ma non è che in Europa le donne hanno conquistato il diritto di voto e parità di diritti tantissimo tempo fa.

No, invidia perché? Forse con intraprendenza

l'intraprendenza è nel presente,
quante volte infatti senti discorsi tipo... se a me avessero dato la tua libertà... in realtà l'avevano ma non semore erano capaci di farla fruttare
invece oggi o fanno anche oltre quei limiti che ieri erano presenti per tutte le società
con quindi la prospettiva che sono nate fuori dal tempo per poter fare (il che concordo sia una fesseria ma questo passa il convento) piu di quanto il presente xonceda loro.
ovviamente non sempre e non tutte... ma questi discorsi sulla fortuna di quelle che si ritrovano tempi migliori sono oramai una cantilena... oserei dire un mantra ^___^

Io amo i miei anni..parlo per mia..ciao filosofo

mai stato filosofo, filosofia è amore per la Sapienza... la Sapienza la cerco! semmai kinosofo

A volte, anzi spesso, mi ritrovo ad avere nostalgia pensando al passato. Poi penso che è inutile. Il passato non ritorna....e forse è anche un ostacolo che ti impedisce di vivere meglio il presente.....e proiettare noi stessi nel futuro. Mi sono spiegata? Boh! Come stai caro? ID

mica tanto... o meglio... il passato ritorna e pure ciclicamente ma sovente non per farsi cancellare

Uuuuffffff!!!!! Lo ignoro e vado avanti. Quando non rispondi alle domande.....ti picchierei ggggrrrrr.......ihihihih

ignoravo di non avere risposto ma non avevo capito la domanda. sto seduto in una cadira a Roma ^___^

Ciao Rospetto..:-) Io in verita credo sia esattamente il contrario: sono le donne a guardare al passato con nostalgia ormai, perchè non vedono un futuro roseo nè per sè nè per i loro figli...d'altro canto, sanno bene che un futuro ci sarà, in un modo o nell'altro...e forse vorebbero farne parte, ma non io:-)) Penso di aver già dato, ora dovrei raccogliere i frutti;-)) Un abbraccio a te Max

ragionamento da genitore sul futuro che ci sta... in fondo una prospettiva diversa. ^___*