Nella terra di Tuvania, il popolo dei Piriz
viveva tranquillo muovendosi nella steppa nera.
Questo buffo popolo di gnomi barbuti
portava aiuti e preparava medicinali
per gli animali della steppa e dei monti.
Quando, però, dovevano pulire ed ordinare
guai a disturbarli...erano urlacci..."Fuori! Via!"
un poco come fanno le mamme.
Ma la loro opera in Tuvania era mal sopportata
dal vicino popolo degli Scrat Sajat
i quali volevano costruire edifici
per chiudervi dentro tutti gli animali
ed impadronirsi velocemente
delle ricchezze della steppa
cacciando gli Gnomi.
Così decisero di attaccarli facendosi aiutare da
giganteschi vampiri.
Essendo nomadi gli gnomi impararono a nascondersi
mettendosi dentro i cespugli.
Tenendo all'insù la loro barba ispida (quasi un puntaspilli)
sembravano parte dei rovi
risultando invisibili agli Scrat Sajat.
Questi, non trovando gli gnomi,
chiesero aiuto al perfido mago-architetto
Atom I Khan.
Lo stregone studiò il problema
e scoprì che gli gnomi erano più alti
dei piccoli roditori notturni,
ma più alti degli animali della steppa.
Quindi suggerì di usare un gas velenoso
che avrebbe colpito solo loro.
Atom I Khan chiamò questo gas SMOG
e lo fece diffondere su tutta la steppa.
I Piriz cominciarono a sparire
< puff>
uno dopo l'altro.
Solo la tribù di Val'Skji,
nome che (in antico tuvaniano)
significa "cacciatori di nuvole", rimase intatta.
Infatti loro erano andati a trovare
il saggio mago tuvaniano UrJan
nel suo rifugio montano.
Lui si accorse del pericolo
ed avvisò gli gnomi anziani."per mille cespugli...
come faremo a difenderci?" chiesero.
Ma il mago rispose che non c'era cura...
a meno che...
Quell'unica possibilità era la sola speranza ma spaventosa
"...cambierete per sempre!" disse loro UrJan.
Cambiare per sempre vita e aspetto,
questa era la prospettiva
per salvare la steppa.
Fa sempre paura cambiare.
Gli gnomi si riunirono e decisero
si chinarono sotto il mantello della loro regina Isabella
misero le mani a terra e guardando il pavimento
ascoltarono il mago recitare le formule
prese dal libro degli incanti.
In mano tenevano
un poco della terra nera della steppa,
mentre il mago con dei rami spinosi gesticolava dicendo
"Cardo e ri-cardo
che cresci gagliardo
cambia questi piccolini
che diventin cavallini".
Gli gnomi diventati cavalli
presero a buttare giù
i muri degli Scrat Sajat
e li cacciarono via.
Ancora oggi nella steppa c'è un gruppo di cavalli
che si arrabbiano se li disturbi quando si puliscono
e hanno sotto il mento una ispida peluria.
Sono i cavalli con la barba
i przewalskji.