Lucky_borsa

finanza, borsa e dintorni

 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 11
 

DISCLAIMER

Non intendo sollecitare investimenti.
Chiunque utilizzi spunti derivanti dalla mia analisi  agisce a proprio rischio e pericolo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

« Wall Street cede nel finale!Wall Street poderoso rialzo! »

Tolstoj su Shakespeare

Post n°54 pubblicato il 02 Giugno 2010 da Lucky340
 
Foto di Lucky340

Tolstoj (1828-1910), che era un creatore supremo di forme animate e drammaturgo di notevole forza, ha decretato che il teatro di Shakespeare è in gran parte puerile, immorale nella visione fondamentale del mondo, retoricamente esagerato e soprattutto privo di originalità :tutte le storie sono riprese da novelle precedenti . Re Lear, in particolare, è  un polpettone crudele e infantile! «indegno di ogni seria riflessione critica», questo nel saggio del 1906 Tolstoj on Shakespeare!

Ma lasciamo la parola a Tolstoj stesso:

Il signor Crosby  sull’ atteggiamento di Shakespeare verso le classi lavoratrici mi suggerì l'idea di esprimere la mia opinione consolidata circa le opere di Shakespeare, in diretta opposizione, come è, a quella esistente in tutto il mondo europeo. Richiamare alla mente tutti i dubbi , - gli sforzi per sintonizzarmi con il giudizio generale - che ho passato a causa del mio totale disaccordo con questa adulazione universale e, presumendo che molti hanno vissuto e stanno vivendo la stessa cosa , penso che potrebbe essere redditizio esprimere definitivamente e francamente questo  mio punto di vista , opposto a quello della maggioranza, e tanto più che le conclusioni a cui sono arrivato, se si esaminano le cause del mio disaccordo con il parere universalmente stabilito, sono, mi sembra, non senza interesse e significato.  Il mio disaccordo con il parere stabilito su Shakespeare non è il risultato di improvvisazione , né di uno studio  superficiale dell'opera, ma è il risultato di sforzi ripetuti e insistenti per armonizzare il  mio punto di vista su  Shakespeare con quelle stabilito da  tutti gli intellettuali del mondo cristiano.

Mi aspettavo di ricevere una potente piacere estetico, ma dopo aver letto, per la prima volta  uno dopo l'altro, le opere considerate come le sue migliori: "Re Lear", "Romeo e Giulietta", "Amleto" e "Macbeth", non solo non  ho sentito alcun piacere , ma sentivo una repulsione irresistibile e noia, e mi interrogavo sul fatto se non fossi pazzo  a trovare insignificanti  le opere   che  sono considerate il vertice della perfezione da tutto il mondo civile  o se il significato che questo mondo civile attribuisce alle opere di Shakespeare  sia  esso stesso privo di senso. La mia costernazione è aumentata dal fatto che ho sempre amato  la bellezza della poesia in ogni sua forma, quindi perché  opere d'arte riconosciute dal mondo intero come espressione di un genio,  come  le opere di Shakespeare, - non  solo non  mi piacervano , ma  mi risultavano  addirittura  sgradevoli. Per lungo tempo non riuscivo a credere in me stesso, e durante gli ultimi cinquanta anni , per mettermi alla prova , ho più volte ricominciato a leggere Shakespeare in ogni forma possibile, in russo, in inglese, in tedesco e in traduzione di Schlegel, come mi è stato consigliato . Più volte ho letto i drammi e le commedie e le cronache, e  sempre  ho provato gli stessi sentimenti: repulsione, stanchezza e perplessità . Al momento attuale, prima di scrivere questa prefazione, mettendo ancora una volta alla prova me stesso,  a settantacinque anni,  ho di nuovo  riletto l'intera  opera di Shakespeare '"Re Enrico", "Troilo e Cressida ", la" Tempesta "," Cimbeline ", e ho sentito, con forza ancora maggiore, gli stessi sentimenti, - questa volta, però, non di perplessità , ma  di  una indubitabile convinzione che la gloria indiscutibile di grande genio di cui gode Shakespeare, e che costringe gli scrittori del nostro tempo a imitarlo e lettori e spettatori di scoprire in lui meriti inesistenti,  è un grande male, come ogni menzogna. Anche se la maggioranza delle persone crede così fermamente nella grandezza di Shakespeare, che a leggere questo mio giudizio non ammetterà la possibilità della sua giustezza , e non gli darà   la minima attenzione, tuttavia mi sforzerò, come posso, per mostrare che Shakespeare non può essere riconosciuto come un grande genio, ma  neanche come  autore mediocre.

Per illustrare il mio pensiero esaminerò uno dei drammi più esaltato di Shakespeare, "Re Lear", nella cui  lode entusiasta vede la maggior parte dei critici d'accordo…….. >

Molto interessante, allora cerchiamo il libro in libreria per approfondire , ma è introvabile, come mai?

Chi ha paura di Tolstoj?

 Qui per leggere il book in inglese

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: Lucky340
Data di creazione: 04/05/2010
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

neveleggiadra0gianni3410prefazione09whiskynsodachildchildcassetta2Miele.Speziato0Desert.69marabertowsuarez65vita.perezfrankostopRobertGordontempestadamore_1967marinovincenzo1958
 

CHI PUŅ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963