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Fed e banche centrali stanno acquistando futures S&P

Post n°1770 pubblicato il 25 Novembre 2014 da Lucky340
 

NEW YORK (WSI) - E' un trader veterano, di quelli che fanno trading da una vita; un trader anche indipendente da almeno 23 anni, che racconta le proprie esperienze scrivendo un articolo in uno dei siti più noti della stampa americana. Ha iniziato a fare trading di cereali presso la piattaforma CBOT, è stato operativo in quella CME e successivamente ha puntato sui mercati dei futures sullo S&P. La sua opinione è ben precisa: sono le banche centrali che stanno alimentando, in questo momento, la corsa dei titoli azionari.

Il trader scrive che ormai gli indici di Wall Street continuano a oscillare almeno da un anno attorno a livelli critici, spesso senza logica e senza reazioni "normali" nel momento in cui tali livelli critici vengono superati. "Ciò lascia pensare che, in molte occasioni, esiste solo un buyer, che agisce nel momento in cui i prezzi salgono fino a raggiungere determinati livelli; questo buyer acquista tutti i sellers".

Continuando: "dopo quest'anno e soprattutto se si considera il balzo del Dow Jones di 1.900 punti, e l'assenza di reazioni una volta superato questo limite, sono sicuro al 100% che questo unico buyer sia la nostra Federal Reserve o altre banche centrali, che hanno l'obiettivo di stimolare la nostra economia, acquistando direttamente futures sugli indici azionari".

Per il trader, il balzo del Dow Jones è stato di fatto orchestrato" e non ci sono stati a suo avviso altri buyer a parte la Fed. "Nessun dietront? Mi state prendendo in giro!? Inoltre, i giorni di trading presentano volumi (di scambio molto bassi) e i punti massimi intraday dei prezzi mostrano che non si verificano reazioni ai margini...appena un po' di tics dai massimi. Questa manipolazione dei prezzi riflette che loro (le banche centrali) vogliono rimuovere tutte le operazioni short, al punto che non servirà neanche più tentare e, alla fine, tali operazioni saranno molto poche. E ciò significa che è un gruppo di trader molto intelligenti, esperti di finanza comportamentale, forse reduci da un desk del tipo di Goldman, a controllare questo gioco, e non qualche rappresentante del Tesoro o della Sec, che non comprende queste dinamiche".

Delirio di un trader? Lui firma l'articolo con il nome "Moses" e lascia anche un indirizzo email. Mozkickurbutt@yahoo.com . Parla di un mandato americano che ha attivato il "Plunge Proctection" (Protezione contro il tonfo), permettendo alla Fed di intervenire nei mercati azionari. Ci sarebbe anche un "trattato" a tal proposito, che risale al 1988 e che può essere letto da tutti. LEGGI. E un memo futuresmeno mostra come il Chicago Mercantile Exchange cerci di stimolare le banche centrali in generale a utilizzare i loro futures sull'azionario. (Lna)

da http://www.wallstreetitalia.com/

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Commenti al Post:
Lucky340
Lucky340 il 25/11/14 alle 16:52 via WEB
NEW YORK (WSI) - Nel terzo trimestre dell'anno, il prodotto interno lordo degli Stati Uniti è cresciuto del 3,9%. E' quanto emerge dall'ultima revisione, che il consensus pensava che sarebbe stata al ribasso. Il Pil è invece stato rivisto al rialzo dal +3,5% inizialmente reso noto e si è confermato migliore delle stime. Il consensus degli analisti aveva previsto un incremento +3,2% atteso da Briefing e +3,3% atteso dagli analisti intervistati da Bloomberg. Nel secondo trimestre, il Pil aveva segnato un rialzo +4,6%. Si tratta della crescita del Pil Usain due trimestri consecutivi più forte dal 2003.
Il dato è oscurato però dal forte rallentamento degli utili aziendali che, effettuati gli opportuni aggiustamenti, e al lordo delle tasse, sono cresciuti di $43,8 miliardi, a un tasso annuo del 2,1%. Nel secondo trimestre l'incremento era stato di $164,1 miliardi, o +8,4%. Sull'indicatore hanno pesato anche le scorte, che sono salite a un tasso annuo di $79,1 miliardi, più delle attese. Il guadagno è stato però inferiore rispetto a quello del secondo trimestre, e ha ridotto la crescita di 0,1 punto percentuale.
 
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