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Non intendo sollecitare investimenti.
Chiunque utilizzi spunti derivanti dalla mia analisi  agisce a proprio rischio e pericolo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Messaggi del 13/12/2014

Analisi Intermarket al 12/12/2014

Post n°1782 pubblicato il 13 Dicembre 2014 da Lucky340
 
Foto di Lucky340

I mercati azionari globali hanno perso un valore superiore a $1 trilione ($1.000 miliardi) nell'ultima settimana, sulla scia del tonfo dei prezzi del greggio.

L'avversione al rischio continua a spingere gli investitori verso i titoli di stato americani, i cui rendimenti sono crollati cosi' come visto in Germania e Regno Unito. Sono tornati i timori per la crescita globale dopo che la produzione industriale in Cina a novembre e' salita ma meno delle attese e dopo che l'Agenzia internazionale per l'energia ha tagliato le stime per la domanda 2015.

Vediamo alcuni indicatori in ottica MACROTECNICA:

  •  La curva dei rendimenti USA non è invertita. Nel caso in cui i tassi di interesse a breve termine sono più elevati rispetto ai tassi a lungo termine, fa presagire male per l'economia (intesa come azioni e obbligazioni).Uno dei modelli più potenti per predire la recessione  nel'anno successivo è lo scarto della  curva dei rendimenti tra il T-Note a 10 anni e il T-bond  a 3 mesi.  I risultati di uno studio della Federal Reserve (Estrella e Mishkin) per il periodo 1960-1995  ha collegato il valore dello spread in punti percentuali alla probabilità di recessione. Un margine positivo (con valori compresi tra 1,21-0,02)  è collegato con probabilità del 5% al 25%. Una volta che lo scarto gira negativo, le probabilità vanno dal 30% ad una lettura di -0,17, al 70% a -1,46, 80% a -1,85 e il 90% a -2,40. Ora siamo a 2,08.
  •  IL LEI del conference Board , ancora  aumento dello 0,9 a ottobre   (decimo  aumento consecutivo) da indicazioni per una buona espansione del PIL USA nel 2014  al  3% circa.
  • Il Margin Debt, ovvero l'ammontare di denaro preso a prestito  in ottobre   è  sceso dai massimi  ora è  a  453841 dai  463868  miliardi di dollari  di settembre . Questo è un indicatore leading (anticipatore) dei possibili punti di svolta del mercato azionario americano, il cui andamento va a rafforzare i cicli virtuosi rialzisti e ad amplificare quelli viziosi in caso di ribasso.I dati attuali segnalano se confermati nei prossimi mesi  un esaurirsi della spinta al rialzo dell'equity .

Vediamo alcuni  Trading System cosa ci dicono :

  • IL TS  di pubblico dominio timeframe daily" ( MM 50 vs 325) , ottimo per prendere posizione nel mercato con ottica di lungo termine, vede sulle principali borse mondiali  una situazione   sempre  rialzista ma con la russia e gli emergenti in affanno a causa della crisi del petrolio,  le commodities in profondo rosso (gold e crude oil) e il dollar index  e T_ Note   nettamente Long. [grafico in allegato]

 

  • Il mio TS  sui futures timeframe intraday (5H)   vede il il  Long  appannato;  T_note  e Bund passato saldamente LONG. Commodities (gold,  petrolio)  sempre Short. Cross euro/dollaro sempre SHORT.

 

  • Il trading system reso popolare da Dog Short su base mensile  ancora  LONG per dicembre, S&P_500 ha chiuso novembre  con un guadagno del    2,45%. Tutte  e tre  le medie mobili mensili danno Long sullo SP500  e tre dei cinque ETF  del  Portafoglio IVY   segnalano "investito" con l'eccezione dell'etf sulle commodities e sull'azionario globale .

Vediamo  ora alcuni indicatori anticipatori dei punti di svolta del mercato  cosa ci dicono :

  • l’andamento dell’Up-Down Volume al NYSE a 18,78  in termini di media a 250 giorni conferma  il LONG ($NYUD), il dato differenziale risulta positivo  dalla fine  di luglio 2012. Da allora, non è mai tornato sotto la linea dello zero,"ossia se i compratori prevalgono sui venditori, il mercato sale, punto.  Finchè vi è prevalenza di Up Volume, non ci sarà motivo di temere_Gaetano Evangelista".

 

  • $OEXA200R (indica la percentuale di azioni dello S&P100  che sono sopra alla  loro MM  a 200) è un indicatore tecnico disponibile sul StockCharts.com che può essere utilizzato per la previsione di entrate prudenti  e dei punti di uscita per il mercato azionario, ora indica 72,00. Sopra il 55%  siamo in fase long del mercato ,  sotto il 45% si apre una fase short , tra il 45 il 55   siamo in una zona di incertezza.

 

  • Il Vix  a  21,08 (50 versus 500) lancia un warning per l'equity,si conferma  Long (quindi short per l'equity),  è stato short dal febbraio 2012 all'ottobre 2014!

 

 

 
 
 

Wall Street chiude peggiore settimana dal 2011, petrolio a picco sotto $58

Post n°1781 pubblicato il 13 Dicembre 2014 da Lucky340
 
Foto di Lucky340

NEW YORK (WSI) - Bilancio in rosso per Wall Street, che chiude la peggiore settimana dal 2011 a causa del crollo delle quotazioni del petrolio e la pubblicazione del dato sui prezzi alla produzione. Non basta la fiducia dei consumatori misurata dall'Universita' del Michigan, salita più delle attese, a riportare ottimismo.

Nel finale, il Dow segna un calo dell'1,8% a 17.284 punti, il Nasdaq perde l'1,16% a 4.653 punti mentre lo S&P 500 flette dello 1,62% a 2.002 punti.

Soltanto una settimana fa S&P 500 e Dow Jones avevano chiuso su livelli record, rispettivamente per la 49esima e 34esima volta da inizio 2014.

Chiusura ai minimi da maggio 2009 per i futures sul petrolio scambiati a New York, che hanno incrementano le perdite dopo che l'Agenzia internazionale dell'Energia ha tagliato le previsioni per la domanda globale di petrolio per la quarta volta in cinque mesi. Il contratto Wti consegna gennaio al Nymex ha terminato la seduta in calo di 2,14 dollari (circa -3,3%) a 57,81 dollari al barile, in lieve recupero dai minimi di giornata.

Sul fronte macro, i prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono calati in novembre dello 0,2% mentre al netto delle componenti volaliti, l'indice core e' rimasto invariato. Le attese degli analisti erano per una flessione dello 0,1% per l'indice headline a fronte di un aumento dello 0,1% per la componente core. Su base annua i prezzi alla produzione sono cresciuti in novembre dell'1,4%, in rallentamento rispetto all'incremento dell'1,5% registrato in ottobre. Si tratta del minor incremento su anno da febbraio.

Intanto, la fiducia dei consumatori misurata dall'Università del Michigan è salita a dicembre a 93,8 punti dagli 88,8 di novembre. Il dato è nettamente migliore delle attese degli analisti che si attendevano un rialzo più limitato a quota 90 punti.

Volatilità alle stelle: il Chicago Board Options Exchange Volatility Index, che monitora i costi delle opzioni sullo S&P 500, noto anche come VIX o in gergo indice della paura, è balzato questa settimana +70%, al guadagno su base settimanale in più di quattro anni.

I mercati azionari globali hanno perso un valore superiore a $1 trilione ($1.000 miliardi) nell'ultima settimana, sulla scia del tonfo dei prezzi del greggio.

L'avversione al rischio continua a spingere gli investitori verso i titoli di stato americani, i cui rendimenti sono crollati cosi' come visto in Germania e Regno Unito. Sono tornati i timori per la crescita globale dopo che la produzione industriale in Cina a novembre e' salita ma meno delle attese e dopo che l'Agenzia internazionale per l'energia ha tagliato le stime per la domanda 2015.

Il Treasury a dieci anni ha visto i rendimenti - che si muovono inversamente ai prezzi - scendere fino al 2,082%, minimo intraday del 16 ottobre. In Germania il bund con la stessa scadenza ha visto rendimenti arrivare su minimi record (allo 0,629%) mentre quello inglese si e' riportato sui livelli del maggio 2013 (all'1,81%). Il rendimento del Treasury a 3 mesi viaggia al ribasso allo 0,0228%

Tra i titoli, focus sui Adobe Systems dopo che il produttore di software ha riportato vendite superiori alle previsioni, raggiungendo un accordo per acquistare Fotolia, fornitore di contenuti di fotografie, per $800 milioni.

Sul valutario, Euro +0,31% a $1,2450; dollaro/yen -0,24% a JOY 118,37. Euro/yen +0,08% a JPY 147,39.

da http://www.wallstreetitalia.com

 
 
 
 
 

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Data di creazione: 04/05/2010
 

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