Creato da lunagiallablu il 27/12/2007

luna gialla blu

questa è la mia vita

 

 

 

Post n°126 pubblicato il 08 Gennaio 2009 da lunagiallablu

 

C’è nell’intimità degli uomini un confine
che né l’amore, né la passione possono osare:
le labbra si fondono nel terribile silenzio
e il cuore si spezza per amore.

 

Anche l’amicizia qui è impotente, e gli anni
pieni di felicità alta infiammata,
quando l’anima è libera e distratta
dal lento languore della voluttà.

 

Pazzo è colui che vi si appresta,
raggiungerlo è morire d’angoscia...
Ora puoi capire perché non batte
il mio cuore sotto la tua mano.

 

Anna Achmatova, Stormo Bianco 1915

 
 
 

Post N° 125

Post n°125 pubblicato il 04 Gennaio 2009 da lunagiallablu



Sono di essenza diversa.
 La loro pace e la loro guerra

 Sono come il vento e la tempesta.

 
La guerra cresce dalla loro pace
 Come il figlio dalla madre.

 Ha in faccia

 I suoi lineamenti orridi.


La loro guerra uccide
 Quel che alla loro pace

 è sopravvissuto.

 
  Bertolt Brecht

 
 
 

Post N° 124

Post n°124 pubblicato il 03 Gennaio 2009 da lunagiallablu




...

Anzi,la persona che nasconde e quella a cui viene nascosto, in una parte profonda di loro stesse, sanno tutte e due di sapere. Anche se la differenza stà solo tra il dire e il non dire, a causa del fatto di aver tracciato una linea, man mano che aumenta il peso del tempo, può anche crearsi una grande lacerazione. Ma può anche accadere che, per il fatto di non aver detto, si possano evitare delle irreparabili ferite. A seconda del carattere dei personaggi coinvolti, quale sia la soluzione migliore può variare, ma ad ogni modo, l'unica cosa che mi sembra sicura è che il corpo e la mente delle persone ricevono e trasmettono molte più informazioni di quante le persone stesse non pensino. Questa colorazione misteriosa a volte mi spaventa, perchè mi dà la sensazione di essere completamente esposta, a volte mi conforta e mi stringe il cuore.

Banana Yoshimoto, Il corpo sa tutto


 
 
 

Post N° 123

Post n°123 pubblicato il 30 Dicembre 2008 da lunagiallablu

“Se presupponi l’uomo come uomo e il suo rapporto col mondo come un rapporto umano, potrai scambiare amore soltanto con amore, fiducia solo con fiducia ecc… Se vuoi godere dell’arte, devi essere un uomo artisticamente educato; se vuoi esercitare qualche influsso sugli altri uomini, devi essere un uomo che agisce sugli altri uomini stimolandoli e sollecitandoli realmente. Ognuno dei tuoi rapporti con l’uomo, e con la natura, dev’essere una manifestazione determinata e corrispondente all’oggetto della tua volontà, della tua vita individuale nella sua realtà.
Se tu ami senza suscitare un’amorosa corrispondenza, cioè se il tuo amore come amore non produce una corrispondenza d’amore, se nella tua manifestazione vitale di uomo amante non fai di te stesso un uomo amato, il tuo amore è impotente, è un’infelicità
”.

Karl Marx. Manoscritti economico-filosofici del 1844.


                                               Camille in   Un cuore in inverno


 
 
 

Post N° 122

Post n°122 pubblicato il 28 Dicembre 2008 da lunagiallablu





Fuori c’è il mondo, i padri, le leggi, gli eserciti, i registri in cui iscrivere il tuo nome…Qui dentro siamo solo noi…poi entreranno e tu non sarai più mio…Ma finché dura la notte, finché la luce di una stella vagante è a  picco su di noi, noi siamo i soli al mondo…

Erri De Luca, In nome della madre



 
 
 

Post N° 121

Post n°121 pubblicato il 20 Dicembre 2008 da lunagiallablu



Era mezzanotte e le strade erano quiete. Una brezza dolce, leggera soffiava dal Nilo. Io camminavo nella pace della notte. Non sentivo alcuna pena. attorno a me, tutto sembrava darmi calma. La brezza lieve che mi accaraezzava il volto, le strade vuote, le porte e le finestre chiuse, la sensazione di essere respinta dalla gente e al tempo stesso di poterla respingere. l'estraniamento da tutto, persino dalla terra, dal cielo e dagli alberi. Ero come una donna che cammina attraverso un mondo incantato a cui non appartiene. Libera di fare tutto ciò che vuole, e contemporaneamente di non farlo. Che prova il raro piacere di non avere legami con nessuno, di avere rotto con tutto, di avere tagliato tutti i rapporti con il mondo intorno, di essere completamente indipendente, libera da qualsiasi servitù verso l'uomo, il matrimonio o l'amore, di aver rotto ogni costrizione radicata nelle leggi e nelle regole del tempo o dell'universo. Se il primo uomo che trova non vuole, avrà il prossimo o il successivo. Non occorre aspettare quell'uomo. Nè piangere se non viene, nè aspettarsi qualcosa e soffrire quando le proprie speranze sono vanificate. Non aspetta nè desidera nulla. Non teme più, perchè ha provato tutto quello che può farle male.

Nawal Al Saadawi, Firdaus, storia di una donna egiziana.

 
 
 

Post N° 120

Post n°120 pubblicato il 17 Dicembre 2008 da lunagiallablu



Lei si spoglia nel paradiso
della sua memoria
Lei non conosce il destino feroce
delle sue visioni
Lei ha paura di non sapere nominare
ciò che non esiste.


Alejandra Pizarnik

 
 
 

Post N° 119

Post n°119 pubblicato il 14 Dicembre 2008 da lunagiallablu

    Entre moi

Eccola la vivacità
ch'è nascosta nella stanchezza:

potrei chiederti di venire con me ogni sera
ad ubriacare le stelle.

proprio lì dove ti cerco
e m'incontro ogni sera più stanca,
dove verità e menzogna
sono figlie abbandonate della noia.

Le attese.
- queste attese che mi uccidono e che mi salvano-
sono solo brevi pause,
come sorsi
fra l'inizio delle labbra
e la sorgente.

Beatrice Nicolai
 

 
 
 

Breve assenza..................................ingiustificata.

Post n°118 pubblicato il 12 Dicembre 2008 da lunagiallablu

 
 
 

Post N° 117

Post n°117 pubblicato il 12 Novembre 2008 da lunagiallablu



Forse al mattino andando in un'aria di vetro
arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo:
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di me, con un terrore di ubriaco.

Poi, come s'uno schermo, s'accamperanno di gitto
alberi case colli per l'inganno consueto.
Ma sarà troppo tardi; ed io me n'andrò zitto
tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.

Eugenio Montale, Ossi di seppia

 
 

 
 
 

Post N° 116

Post n°116 pubblicato il 09 Novembre 2008 da lunagiallablu


"La parola è un'ala del silenzio..."

Pablo Neruda

 
 
 

...e voler non scendere più!

Post n°115 pubblicato il 07 Novembre 2008 da lunagiallablu



Cosimo era sull’elce. I rami si sbracciavano, alti ponti sopra la terra. Tirava un lieve vento; c’era il sole. Il sole era tra le foglie, e noi per vedere Cosimo dovevamo farci schermo con la mano. Cosimo guardava il mondo dall’albero: ogni cosa, vista da lassù, era diversa, e questo era già un divertimento. Il viale aveva tutt’altra prospettiva, e le aiole, le ortensie, le camelie, il tavolino di ferro per prendere il caffè in giardino. Più in là le chiome degli alberi si sfittivano e l’ortaglia digradava in piccoli campi a scala, sostenuti da muri di pietre; il dosso era scuro di oliveti e, dietro, l’abitato d’Ombrosa sporgeva i suoi tetti di mattone sbiadito e ardesia e ne spuntavano pennoni di bastimenti, là dove sotto c’era il porto. In fondo si stendeva il mare, alto d’orizzonte, ed un lento veliero vi passava.
 Italo Calvino, Il barone rampante

 
 
 

Post N° 114

Post n°114 pubblicato il 03 Novembre 2008 da lunagiallablu

 





Cade giù perla dopo perla


la pioggia...

che è libera,

che è impossibile da catturare.

Sono pezzi d'argento,

una pioggia di perle libere d'argento.

 dal web



 
 
 

Post n°113 pubblicato il 22 Ottobre 2008 da lunagiallablu


( Trovano posto, oggi, i versi inviati da un caro amico. Grazie )

Io non ho bisogno di denaro.

Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all’orecchio degli amanti....
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.

Alda Merini
 
 
 

Post N° 112

Post n°112 pubblicato il 21 Ottobre 2008 da lunagiallablu



Inizio

Tu sei lì, costruisci una casa
e io sono qui, distruggo un ricordo,
la nostra casa, aperta a tutti
e la mia memoria che era aperta al tuo viso.

Hoda Ablan, Non ho  peccato abbastanza

 
 
 

Post N° 111

Post n°111 pubblicato il 19 Ottobre 2008 da lunagiallablu



Portare la nostra parte di notte,

la nostra parte di mattino.
Di immensa gioia riempire il nostro spazio,
il nostro spazio riempire di disprezzo.
 

Qui una stella, là un'altra stella.
Qualcuno smarrisce la via!
Qui una nebbia, là un'altra nebbia.
Poi, il giorno!

Emily Dickinson

 
 
 

Post N° 109

Post n°109 pubblicato il 16 Ottobre 2008 da lunagiallablu



 Scirocco


O rabido ventare di scirocco

che l'arsiccio terreno gialloverde

bruci; 

e su nel cielo pieno

di smorte luci 

trapassa qualche biocco

di nuvola, e si perde.

Ore perplesse, brividi

d'una vita che fugge

come acqua tra le dita;

inafferrati eventi, 

uci-ombre, commovimenti  

delle cose malferme della terra;

oh alide ali dell'aria


ora son io

 l'agave che s'abbarbica al crepaccio

 dello scoglio

 e sfugge al mare da le braccia d'alghe

 che spalanca ampie gole e abbranca rocce;

e nel fermento

d'ogni essenza, coi miei racchiusi bocci

che non sanno più esplodere oggi sento

la mia immobilità come un tormento
.

Eugenio Montale, L'agave sullo scoglio



 
 
 

Post N° 108

Post n°108 pubblicato il 14 Ottobre 2008 da lunagiallablu


Vide i busti e i profili dei soldati che cavalcavano di fianco alla carrozza, e la folla lungo il percorso: i pugni alzati, e facce stravolte con le bocche spalancate a insultare e a maledire e a invocare una morte, la sua morte! Proseguendo verso Porta San Gaudenzio, s'accorse che per non sentire quelle grida bastava non ascoltarle. Guardava i volti e i corpi degli uomini là fuori come avrebbe guardato dei pesci in una boccia divetro; li vedeva lontani ed anche strani, anzi si meravigliava di non aver mai fatto caso a quei dettagli che ora le sembravano così assurdi; di non essersi mai stupita in precedenza di quelle forme, considerandole – come tutti – inevitabili, e assolutamente sensate! Di averle sempre credute... normali! Quei cosiddetti nasi, quelle orecchie.... Perché eran fatte così? Quelle bocche aperte con dentro quei pezzi di carne che si muovevano. Che insensatezza! Che schifo! E quell'esplosione incontenibile di odio, da parte di individui che fino a pochi giorni prima non sapevano nemmmeno che lei esistesse e ora volevano il suo sangue, le sue viscere, reclamavano d'ammazzarla loro stessi, lì sul momento e con le loro mani... C'era forse un senso, una ragione in tutto questo? E se non c'era, perché accadeva? Ecco, pensava: io sto qui, e non si perché sto qui; loro gridano, e non sanno perché gridano. Le sembrava di capire, finalmente!, qualcosa della vita: un'energia insensata, una mostruosa malattia che scuote il mondo e la sostanza stessa di cui sono fatte le cose, come il
mal caduco scuoteva il povero Biagio quando lo coglieva per strada. Anche la tanto celebrata intelligenza dell'uomo non era altro che un vedere e non vedere, un raccontarsi vane storie più fragili d'un sogno: la giustizia, la legge, Dio, l'inferno...



Arrivavano da ogni parte della
bassa e anche dalle città: da Novara, da Vercelli, da Gattinara; con le famiglie, con gli amici, con i vecchi di casa, con i bambini, con i carri carichi di vino e di cibarie per far baldoria, e stare in allegria, e festeggiare la fine dell'estate. Non erano gente sanguinaria, né malvagia. Al contrario, erano tutti brava gente: la stessa brava gente laboriosa che nel nostro secolo ventesimo affolla gli stadi, guarda la televisione, va a votare quando ci sono le elezioni, e, se c'è da fare giustizia sommaria di qualcuno, la fa senza bruciarlo, ma la fa; perché quel rito è antico come il mondo e durerà finché ci sarà il mondo. (Finché continueranno ad esserci degli uomini ci saranno i Gesucristi e le Gesucriste, come disse Antonia).

Sebastiano Vassalli, La chimera

 
 
 

Post N° 107

Post n°107 pubblicato il 12 Ottobre 2008 da lunagiallablu


Essere capaci di sopportare la propria mente, di aspettare mentre la tempesta interiore di pensieri intollerabili si scatena, per poi restare a contemplare i resti con qualche speranza di capire quello che è successo, è un invidiabile stato mentale.

Hanif Kureishi, Nell'intimità


 
 
 

Post N° 106

Post n°106 pubblicato il 05 Ottobre 2008 da lunagiallablu



Per mare


 
Nel più alto punto
dove scienza è oblìo d'ogni sapere
e certezza, mi dicono,
certezza irrefutabile venuta incontro
 
o nel tempo appeso a un filo
d'un riacquisto d'infanzia,
 
tra sonno e veglia, tra innocenza e colpa,
 
dove c'è e non c'è opera nostra voluta e scelta.
 
"La salute della mente
è là" dice una voce
con cui contendo da anni,
una voce che ora è di sirena.

[...]
 


Mario Luzi 
 

 

 
 
 

La mia ambizione? Pensare che le parole possano cambiare le cose.

 

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