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No alla censura! Basta con l'imbroglio!

Questo blog è pubblicato in base all'art. 19 della Dichiarazione Universale dei diritti dell'Uomo, all'art. 10 della CEDU, all'art. 11 della Carta di Nizza, all'art. 6 del Trattato sull'Unione Europea, all'art. 21 della Costituzione Italiana.

La libertà d'espressione fa parte del patrimonio giuridico e morale mondiale.

 
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Creato da: lunarossa.1974 il 16/02/2007
Senza nè Santi nè Eroi.

 

 

La Suprema Corte giudica reato picchiare la convivente: si aprono le polemiche.

Post n°89 pubblicato il 23 Maggio 2008 da lunarossa.1974

 

Incredibile ma vero oserei sconcertante e un monito per tutti noi.

Ci è voluta la sentenza di Cassazione per poter stabilire di come picchiare la propria o il proprio convivente sia reato. Un uomo di 45 anni picchia da sempre la sua convivente, dalla quale ha anche avuto due figlie, la donna stanca delle ripetute violenze lo denuncia ma, di fatto, per lo Stato italiano ella non ha diritti alla difesa poiché ella è solo una convivente.

Determinata la donna va avanti fino a giungere davanti alla corte. Intanto la difesa dell'uomo si aggancia ad un appiglio ufficiale: il reato non sussiste, dato che la persona offesa era una "semplice convivente".

Per fortuna della donna un giudice ebro di buon senso ha cosi interpretato la legge e i suoi articoli:

"ai fini della configurabilità del reato di maltrattamenti in famiglia - si legge nella sentenza n.20647 - non assume alcun rilievo la circostanza che l'azione delittuosa sia commessa ai dani di persona convivente more uxorio".

Infatti, spiegano i giudici di piazza Cavour, "il richiamo contenuto nell'art.572 c.p. alla 'famiglia' deve intendersi riferito ad ogni consorzio di persone tra le quali, per strette relazioni e consuetudini di vita, siano sorti rapporti di assistenza e solidarietà per un apprezzabile periodo di tempo, ricomprendendo questa nozione anche la 'famiglia di fatto'".


Basta soltanto che "si tratti di un rapporto tendenzialmente stabile, sia pure naturale e di fatto - continuano gli 'ermellini' - instaurato tra due persone con legami di reciproca assistenza e protezione". Nel caso di specie, dunque, risulta "l'esistenza di una vera e propria stabile convivenza di fatto, durata oltre 10 anni, dalla quale sono nate due figlie, dando luogo - conclude la Suprema Corte - ad una situazione qualificabile come famiglia di fatto, i cui componenti sono ricompresi nella tutela prevista dall'articolo.

A mio avviso le polemiche nate a fronte di questa sentenza non dovevano avere motivo di nascere.

Insisto e preciso che nessuno avrebbe dovuto mettere in dubbio l'esistenza di reato in questo caso: anzi, dubbi davanti ad una qualsiasi violenza non dovrebbero mai esserci e senza distinzione di alcuna natura.

Potevano essere una coppia omo e non voglio nemmeno immaginarmi quale mostruosa difesa avrebbero potuto portare in aula.

Smettiamola di catalogare gli esseri umani, essi nessuna distinzione debbono avere davanti alla legge ne debbono subire gli attacchi vigliacchi degli ultra conservatori; no se volgiamo tentare di superare questa situazione societaria tragica e incontrollabile.

Ricordo nuovamente che nel nostro Stato urge un decreto legge categorico nel dare l'assoluta parità sociale.

Il diritto per le copie di fatto, siano esse etero o non, di poter usufruire degli stessi diritti delle famiglie cosi definite orribilmente ufficiali e legali.

Stessi diritti in caso di malattia ed assistenza, stessi diritti di successione o ereditari in generali, stessi diritti per i figli nati in queste coppie, stessi diritti a ricevere le sovvenzioni messe a disposizioni dallo stato.

Ricordo inoltre che queste coppie _ illegali _ pagano le tasse e producono come chiunque altro: questa distinzione è tanto criminale quanto vigliacca!

Esorto il governo ad intervenire ma incito voi, semplici cittadini, a garantire difesa, tutela e protezione verso ogni essere umano che viva sotto i dettami della legalità e non a seconda della sua fede religiosa, politica o sessuale o altra credenza. Dimostriamoci migliori di chi, perpetuamente, agisce con mano vessatoria e criminale verso i sotto titolati diversi.









 
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LA DESTRA ATTACCA E PROMUOVE LA STERMINAZIONE DI MASSA.

Post n°88 pubblicato il 20 Maggio 2008 da lunarossa.1974

 

La Destra attacca:


Maroni sterminerà i campi rom; dove manderà i rom sfrattati è mistero, visto quanto ci costerebbe un rimpatrio di massa li sparpaglierà in qualche periferia.

La Russa immetterà nelle nostre strade pattuglie di sceriffi, ma solo dalle 24 alle 2 di notte, e di giorno? E come farà con la mancanza di personale lamentata da questure e caserme?

Berlusconi intende seppellire la Campania con 3 inceneritori e ben 10 discariche; a dargli una mano saranno i militari addetti ai carri armati puntati contro gli abitanti. Ma non contro Bassolino.

La Carfagna ha in cuore di rinnegare gli omossessuali. Secondo lei non esistono, sono solo un fenomeno da baraccone.


Non mi sono mai piaciuti i provvedimenti varati in tutta fretta e in nome di un emergenza nata e voluta da chi, del Paese, se ne è sempre fregato.

Non mi piacciono i metodi della Destra, né tanto meno i metodi dell'oramai tramontata Sinistra, oggi piu complice che mai.

Voglio parlare delle tante donne vittima delle violenze feroci subite negli angoli bui di città logorate, abusate, inabissate sotto tonnellate e tonnellate di spazzatura e degrado umano e ambientale. Delle nostre fabbriche costrette a chiudere dalla manovalanza schiavista e sotto pagata.

Delle nostre tante vie divenute ghetti dall'aria putrida.

Delle loro mosse risolutive e dal grande impatto mediatico.

Della loro idea di attentare sempre più la democrazia traballante con un'azione dittatoriale militare.

Abbiamo noi tutti responsabilità non indifferenti: ognuno di noi ha contribuito alla prolificazione degli immigrati non adatti a vivere in Nazioni come la nostra. La politica non è la sola a doversi recitare il mea culpa.

Non soltanto gli abusati romeni o albanesi; ma anche i cinesi, i nigeriani e altri ancora anche se in numero inferiore.

I cinesi hanno “ invaso “ molte aree italiane: Prato ad esempio si è vista sottrarre tutta via Pistoiese.

Chi gliele ha vendute le case? E i negozi? Noi naturalmente.

Noi quando abbiamo visto i loro bei portafogli gonfi: gli abbiamo venduto a prezzi super gonfiati le nostre case. I cinesi è bene dirlo non violentano le nostre donne, solo le loro. Ma a noi non importa. I cinesi fanno crescere i loro figli a noi italiani fino ai 3 anni di età e dietro un mensile di tutto rispetto: ma qui nessuna associazione umanitaria scende in campo a difendere i diritti di questi bambini strappati due volte dalle persone a loro care. Due volte perché la prima è quando neonato viene staccato dal seno materno per darlo ad una estranea, la seconda perché a 3 anni viene diviso senza troppi scrupoli dalla donna estranea che ormai chiamava mamma. Per non parlare dello schiavismo che esercitano nelle loro fabbriche a danno di connazionali classificati come serie B: i cinesi violano ogni diritto umano e sotto il nostro tetto. Tuttavia lo fanno tra di loro e questo sembra legittimare la nostra spontanea indifferenza. Peccato che grazie a loro molte fabbriche, soprattutto tessili, son state chiuse! I mercatini rionali e i negozi vendono solo abbigliamento cinese.

Tanto meno è colpa delle frontiere aperte se ad oggi ci ritroviamo con le città invase dai clandestini: semmai è nuovamente colpa di chi, incapace, non ha saputo nel tempo costruire un progetto che impedisse l'invasione incontrollata.

Ricordo da ragazzina, più o meno 27 anni fa, quando passeggiando per Roma con mia nonna, vedevo i Rom, i zingari, borseggiare turisti e italiani, in paranza.

Ancora ricordo quando frequentavo le superiori a San Paolo, sul ponte Marconi circa 22 anni fa.

Mia madre era preoccupatissima poiche, sotto il ponte Marconi vi era una numerosa colonia Rom: già allora si sapeva del loro rubare nelle case e nelle borse e anche il loro rapinare o sequestrare bambini. Nulla di nuovo ad eccezione che nel tempo si sono triplicati e sono nate nuove colonie di immigrati.

Non possiamo pretendere che chi, nel proprio paese, cresce e vive senza regole ne diritti ne doveri sappia poi rispettare le nostre regole.

Gli albanesi e i romeni e i nigeriani non comprenderanno mai le nostre regole poiché nella loro terra non c'è ne sono e vivono e nascono sotto una perpetua guerra civile. Occhi abituati alla sofferenza, al dolore, alla morte e alle violenze.

Per loro violentare una donna è normale, come il rubare o il pisciare sotto i portici.

Sbandierare questa pericolosa presa di posizione tutta di matrice destriana è pericoloso e potrebbe innescare una serie di detonatori incontrollabili. Guerriglia urbana.

Laddove il pugno saldo dello Stato sguinzaglierà i suo super commissari gli immigrati si vendicheranno con ancora più ferocia.

I numeri parlano chiaro: sono tanti e sono logisticamente ben sparpagliati e molti di loro sono entrati nelle file di clan mafiosi e camorristici. Gia ieri a Tor di Valle, sempre a Roma, ci sono stati tafferugli.

Vorrei dire al neo ministro Maroni di fare molta attenzione. Questa determinazione potrebbe riservargli ritorsioni politiche.

Spiegargli che non è necessario usare la forza per ripulire l'Italia, basterebbe una buona dose di lungimiranza e progetti a lungo termine.

Vanno bene le leggi ma non la repressione.

Cominciamo ad alleggerire le carceri: quanti immigrati ci sono li dentro? Tutti a casa e subito. Senza distinzione di reato. Prima di rispedirli

Quella benedetta via Anelli e quante vie come questa nelle nostre città?

Smantelliamoli questi ghetti, sparpagliamoli, induciamoli ad abbandonare le nostre aree metropolitane. Rendiamoli deboli. Isolati saranno meno feroci.

Vecchie fabbriche in disuso, casermoni abbandonati diventati alloggi clandestini: monitoriamoli.

Rendere reato la clandestinità significa generalizzare un fenomeno tutt'altro che marginale.

Spesso la loro clandestinità è frutto del nostro lucrare: a Caserta, le masserie, li obbligano a lavorare incessantemente con uno stipendio da fame e li mandano a dormire in stalle inutilizzate. Anche questi italiani andrebbero severamente puniti poiché la loro mancanza di responsabilità rende vano ogni disegno creato a controllare immigrati ed extra comunitari.

Nell'edilizia lo sfruttamento è lo stesso.

Il pugno di ferro non servirà a nulla ma solo ad aizzare ancor più animi di per se già bellicosi.

L'ultima volta che ho visto Roma ne ho sofferto.

Non vi era marciapiede dove non risiesse un ambulante o passeggiasse un drogato o non sostasse un immigrato dalla faccia poco rassicurante.

Il centro storico ne è una immane cozzaglia.

Anche innanzi gli illustri palazzi del potere sostano; lì dove i Big sfilano e le telecamere l'immortalano.

Il decreto di Maroni non approderà a nulla di serio e sostanzioso: un disegno di legge che susciterà forti tensioni per poi implodere ed esplodere nelle nostre strade già rese insicure.

A questo si aggiunge la brillante idea del ministro della Difesa Ignazio La Russa.

Pattugliamento terrestre dell'esercito per fronteggiare l'allarme sicurezza nelle metropoli. Ci vogliono militarizzare.

Pattuglie composte da un poliziotto un carabiniere un soldato e un vigile urbano, dalle 12 alle 2 di notte. E di giorno? Immagino che scatteranno le vendette dell'altro fronte.

So per certo che molte caserme lamentano la mancanza di personale: non so come la Russa voglia trovare la materia umana per assemblare questi gruppi.

Vorrei ancora aggiungere che ci è stata un'anticipazione su quello che vorrà diventare l'azione capace di sconfiggere la grave situazione rifiuti in Campania.

Anche qui si evince l'intento di militarizzare e reprimere.

Da anni si tenta di costruire un termovalorizzatore ad Acerra: un impianto divenuto oggetto di critiche e polemiche sia per la sua struttura non adatta ne ha difendere l'ambiente circostante ne tanto meno quella dei suoi vicini di casa, sia per le infiltrazioni da parte dei clan camorristici. Gli stessi potranno smerciare meglio i rifiuti tossici provenienti da varie parti di Italia avendo un parziale controllo sull'impianto di Acerra. Tra l'altro Prodi ha già firmato il consenso ad usare il nuovo impianto per bruciare balle non a norma: un inceneritore capace di rilasciare nell'aria polveri altamente cancerogenie Chissenefrega se in futuro in Campania aumenteranno i casi di leucemia, tumori, nascite con malformazioni; a chi importa se mangeremo cibi contaminati. Abbiamo lasciato morire i nostri soldati con l'amianto e l'uranio figuriamoci se ci fermava qualche tumore in piu!

Dicevamo, oltre all'impianto di Acerra si prevede la costruzione di altri due inceneritori: uno a Salerno e uno a Caserta.

Quindi, tre impianti e subito l'apertura di ben 10 discariche.

Sapete quanti anni sono che i vari super commissari tentano di aprire discariche?

Tra queste alcune son risultate altamente inquinate e intrise di percolato. Alcune non si son aperte per le forti tensioni che hanno provocato nei centri abitati; centri che si sarebbero viste vicine di casa, troppo vicine, con una discarica a cielo aperto.

Le aperture saranno possibili, stando a quanto si legge dalle anticipazioni, grazie ad un super lavoro di copertura da parte della forza militare: non sono sicura ma forse gli daranno la licenza per uccidere sul colpo chi tenta di opporsi. Nessuno ricorda Marigliano? Eppure si tratta solo di pochi mesi fa. Il corpo armato dello Stato costretto dai suoi “ padroni “ a manganellare uomini, donne e bambini.

Intanto il neo Presidente Berlusconi si vede arrivare sulla sua scrivania un progetto di tutto rispetto da parte dell'armatore partenopeo Salvatore Lauro. Un progetto che non solo non pretenderà soldi dallo Stato e che verrà completato nel giro massimo di 6mesi ma che risolverà nella maniera più pulita possibile l'annoverosa questione Campania. Non credo il Berlusconi l'accetterà: i suoi interessi e “ amici “ glielo impediranno! Tuttavia non nascondo la speranza di un mio errore.

Stiamo attenti a mostrarci troppo entusiasti di queste nuove misure di sicurezza, poca sicurezza ma molta repressione che si sa è madre di ogni rivoluzione.

I comitati civici sparsi in tutta Italia dovrebbero comunicare tra loro e far forza su un progetto meno immediato ma di certo capace nel tempo di ridarci sicurezza.

È giunto il momento di “ lodare “ la ministra per le pari opportunità Carfagna.

Riflettevo sul termine pari oppurtunità e non so perche l'immagine che mi giungeva era di un qualcosa mirato alla salvaguardia di tutte quelle fasce sociali deboli come ad esempio le donne, i diversamente abili, e i discriminati di qualsiasi natura. Anche gli omosessuali.

Evidentemente mi sbagliavano o la neo ministra non sa di cosa tratti il suo dicastero.

Altro caso di incapacità?

La Carfagna nega il patrocinio al GayPride: con i ringraziamenti di tutte quelle classi bigotte e profondamente ed ottusamente cattoliche.

Ma fa di piu.

Dice ai microfoni che in Italia non esiste affatto questa discriminazione: e allora perché gli nega il consenso?

Perchè ad oggi le coppie omosex non hanno le stesse opportunità e non parlo di adozioni ma di eredità o di diritto in caso di malattia e cose del genere. O come l'obbligo da parte di conviventi omo a pagare doppia tassa della televisione di Stato poiché la legge non li riconosce come utenti di un unico domicilio. Roba da matti.

Avete notato di come tutte queste notizie apprese per vie ufficiali rasentino una sorte di volontà dittatoriale e repressiva?

Non so voi, ma io comincio a sentirmi soffocare.

L'alternativa è costituirsi e riformare un modello di sinistra.

Certo servono uomini e donne carismatici, capaci e coraggiosi.





 
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Ragazzo vittima delle frange estreme di una sottocultura di destra. 

Post n°87 pubblicato il 05 Maggio 2008 da lunarossa.1974

 


Raffaele Delle Donne, 20 anni, Guglielmo Corsi 19 metalmeccanico, Andrea Vesentini, 20, promoter finanziario.

All'appello mancano altri due nomi: la Digos sà che presto si costituiranno.

Vittime di un ambiente insano, della noia della voglia di adrenalina o del sentirsi partecipe di un progetto.

Forse anche cresciuti sotto l'aria malsana di Bossi e i suoi continui inviti ad imbracciare i fucili.

I super eroi che hanno ridotto in fin divita un giovane di 29 anni, Nicola Tommasoli.

Tre ragazzi che si dichiarano neo nazisti; commilitoni, fratelli, compagni in tutto.

Anche nel modo di vestire, di parlare, di ragionare: non individui ma figli di una matrice da brivido.

Teste rasate, occhiali neri, abiti neri. Il simbolismo che li contraddistingue e li identifica.

Il branco il loro unico modello, gli amici che li fanno sentire protetti, rispettati, importanti.

La loro scuola di pensiero ha sulle pareti affissi slogan d'altri tempi: inneggiano al razzismo, alla lotta ai meridionali. La nuova generazione che cresce all'ombra della repressione piu ignobile e vigliacca: andrebbero fermati.

Si sentono fichi, forti, invincibili.

Soprattutto credono o li hanno convinti di avere una missione da compiere. Ripulire l'Italia, ma soprattutto il nord, dagli invasati quali: gli immigrati, senza distinzione; meridionali o anche solo chi si veste in maniera diversa dalla loro. Della serie: se non sei con me sei contro di me in una sequela imbarazzante di atti intimidatori a danno di giovani malcapitati. Promuovono anche la xenofobia e il razzismo in tutte le sue sfaccettature e persecuzioni. Amano identificarsi come neo nazisti o neo fascisti. Basterebbero queste due sigle a legittimare una chiusura, cautelativa e categorica, della loro sede. E di tutte le organizzazioni che inneggiano e divulgano il razzismo.


Eppure prolificano e fanno congressi, promozioni, anche riviste. In Europa cominciano ad assumere i contorni di un esercito di tutto rispetto.

Forse questi ragazzi la sera che hanno massacrato e ridotto in fin di vita Nicola, uscivano proprio dal loro covo: la tana del plagio mentale. I centri sociali stile Black Water. Fatto sta che dietro una banale provocazione come la richiesta di una sigaretta e relativo rifiuto da parte del ragazzo scatta l'odio, la rabbia, la violenza.

Giu botte e pugni e calci.

Ora Tommasoli Nicola 29 anni grafico e dalle origini meridionali gioca, sdraiato su di un freddo lettino, un poker con la morte.

La Digos, la sera stessa l'agguato, subito riconosce la pista politica e inizia immediatamente a ricercare i violenti tra le fila di una sottocultura di destra. Le frange estreme. Frange note alle questure ma tuttavia, le questure, non hanno sufficienti poteri e non possono nulla.

Frange fatte risalire ad una borghesia ancora incapace di convincersi che l'era della classe sociale non è piu tollerata e tollerabile. Addirittura, se in un vecchio contesto sociale si accettavo esclusivamente membri dell'elite ora, pur di non perdere potere, accettano anche i metal meccanici.

L'importante, la caratteristica che deve assolutamente avere un loro adepto è l'ubbidienza e una spiccata incapacità a ragionare con la propria testa.

Comunque la pista prescelta subito risulta essere vincente ed individuano la pedina debole.

Alitandogli sul collo lo costringono, impauritolo, a costituirsi.

A dirla tutta nel convincerlo ci è stata una buona opera di persuasione da parte dei genitori di Raffele Delle Donne e del suo avvocato che ha avuto una trattativa strettissima con il capo della Digos. Tra l'altro l'avvocato, quasi a giustificare questo ragazzo dichiara: “ Non voleva ucciderlo. Era solo una scazzottatura “

Come se fosse normale uscire in branco e picchiare il primo che passa!

Quand'anche non avesse voluto il ragazzo ridurlo in fin di vita, trovo deprecabile e pericolo abituarci nel trovare giustificazioni verso questi ragazzi pronti a tutto e a scattare come molle al fischio del padrone!

I genitori, quasi sconcertati dalla testimonianza del figlio chiedono e rinnovano scuse e perdono alla mamma del ragazzo ormai in attesa che gli venga ufficializzata la morte celebrale.

Comprendo la disperazione di un genitore che scopre nel figlio l'atto criminoso ma mi domando, questa mamma, questo padre, non vedevano il figlio conciato come un SS?

Non leggevano i poster attaccati nella cameretta? Non lo vedevano “ Diverso “ tanto da domandarsi se per caso qualche cosa gli fosse sfuggita di mano?

Possibile che non ci accorgiamo piu di nulla, che ospitiamo nelle nostre case figli sconosciuti, estranei; che nulla vediamo o ascoltiamo?

Io non gli credo. Non credo nella loro buona fede anche perche, il loro pargoletto non era sconosciuto alla questura ma anzi, pur avendo appena venti anni vanta di un curriculum di tutto rispetto: atti violenti all'interno dello stadio, tra le strade, durante passate manifestazioni, divulgazione dell'odio e della violenza.

Come lui, e i suoi compagni anche il presidente della loro organizzazione: - Veneto Fronte Skinheads .

I loro slogan fanno paura e ancor di più se si pensa che allevano giovani incapaci di logica.

Il loro Presidente nel 94 subì 14 giorni di prigione per aver divulgano l'odio e perseguitato immigrati e italiani meridionali. Per aver alimentato l'odio verso gli omosessuali e aver istigato risse e quanto altro. 14 giorni e poi il giudice misteriosamente fece cadere tutti i capi d'accusa.

Dovreste sapere che in Italia a seguito dei gravi fatti avvenuti durante la seconda guerra mondiale è stata vietata nella maniera piu categorica l'assemblaggio di gruppi o organizzazioni o siti o riviste di pura stampa nazista e/o fascista.

Aggettivi come barracuda, inferocito riempono le pagine dei loro editoriali e riviste.

Certo, discutono e sembrano volere le stesse nostre cose:

  • lotta all'immigrazione incontrollata

  • lotta al precariato

  • lotta ai privilegi della casta e via dicendo.

Eppure noi, non ci sogneremmo mai di mandare in coma un ragazzo solo perche di un'altra regione e solo perche non ci ha voluto dare una sigaretta!!

Noi non ci sogneremo mai di girare in branco vestiti uguali e con i volti scuri.

Noi non assalteremmo mai un ragazzo solo perche di fede o di frangia o di gusti opposti ai nostri.

Non è intolleranza la mia versa un gruppo di persone che agisce diversamente da me.

La mia è preoccupazione verso un gruppo di persone che vivono e parlano e agiscono nel nome di un odio che mi rievoca storia e immagini maledette.

Questa è la sotto cultura di destra.

Inviterei i genitori di ragazzi che posseggono nelle loro camerette strane foto e ascoltano strana musica tetra e vestono come i piu obsoleti dei becchini ad alzare la guardia e a verificare dove passano il tempo e con chi.


Nicola non era un vandalo, non stava rubando, non aveva fatto nulla per aizzarsi contro un gruppo di facinorosi e dalla mente offuscata.

Tutto si riconduce ad una volontà macabra di controllare la società e di volerla piegare ai propri voleri.

Roberta Lemma






 
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Nessuna speranza per chi desidera donare la VITA! 

Post n°86 pubblicato il 29 Aprile 2008 da lunarossa.1974

 

Mi capita tra le mani uno dei tanti appelli lanciati con dignitosa sofferenza. Lo leggo e subito un sentimento di pura, nuda, feroce rabbia si impossessa di me facendomi vergognare per la mia estrema ignoranza e indifferenza.

Comprendo la difficoltà di mantenere alta l'attenzione quando un argomento non ci riguarda personalmente, o non riguarda direttamente un nostro caro; cosa proprio non tollero, cosa mi costringe ad abbassare il capo e la forza che estrapolo dalle righe scritte da uomini e donne che vivono loro malgrado in un tunnel senza luce. Senza speranza. E subito smetto di fare il mea culpa per ammonire e puntare il dito verso chi, si è fatto eleggere, verso chi, ha deciso che nella vita avrebbe tentato di governarci e quindi di proteggere ognuno di noi nelle più svariate situazioni, con professionalità e non sulla base di un empirismo inaccettabile; e non lo fa.

Non dovrebbe esser compito mio appoggiare con sincera solidarietà gli appelli di queste persone coraggiose e lasciate sole a condurre una vita che di giusto ha poco.

Come addormentarsi sapendo che c'è qualcuno che pende dalle nostre labbra, che attende una risposta, un aiuto, un minimo di doverosa attenzione. Discutiamo di scienza, di ricerca nel campo medico e subito ricordiamo il primo trapianto di cuore, di fegato, delle scoperte che hanno e ci hanno salvato da morte certa.

La scienza che spacca l'opinione pubblica: due fronti che si contendono senza esclusioni di colpi. Un ring, e due ombre che allacciano i guantoni e lucidano gli scarpini: i sani moralisti contro i disperati malati. L'arbitro che dovrebbe rappresentare quel senso di umanità capace di arbitrare con giustizia, latita. Gli uni contro gli altri. E noi?

Noi che non ci sogneremo mai di privare una persona di una speranza.

Noi che non ci sogneremo mai di negare ad una persona l'opportunità di realizzare un sogno.

Noi che non ci sogneremo mai di anteporre alle lacrime copiose di chi vive nella sofferenza i nostri miseri interessi di partito.

Noi, che vediamo il patos e non sappiamo far finta di non averlo visto.

Noi, che ruolo abbiamo? Che forza esercitiamo?

Nomino la legge 40 (http://www.parlamento.it/leggi/04040l.htm) e subito repentina mi si materializza l'immagine di San Pietro.

Sovrasta il cupolone a stringere le redini di un carrozzone pieno zeppo di politicanti incapaci di agire, di soffrire, di compiere atti equi e umani.

Tornando all'appello....

provate a immaginarvi due persone, un uomo e una donna.

Decidono di avere un figlio: lo concepiscono e lo partoriscono.

Pochi giorni di gioia: su di loro si abbatte la lama di un boia crudele.

10 mesi soltanto; i primi passati nella gioia, gli ultimi angoscianti, dilanianti, infinitamente crudeli.

Muore il loro piccolo ma non solo, scoprono come se già il tutto non fosse simile ad un inferno che la causa, il virus che ha ucciso il loro figlio si annidava nei loro DNA. Portatori sani della SMA; atrofia spinale muscolare. L'impotenza di un genitore davanti al figlio che si spegne lentamente giorno dopo giorno. Un lutto micidiale che ti squarcia il cuore rubandoti ninfa vitale: vorresti morire anche tu, ma decidi di riprovarci.

Queste persone, questa coppia chiusa nel dolore e forte della forza dell'altro riesce a sopravvivere, incredibilmente trovano la forza di lottare per quello che a me appare come un diritto indiscutibile ma che per altri diventa terreno dove esercitare forze e poteri, non meno miserabili interessi.

Vorrebbero, ora che sanno di essere entrambi dei sani portatori di SMA, avere un altro figlio con l'esame pre – impianto. Onde scongiurare la nascita di un altro figlio malato e destinato a sicure sofferenze e morte certa.

Non desiderano un figlio di tipo programmato: occhi blu, capelli biondi, di sicura statura e bellezza. Ma semplicemente un figlio sano.

Tuttavia, dopo mesi tutto tace poiché l'Italia non permette questa tecnica nemmeno in questi casi dove diventa indispensabile e umana se mi permettete.

Un paese dove reati di dubbia moralità come:

  • la pedofilia eccellente

  • lo stupro inarginabile

  • genocidi

  • sesso, droga e rockroll

  • istituzioni gremite di apparati deviati, amministratori mafiosi, associazioni a delinquere

lo comandano e lo costringono; ma che tutt'ora si dimostra fondamentalista e moralista.

Niente tecnica pre – impianto. Che vadano a farsi fottere quelli con la SMA e le loro statistiche dimostranti che è la malattia con il più alto tasso di mortalità infantile.

L'Italia cari signori, è un paese di bigotti ipocriti, di assassini e di criminali ma che, sentite bene, non può “ tollerare “ azioni volte a salvare la vita e debellare, nel corso delle generazioni, geni mortali come la SMA. Cancelli sbarrati quindi a questi genitori che chiedono un poco di umanità.

Naturalmente, la Santa Sede non intende retrocedere di un passo: loro al più intendono schiacciarci e ammorbarci ulteriormente con la storia dell'aborto. Perchè la vita va garantita!

Maledette incongruenze: ma questo slogan non dovrebbe investirci tutti garantendoci questo benedetto diritto alla vita? Non vale anche per queste persone che credetemi non sono affatto esigue nel nostro paese? Evidentemente non per loro. Per loro possono crepare. Non gli si vieta di procreare anime destinate alla sofferenza, all'accanimento terapeutico alla morte; a loro si vieta di procreare anime sane che potrebbero vivere.

Non finisce qui. Altro argomento, altro giro di roulette russa!

Fecondazione assistita.

.

La fecondazione assistita coinvolge il 5-7 per cento delle coppie con difficoltà a concepire (40-50 mila l'anno), passa attraverso 326 strutture cliniche pubbliche e private (il più alto numero dell'Unione Europea) e alimenta un giro d'affari stimato attorno ai 400 milioni di euro (3 miliardi di dollari degli Stati Uniti).

L'infertilità o l'impossibilità di avere un figlio danneggia sistematicamente la vita di una coppia costretta a vivere sotto i sensi di colpa, sotto l'ignoranza sociale, sotto l'usura psicologica degli infiniti trattamenti clinici. Sotto la solitudine e per finire sotto il potere esercitato da quei camici che si rifanno all'obiezione di coscienza.

Ora, vi dico il mio punto di vista.

Premesso che non discuto chi, pur dietro un giuramento che dovrebbe vanificare l'obiezione o l'idea religiosa personale, si nasconde appunto dietro l'obiezione di coscienza, esigerei che ogni circoscrizione garantisse un numero sufficiente di personale specializzato non obiettore.

Altrimenti il mio diritto, sancito dalla legge, decade nel momento in cui nella mia regione prevalgono gli obiettori agli altri, non credete?

Talvolta, gli stessi obiettori dichiarati commettono reati: in che modo?

La legge 40 prevede che, un obiettore può rifiutarsi di fare uno specifico trattamento ma, non deve rifiutarsi di prescrivere tutto ciò che occorre all'intervento in sé, sia che si trattino di esami antecedenti o post operazione. Quindi tutti gli esami richiesti dallo specialista per effettuare l'operazione non possono, per legge, restare inosservati dal medico di turno.

Vi faccio un esempio pratico.

Essendo fertile debbo recarmi in un centro specializzato in fecondazione.

Lo specialista mi richiede un esame, che dovrò farmi prescrivere dal mio medico di famiglia: vado quindi dal medico generico e lo stesso mi si rifiuta di prescrivermelo. La legge dice che è un suo dovere e che non può rifiutarsi appellandosi all'obiezione di coscienza ma lui se ne frega. Non solo.

Fa proselitismo e scuola di morale. Mi mortifica e mi umilia.

Questo è reato.






Non sorvoliamo l'aspetto economico.

Oltre alla difficoltà umana di chi si scopre impossibilitato al concepimento.

Oltre al disagio sociale che si crea e che ci si rinfaccia.

Oltre alla difficoltà delle mille peripezie burocratiche e cliniche.

Oltre al subire infiniti trattamenti e manipolazioni di sorta.

Oltre al delicato momento psicologico, agli abusi di potere che ci infliggono negli ambienti “ per bene “ esistono le spese esorbitanti:

Venticinque-30 mila euro se va bene.


In certi casi possono raddoppiare e, se si va oltre le terapie standard, arrivare a 90 mila.


Sommando analisi, farmaci e trattamenti è questo il costo approssimativo di un bambino che nasce dalla fecondazione medicalmente assistita. Finora in dettaglio non era stato mai calcolato.


Nel 2005 i bambini venuti al mondo in Italia grazie alle tecniche di fecondazione assistita sono stati quasi 9 mila, su un totale di circa 30 mila trattamenti eseguiti, un quarto dei quali effettuati all'estero per aggirare le restrizioni previste dalla legge 40, in vigore dal 2004.



Partiamo da qui, dal costo economico con cui deve fare i conti chi prova il legittimo desiderio di un figlio ma non ha i requisiti richiesti dalla legge o non trova spazio nelle lunghe liste di attesa, anche di anni, degli ospedali pubblici. E quindi, nel tentativo di procreare, si rivolge a una clinica privata, in Italia o all'estero.



I possibili esami richiesti per l'impianto..


- consulenza ambulatoriale ginecologica ed andrologica

- ecografia

- isterosalpingografia

- sonoisterografia

- isteroscopia

- laparoscopia

- valutazione del liquido seminale

- monitoraggio endocrino – ecografico della crescita follicolare

- inseminazione intrauterina (IUI)

- procedura FIVET

- procedura ICSI

- crioconservazione oocitaria



Forse sarebbe il caso di interessarci e di intervenire.

Se vi sentite solidali con questo articolo vi chiedo di sottoscriverlo.

Se vi sentite di non appoggiarlo vi chiedo, gentilmente, con quale logica e stato d'animo.

Grazie

http://unlaita.altervista.org/joomla-1.5.0_ita/


 
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Salvatore Ligresti:l'uomo richiamato dagli inferi a salvare l'Italia.

Post n°85 pubblicato il 24 Aprile 2008 da lunarossa.1974

 

Mi è difficile riuscire a scrivere in modo tale da arrivare a tutti: lanciando approfondimenti, e informazioni che ritenevo e ritengo vitali per la nostra democrazia.

Dovrei ogni volta lanciare lunghe premesse, spiegare che ciò che scrivo non è il frutto di sogni inquieti o noia, non è la scrittura di chi, limitata al suo metro o delimitata dai suoi credo, si oppone o sparla dell'altra sponda. Nemmeno ogni volta posso spiegare a chi mi da della insignificante giornalista, chi sono o cosa faccio. Se quel che vi scrivo vi apre nuovi orizzonti o vi aiuta a chiarire qualche dubbio bene, altrimenti pazienza.

Dovrei ogni volta ricordare che le notizie da me raccolte e riportate non si sono basate su di una sola testata giornalistica o agenzia ansa: non sono travisate o da me interpretate, ma riportate fedelmente e soltanto dopo aver letto, la stessa notizia, su tutte le fonti a disposizioni, sia autorevoli che non..

L'unica differenza tra me e un giornalista ospite da Vespa o Santoro o Mentana è che io non debbo sottostare ad accordi o intimidazioni o regole. Sono libera. Anche se per lo piu inascoltata. Soprattutto aspetto di circondarmi di persone che come me, hanno chiaro in mente cosa fare e come proseguire.

Proprio oggi, in un n editoriale scritto da uno scienziato e uscito sull'ultimo numero della rivista dell'Associazione Coscioni incita e spiega proprio come, la sola onesta e trasparente informazione potrà scacciare e liberarci dagli attentatori della nostra democrazia. Come per l'AIDS o le droghe vale la stessa regola: conoscere per capire e difenderci.

La storia della nostra Repubblica è costellata da fatti inquietanti: ma noi non sappiamo o per pigrizia mentale o per la troppa indifferenza inanellare tutti i tasselli. Il risultato è ovvio e sotto gli occhi di tutti. La lista dei misteri si allunga e anche quella degli impuniti.

La mia è e vuole essere una crociata. Anzi per dirla come il mio antagonista: - Una cordata contro tutte le mafie, i terroristi e gli estremisti. -

Non sono e non potrò mai essere di destra. Anche se l'attuale e striminzita sinistra non mi rappresenta più. L'ultimo baluardo è Pannella, anch'esso oramai agli sgoccioli.

Essere di destra significa tollerare delle azioni volte alla conquista del potere finanziario e accettare la presenza di lobby – ombra che annientano di fatto la nostra vita, i nostri diritti: una sorta di dittatura votata dagli elettori inconsapevoli; gli esempi, sfogliando le piu recenti pagine di storia sono infiniti.

L'ultimo esempio è di oggi e dei giorni a venire ed è quello che vi riporterò.


Argomento: Berlusconi e la sua idea di trasparenza, onestà e democrazia.


Ce lo aveva detto ed ha agito: la sua prima operazione sarebbe stata Alitalia.

Naturalmente il suo piano lo aveva già preparato e non da solo: infatti i strateghi di questa sponda non siedono in parlamento, non tutti almeno.

Tra i salvatori della nota Alitalia figura un nome che a molti di voi poco dirà o ricorderà. Questo sempre a conseguenza di una informazione pilotata e boicottata.

Salvatore Ligresti.

Uomo segnato, in passato, dagli scandali delle aree d'oro, dalle condanne di tangentopoli, dalle affiliazioni mafiose, e intimo amico di Berlusconi.

Anche lui nemmeno a dirlo cellula attiva massonica, anche lui nato dai cantieri di Edilnord, anche lui tra le scalate del quartierino.

Silvio Berlusconi lo voleva usare, negli anni addietro, per addomesticare il Corriere della sera. Un giornale non abbastanza “ addomesticato “ per i suoi gusti. I giornalisti di via Solferino rivendicarono con forza l’autonomia del quotidiano, come ai tempi dell’assalto P2. L’operazione, per quella volta, non riuscì. Davvero?

Non lo sappiamo quel che so, è che oggi Ligresti verrà designato come l'uomo nuovo della finanza italiana.

Nuovo per noi ma non negli ambienti della magistratura: addirittura risultava essere il suo nome nelle inchieste mai terminate di Falcone e Borsellino.

Protagonista di tante storie: finanziere siciliano dalle origini misteriose, l’uomo chiacchierato per i suoi presunti rapporti mafiosi, il palazzinaro travolto dagli scandali, l’imprenditore sull’orlo del fallimento salvato dalle banche, il pregiudicato di Tangentopoli affidato ai servizi sociali.

Presidente della Fondiaria Sai, nota assicurazione che imparentata con Generali

entra e controlla la Unicredit.

( Generali è una delle 39 assicurazioni che furono gravemente sanzionate e multate nel 2000 dall’antitrust per aver creato un “cartello” ai danni degli utenti. Solo un improvviso e salvifico decreto del governo Berlusconi salvò le compagnie stesse dal dover risarcire i milioni e milioni di assicurati (RCA e altro), che avrebbero potuto chiedere in rimborso circa il 20% per ogni anno di premio pagato. Una enormità che ci è stata illegittimamente sottratta e…legalmente negata)

...n tutto questo anche la figura in ombra di Ligresti.

Questo è quanto volevo dirvi. Se come spero, vorrete documentarvi provate a ricercare notizie sul Ligresti, ad accostragli aggettivi o appellativi come indagato, o mafioso. Comparate le tante notizie ed articoli e provate a ragionare, una volta tanto, con la vostra testa.

Dopo gentilmente ditemi: é questa l'idea di democrazia che avete?

Se vi chiedete quale è la mia di idea posso dirvi che non è accostabile a Veltroni. A nessuno dell'attuale sinistra.

Il nuovo soggetto di sinistra conosce i segreti di Stato o meglio, è a conoscenza di essi e non finge di non sapere.






 
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Sopra ogni sospetto!

Post n°84 pubblicato il 21 Aprile 2008 da lunarossa.1974

 

In molti son convinti che, occuparsi o informarsi o documentarsi sulle sette sia una inutile perdita di tempo. Qualcosa che non pregiudica ne determina ne altera la nostra vita.

Altri addirittura credono che con il termine “ setta “ si vogliano intendere le sole sette sataniche.

I più informati fanno un distinguo suddividendo le sette “ bianche “ dalle sette “ nere “.

Un distinguo doveroso ma altresì pericoloso poichè, la denominazione di “ bianca “ crea inganno.

Il sacro come il profano, il sesso come la violenza o l'amore come l'odio son consacrazioni universali e inscindibili tra loro: l'uno non esisterebbe senza l'altro o meglio, non avrebbe motivo di esserci.

Quindi per quel che mi riguarda e mi interessa identificherò come “ setta “ tutte quelle associazioni che hanno finalità ideologiche e un numero di membri sufficiente a destabilizzare una società.

Sette avviluppate da leggende ma che leggende non sono; anche la Santa Chiesa Romana è per me confinata dentro tale reticolato anche se, con questo articolo, intendo toccare uno solo dei molteplici aspetti che la assemblano.


La Città del Vaticano si estende su 44 ettari di terreno. Ha 911 residenti di cui 532 cittadini, con un reddito pro-capite stimato attorno ai 407.095 euro.

Ufficialmente la Santa Sede non produce beni e i suoi servizi sono per lo più gratuiti.

Tuttavia la sua economia (con i suoi profitti) si basa sugli investimenti di mobili e immobili. Un inestimabile patrimonio fatto di numerose proprietà terriere e immobiliari, ma fatto anche di banche, enti, onlus, agenzie e azioni di varia natura e genere.

Tutto racchiuso entro le mura episcopali: 4.649 diocesi riunite in 110 Conferenze Episcopali.

Il bilancio di tutto questo impero è tenuto dall'Apsa (Amministrazione patrimonio sede apostolica) e la Prefettura per gli Affari economici guidata dal cardinale Sergio Sebastiani.

Il vaticano possiede alberghi, palazzi, asili nido, università, ospedali, strutture sia pubbliche che private e assicurazioni, case editrici, testate giornalistiche, ma soprattutto Banche!

Tutte queste strutture sono esent tasse: niente ICI o TARSU tanto per cominciare. Niente iva, irpef, nulla di niente. Nemmeno i controlli hanno. Possono tutto e nulla sembra poterli fermare.

Due miliardi di euro, il loro giro di affari.

Possono anche coniare moneta!

Personalmente, non giustifico tanta inosservanza e tolleranza verso una comunità che non solo non versa un euro al mio Stato ma dallo stesso viene anche sovvenzionato!

Una “ setta “ che pretende anche di piegare ai suoi dogmi tutta una società.

Non fa differenza che io ne discuti con un laico o con un cattolico, con un notaio o con un professore, con un impiegato o con un operaio: tutti sembrano non capire.

Fermi in superficie non intendono saltare il guado.

Se le stesse nostre tasse fossero versate in egual misura anche dal vaticano, potremmo con un colpo solo, azzerare tutti i nostri debiti, anzi, potremmo cancellare definitivamente sgravi fiscali che ci ripuliscono vergognosamente le buste paga.

Questo metterei come urgenza nel mio programma elettorale, se decidessi di candidarmi con un mio partito: obbligare lo Stato del vaticano a pagare tutte le tasse e bloccare tutti i nostri fondi a loro elargiti. Pretenderei lo scorporamento dello Ior e tutti quei privilegi bancari che hanno, nel tempo, contribuito ad alimentare il traffico dei narcotrafficanti, le evasioni fiscali e il riciclaggio del denaro sporco.

Due miliardi di euro piu l'8 x mille. Non un fiume ma un oceano di soldi.

Mettersi contro il vaticano significherebbe, e questo lo so, entrare in guerra.

Tuttavia, ritengo sia giusto. Giusto per un cattolico come per un laico come per un agnostico e così via.

Chi ha provato a denunciare è stato ucciso, chi ha provato ad obiettare è stato fatto saltare in aria chi aveva scoperto è stato fatto trovare impiccato sotto un ponte. Nell'austera stanza del potere pontificio solo l'elitè, i prescelti. Pochi ma potenti e non per forza vestono la tunica.

La nostra Chiesa è l'unica religione a disporre di una sua dottrina sociale: questo determina l'assoluta incrollabilità delle loro azioni e spostamenti o decisioni.

Avete ragione, voi pensate al vostro santuario, alle piccole offerte, alle gite con i pullman dei pellegrini e credete stia farneticando.

Lo Ior è una magnifica costruzione risalente a Niccolò V una torre emblematica e suggestiva, dove entrare risulta impossibile e impensabile. Uno scrigno di dura pietra spesso 9 metri, per entraci bisogna passare una porta anonima e discreta. A sorvegliarla ininterrottamente le guardie svizzere, altro emblema della potenza vaticana, altre sparizioni e suicidi.

Dentro una sala computer, uno sportello e un bancomat: la dentro le code e le file non si formano mai.

Come fosse un locale particolare tante salette eleganti, tavolini di legno pregiato e luci soffuse : attorno questi tavoli si son gestiti e ripuliti soldi sporchi di sangue e odorosi di morte.

Compravendite, azioni e affari che hanno pregiudicato la vita di chi ha tentato di smascherarli.

Nei suoi depositi, sembrano esserci miliardi di euro, è solo una stima approssimativa di chi, scampando la morte, è riuscito a tralasciare qualche trafiletto delle sue inchieste.

Nessuno vi chiede di non credere più in Dio.

Io vi chiedo di seguirlo invece e smascherare chi, dietro il Suo manto, cela l'inganno e non la giustizia.

Questo intendo, quando parlo di ristabilire un concetto di Sinistra!


 
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Pecorario Scanio: un ministro dell'ambiente indifferente all'ambiente.

Post n°83 pubblicato il 07 Aprile 2008 da lunarossa.1974

 

Arriva la notizia ad infrangere l'atmosfera magica dei giochi propagandistici: una fuga di notizia studiata ad arte o semplice coincidenza?

Eppure le indagini condotte dal Nucleo operativo ecologico dei carabinieri, per conto della Procura di Potenza, non hanno avuto “fughe di notizie”.

Del resto sarebbe irrispettoso chiamarle semplicemente fughe di notizie poiché nei fascicoli risulterebbero nomi, cognomi, date e cifre. Un quadro inquietante che ha visto concentrato un cospicuo numero di inquirenti ed agenti speciali.

Quindi non solo pettegolezzi ma fatti concreti.

Gli interrogativi si susseguono costringendo le menti nella fabbricazione di strane congetture o scuse di circostanza: un altro caso Mastella?

La Campania assieme a tutto il sud assiste imponente a questa nuova vicenda: la società civile cala sconfortato il capo quasi fosse una resa. Come reagire quando si viene a sapere che chi dovrebbe occuparsi dei tanti guai in verità se la gode alla faccia degli onesti contribuenti? Specialmente quando tutta la Campania appare come una terra abbandonata da Dio?

Le lunghe estati destabilizzate dagli infiniti roghi, strade ricolme di putridi rifiuti ammucchiati, discariche tossiche portate alla luce; una situazione ambientale che richiedeva da parte del nostro ministro un lavoro certosino e attento, magari condito da grande senso di umanità e professionalità. Tuttavia nei corridoi il mormorio non lascia dubbi; il nostro ministro dell'ambiente sembra coinvolto in una storia dagli sviluppi inquietanti. Per i campani la notizia arriva amplificata vista la situazione degenerata: qui si è al limite della civiltà e della sopportazione. Ricordate la donna che si dette fuoco davanti la discarica di Giuliano e poi intraprese testarda lo sciopero della fame?

Nell'apprendere di questa inchiesta si sentirà ancor più legittimata ad inscenare tali e simili atti. Visto che ancor prima della sua regione sarà stato lo Stato ad averla tradita.

Troverà mai pace questa regione?

Per adesso l’intero faldone è stato trasmesso per competenza territoriale alla Procura di Roma. L'inchiesta ufficiale partirà prima delle elezioni? Non lo sappiamo, possiamo soltanto aspettare, certo è, che si tratta di una patata bollentissima e potrebbe travolgere non solo il Ministro dell’Ambiente, ma il raggruppamento dei Verdi, alla vigilia della scadenza elettorale.
Alfonso Pecoraro Scanio è indagato per corruzione e associazione a delinquere finalizzata a compiere delitti contro la Pubblica Amministrazione; insieme a lui sono finiti nel registro degli indagati tre imprenditori e suo fratello.
L’inchiesta della Procura di Potenza era partita approfondendo i rapporti tra il ministero e un imprenditore lucano, Franco Ferrone, attivo nel campo delle bonifiche ambientali. Ricostruendo la strada di appalti e interessi sarebbero arrivati al Ministro dell’Ambiente. Alcune intercettazioni lo tirerebbero in ballo per “scambi di favori” con alcuni imprenditori: anche attraverso persone vicino al Ministro. L’inchiesta si concentra nel rapporto preferenziale intrattenuto dal ministero con una agenzia di viaggi di Perugia dove s'intravedono strani incroci tra gli appalti per l’organizzazione di missioni e trasferte di personale del ministero e gite e viaggi premio con soggiorni in alberghi di lusso di cui avrebbero goduto lo stesso ministro e componenti del suo staff. Molti dei quali, interrogati, avrebbero confermato le ipotesi della Procura. Viaggi premio che avrebbero potuto distrarre il ministro e allontanarlo dalle urgenze italiane.
Il tour operator di Perugia, l’agenzia Visetur, avrebbe il monopolio dei viaggi istituzionali del Ministero dell’ Ambiente e avrebbe ripagato Pecoraro Scanio con soggiorni premio in alberghi da sogno, gite e suite: in tal senso è stato indagato l’amministratore delegato del gruppo, Mattia Fella. Gli indagati dovrebbero anche giustificare una consulenza di 60mila euro affidata dal Ministero a un esperto vicino alla Visetur.
In più, una pista che riguarda il direttore e l’editore di una rivista che si occupa di ambiente: risulterebbe dimostrato che i cellulari in uso nell’entourage del ministro sarebbero spesati dalla rivista.
Altro capitolo al vaglio degli inquirenti è quello relativo alla compravendita di terreni agricoli in centro-Italia. Secondo la Procura l’idea sarebbe stata di trasformarli in suolo edificabile: tra i nomi dei soggetti interessati all’operazione vi sarebbero anche presunti prestanome del titolare dell’Ambiente.
Un quadro estremamente preoccupante che, se confermato, si inserirebbe nel contesto di una figura già chiacchierata per vicende tipo appartamento in pieno centro a Roma con vasca Jacuzzi, energia eolica con finanziamenti ai Verdi da parte delle aziende beneficiate, viaggio con corte al seguito a Bali, in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente. Ma la gente non ha dimenticato di quando a Napoli scoppiò la rivolta per la spazzatura e il ministro passeggiava beato per Praga.

In Campania lo scempio e la vergogna non sono finiti.

Forse i partenopei avrebbero voluto vedere il proprio ministro dell'ambiente più partecipe alla loro sciagura, più presente e reattivo. Avrebbero gradito un ministro che non restasse indifferente davanti ad un tasso di mortalità eguagliabile con i paesi meno sviluppati e di certo lontano dalle capitali europee.

I numeri impietosi vengono inutilmente urlati. Voci che appaiono come guaiti ma testardamente ignorate.

L'organizzazione mondiale della sanità ha denunciato e documentato un aumento del 84% di rischio di malformazioni congenite all’apparato uro genitale e del sistema nervoso. I casi di tumore ai testicoli nei giovani sotto i 25 anni sono in aumento ed è impressionante l’aumento di casi di leucemia. Dov’è lo Stato? Tutto tace. The show must go on!

 
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Il giudice libera i boss per una dimenticanza! 

Post n°82 pubblicato il 04 Aprile 2008 da lunarossa.1974

 

Decidere di scendere in campo non significa semplicemente blaterare o digitare qualche lettera: quando lo si decide si fa una scelta chiara e inequivocabile. Ci si assume una responsabilità.

Possiamo scegliere di unirci ad un partito, possiamo scegliere di fare da grandi il magistrato, possiamo diventare militari, guardie armate, giornalisti e giudici.

Personalmente ho scelto di fare la reporter. A volte pagata, a volte volontaria, a volte intrattengo rapporti con qualche redazione, altre sono io stessa la redazione.

Non importa quale veste si sceglierà di indossare purchè la si indossi con onore e merito.

Per far ciò dobbiamo, in ogni ambito che viviamo, svolgere onestamente la nostra occupazione, rispettare le altrui vedute e tutelare la GIUSTIZIA. Soprattutto avere il coraggio di denunciare chi non esegue correttamente le proprie funzioni.

Più volte tendo a ricordare di come, nella nostra penisola, convivino, in un connubio sconsacrato, la legalità e l'illegalità.

Con deplorevole sfacciataggine, l'illegalità vive dove la si dovrebbe combattere: nei palazzi di giustizia!

Potrei usare la diplomazia e dichiarare spudoratamente che non tutti gli abitanti del suddetto palazzo sono collusi o corresponsabili e forze è vero ma, nel punto epocale in cui stiamo il silenzio assume gli inquietanti contorni della complicità. Il silenzio inammissibile.

Solitamente, si cerca d'intrattenere con le scrivanie a noi più vicine un rapporto cordiale seppur appena tollerato: per star “ tranquilli “ si adotta la filosofia delle tre scimmiette. Non vedo. Non sento. Non parlo.

Tutto ciò ci porta inevitabilmente ad insabbiare gli abusi di potere e gli intrecci mafiosi.

Cambiare rotta non sarebbe solo un atto di coraggio, ma oggi assumerebbe il significato di riscatto!

Le istituzioni come già asserito sono oramai talmente inquinate da portarmi a dire con sicurezza che, dobbiamo ricominciare da noi civili.

Quotidianamente siamo obbligati a subire le penose notizie di cronaca. A rassegnarci che la legge non è uguale per tutti. Che si ha la sensazione di lottare contro i mulini al vento.

Come oggi ad esempio. Pecoraro indagato per impropriazione indebita e appalti truccati.

Sarà vero? Credo che volendo sorvolare sulla strana tempestività, visto le elezioni alle porte, un fondo di verità c'è sempre. Ma nemmeno di questo volevo parlarvi ma....

In Sicilia un coraggiosissimo gruppo di ragazzi ha deciso di sfidare a viso scoperto la mafia.

Senza tentennare. Semplicemente son scesi in campo. Sono i ragazzi di “ AddioPizzo “.

Loro racchiudono la speranza. A mio parere e spero sia anche il vostro andrebbero sponsorizzati, tutelati, ricevuti nei migliori salotti televisivi, nelle migliori testate giornalistiche: insomma andrebbero seguiti e affiancati e invece, proprio nella loro terra........arriva l'ennesimo tradimento istituzionale.

Il vergognoso e ripugnante tradimento non è stato commesso solo nei confronti di questi ragazzi speciali ma anche nei confronti di tutti coloro che, mettendo a rischio la propria vita e spesso la vita dei propri cari, si era prodigato per la loro cattura . Questo è assolutamente intollerabile. Questo accadimento meriterebbe di scatenare una insurrezione di massa!

Veniamo ai fatti......

Otto anni fa due mafiosi appartenenti ad un potentissimo clan, i madonia, furono catturati e condannati a 24 anni di reclusione ciascuno. Tra essi anche la moglie del boss Piddu Madonia e altri “ piccoli affiliati “, dirà la sentenza. Ebbene, grazie al giudice che otto anni fa si occupò del processo, Edi Pinatto, oggi sono liberi.

Liberi di tornare a padroneggiare e magari anche di vendicarsi!

Il giudice si dimenticò (“”) di “ ufficializzare “ la condanna.

Praticamente non ha depositato la sentenza, una dimenticanza.

Il sindaco di Gela, Rosario Crocetta, si è rivolto al ministero della Giustizia: "Non si può - dice - consentire che in uno Stato democratico basato sul diritto, lo Stato condanni ed un magistrato, a distanza di quasi otto anni non depositi una sentenza per cui un intero clan mafioso è in libertà e gira tranquillo per la mia città".

Voi non ci crederete ma la sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura ha bocciato la richiesta del ministro della Giustizia di sospendere d'urgenza il giudice Edi Pinatto.

Cosa più mi sconcerta è che da gennaio si sapeva di questa omissione, che si sapeva che l'intero clan sarebbe tornato in libertà e noi, veniamo a saperlo soltanto oggi grazie ad un trafiletto di giornale.

Tra l'altro per Pinatto non sarebbe il primo caso ma ben altre due volte ha commesso l'ennesima omissione.


"Il giudice Pinatto - nel 2000 magistrato presso il tribunale di Gela, oggi pubblico ministero a Milano - ha mostrato assenza di considerazione per il superiore interesse della giustizia" e un comportamento "incompatibile con l'ulteriore esercizio delle funzioni giudiziarie", aveva accusato il Guardasigilli.


"Non sono il solo a metterci tanto tempo a scrivere le motivazioni di una sentenza", si era giustificato il giudice un paio di settimane fa.

Comunque nessun provvedimento raggiungerà il giudice distratto , la scusa abominevole che è stata usata a mo di giustificazione è: “ la scriverò fra alcuni mesi, appena smaltirò i fascicoli della procura". Ma naturalmente ormai sarà troppo tardi!

 
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L'impero delle banche e il loro potere su di noi.

Post n°81 pubblicato il 03 Aprile 2008 da lunarossa.1974

 

Sappiamo benissimo di come le banche hanno da sempre avuto il potere di dettare le leggi dell'economia globale.

Tutte le più grandi inchieste e i più grandi misteri son legate direttamente o indirettamente alle banche. Tutto ciò è possibile grazie all'assoluta immunità di cui le stesse vantano e all'assoluta assenza di normative che le investono: esse tutto possono, anche decidere di farci morire di fame.

Voglio tentare di semplificare un sistema cavilloso e monarchico che se, come disse un giorno Henry Ford, lo veniste a comprendere sul serio, scoppierebbe una rivoluzione.


Partiamo dal signoraggio.

Il signoraggio è l'insieme dei redditi derivante dall'emissione di moneta. Il termine puramente di origine francese "seigneur", significa in italiano "signore". Nel Medio Evo infatti erano i signori feudali i titolari del diritto di battere moneta e i beneficiari del guadagno che ne derivava. Oggi si intendono con il suddetto termine , i redditi che la Banca Centrale e lo Stato ottengono grazie alla possibilità di ricreare base monetaria in condizioni di monopolio.

In pratica lo Stato prende in prestito una banconota costata € 0,30 dalla Banca Centrale e la stessa ce la rivenderà a 100 euro piu un tasso d'interesse pari al 2,5%, per assicurarci servizi e servigi.

Nell'attimo stesso lo Stato quindi dovrà provvedere a ridare alla banca tale somma piu un ingente interesse che si accumula giorno dopo giorno. Come la restituirà lo Stato? Drenandoci o dissanguandoci con tasse e trattenute d'ogni tipo.

Lo Stato a seguito di alcuni patti fatti con il vaticano, passa allo stesso una rendita: da al vaticano soldi nostri.

Tuttavia dobbiamo ricordarci di come il vaticano allo Stato italiano non versi alcuna tassa; ne sugli immobili ne sulla spazzatura ed altro. Noi non riceviamo alcun sussidio o dazio ma siam costretti a lavorare per pagare un credito servito anche al vaticano.

Andiamo avanti.

Il vaticano lo sapete possiede un impero non indifferente, un impero gestito dalla IOR, la banca vaticana.

La Ior in passato è stata vittima di indagini e al centro dei piu clamorosi e misteriosi casi di omicidio e suicidio. Vi ricordate di Calvi?

La IOR gode di assoluta anarchia, la banca non deve legittimare nessun passaggio e ha libero accesso nella finanzia mondiale. Le associazioni a delinquere hanno in passato, vedi caso Sindona, approfittato di questa loro inespugnabilità per lavare i loro sporchi soldi. La Ior accettava questo losco denaro, lo trasferiva nelle tante sedi e sotto sedi all'estero, tratteneva l'interesse e li restituiva canditi. Oggi funziona ancora così poiche nessuna delle indagine e inchieste è mai riuscita a portare le prove sul banco degli imputati. Tutti morti o suicidati o trasferiti!

Alcuni giorni fa si è pubblicata una lista di nomi appartenenti a vip italiani e ad importanti imprenditori e finanziatori che hanno tempo addietro deciso di trasferire i patrimoni personali alla Liechtenstein.

Ebbene questa banca fu già usata e indagata in merito ad alcuni trasferimenti dall'Ambrosiano alla Ior.

Storia è stata e storia sarà se non ci rendiamo conto di dover inventarci investigatori e studiologi.

Capito questo dovrebbe riuscirci facile comprendere il perche le banche posseggono l'intero mondo.

Praticamente ci tengono in pugno con i prestiti o meglio detto signoraggio.

Tutte le guerre, le corse alle armi vengono finanziate dalle banche e quindi le banche hanno tutto da guadagnare aizzandoci gli uni contro gli altri. Il gioco dei poteri forti.

Non soltanto, possono manovrare e inventarsi tassi mostruosi, l'inflazione galoppante come metodo repressivo. Possono portare una nazione alla fame! Tenerci buoni e alla catena.

Come già è successo.

La nuova armata made in italy,quella autorizzata dal governo italiano, costerà un patrimonio ma la banca ha già suggellato un accordo con il nostro governo, non solo.

I nostri servizi segreti, verranno, in alcuni casi già lo sono, addestrati da quelli americani inclini al controllo monetario di ogni cittadino usando una spaventosa e incontrollabile arma: la tecnologia.

Ecco tutte queste norme contrastanti sulla privacy, le telecamerine nelle strade, i telefonini con nome e cognome. Controllo.

L'ora x nessuno la conosce ma da tempo tutte le forze internazionali sono coese e tese ad un imponente colpo di stato. L'elitè globale sta organizzando il countdown.

Avete notato come ultimamente le banche sembrano essersi ancor piu inorridite, inasprite, incattivite? Il tempo stringe e servono contanti: l'armata nera ha bisogno di crediti illimitati.

Nessun emendamento, se non paghi anche solo una rata ti tolgono ogni sorta di bene, e così il loro già sconfinato impero aumenta. Aziende, fabbriche, case, palazzi e ect, ect.

Servono soldi, contanti e subito!


Ecco ciò che
disse a questo proposito Robert H. Hemphill, un dirigente della Banca
della Riserva Federale di Atlanta:


<tragica assurdità della nostra situazione disperata sembra quasi incredibile, ma di fatto è così. E' la materia più importante su cui dovrebbe investigare e riflettere le persone intelligenti. E' così che la nostra attuale civiltà potrebbe crollare, a meno che non si arrivi a una maggiore comprensione del fenomeno e non si adottino al
più presto le misure necessarie>>.

A controllare questo impero sono tredici persone: i membri della commissione di Ginevra e di Svizzera, voluta con forza nel 1972 da Rockfeller.

Questa commissione rappresenta la centrale operativa e coordina tutte le altre grandi e piccole banche, possiede un suo servizio segreto denominato four. Da loro partono gli ordini e i tassi di interesse.


L'intero castello di carte e il controllo della razza umana si basa sull'imposizione di interessi sul denaro. La questione dell'interesse è cruciale. Non c'è niente di male nel denaro se esso viene usato solo come strumento di scambio per beni e servizi. E' quando si cominciano a imporre interessi sul denaro, la maggior parte del quale non esiste nemmeno materialmente, che sorgono enormi pericoli. A quel punto si può ricavare più denaro solo manipolando pezzi di carta e numeri elettronici di quanto se ne possa ricavare producendo beni essenziali e servizi che rispondono alle esigenze della gente. Con l'imposizione di interessi, il denaro insegue quelli che ce l'hanno
già e ignora chi non ne ha. Le abissali divisioni sociali e finanziarie del mondo sono provocate dall'imposizione di interesse sul denaro. La produzione viene modificata sulla base dell'avidità e non della domanda, e i ricchi si arricchiscono, mentre i poveri si impoveriscono. Spesso non è il costo di una casa che impedisce alla gente di comprarla, ma il fatto che ne dobbiamo comprare tre o quattro per averne una!

Non c'è alcuna ragione per cui un governo non possa stamparsi i suoi soldi privi di interesse e prestarli, senza gravarli d'interesse alla popolazione affinché si compri una casa, magari con una piccola tassa una-tantum per coprire i costi di amministrazione. L'unica cosa che frena questa soluzione è la mancanza di volontà da parte dei politici
appartenenti a tutti i partiti, controllati direttamente dall'Elite o dai suoi manipolatori economici.
Pensate a come le tasse potrebbero essere drasticamente ridotte, o addirittura abolite,se i nostri governi - in altre parole, la gente - non dovessero rimborsare cifre stratosferiche sotto forma di interessi su denaro "preso in prestito" dalle banche. Un amico che lavora nel settore finanziario mi ha detto che per ogni sterlina o dollaro esistente in contante, ne esistono (o meglio non esistono!) altri 30 milioni sotto forma di "credito" elettronico. Il pastore Sheldon Emery ha descritto molto bene questo sistema di creazione del debito da parte del governo nel suo libro, Billions For The Banks, Debts For The People:


<Dal momento che non ha i soldi (il Congresso ha rinunciato alla sua facoltà di "crearlo"), il governo deve andare a chiedere ai "creatori" 1 miliardo di dollari. Ma la Riserva Federale,
una compagnia privata, non concede denaro tanto facilmente! I banchieri sono disposti a consegnare 1 miliardo in contanti o sotto forma di credito al governo federale solo se quest'ultimo lo rimborserà con gli interessi! Così il Congresso autorizza il Ministero del Tesoro a stampare 1 miliardo di dollari in buoni del
tesoro, che vengono poi consegnati ai banchieri della Riserva Federale. La Riserva Federale paga il costo della stampa del miliardo di dollari (circa 1.000 dollari) e lo consegna al governo, il quale lo usa per pagare le sue obbligazioni. Quali sono i risultati di questa fantastica transazione? Beh, 1 miliardo di dollari va a sanare
le fatture del governo, ma il governo ha ora indebitato la gente nei confronti delle banche per una cifra pari agli interessi imposti su 1 miliardo di dollari! Decine di migliaia di simili transazioni sono avvenute dal 1913 [quando la Riserva Federale è stata creata]
cosicché negli anni Ottanta, il governo statunitense si è indebitato nei confronti dei banchieri per più di 1 miliardo di miliardi di dollari, su cui la gente paga più di 100 miliardi di dollari all'anno di interesse senza alcuna speranza di riuscire a rimborsare il capitale. 
[Oggi le cifre sono molto più alte].
Probabilmente i nostri
figli e le generazioni future continueranno a pagare per l'eternità!
Voi dite, "E' terribile!" Si, lo è, ma vi abbiamo mostrato solo una parte di questa sordida storia. All'interno di questo scellerato sistema, quei buoni del tesoro sono ora diventati "patrimonio" delle banche del Sistema della "riserva" per "creare" ulteriore "credito"da dare in prestito. Gli attuali fabbisogni di "riserve" gli permettono di usare quel miliardo di dollari in buoni del tesoro per "creare" 15 miliardi in nuovo "credito" da prestare agli Stati,ai Comuni, ai privati e alle aziende. Oltre all'originale miliardo di dollari, essi potrebbero avere 16 miliardi di "credito creato" dal pagamento degli interessi sui prestiti, mentre l'unico costo da loro
 
sostenuto equivale ai 1.000 dollari della stampa del miliardo originale! Dal momento che il Congresso statunitense non emette denaro costituzionale dal 1863, se la gente vuole avere i soldi sufficienti a portare avanti attività commerciali, è obbligata a prendere in prestito il "credito creato" dai banchieri del monopolio e a pagare loro interessi da usura!>>

Il termine "denaro costituzionale" allude alla Costituzione degli Stati Uniti, che afferma: "Il Congresso avrà il potere di coniare il denaro e regolarne il valore". Purtroppo, vuoi per caso o di proposito, essa non dice che il Congresso avrà sempre il potere di
coniare denaro e regolarne il valore, e che nessun altro potrà fare queste cose. Le conseguenze di ciò sono state abbastanza spaventose per l'America e per il mondo: nel 1910, il debito federale era solo di 1 miliardo, o 12,40 dollari a persone. I debiti statali e locali erano molto ridotti o inesistenti;
nel 1920, solo sette anni dopo che la Riserva Federale era stata fondata
, il debito del governo statunitense ammontava a 24 miliardi di dollari, 228 dollari per ogni cittadino; nel 1960, il debito nazionale era di 284 miliardi di dollari o 1.575 dollari a testa; nel 1981, il debito salì a un miliardo di miliardi di dollari e da allora è andato aumentando sempre più. Se gli Stati Uniti nella loro interezza venissero ceduti ai banchieri come risarcimento dei debiti, ci vorrebbero ancora due,forse tre America per saldare completamente i debiti! Non fu senza
ragione che Thomas Jefferson, uno dei padri fondatori, disse:

<i loro padri hanno conquistato>>.

Dopo gli anni Sessanta, il governo del Regno Unito pagava ogni anno 1 miliardo di sterline di interesse sui prestiti. Nel 1993 la cifra era salita a 24,5 miliardi. Il governo aveva preso dei prestiti per pagare gli interessi sui prestiti mentre il capitale non era ancora stato rimborsato.
Confrontate quei 24,5 miliardi di sterline spese per pagare gli interessi con i 33 miliardi spesi quell'anno per la sanità e gli 11 miliardi che sono andati all'istruzione. Non lamentatevi se mancano i libri scolastici o se gli edifici vanno a pezzi. I banchieri devono pur mangiare, no?

La creazione del debito attraverso l'imposizione di interesse rende anche possibile la conquista del mondo da parte di una minoranza. I banchieri possono accumulare o manipolare affari concedendo o rifiutando prestiti.

[Un tipico scenario si verifica con lo sviluppo dell'agricoltura e l'allevamento basata su grandi aziende, che utilizzano tecniche industriali, insetticidi, erbicidi, fertilizzati chimici e con le multinazionali che utilizzano OGM.
Ci viene raccontato che tali aziende assicurerebbero profitti più alti, in realtà è vero il contrario: sono le piccole aziende che utilizzano le tecniche della bioagricoltura a generare maggiori profitti.
Nonostante questo, succede che la produzione agricola è quasi tutta effettuate dalle prime aziende, perché le banche elargiscono in abbondanza crediti alle prime, mentre li rifiutano alle seconde.
Non bisogna farsi impressionare dalla capacità di creare profitto delle multinazionali: in realtà, una tipica multinazionale, di solito fa profitti al massimo intorno al 5% del fatturato, ma richiede ogni anno nuovi investimenti per circa il doppio. Quindi le multinazionali possono affermarsi e svilupparsi solo se sono finanziate dalle banche, in caso contrario fallirebbero nel giro di qualche anno.]

Un altro scenario di conquista è quello in cui i banchieri dell'Elite, tutti insieme, rifiutano prestiti a una particolare azienda o compagnia multinazionale. Questo riduce il suo valore in borsa. A questo punto, quando il prezzo delle sue azioni in borsa precipita, i banchieri comprano grossi blocchi di azioni a prezzi stracciati. Poi cambiano improvvisamente idea e concedono il prestito, aumentando così il valore delle azioni dell'azienda. Allora le banche o vendono le azioni realizzando un buon profitto, o rinsaldano il loro controllo sul consiglio d'amministrazione di quell'azienda.
Cosa fanno le banche una volta acquistato il controllo? Si assicurano che l'azienda prenda sempre più prestiti dalle banche finché viene sommersa dal debito al punto tale che le banche possiedono tutto.
E' così che le stesse poche persone hanno finito per possedere tutte le maggiori aziende, i media e così via. Una volta acquisito il controllo dei media, è stato facile, nascondere la verità alla gente e propinarci le menzogne necessarie a fuorviarci e a confondersi.

Niente migliorerebbe le condizioni di vita della gente più velocemente della fine dell'imposizione di interessi sul denaro e della ripresa da parte dei governi della stampa del proprio denaro privo di interesse.

Il Presidente Abraham Lincoln si mosse in questo senso creando le banconote "greenbacks", ma venne ucciso poco dopo, nel 1865, da John Wilkes Booth, un presunto agente della casa Rothschild. Anche il Presidente John F. Kennedy propose la stessa soluzione e alcune delle sue banconote prive di interesse sono ancora in circolazione. Ma fu ucciso dall'Elite a Dallas, in Texas, nel 1963.

--


Vorrei chiedere a voi possibili e futuri lettori:
Pensate sia possibile organizzare una nostra piccola ma ufficiale banca?
Magari potremmo investire 3 euro a testa e cominciare a giocare in borsa.
Non so, pensiamoci, aspetto idee e progetti.


questo articolo è in parte scritto di mio pugno e in parte impreziosito da alcune testimonianze rese pubbliche.


 
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Un'altra forza armata  a bloccare la strada della pace.

Post n°80 pubblicato il 27 Marzo 2008 da lunarossa.1974

Stanno aggiungendo un altro pericolosissimo anello alla loro catena.Un anello fatto passare per la cruna di un ago grande quanto il Ministero degli Interni.Un anello che una volta approvato, saldato ed immesso nel sistema non conoscerà ne confini ne paletti: un anello che risulterà fuori controllo se qualcuno non li ferma prima. Saranno i poteri che intendono conferitegli a dargli carta bianca.Concedetemi una premessa e qualche mia riflessione. Dopo esser riusciti a far crollare l'inchiesta WhyNot, le loro energie son state tutte concentrate al ritrovamento di “ quel “ percorso interrotto.Una brusca frenata è il caso di ricordalo, l'ebbero grazie al sacrificio di due uomini eccezionali: Falcone e Borsellino che sì, partirono da Cosa Nostra ma toccarono orizzonti ben piu inquietanti. Why Not doveva ristabilire un giusto e doveroso contatto con l'inchiesta arrestata da due bombe maledette, un contatto reso vano non dall'ennesimo scoppio, ma da un misero trasferimento. E di certo non per volere di Cosa Nostra che risultato in questo mosaico solo dei burattini. Le braccia e di certo non la mente. Archiviata la sfacciataggine di due super procuratori, debellata e reso eunuco WhyNot si riparte. La riservatezza in questo caso era un obbligo, ma per quanto si vogliano tener spenti i riflettori all'ultimo momento qualcuno preso dai rimorsi di coscienza o impaurito da un possibile incontro con il giorno del giudizio parla. Nell'ombra ma parla, e senza metafore.Magari è soltanto un vendicatore, qualcuno che hanno tagliato fuori e ora scioglie le briglie.Non importa. Fosse anche l'antagonista fin quando si sputtanano noi abbiamo una possibilità.L'importante è portare alla luce un piano diabolico che potrebbe d'un sol colpo spazzare via ogni possibilità di riscatto. Fosse soltanto per amore della giustizia, dobbiamo imparare a guardare in faccia la realtà. Comprendere che esiste la parte oscura ma reale, presente, dannata. Condivido il pensiero di molti, ogni giorno assistiamo impotenti a rincari di ogni tipo e su ogni genere, dobbiamo occuparci di sfamare le nostre famiglie, di mantenere il nostro precario lavoro, abbiamo già di nostro troppi problemi: come occuparci di tutto il resto?Tutto questo “ resto “ rappresenta la madre dei nostri malanni e di tutto ciò che di ingiusto vediamo, come i monaci tibetani. La spiegazione di questa eterna mancanza e incapacità politica a risolvere i nostri ordinari problemi quotidiani sta nel fatto che essi stessi sono troppo impegnati. Chi nel tacere, chi nel coprire, chi nell'agire.Noi ci angustiamo per la crisi che ci attanaglia, per i tremendi casi di cronaca, per le banche che ci strangolano, per il petrolio alle stelle, per l'immigrazione che ci rende prigionieri e vittime nelle nostre città, dei morti assassinati e rimasti senza responsabili, dei numerosi misteri rimasti irrisolti. Dei Raciti e delle Giovanna Reggiani. Loro immersi in pensieri che li guidano lontano e che li fanno volare oltre ogni comprensibile logica umana. Soli. Esausti. Avviliti. Spero non rassegnati, sarebbe la fine.Fosse solo per principio dobbiamo armarci, non con le loro armi, ma con le nostre, fatte di tanti No, e di tanti Blocchi. Una vera e imponente insurrezione di massa che veda contrapposte le loro forze occulte e crudeli alla nostra voglia di pace e serenità. Di giustizia, un doveroso senso di giustizia e rispetto per tutte le vittime delle loro malvagie macchinazioni. Posso dirvi con estrema franchezza che nessuna delle attuali forze politiche può tirarsi fuori dall'impasse che si è venuto a creare. Chi non esegue direttamente esegue per inerzia, per omertà. Nessuna maratoneta politica, la loro è un'amicizia di ferro saldata dai loro stessi sporchi affari, favori e baratti, in una tenebrosa comunione di beni.

Ci vorrebbe un colpo di Stato fatto con i coriandoli al posto dei fucili.

Ci vorrebbe una fiaccolata ad illuminare il cielo italico e a cacciare via gli stregoni.

Ci vorrebbe una marcia simile nei modi e nella vastità a quella marcia dei neri d'America.

Chiedo aiuto ad ogni uomo che senta di doversi muovere, ad ogni giornalista stanco delle menzogne e delle censure che abbia in cuore la voglia di scrivere e propagandare la verità.

Di ogni magistrato stanco di occultare o di sentirsi perseguitato, intimorito, beffato.

Di ogni uomo o donna stanco di subire e con la voglia di ridare ai propri figli e nipoti una nazione vivibile ed giusta e per cui andar fieri.

Quando ci si abitua a termini come “ Casta “ e “ Poteri Forti “ la strada della sconfitta si accorcia drammaticamente. Il rassegnarsi o peggio ancora farsi prendere dall'indifferenza è come trafiggersi da bravi carachiri una lama nel cuore. Una presa di coscienza urge e soprattutto urge capire immediatamente che nessuno dei partiti politici può e deve rappresentarci, mi ripeto: fosse anche che non tutti ne sono i fautori ma di certo ne sono spettatori silenziosissimi. Stracciate le schede elettorali, non servono a nulla. Oppure donate il vostro prezioso voto ad una scheda civica o che so io. Né il Pd, né il PDL dovrebbero vedersi votare. Ripudiando non semplicemente un Veltroni o un Berlusconi ma un sistema complesso di articolazioni tentacolari.

Usiamo questo potentissimo mezzo nato per volere dei potenti e ora una nostra possibile arma di riscatto. Il web.

Non siamo ancora consapevoli del divenire di internet. Lo usiamo spesso per intramezzo, per passa tempo, alcuni tuttavia lo hanno capito; mai nessun mezzo è stato cosi utile per la divulgazione di atti e documenti, impossibili da reperire per vie convenzionali. Le strane sparizioni annullate da un semplice click.Tuttavia bisogna stare attenti alle facile diffamazioni o a chi soffre di manie di protagonismo. Gli scritti e le voci si affollano in un via vaia di click intasando la vasta rete webbiana.Tra questi finti incantatori bisogna scovare il ramo sano. Sarà la nostra logica ad aiutarci.La rete è la falla apertasi nella loro mostruosa diga: una diga costruita ad arte e pazientemente, da bravi muratori.Ora lo hanno capito e corrono ai ripari, ora vogliono oscurarci, come la grande Cina oscura siti e video, impedirci lo scambio di informazioni, di riflessioni: noi tanti puzzle rischiamo di unirci e portale alla luce un quadro impietoso e devastante. Per adesso il testo della legge riposa in qualche cassetto ai piani alti: una legge che appena sussurrata fece sobbalzare mezza Italia dalle sedie costringendola a fare un passo indietro. Troppo scalpore e troppe minacce: avranno pensato di non aizzarci ulteriormente.Qui il testo: http://www.camera.it/_dati/leg14/lavori/stampati/pdf/14PDL0054340.pdf.

La loro diga era perfetta: il loro sistema lo era. Nessuna fuga di notizie, tutto controllato e opportunamente modificato. Le penne pilotate non davano e non danno grane: il baratto funziona. Tu non scrivi e io ti finanzio!Ancora oggi per diventare giornalisti di professione non è difficile ne bisogna avere grandi percorsi scolastici. Basta la terza media, due anni di precarientato in una qualsiasi testata giornalistica retribuita e passati appunto i due anni richiedere l'ammissione all'esame di Stato: superato l'esame verrete iscritti nell'albo, prima però, dovrete dichiarare il vostro partito di appartenenza. Non vi è libertà di azione, nelle grandi redazioni s'insegna a scrivere sotto dettato, attenti a non far emergere cose che non devono essere divulgate, attenti a non offendere pena il licenziamento e per chi si è ostinato a voler fare onestamente il proprio lavoro la persecuzione. Pagando tal volta con la stessa vita la propria disubbidienza.

Il Sistema si basa tutto sull'ubbidienza. Voglio dirvi di quanto rispetto a noi siano avanti e non per sconfortarvi o avvilirvi, ma perche tremiate ancor di più.Si conoscono da tempo e si passano il testimone di generazioni in generazioni, hanno un progetto collaudato ed hanno ramificato in ogni ambito, quello che leggerete piu avanti o vi farà crollare dalle risate o dalle lacrime, ad ogni modo, sarà una crisi isterica.Qualcuno penserà che non tocca a lui, un altro penserà che son tutte cavolate altri ancora annoiati non finiranno nemmeno di leggere e poi, capiterai tu, ti fermerai a pensare e forse inizierai a capire e ad inanellare tutti gli anelli sapientemente sparpagliati. Se tra di voi qualcuno spererà nell'arrivo di un messia che salito sul Colosseo ci chiami ai suoi piedi e ci indichi la strada mi dispiace, non abbiamo più il tempo di star fermi e sperare.Si son mossi. Si ricomincia. La clessidra lascia scivolare i suoi micidiali granelli di tempo.Sul tavolo del Ministro degli interni si discute di sicurezza. Non sospirate di sollievo, aspettate.Intorno questo tavolo, a turno si siedono uomini particolari: servizi segreti, dirigenti Federpol, i Capi dei Capi e non è solo una citazione.Finita la premessa e le riflessioni arrivano i fatti, documentati e pubblici.Sul tavolo c'è un disegno oramai compiuto: un nuovo corpo armato.I poteri che gli verrano concessi sono ampi. Nessun altro corpo li ha!Ne chi quotidianamente combatte la mafia, ne chi s'infiltra e stana i pedofili, ne chi arresta il romeno che ha ucciso una donna che camminava in pace sul marciapiede perchè ubriaco.Un corpo armato con licenza di uccidere. Avrà talmente tanti responsabili che se dovesse capitare qualcosa non sapremmo chi incolpare: una vecchia strategia molto efficace. Si chiama depistaggio orchestrato.Il poliziotto che si trova davanti un rapinatore armato non può per legge sparare per primo, loro potrebbero farlo.Questo nuovo corpo armato odora di dura repressione.Vi ricordate la strage alla Diaz?Di quei poliziotti che hanno torturato nel sonno dei ragazzi?Che hanno minacciato di violenza carnale le ragazze?Che hanno impunemente spaccato denti, mascelle, ossa?Della difficoltà di arrivare ai colpevoli?Se ciò dovesse riaccadere nessuna denuncia potrà farci giustizia: non sarebbe più illegale una nuova Bolzaneto.Non piu agenti di pubblica sicurezza ma Commando. Addestrati non nelle caserme, ma in aree specifiche stile Iraq.Per ora è un protocollo ma presto sarà una realtà: troppo tardi.Le modifiche al T.U.L.P., il testo unico per le leggi di pubblica sicurezza, ci renderà nelle azioni simili ai Blackwater, ancora una volta imitiamo i difetti dell'America e non i suoi pregi.Impiegati e assunti da chiunque avesse da togliersi qualche rompiscatole che gli pone il bastone fra le ruote. Del tutto incontrollabili. Stile Far West. A disposizione dei leader, delle ONG e di ogni altra associazione.Ogni possibile progetto di pace orribilmente calpestato da queste nuove figure. La pace è termine per moralisti si dice, per sognatori ed illusi, per i falliti e gli sciocchi: il mondo non è per i fessi e le pecorelle ma dei lupi affamati.A dirigerne i lavori uomini già indagati per abuso di ufficio e iscritti negli elenchi massonici.Hanno voluto i massimi esperti, veri guerriglieri, non importano le note di demerito nei loro curriculum. Il prezzo da pagare se si vuole il meglio.Come ad esempio Roberto Gobbi.Nel 2004 a capo della Ibsa* la società genovese famosa per aver avuto tra i suoi Fabrizio Quattrocchi prima del rapimento e della sua uccisione in Iraq. Vi ricordate che in quel tragico episodio volarono parole come mercenario? Certo ci sentimmo offesi tuttavia, qualcuno voleva avvisarci. Siamo troppo moralisti a volte e ciechi come talpe!Oggi questa società non esiste più, cancellata dalla Camera di Commercio. Non è vero ha soltanto modificato una lettera dalla vecchia sigla, anzi aggiunto. Comunque....Oggi la nuova IBSSA* conosciuta per la sua stretta collaborazione con il mondo Massonico e quando dico mondo massonico intendo non l'associazione originaria, ma la sua parte deviata.Già finiti nel mirino dei magistrati non tanto per le loro strane iniziazioni, rituali e battesimi che certo, insospettiscono un poco, a quale poliziotto, o carabiniere o semplice soldato vengono chieste queste cose? A loro basta un giuramento e poi via in missione. E che Dio li rimandi sani!Dicevo, finiti nel mirino per averli ritrovati in strani giri e agganci con gli apparati militari internazionali e connessioni con accertati Ordini occulti. A capo vi era Bertoletti collaboratore e collega del Gobbi. Ma ecco comparire il terzo nome: Gaetano Saya. Massone consacrato. Amico degli ambienti di estrema destra, affascinato dai metodi neonazisti. Uno che insomma non fa storie se gli vien chiesto di sporcarsi le mani, purchè non gli si dica come e che venga pagato profumatamente. Cosa mi permette di parlar così?La stanchezza, l'amarezza, le indagini a loro carico, vi basta?Questi tre nomi furono per tempo indagati dalla Procura di Genova per reati di cospirazione, falso, calunnia, diffamazione, minacce e violenza ad un corpo politico ed altri vari reati, fra cui favoreggiamento al terrorismo islamico. C'è da stare allegri.Tutto questo, sarà fra poche settimane il nuovo modo di intendere la sicurezza. Non la vedremo di certo in strada o in ordinarie missioni di pattugliamento: per loro ben altre missioni, ben altri doveri.A mio avviso sarà un modo poco ortodosso ma legittimato di compiere atti orrendi.Giuliano Amato manda i suoi due braccia destro a seguire da vicino la trattativa. Lui che nella sua carriera politica ne ha viste e fatte tante ora, sembra volersi mantenere distaccato.Due portavoce fidati mandanti anche alla EXA 2006, la kermesse di Brescia dedicata agli armieri di tutto il mondo, uno fra i massimi appuntamenti internazionale del settore per i produttori di fucili, pistole, ma anche missili, cannoni e mine. I volontari si vedono saltare gli arti per aria nel solo intento di bonificare zone intrise da questi ordigni e loro assemblano kermesse.Che senso ha poggiare la moratoria sulla pena di morte se ci presentiamo armati alla Rambo?Gobbi, Bertoletti, Saia, misteriosamente richiamati ad “ allevare “ queste nuove forze armate.Ad oggi la IBSSA vede inserito nel suo comitato esecutivo italiano Domenico Sammaruco vicequestore a Taranto.Altri italiani compaiono poi fra i rappresentanti regionali: si tratta del pugliese Vito Simmi e di due napoletani: Massimo Curti Giardina e Domenico Ventola, entrambi attivi nel settore di Kung fu & dintorni. Sembra la scenografia per un nuovo cartone sulle tartarughe ninjia!Il sito della IBSSA non fa segreti sul suo operato: assicura la formazione, un tesserino stile sceriffo, un passaporto e un inserimento certo nel mondo del lavoro.Troviamo nel loro “staff “anche altre dubbie figure che operano sulla scacchiera internazionale, quasi tutti indagati e al contempo assolti. Nessuna menzione certa, ombre che appaiono e scompaiono continuamente in un capo o l'altro del mondo. La magistratura italiana ogni qual volta ha iniziato un dossier a loro carico si è vista chiudere sfacciatamente le porte in faccia. L'altra dimensione che vive e si prolifica parallelamente a noi, impressionante come si sappia poco e come si sia impossibilitati ad agire, anche solo ad avviare delle procedure di verifica. In questo quadro col doppio fondo entrarvi è come percorrere gli anelli infernali.La IBSSA ha sedi in tutti e cinque i continenti: i dirigenti appartengono tutti e indistintamente ad associazioni volte al segreto, come i Cavalieri di Malta, Massoneria ect, ect. Membri honorus causa.Un giornalista tempo fa, Arnaud Labrousse finì quasi al patibolo per aver provato a denunciare le torture nel Congo attribuendole al disegno folle di un rappresentante della IBSSA nella veste di Presidente del Gabon. Tutto il polverone dileguato da un violento temporale brutale. Silenzio Stampa!Una nota dovete concedermi.Questi ragazzi, magari fanatici e animi belligeranti, quindi facili prede di questi uomini privi di qualsiasi scrupolo umano, approdano in questi siti oppure, vengono prescelti nella palestra delle arti marziali che frequentano.Li si avvicina, gli si parla e gli si saggia il neurone. Se li si vede materia fertile inizia tutto un processo volto al plagio mentale. Infine quando son certi di avere il totale controllo e potere psicologico gli si da il colpo di grazia, li si eleva a eroi, gli si inculca di essere i prescelti. Un poco come si fa per convincere qualcuno a riempirsi di dinamite, salire su di un aereo e schiantarsi contro una torre!Alle future macchine da guerra gli si dice, anzi gli si da la convinzione di una libera scelta, di poter entrare a far parte dell'elitè: Postulanti Cavalieri all’Associazione dell’Aquila Romana, oggi chiamati a difendere gli ideali della Cavalleria, al fine di tenere in vita i principi immortali della Virtus Romanorum, Guardie d’Onore dell’Imperatore, Gran Magistero dell’Ordine della Corona di Ferro S.A. il Principe di Chauvigny, Domenico Massimiliano Molini di Valibona, Conte dell’Impero. Infine, tutto questi meravigliosi e ingannevoli titoli alla modica cifra di 3000 euro.Ma questi titoli chi li ha ufficializzati?Vediamo un poco.I titoli nobiliari che si possono acquisire grazie ai corsi organizzati da Bertoletti, come ad esempio L’Ordine Civile e Militare dell’Aquila Romana, venne istituito con DLG N. 66 del 2/3/1944 dal Capo della Repubblica Sociale Italiana B. Mussolini. Quindi il titolo acquisito vedrà apporsi la firma del Gran Cancelliere dell'Ordine. Per quanto riguarda invece Sua Altezza Reale Domenico Massimiliano Molini, Principe di Chauvigny, Conte di Valibona, Conte dell'Impero, Reggente Generale delle Guardie d'Onore dell'Imperatore, Comandante del Rgt. Storico "Dragoni Napoleone", discendente da Nobiltà Imperiale e Membro di diritto del Gran Magistero dell'Ordine della Corona di Ferro, ci si rifà brutalmente alle note lette di una banale Camera di Commercio.Noto Molini Massimiliano Domenico nato nel 1948 a Borgo Mozzano, in provincia di Lucca, socio di tal Cornacchione Guido nella Tousche sas, attiva in zona Sirmione per la gestione di istituti di bellezza e centri sportivi e successivamente impegnato nella Ducato srl, messa su a Trento con Jacopo Manci Di Bernardo, 36 anni, figlio del Gran Maestro della Massoneria Giuliano Di Bernardo ed anche lui a pieno titolo nel palmares dei Cavalieri Napoleonici. Capito? Ma non credete, molti di questi nomi appartengono legittimamente alla stirpe di principi, duca, e imperatori: di generazione in generazione. Torniamo al profano. Un problema di ordine pratico preoccupò non poco Prodi. Il decreto legge che assegnò 3 milioni di euro alla Aegis Defence Services al fine di proteggere la Usr (Unità di sostegno alla Ricostruzione) italiana a Nassiriya non assicurava una difesa ai civili rimasti ad operare in Iraq. I nostri civili quali i medici, volontari e così via. Ma perchè questa falla? E a chi andavano precisamente i soldi? Lo stesso Turigliatto disse: «non si capisce perché ci siano ancora nostri tecnici nell'Iraq da cui ci siamo ritirati, mentre per attività civili di ricostruzione basterebbe sostenere il qualificato personale iracheno esistente. A meno che non salti fuori un interesse dell'Eni nella spartizione del bottino di guerra petrolifero». Le ultime parole sante. Il 9 marzo la ong “ Un Ponte per “, lanciò una Campagna nazionale contro la partecipazione dell'Eni alla rapina del petrolio iracheno. Eni = Petrolio = civili uccisi e rapiti! Venne chiesto all'Eni di non firmare accordi tagliagola a scapito dei salari iracheni, ma nulla.

Qualcuno invio una petizione al Ministro dell'Economia e Finanze Tommaso Padoa Schioppa e al presidente dell'Eni Roberto Poli, ricordando come negoziati fra la corazzata energetica italiana e il governo iracheno erano stati siglati nel ‘97 dallo stesso Saddam Hussein, in particolare per lo sfruttamento del giacimento di Nassiriya: il luogo dove era dislocata la missione militare italiana. Altra circostanza agghiacciante se si pensa allo strazio vissuto da tutti noi e soprattutto dai familiari di quelle vittime ora dimenticate. La petizione non sortì effetto alcuno. L’amministratore delegato Eni Paolo Scaroni, confermò gli interessi della compagnia nelle zone dell’Iraq pacificato. Interessi ammontabili a 6 miliardi di euro in più rispetto alle forme contrattuali utilizzate dall’Iraq prima della guerra. Adesso se qualcuno sente di dovermi accusare ebbene, questi dati non sono stati sottratti illegalmente ne tanto meno diffusi illegalmente: sono sotto gli occhi di tutti!






 
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L'arroganza che non tupisce!

Post n°79 pubblicato il 23 Marzo 2008 da lunarossa.1974

Roberto Formigoni stretto nei suoi poteri minaccia di porre il veto sulla 194.

Lo fa da vero duce, con arroganza e presunzione: il presidente di una regione con l'autorità di un imperatore!

Non pecca semplicemente di presunzione.

Parla con l'alterigia di chi sa che dietro di lui una armata è pronta a seguirlo, anzi viene istigato affinché proceda da vero generale e senza tentennamenti. Da veri Templari pronti alle Crociate. Bisogna ripristinare quella moralità destabilizzata dalla troppa voglia di libertà. La morale perduta grazie a quelle stupide idee di evoluzione e rivoluzione e riconoscimento sociale, le bestemmie sulla difesa delle scelte personali. La determinazione di far si che in Italia il laicismo resti appunto una parola astratta.

Perchè l'Italia è una nazione cattolica e tale deve restare!

Santoro non accenna repliche, nessuno dei ministri accenna azioni. Nessuno gli da dell'isterico nel mentre ostenta il fanatismo tipico dei moralisti bigotti: il presidente fa proselitismo.

L'onnipotenza sembra essersi impossessato di questo uomo, dichiara che la sua regione grazie a lui sembra l'Eden. Certo è campagna elettorale, da tempo a fianco e affiancato da Forza Italia che già di per se è una armata di tutto rispetto.

Ma vi è di più.

Formigoni è un ciellino: termine abusato ma che non tutti comprendono.

Ciellino è un titolo, come può esserlo quello di duca o conte.

L'appartenere anima e corpo ad un progetto storico. Uomini che non auspicano ne alla libertà ne alla giustizia equa.

Del resto la Lombardia vanta primati ignobili: razzismo, discriminazioni e atti di bullismo.

Non l'Eden che spavaldamente descrive ma una regione chiusa e costretta dai dogmi secolari e sepolcrali.

La regione Lombardia assume solo ginecologi obbiettori e anche tra le fila degli infermieri, degli assistenti, dei psicologi troviamo percentuali altissime di obiettori. Fa parte del disegno, solo un disegno, non suo ma da lui sposato.

Non tollera gli omosessuali, non tollera mentalità liberali e libertarie, difende l'alta borghesia conservatrice e rinnega Zapatero.

Formigoni era indagato assieme a mezza Lombardia per abuso di ufficio, appalti truccati: era e ora? Assolto con assoluzione piena! Non agli atti, ma nella coscienza.

Basterebbe non votarlo di nuovo direte voi, ma non servirebbe a nulla; verrebbe investito da qualche nuovo potere, sempre li, pronto a difendere e a tallonare i suoi progetti.

Il problema non è solo Formigoni, il problema è che di uomini così ne è pieno il governo, il parlamento, le regioni e le provincie.

Non basta ascoltare il telegiornale per capire cosa dietro si muove: se gli editorialisti tornassero a fare della scrittura uno strumento di vera e onesta divulgazione e non piu di mera propaganda il problema non esisterebbe.

Voci timide denunciano alle volte queste gravi mancanze, questi metodi da generale e non da democratico; molto attenti gli addetti ai lavori a non rendere queste voci dei cori.

Dietro di lui due imponenti lobby: Compagnia delle Opere e Comunione e Liberazione.

Non propriamente lobby provinciali, associazioni culturali o di volontariato, ma lobby potentissime con cellule sparse in tutto il mondo: i membri tutti esclusivamente professionisti in gran carriera rappresentano una complicata nomenclatura difficile da scalare.

Formigoni nasce politicamente con la Democrazia Cristiana per poi confluire nella Comunione e Liberazione.

Invece la sua entrata nella Compagnia delle Opere avverrà dopo anni da leader nel suo partito popolare.

Ecco dove trova forza tutta la sua arroganza e presunzione: la viltà di un uomo coperto e difeso da poteri impensabili.

Vediamo le due lobby nel dettaglio.

Compagnia delle Opere.

Ricorda una orchestra e infatti lo è poiché dirige, con le sue 41 sedi italiane, 34 mila imprese di media e piccola proporzione.

E più di 1000 aziende apparentemente volte al non profit. Ma questa associazione ha filiali sparse un poco dapertutto: Argentina, Brasile, Bulgaria, Cile, Francia, Istraele, Kenia, Polonia, Spagna, Svizzera e Ungheria.

Alitalia andrà alla Francia..............

L'affacciata di tale associazione è impeccabile, simile nei valori e nei progetti alla Confindustria ma tutt'altro che trasparente come l'ultima citata. È questa segretezza ad insospettire, queste armate ombrose ad indispettire. Difficile seguirne le fila sia dei movimenti che degli stessi membri: ombre, attente a non pubblicizzare troppo le loro pluri appartenenze. Vestono ruoli diversi e poteri imbarazzanti.

Mi chiedo, volendo giustificare (“”) l'esistenza sul territorio di queste sette che violano la legge sulla segretezza , giustificando i loro metodi poco chiari, ignorando e chiudendo un occhio davanti gli immensi patrimoni difficili da spiegare e documentare, le scalate di ogni tipo alle banche ai giornali ect. ect.

Possiamo anche tollerare, anzi, è democratico che un membro di tale e immensa lobby possa anche sedere sulla poltrona del Presidente della Regione Lombardia? O anche di qualsiasi altra regione.

Può un uomo, restare fedele ai propri principi, saldo alla propria etica e obbiettività tanto da non farsi tentare da affari semplici e corsie preferenziali o escamotage di qualsiasi natura?

Non è questa la rappresentazione più nobile che abbiamo sul conflitto degli interessi?

Io credo di si, io credo che in Italia manchi una legge che faccia da sigillo al divieto di promuovere associazione volte al segreto. Soprattutto manca una legge che obblighi chi si candida a dichiarare le varie sue appartenenze.

Formigoni è uomo vicinissimo a Forza Italia, vicinissimo al Vaticano stesso con la sua Comunione e Liberazione. Formigoni è un cattolico radicale che esige di governare sotto i SUOI dettami e ideali.

Non è tirannia?

Comunione e Liberazione.

Il Vaticano non fa politica ma possiede un suo partito.

I porporati rinnegano l'appellativo di politici e urlano vade retro Satana davanti chi gli da dei politicanti.

Eppure Comunione e Liberazione non è altro che un partito politico: il padre fondatore Don Luigi Giussani.

Un movimento dapprima studentesco poi allargatosi vorticosamente fino a lambire strati borghesi della società italiana. Strati esclusivamente fedeli alla dottrina cattolica.

Ma non come potreste pensare voi semplici cattolici, di quelli che forse vanno a messa o si fanno il segno della croce davanti un santuario; ma cattolici ligi ai riti e severi contro chi si profeta ateo.

Se ne parla poco perchè è bene mantenere un certo distacco con la plebe che non capirebbe e si lascerebbe prendere dall'isteria generale: che gentili, evitano di scuotere troppo l'opinione pubblica.

Una miscela altamente esplosiva quella che si eregge dietro la voce dura e da dittatore del Formigoni.

Formichine innocue ma che muovendosi assieme contribuiscono al mancato processo di sviluppo ed equità nella nostra nazione; e in molte altre.

Nessun governatore dovrebbe appartenere ad associazioni che si contrappongono al percorso laico e democratico. È una grave mancanza di coerenza, un suicidio per le frange piu deboli della nostra società. Una ingiustizia nei nostri confronti!

La difficilissima sequela di inchieste chiuse frettolosamente, di magistrati perseguiti e a volte messi al rogo come al tempo della Santa Inquisizione, rende difficile la vita di quei pochi magistrati che tentano l'ittentato.

Non abbiamo altra difesa se non la conoscenza.

rabbrividire.

Credo che una persona possa aderire a tutte le associazioni che crede, ma deve restare entro i confini legali non solo, devono per onestà verso gli elettori dichiarare prima delle elezioni chi sono, e cosa rappresentano.

Roberta Lemma 

Nuovo Movimento Intellettuale


 
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Io sto con il Dalai Lama.

Post n°78 pubblicato il 18 Marzo 2008 da lunarossa.1974

 

Cina.

Ufficialmente Repubblica Popolare ma ufficiosamente Comunista e in guerra con ogni forma di libertà non da loro Controllata e Concessa.

Dal 1971 nell'ONU: oggi fronte aperto.

Guerra ideologica: la pace dei monaci cozza terribilmente con l'odio cieco della Cina duce.

Pulizia etnica: meglio recidere ogni possibilità di far nascere nel cuore comunista ogni piccola cellula d'opposizione, potrebbero ingigantirsi e trovare canali e aiuti altrove.

Che nessuno osi giudicare o muovere dito a favore del Dalai Lama, non siamo i Talebani, noi, vi facciamo sparire con il nucleare, con le nostre armi da distruzione di massa, inquinandovi i cibi, le acque, l'aria, facendovi saltare in aria con la dinamite, magari mentre aspettate la metro.

Non osi l'America avanzare pretese: la Russia non starebbe a guardare. Ne deriverebbe la fine del mondo.

Carcerieri e prigionieri, santi e demoni, il diritto alla libertà contro la volontà di piegare le altrui vite, oppressione contro rivoluzione, la filosofia fondata sull'amore contro la bramosia del potere supremo : nessuna vera guerra, le armi vengono usate da una sola parte l'altra le subisce senza mai accennare ad un gesto di violenza.

Monaci trasformati in cerini; le fiamme avviluppano le tonache rosse bruciando senza pietà cuori pronti alla morte pur di ribellarsi.

Cuori contro ogni forma di violenza e di ubbidienza: nessuna ubbidienza verso chi pretende di rubare diritti e libertà. Forse domani, rimpiangeremo di non aver fatto nulla per impedire venissero eliminati dalla faccia della terra; i monaci buddisti come i dinosauri li conosceremo soltanto dalle pagine dei libri di storia, foto ricordo di un popolo pacifico costretto all'ignominia di uomini e nazioni votati con assoluta ubbidienza al Dio dal potere assoluto.

Le fonti ufficiali dichiarano una dozzina di morti, noi sappiamo essere molti di piu.

Li vediamo li, sulla strada, malmenati, bastonati, arsi, violati, umiliati, sacrificati nel nome dell'egemonia. Rubati del diritto alla vita, alla terra, alla libertà.

Tibet, terra lontana, la Cina che sventola la sua bandiera rossa sangue.

I monaci diventano statuine messi sulla scacchiera internazionale: da una parte l'armata bianca per la pace, dall'altra parte l'armata nera. Russia, Cina, Condoleezza.

Vengono intervistati contemporaneamente e in separata sede due massimi esperti di politica internazionale: le loro dichiarazioni, nemmeno fossero stati d'accordo, sono identiche e sconfortanti.

Non uomini torturati, ma pedine capaci di regalare all'America il sogno di invasione. La marcia tanto agognata sulla Cina e le sue meravigliose potenze.

La Russia tuona: - Nessuna intromissione su i fatti interni -

Certo, la Russia, come la sua amica Cina agisce contro i ribelli nel medesimo modo.

Chi lotta per i diritti umani, per la libertà, per rivedersi riconosciuti sulla propria terra di origine son per loro alla stregua di delinquenti, di sanguinari terroristi.

Si sta tutti a guardare, come leoni in attesa di avvinghiare ingenua la preda.

Il Dalai Lama personaggio scomodo ma tutelato dallo stesso nemico: per questo ancora in vita e certo non per la sua roccaforte inespugnabile. Del resto ha viaggiato illeso per il mondo, fino a giungere qui in Italia, trattato come un appestato.

Certo, bisogna tener conto delle olimpiadi, evitare qualsiasi infiltrazione tibetana, in Cina i panni sporchi devono per legge, rimanere in famiglia.

L'America sogna, agogna e prega possano i monaci infiltrarsi, sarebbero per loro il motivo che cercano, l'appiglio che gli permetterebbe appunto, nel nome di quei diritti che vanno difesi, di invadere la Cina. Ma anche l'uccisione del Dalai Lama offrirebbe agli americani quel meraviglioso spunto. Meglio tener in vita il Capo e uccidere ad uno ad uno i monaci. Sterminarli.

La dittatura cinese, quella cerchia che ha fatto della terra tolta al popolo tibetano una terra del dolore, e dell'abolizione di ogni forma di libertà, è divenuta una cerchia fortissima dal punto di vista strategico, conta milioni di affiliati, alcuni sparsi per il mondo. Credete siano tutti scappati alla dittatura i cinesi da noi? Fessi.

Sono qui, i più, pronti a dar vita al disegno diabolico di sterminio di massa; aspettano soltanto un cenno.

Ecco perche, qui i nostri amici cinesi non sembrano volersi omogenizzare a noi ma anzi, restano nel chiuso della loro cultura e tentano di non farci entrare nessun estraneo.

E nemmeno, e qui ne avrebbero facoltà, accennano ad un gesto di solidarietà ai tibetani o ai loro popoli oppressi. Nessuna denuncia contro la dittatura.

Sono molte le omissione da parte dei canali ufficiali: ci raccontano della strage impunita certo, ci mostrano la devastazione dei corpi, qualche sparo o fotogramma, ma nulla più.

La mafia cinese, è in guerra con la mafia occidentale: i poteri occulti delle due frazioni, occidente e Cina – Russia, si son rotti all'interno. Questo fa paura.

Questo dovrebbero dirci.

Questo è il motivo per il quale i nostri massimi esponenti politici hanno evitato il Dalai lama.

Piccole formichine nel complesso formicaio internazionale. Nemmeno l'ONU usa il pugno fermo, eppure è un suo membro la Cina. La Cina ha accettato lo Statuto dell'ONU al suo tempo.

L'ONU è nato a difesa della pace e ha regole ferree su i diritti umani, regole ad oggi ampliamente violate dalla Cina.

Forse dovremmo scrivere ai partecipanti delle olimpiadi, chiedergli di organizzare in concomitanza dell'evento mondiale, un progetto di sostegno e di aiuto ai popoli ingiustamente sterminati.

Chiedergli di leggere davanti alla Nazione cinese un documento che li spinga a retrocedere e a cessare le torture. Servirebbe forse a poco, forse, a niente. Eppure mi ritorna in mente un pezzetto di storia. Le donne di Plaza De Majo allo stadio durante i mondiali con i loro striscioni:

  • Aiutateci. Stiamo sparendo. -

Qualcosa si mosse al tempo e chissà......

Roberta Lemma






 
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Ma perchè ci fanno votare?

Post n°77 pubblicato il 17 Marzo 2008 da lunarossa.1974

Sia la banda Veltroni che la banda Berlusconi potevano risparmiarsela tutta questa esagitazione alla ricerca del voto capace di regalargli l'alloro: a noi, noi civili, non cambieranno la vita. E nemmeno avrebbero avuto bisogno di inscenare tali e tanti comizi, siamo già addormentati, narcotizzati, l'incantatore di serpente ha fatto egregiamente il suo lavoro.

L'esagerato sperpero di denaro per arricchire con sfavillanti addobbi le loro campagne elettorali è doppiamente vergognoso poiche loro sanno, che i giochi, gli impicci son già stati compiuti.

Il nostro voto al massimo deciderà il colore della bandiera che primeggerà per i prossimi 5 anni, sabotaggi permettendo, ma non decideremo chi dovrà occupare le poltrone. L'accoppiamento

nome – poltrona è già stato deciso.

Dell’Utri, Cuffaro, Carra, Crisafulli sono già stati eletti, insieme a tutti gli altri. Diventeranno nostri dipendenti a 25.000 euro al mese anche Fassino (per la quarta volta), sua moglie (per la quinta volta), D’Alema, gli avvocati e la segretaria dello psiconano. La Camera e il Senato sono al completo. Sold out.
Il Parlamento è la nuova casa chiusa degli italiani.

Sia che vinca l'uno sia che vinca l'altro le nostre vite quindi muteranno talmente poco da non accorgercene neppure.

Non bastano i mega pullman e i sorrisi alla folla, non bastano le promesse fantasiose, a dire il vero non basterebbe nemmeno la loro forza d'animo, se ne avessero, e tutto il loro potere. Nemmeno se uno dei due o tutte e due insieme fossero illuminati da qualche Dio potrebbero fare il miracolo.

Non si tratta di semplice incapacità o di banale delinquenza. Tutto è troppo intrecciato, legato a doppio filo, unito da vincoli pericolosi da recidere. Una rete talmente fitta che giungere ad un capo risulta impresa impossibile da realizzare. Le figure si mischiano tra loro come le mani di esperti pokeristi. Non a caso, Bassolino e tutti gli altri indagati coinvolti nelle indagini, risultano essere agli atti, nulla tenenti. Avete capito? Nulla tenenti.

Per capire a fondo quel che voglio dire bisogna guardare alla Campania e ai sui affari non come ad una regione corrotta ma come allo specchio magico che riflette gli affari di tutta la Nazione.

Oltre a ricordare la devastante situazione rifiuti, una emergenza largamente generata da anni di inadempienza, incuria e magna magna di entrambe le fazioni politiche.

Una emergenza che tutt'oggi vede la stessa regione Campania spaccata a metà: a nord l'immondizia sembra essersi inghiottita ogni lembo di terra, a sud della regione, l'emergenza rifiuti sembra non essere mai esistita tanto sembrano lustri i marciapiedi e le strade. Tutta Salerno, la costiera Amalfitana, il Cilento, e la zona di Pompei e Scafati pulite e con una buona raccolta differenziata: perchè tanto contrasto nella stessa regione?

Forse perchè la parte nord è strettamente controllata da clan spietati appoggiate dalle istituzioni: istituzioni o troppo poco coraggiose o molto colluse. Certo, anche la parte a sud possiede i suoi

“ proprietari “ ma evidentemente comprendono l'importanza di non attirare esageratamente l'attenzione. E di far respirare ai propri figli aria decente.

Prodi intanto firma il consenso a bruciare nella futura Acerra le balle  della  Fibe.

Ma non era indagata la Fibe? E perche ancora gli è permesso di gestire i rifiuti? Perchè è stata dissequestrata?

Balle non a norma e quindi altamente tossiche: le ceneri di un veleno micidiale verranno respirate da tutti noi.

Avrà voluto fare un favore agli amici della Fibe, oppure, non ha potuto rifiutarsi.

Eloquente il volto di De Gennaro: un uomo che ne ha vista tante, ma non tutte!

Ma non solo la spazzatura potrebbe assumere il ruolo di prova schiacciante e incontrovertibile: proviamo a sbirciare all'interno delle strutture pubbliche.

Infaticabile la procura di Napoli macina inchieste a più non posso aprendo orizzonti funesti.

A Napoli si sa, c'è un mare che è un incanto , praticato da molte barche, motoscafi, gommoni, navi e yacht.

Ce n'è uno battezzato, Canaglia; la Procura segue la scia che essa lascia perchè il fortunato possessore di cotanta bellezza è un certo Claudio Ragosta, l'ex vertice del potente ufficio tecnico della manutenzione sanitaria di Napoli. Praticamente nel suo ambiente il Capo dei Capi.

Intercettano una sua telefonata, sta parlando con l'uomo che tempo fa gli ha venduto anzi svenduto proprio lo yacht che oggi sfoggia compiaciuto. Un certo Vincenzo Cotugno, peccato che a questo santo uomo proprio due giorni prima gli son stati sequestrati ben 4 milioni di euro, i reati contestatogli riguardano innummerosi appalti truccati. Un appalto truccato non è cosa da poco, un appalto vinto in questo modo toglie il pane alle persone oneste, costringe i lavoratori onesti a chiudere bottega a cadere in disgrazia!

Dicevamo, questo buon uomo, Vincenzo Cotugno, è molto vicino all'ambiente politico del PD, non solo, non ha problemi nemmeno con l'altra parte, con Berlusconi per intenderci. Si sa in piazza si afferrano per i capelli nell'intimità ottimi affaristi e grandi amiconi.

Quel giorno al telefono con il caro timoniere di Canaglia si parla di affari, infatti Vincenzo dice, senza mezzi termini, che lui è il numero uno e per agganci e per gare vinte in modo scorretto, non solo, secondo lui, vantandosi, non vi è in tutta la Campania un uomo che conosce uno per uno i nomi dei funzionari corrotti, sia della regione sia di ogni comune campano.

L'azienda Asl Napoli 1 è la piu imponente di Europa, qualcosa come 9 nosocomi nella sola provincia. Ospedali controllati e gestiti interamente dalla camorra.

L'inchiesta individua la camorra addirittura nelle aziende che si occupano di lavare le lenzuola, nella mensa, nelle imprese di pulizia, nelle aziende di lavoro interinale alle quali gli ospedali si rivolgono per reperire infermieri, portantini e ect, ect. Anche chi si occupa della manutenzione di software e di apparecchiatura medica risultano essere gestiti dai clan.

Anche la scelta dei primari ricade sui clan, ma, e questo farebbe capire come mai gli ospedali risultano essere cosi mal gestiti, troviamo nelle poltrone dirigenziali personaggi che non possiedono nemmeno la terza media! Totalmente fuori ogni criterio.

Vicino questi analfabeti siedono ora dirigenti della Margherita, ora dirigenti della CDL, ora del PD.

Otto milioni di debiti accumulati.

Ma loro son sempre li, e sempre ci saranno almeno fin quando non eserciteremo la nostra volontà di cittadini.

Ecco perchè dico che poco importa chi eleggeremo, loro sono già li e si dividono soldi, privilegi e divorano ogni cosa gli si pari davanti.

Quel che è peggio e che con tutto che la Procura e l'antimafia facciano emergere questi gravi episodi i politici rispondono che a loro nulla è permesso e che tempo per rifar leggi non vi è!

Fate voi.


 
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I ragazzi di "Addiopizzo" sfidano apertamente la mafia. Non lasciamoli soli. 

Post n°76 pubblicato il 04 Marzo 2008 da lunarossa.1974

 


Ci si dovrebbero aprire tutti i telegiornali con una notizia simile, riempire le prime pagine di tutti i quotidiani, farla echeggiare nelle radio, ovunque; la notizia di punta, quella che fa sperare in un miracolo, in una svolta epocale, l'inizio della rinascita civile.

Nel fine settimana a Palermo cuore ed emblema della mafia verrà inaugurato il primo, speriamo di una lunga serie, negozio di – Pizzo Free - .

Lodevole iniziativa di un gruppo di ragazzi siculi che da quattro anni operano senza paura e con una incoscienza degna di medaglia al valore, contro la mafia.

Non si limitano a scrivere nei blog o a parlarne nel chiuso delle loro rassicuranti mura domestiche: l'affrontano in strada, laddove la mafia a bordo di potenti motori si accosta e spara. Senza esitazione. Senza scrupolo alcuno.

La mafia degli appalti truccati, delle costruzioni, delle istituzioni.

La mafia che fa rimbombare le sue bombe davanti ai negozi che gli si oppongono tenacemente, coraggiosamente; a detta di alcuni, incoscientemente.

Giorni fa, la Procura di Palermo ha pubblicato i dati relativi ad un inchiesta imbarazzante per i nostri politici:

160 mila le aziende che pagano il pizzo. 50 mila solo in Sicilia.

1.300 i reati di mafia che quotidianamente insidiano la nostra Italia.

Circa 90 miliardi di euro l'introito di queste organizzazioni criminali, di questi 80 miliardi provengono dal racket.

Le loro tariffe variano dal tipo di negozio e zona:

Negozi di generi vari pagano dalle 200 alle 500 euro al mese.

Negozi eleganti e ubicati nelle zone IN, dalle 700 alle 1.000.

Supermercati 5.000 euro.

Cantieri 10.000 euro.

Dagli appalti pubblici esigono il 2/3%.

Questi i numeri che hanno obbligato i giovani ragazzi del gruppo “ Addiopizzo “ ad un ulteriore mossa risolutiva: creare il primo punto vendita anti – racket!

Ad oggi, sono circa 241 i negozi che hanno scelto di aderire a questa iniziativa: da loro i clienti sapranno di comprare senza foraggiare le organizzazioni mafiose.

L'impresa è ardua e pericolosissima, di certo la mafia non starà a guardare e quindi, invito tutti i lettori a seguire questa iniziativa con attenzione, supportandola come meglio credete, aderendo con solidarietà piena verso chi tenta di infrangere il vigliacco muro dell'omertà assassina.

Ricordo in oltre che se a Palermo c'è la mafia a Napoli c'è la camorra e in Calabria la n'drangheta.

Con lo stesso sistema criminoso, con lo stesso racket e tutto il resto.

Non compriamo piu dove sappiamo esserci la mano armata.

Isoliamo questi nuclei che uccidono la nostra dignità.

Esportiamo il metodo adottato da questi ragazzi in tutta la nostra penisola.

Non lasciatevi governare dalla paura, non potranno ucciderci tutti.

Non si richiede un gesto eroico o di mettere a repentaglio la propria sola vita: si richiede orgoglio e senso di giustizia.

Voglia di riscatto, di dire NO!

Questa storia non è un epilogo ma una premessa: questa è una sfida in piena regola.

Fate circolare con rispettosi passaparola questa impresa leggendaria.

Non restate fermi a congratularvi frettolosamente, come se tutto ciò non riguardasse le vostre vite, come se tutto ciò appartenesse ad un altro emisfero.

La verità è che la mafia, come la camorra, come l'n'drangheta rappresentano gli squadroni della morte. E sono qui, sul nostro stesso pianerottolo.

Se questo progetto venisse affiancato ufficialmente dalla collaborazione delle forze armate dall'impegno dei politici, da una task-force a più riprese potremmo nel giro di qualche mese indebolire e colpire con un attacco mortale il cuore criminale.

Indebolendo la mafia potremmo ripulire finalmente le nostre istituzioni, ad oggi abitate da troppi mafiosi. Questi mafiosi ci impediscono di vedere adempiuti i nostri diritti.

Ci rubano i soldi e la dignità.

Questi mafiosi in giacca e cravatta appartengono a quel gruppo denominato “ La Casta “ che fa del nostro Paese un Paese degradato, incivile, indegno!

Intanto, cominciamo col ripulire le strade........Forza Ragazzi!

 
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Bassolino il più povero d'Italia: ma il giudice gli pignora un quinto dello stipendio!

Post n°75 pubblicato il 02 Marzo 2008 da lunarossa.1974

 

L'emergenza rifiuti continua a tenere molti partenopei con il fiato sospeso.

Uno fra tutti il Governatore Antonio Bassolino che se anche in buona compagnia, infatti gli indagati son ben 27, lui resta, per i partenopei l'illustre protagonista di questa torbida vicenda, l'unico vero colpevole.

Il suo rinvio a giudizio a dato vita ad accesissime polemiche; la sua volontà a non dimettersi ha generato violenti elisei all'interno dei circoli politici e fra la gente comune. Si sentono disgustati e presi in giro per l'ennesima volta. Ma la vicenda non finisce qua.

Nel mentre nuove proteste infiammano Marigliano e Taverna del Re, nel mentre non si placano gli scontri tra forze dell'ordine e civili, nel mentre Napoli e provincia continua a soccombere sotto il peso di tonnellate e tonnellate di rifiuti ormai in decomposizione una nuova ondata si è abbattuta su tutta la popolazione campana. La verità agghiacciante e mortificante non soltanto per tutti i campani, ma per ogni cittadino italiano.

Pochi giorni son passati dalla pubblicazione degli stipendi d'oro dati a tutti i Commissari Straordinari chiamati a risolvere la vergognosa questione rifiuti ,eppure non vi è fine all'inverosimile.

Ieri l'ufficio legale della Regione aveva chiesto il blocco dei beni agli indagati: scoprendo allibiti che quasi tutti risultano essere nullatenenti, Governatore compreso.

Nessuno di loro sembra possedere case, macchine o altro.

La loro situazione patrimoniale risulta essere simile a quella di un qualsiasi operaio italiano.

La gente non ci sta e si dice pronta a nuove dimostrazioni e blocchi stradali; facendo temere atti violenti o pericolosi scontri con le forze dell'ordine.

Anche il giudice forse richiederà il pignoramento di un quinto dello stipendio.

L'esasperazione che ha portato una donna a darsi parzialmente fuoco, davanti una discarica, e l'averla convinta ad iniziare uno sciopero della fame da un quadro generale di quello che questa gente è costretta a subire ma anche di cosa è pronta a fare. Mosse risolutive al limite della comprensione.

L'unico comun denominatore tra queste diverse associazioni o semplici comitati cittadini è il voler cacciare Bassolino da Napoli.

Il Governatore ribadisce a più riprese la sua ferrea volontà ad aiutare De Gennaro nella gestione e risoluzione dei rifiuti, adducendo complotti e immoralità nei corridoi dirigenziali.

Sembra non voler ascoltare la sua popolazione, non cedere alla richiesta di dimissioni non volersi piegare alla volontà della sua gente.

Già una volta Bassolino dichiarò che tutta questa faccenda è opera della camorra, che lui stesso era vittima di questo sistema capillare.

A suo dire la sua condotta potrebbe essere passata ai raggi x e risultare pura e incontaminata.

De Gennaro sta consumando il tempo utile a risolvere questo dramma tutto campano, ma ci appare drasticamente lontano il giorno in cui tutta questa storia potrà dirsi conclusa.

Roberta Lemma









Si dice pronto a subire l'iter giudiziario certo che la verità finirà per saltare fuori facendoci scoprire scenari inimmaginabili.

 
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