Creato da luste.ig il 03/04/2009

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fatti d'amore e di anarchia

 

 

LETTERA A TREMONTI

Post n°34 pubblicato il 19 Giugno 2011 da luste.ig
 
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Caro (per quel che ci costa) Tremonti,

sono una normale cittadina che deve solo far quadrare i propri conti e ci riesco senza proclamarmi “economista”. Mi sono convinta da tempo, seguendo con attenzione il suo operato, che Lei abbia bisogno di fermarsi a riflettere poiché sembra che non riesca a considerare alcune voci del bilancio statale che, invece, noi cittadini vediamo benissimo e che, eliminate o ridimensionate, risolverebbero i nostri problemi; sarebbero quelle famose riforme strutturali che non devono e non possono riguardare sempre e solo stipendi, pensioni, ammortizzatori sociali e servizi ai cittadini, facendoci precipitare verso l’indigenza ed una triste  vita.

Dove potremmo risparmiare? Faccio un piccolo e semplice elenco, potremmo: abolire le province, eliminare “veramente” una serie ben conosciuta di enti inutili, far pagare le tasse, l’acqua, i servizi, i costi delle manifestazioni e gli insegnanti di religione al Vaticano, eliminare le sovvenzioni alle Università ed alle scuole private, eliminare le sovvenzioni, le prebende, le consulenze e le convenzioni che portano via denaro dal pubblico al privato, impoverendo il pubblico ed impedendogli i necessari miglioramenti; potremmo finalmente far pagare le tasse a tutti mandando in galera chi non lo fa,  ridurre drasticamente le spese militari (visto che dovremmo ripudiare la guerra) e, infine ma non ultimo, ridurre drasticamente i costi della politica.

Ci sarebbero i soldi per ridurre, in modo significativo ed in poco tempo, il debito pubblico e dare ai cittadini il respiro necessario su stipendi, pensioni e servizi (welfare ricorda?), eliminando il precariato senza fine, per risalire la china dando contemporaneamente una spinta ai consumi e quindi all’agognata ripresa.

Questo è il coraggio che si chiede a chi vorrebbe essere considerato uno “statista” e non improbabili riforme fiscali o spese irrazionali e demagogiche per raccattare quattro voti o per essere appoggiati da qualche lobby. Lei avrà questo coraggio? Non credo, penso, invece e purtroppo per noi cittadini italiani ( di destra e di sinistra) che Lei non assurgerà al ruolo di statista ma rimarrà un commercialista fiscalista di provincia che vive delle parcelle dei piccoli commercianti che aiuta a frodare il fisco.

 
 
 

ATEI CHE NON BESTEMMIANO:

Post n°33 pubblicato il 04 Ottobre 2010 da luste.ig
 
Tag: ateismo
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Noi atei abbiamo leggi, convinzioni, regole, etica che abbiamo fatto nostre liberamente e con razionalità, senza trascurare i sentimenti; scelte che hanno come base il rispetto per gli altri, la coerenza dei nostri atti con il pensiero e soprattutto la piena assunzione di responsabilità  del bene e del male che deriva dalle nostre azioni. Non vogliamo convincere gli altri, non cerchiamo adepti, non vogliamo alibi, scuse o perdono, la nostra non è una religione, è un modo di affrontare onestamente e lealmente la vita senza subire imposizioni. A differenza di Fisichella e quelli come lui, siamo persone serie, affidabili, non bestemmiamo neanche in privato e non ci piace chi lo fa.

 
 
 

MALASANITA’?....NON SOLO!

Post n°32 pubblicato il 22 Settembre 2010 da luste.ig
 
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Nell’arco di pochi giorni, veniamo informati dai media su casi di cesarei non eseguiti in tempo utile ad evitare tragiche conseguenze, sia per le madri sia per i nascituri. Sono casi che ora fanno notizia sulla scia del primo episodio, particolarmente tragico, verificatosi come conseguenza di una rissa tra due medici in sala parto; fra un po’, come in passato, casi analoghi torneranno ad essere considerati degni al massimo della cronaca condominiale. I medici vengono accusati di ricorrere troppo spesso al parto cesareo per incrementare i propri guadagni, questo potrebbe essere vero in strutture private, non ha senso in strutture pubbliche ma spinge forse i sanitari a “pensarci troppo”; non si considera che l’incremento percentuale dei parti cesarei è inevitabile nelle società dove la sanità funziona. I rari parti cesarei che venivano praticati in passato portavano frequentemente, per imperizia e scarse condizioni igieniche, al decesso della puerpera, del nascituro o di entrambi, comunque, le donne più fortunate potevano far nascere al massimo un paio di figli mentre le donne che riuscivano a partorire naturalmente spesso mettevano al mondo almeno una decina di  pargoli. Nelle nostre “civiltà occidentali”, dove la sanità funziona, sia chi partorisce col cesareo sia chi lo fa con parto naturale difficilmente fa più di due figli. Poiché una delle cause che richiedono il parto cesareo è una conformazione  a “bacino stretto”  è facile capire quali siano le conseguenze nelle generazioni successive: un aumento della frequenza (%) nella popolazione di donne con il carattere “bacino stretto” e che partoriranno con il cesareo. I medici non dovrebbero lasciarsi condizionare da accuse da parte dell’opinione pubblica se sono infondate e dovrebbero poter ricorrere al parto cesareo con la serenità necessaria a valutare correttamente i fattori di rischio legati al non intervento. Nell’opinione pubblica e quel che è più grave nella classe medica e sanitaria in generale, sono presenti, però, nei confronti delle donne che partoriscono, atteggiamenti pericolosi che risalgono ad una “cultura  arcaica” legata alla religione del ”partorirai con dolore” ed al concetto che tutto ciò che è naturale è giusto e non fa male. Il dolore del parto può e deve essere facilmente eliminato, chi soffre non può essere considerato con sufficienza, non si può imporre di partorire e di dover sopportare anche la derisione e il sarcasmo di medici, ostetriche e infermiere  che considerano  le richieste di aiuto delle esagerazioni per poi dover in fretta cercare di porre riparo ai danni procurati con la propria superficialità. Si va nelle strutture ospedaliere per essere assistite non per essere abbandonate a soffrire in un letto. Questa è l’ennesima violenza che viene ripetutamente subita dalle donne.  Mi riesce, quindi, difficile incasellare questi casi nella “malasanità”; non sono dovuti a carenze strutturali, a mancanza di personale o di presidi sanitari, sono dovuti prima di tutto a carenze culturali che considerano il parto un evento naturale che si risolve da solo, lo è ma nelle civiltà primitive dove perlomeno è un rito collettivo, nella nostra civile società diventa una violenza da sopportare in solitudine.

 
 
 

UN UOMO CHE RESTITUISCE LA SPERANZA ANCHE AI PIU' CINICI

Post n°30 pubblicato il 31 Marzo 2010 da luste.ig

 
 
 

UN MILANESE...."CONTENTO"!

Post n°29 pubblicato il 12 Marzo 2010 da luste.ig
 
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Popolo Viola - Presidio Permanente a Montecitorio
LETTERA DI AMBROGIO BRAMBILLA. DIFFONDERE PREGO

Vivo a Milano DUE in un palazzo costruito dal PRESIDENTE DEL CONSIGLIO.
Lavoro a Milano in una azienda di cui è mero azionista il Presidente del Consiglio....
Anche l'assicurazione dell'auto con cui mi reco a lavoro è del Presidente del Consiglio, come del Presidente del Consiglio è l'assicurazione che gestisce la mia previdenza integrativa.......

Mi fermo tutte le mattine a comprare il giornale, di cui è proprietario il Presidente del Consiglio.
Quando devo andare in banca, vado in quella del Presidente del Consiglio.
Al pomeriggio, esco dal lavoro e vado a far spesa in un ipermercato del Presidente del Consiglio, dove compro prodotti realizzati da aziende partecipate dal Presidente del Consiglio.
Alla sera, se decido di andare al cinema, vado in una sala del circuito di proprietà del Presidente del Consiglio e guardo un film prodotto e distribuito da una società del Presidente del Consiglio (questi film godono anche di finanziamenti pubblici elargiti dal governo presieduto dal Presidente del Consiglio).
Se invece la sera rimango a casa, spesso guardo la TV del Presidente del Consiglio,con decoder prodotto da società del Presidente del Consiglio, dove i film realizzati da società del Presidente del Consiglio sono continuamente interrotti da spot realizzati dall'agenzia pubblicitaria del Presidente del Consiglio.
Soprattutto guardo i risultati delle partite, perché faccio il tifo per la squadra di cui il Presidente del Consiglio è proprietario. Quando non guardo la TV del Presidente del Consiglio, guardo la RAI, i cui dirigenti sono stati nominati dai parlamentari che il Presidente del Consiglio ha fatto eleggere. Allora mi stufo e vado a navigare un pò in internet, con provider del Presidente del Consiglio. Se però non ho proprio voglia di TV o di navigare in internet, leggo un libro, la cui casa editrice è di proprietà del Presidente del Consiglio.
Naturalmente, come in tutti i paesi democratici e liberali, anche in Italianistan è il Presidente del Consiglio che predispone le leggi che vengono approvate da un Parlamento dove molti dei deputati della maggioranza sono dipendenti ed avvocati del Presidente del Consiglio, che governa nel mio esclusivo interesse!!!!!!!!!!!!!
Per fortuna!

PS.: Tutte le persone che ricevono la presente comunicazione hanno l'obbligo civile e morale di trasmetterla ad almeno altre cinque persone. Non sia mai che qualcuno lo votasse di nuovo.

 
 
 

8 MARZO

Post n°28 pubblicato il 08 Marzo 2010 da luste.ig
 
Tag: Donne
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Oggi non è una festa, è un giorno triste e un'occasione per riflettere. Per favore donne risparmiateci questa sera squallidi banchetti festanti e inneggianti alla stupidità dei luoghi comuni!

LIBERE E SENZA PADRONI in tutto il mondo....solo allora potremo festeggiare!

 

 
 
 

LAVORO MINORILE IN ITALIA

Post n°26 pubblicato il 23 Gennaio 2010 da luste.ig
 
Tag: lavoro
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Invece di portare l'obbligo scolastico a 18 anni si incentiva il lavoro minorile. Certo meno studiano, meno capiscono, meglio si sfruttano e meglio si gestiscono!

Lavoro minorile / Una ricerca dell'Istat

144 mila lavoratori under 14 in Italia

In Italia lavorano 144.000 ragazzi tra i 7 e 14 anni e 31 mila di essi possono definirsi letteralmente sfruttati. L’Istat non fa sconti e mentre la Fao discute di fame nel mondo (e di bambini costretti a lavorare in condizioni disumane) rivela – e non è la prima volta – che la piaga del lavoro minorile (che andrebbe più propriamente chiamato “infantile”) infetta anche un paese ricco dell’occidente. Fatte, ovviamente, le debite differenze e le debite specificazioni. Nella sua ricerca, realizzata col ministero del Lavoro e presentata in occasione della prima giornata mondiale contro il lavoro minorile, l’Istat spiega, infatti, che non tutto il lavoro under 14 va considerato illegale. Bisogna distinguere tra i lavori veri e propri e i lavoretti fatti dai ragazzi spesso a casa e continuando a studiare. I dati, comunque, non vanno sottovalutati se ci dicono che l’11,8% di questo piccolo esercito di lavoratori ha prestato la propria attività in una fabbrica o cantiere. Un ambiente certo non salubre per un ragazzo di 14 anni.

Secondo la ricerca possono essere considerati economicamente attivi (con lavori quindi anche all'interno del nucleo familiare o comunque parziali o stagionali) 12.168 bambini tra i 7 e i 10 anni, 66.047 tra gli 11 e i 13 anni e 69.070 ragazzi di 14 anni. Sulla media della popolazione dell'età corrispondente lavorano circa 3,1 ragazzi: 0,5% del totale dei ragazzi tra i 7 e i 10 anni, il 3,7 tra gli 11 e i 13 anni e l'11,6% dei quattordicenni. I dati raccolti, riferiti al 2000, sono in linea con le stime calcolate dal' Ilo (ufficio internazionale del lavoro) per i paesi sviluppati (2%). Possono, invece, essere considerati “sfruttati”, 31.500 bambini, lo 0,66% dei ragazzi nella stessa fascia d’età. I più sfruttati, secondo l’Istat, sono i quattordicenni, il 2,74% del totale.

Generalmente, il primo contatto dei giovani con il mondo del lavoro avviene grazie a un’occupazione stagionale (il 71,7%), quasi sempre per meno di 3 mesi l’anno (82,6% dei casi). Solo il 12,6% dei giovani interpellati ha “confessato” di non essere andato a scuola per lavorare. Ma cosa fanno i ragazzi? Quasi un quinto lavora in bar, ristoranti e alberghi; seguono i negozi (14,9%) e la campagna (14,1%). L’11,4% dei ragazzi lavora in casa propria, il 9,6% presso parenti e altre persone. *

Più alte, ovviamente, le percentuali dei lavoratori tra i 15 e 19 anni. Sono 334.000, il 10,8% del totale: un ragazzo su dieci. Queste presenze sono particolarmente alte in Trentino Alto Adige (26,9%), Veneto (18,5%) ed Emilia Romagna (18,7%). Molto basse, invece, le percentuali nel Lazio nel Lazio (5,4%) in Calabria (5,3%) e in Sicilia (6,4%). Gli occupati under 19 hanno nel 69,2% dei casi soltanto la licenza media e per il 7,8% la licenza elementare. Un dato preoccupante: il basso titolo di studio di chi, anche per necessità, sceglie di lavorare così presto potrebbe rendere nel futuro alcune di queste figure professionale obsolete sul mercato del lavoro. Non va poi dimenticato che, se è vero che avere un’occupazione sopra i 15 anni è perfettamente legale, ai minorenni la normativa garantisce tutele speciali. La legge 977/67, per esempio, vieta i lavori faticosi e insalubri ai minori di 16 anni e i ragazzi tra i 15 e i 18 anni non possono lavorare più di 8 ore al giorno e più di 40 ore a settimana.

La ricerca è stata presentata da Istat e ministero del Lavoro in occasione della prima giornata mondiale contro il lavoro minorile.

 
 
 

PUGLIESI penZiamo......;-)))))

Post n°25 pubblicato il 22 Gennaio 2010 da luste.ig
 
Tag: Vendola

Cerchiamo di pensare...anche con un sorriso!

 
 
 

DIFENDIAMO LA NOSTRA COSTITUZIONE

Post n°24 pubblicato il 20 Gennaio 2010 da luste.ig
 

  
 

 


La Repubblica Italiana è fondata sulla Costituzione, di cui la prima parte è intangibile, mentre si può modificare la seconda parte con intese concordate. Salvaguardiamo la nostra Costituzione e la nostra libertà.
               Per chi volesse aderire

Il 30 gennaio sit-in in tutta Italia in difesa della Costituzione
il 30 Gennaio proteggiamo la Costituzione per difendere i diritti fondamentali di tutti gli Italiani: Lavoro, Uguaglianza, Cultura, Libera Informazione e Giustizia indipendente!
Per gli orari e i luoghi:
http://30gennaio2010.wordpress.com/i-gruppi-locali/
Email: comitato30gennaio@hotmail.it

Sulla piattaforma di Libero fate passaparola

Il 30 gennaio sit-in in tutta Italia in difesa della Costituzione

 
 
 

ESISTE ANCORA UN MODELLO DI SOCIETA'???

Post n°23 pubblicato il 07 Gennaio 2010 da luste.ig
 
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Su quanto ci costa la “casta”dei nostri politici siamo ben informati da tempo e sul fatto che i nostri parlamentari siano troppi, troppo pagati rispetto ai loro colleghi europei e con troppi privilegi non si può che concordare. La creazione dei governi regionali ha, inoltre, moltiplicato in modo esponenziale i costi della politica per non parlare dei tanti enti inutili e fantasiosi inventati solo per il parcheggio dei trombati, per non parlare delle sovvenzioni alla pseudo stampa di partito, dei famosi rimborsi elettorali e degli stipendi miliardari dei tanti manager, sempre di nomina politica.

Un po’ di pulizia con l’annullamento di privilegi, eccessi e spese inutili è necessaria non solo per risparmiare ma perché la nostra classe politica tutta recuperi un minimo di credibilità e di rigore che possa servire da esempio.

Non possiamo pensare, però, che i nostri “politici” vengano pagati con 1000 euro al mese, anche se posso capire lo spirito di rivalsa che sostiene tali proposte; la conseguenza nefasta sarebbe quella di avere solo politici per censo, come sotto la vecchia monarchia, perché solo cittadini con reddito elevato potrebbero permettersi il lusso di dedicarsi alla politica ed il divario di comprensione con i problemi reali di tutti i cittadini potrebbe solo ampliarsi. Il vero problema da affrontare è la questione morale, non possiamo avere tanti politici  con “carichi pendenti”, quando per qualsiasi altro lavoro nell’amministrazione dello Stato si deve avere la fedina penale pulita.

Devono, quindi, essere ben pagati ma prioritario, fondamentale ed irrinunciabile è che siano onesti, competenti e che lavorino per il bene comune; questo controllo, possibile solo con la reintroduzione delle preferenze nella legge elettorale, deve essere esercitato con rigore dagli elettori che dovrebbero capire che i rapporti clientelari non pagano e che loro per primi devono difendere i propri diritti e non cercare scappatoie, tra l’altro umilianti per chi le cerca.

Non posso concordare con chi tende all’uguaglianza nella miseria, ci sarà sempre chi sta peggio a cui uniformarsi, ci sarà chi guadagna meno di noi, chi è precario, chi non ha una casa, chi non ha una macchina, chi non ha un lavoro neanche mal pagato, chi non arriva non alla terza settima ma alla prima, chi vive per strada e dorme nei cartoni. Non mi basta, non mi soddisfa il solo obiettivo di ridimensionare chi nuota nell’oro, penso che l’obiettivo vero sia quello di dare a tutti una vita dignitosa, di costruire una società in cui non ci siano poveri ed emarginati e dove chi è in difficoltà non venga soccorso per ”carità cristiana” ma perché è un suo diritto, perché è un suo diritto vivere dignitosamente per il solo fatto di essere nato, dove il cittadino venga tutelato dalla culla alla bara. Lentamente, con fatica, ci stavamo riuscendo ma il “neoliberismo”sta erodendo subdolamente e ipocritamente le conquiste ottenute, anche col sangue, da chi è nato prima di noi.

I partiti politici non parlano più, da troppo tempo, di quale modello di società hanno nei loro obiettivi, si perdono nel particolare per raccattare voti da qualche corporazione o lobby, si perdono in giochetti di alleanze e spartizioni di poltrone; come possiamo credere che pensino al futuro del Paese ed a  quello delle prossime generazioni, spetta a noi costringerli a cambiare rotta, spetta a noi facendoci ascoltare, anche se non vogliono.

 

 
 
 

..POVERA VITA NOSTRA..

Post n°22 pubblicato il 06 Gennaio 2010 da luste.ig
 
Tag: Ivana

Una vita che è conseguenza dell'annullamento progressivo dei diritti dei lavoratori, faticosamente conquistati col sangue; nessuno più ricorda la svolta iniziata dopo il 2 Dicembre del 1968 ad Avola.

 
 
 

BEFANA 2010

Post n°21 pubblicato il 05 Gennaio 2010 da luste.ig
 
Tag: Befana
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Un Sorcio ricco de la capitale
invitò a pranzo un Sorcio de campagna.
- Vedrai che bel locale,
vedrai come se magna...
- je disse er Sorcio ricco - Sentirai!
Antro che le caciotte de montagna!
Pasticci dorci, gnocchi,
timballi fatti apposta,
un pranzo co' li fiocchi! una cuccagna! -
L'intessa sera, er Sorcio de campagna,
ner traversà le sale
intravidde 'na trappola anniscosta;
- Collega, - disse - cominciamo male:
nun ce sarà pericolo che poi...?
- Macché, nun c'è paura:
- j'arispose l'amico - qui da noi
ce l'hanno messe pe' cojonatura.
In campagna, capisco, nun se scappa,
ché se piji un pochetto de farina
ciai la tajola pronta che t'acchiappa;
ma qui, se rubbi, nun avrai rimproveri.
Le trappole so' fatte pe' li micchi:
ce vanno drento li sorcetti poveri,
mica ce vanno li sorcetti ricchi!

(Trilussa)

Che la Befana ci faccia vedere in trappola qualche sorcio ricco!

 
 
 

Un candidato che non piace al PD!

Post n°20 pubblicato il 04 Gennaio 2010 da luste.ig
 
Tag: Vendola

Un candidato che non piace.

Abbiamo visto riconferme scandalose di candidati collusi con la mafia e indagati dei reati più disparati.

Ora assistiamo al vergognoso balletto teso a non ricandidare un politico degno di stima che ha l'onestà di fare un resoconto della sua azione di governo.

Ma che imparino come si fa politica!

Non vogliamo essere governati da ectoplasmi inconsistenti, basta!

Non vogliamo che le regioni del SUD continuino ad essere colonizzate, basta!

 

 
 
 

SEMEL IN ANNO ...

Post n°19 pubblicato il 29 Dicembre 2009 da luste.ig
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Non ho mai affrontato in questo blog argomenti “di coppia” ma per una volta non guasterà.

Mi piacerebbe riuscire a comprendere quale perverso retro pensiero si installa come un virus nel cervello di alcuni/e ex. L’alibi è il restare amici e non perdersi di vista che è chiaramente una menzogna, quando un rapporto finisce accade perché non si ha più niente da dirsi e non si vuole più avere niente a che fare con l’altro.

Perché allora, guarda caso quando l’ex partner sta vivendo una nuova storia, gli ex riemergono dal passato con tenerezze e coccole che sarebbe bene dedicassero invece al proprio attuale partner? Perché ricominciano a tessere la tela del ragno? Sono ancora innamorati? Nostalgia del passato? No, non credo. Penso, invece, sia una verifica del proprio potere; voler provare di essere ancora in grado di tirare i fili della vita dell’altro, calpestandola.

Credo sia la massima esaltazione dell’egocentrismo “non importa il danno che procuro, non importa se mi insinuo come un veleno in una storia che non è la mia, se faccio del male al mio ex partner (anzi ci provo gusto) … l’importante è l’esaltazione del mio EGO”.

Gli individui che adottano questi comportamenti spesso sono recidivi, hanno bisogno, per mascherare la loro patologica insicurezza e disistima di sé (sanno di valere poco), di continue verifiche del proprio potere distruttivo sulla vita di coppia degli altri. Non capiscono che non stanno mettendo alla prova la propria forza ma solo l’eventuale debolezza altrui.

Non capiscono quanto meschino sia il loro agire ma ciò che è più triste è il constatare che l’ex partner, preso di mira, spesso cade nella rete e, per puro narcisismo, rischia di sporcare quello che di nuovo e di bello la vita gli offre.

 

 
 
 

Natale 2009

Post n°18 pubblicato il 18 Dicembre 2009 da luste.ig
 
Tag: Auguri
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Un Natale sereno per tutti 

             ed un 2010 colorato di "viola"

per tutti gli abitanti del nostro

             bel Paese.

 
 
 

CIVILTA’ DELLA CONOSCENZA

Post n°17 pubblicato il 04 Settembre 2009 da luste.ig
 
Foto di luste.ig

Non ci soffermiamo a riflettere che quando parliamo di “ricerca” ci stiamo riferendo alla civiltà della conoscenza, cioè alla civiltà. Siamo l’unica specie animale che è riuscita a superare i  limiti legati alla propria fisicità; non li abbiamo superati con le guerre e la violenza ma facendo funzionare e sviluppare il nostro cervello, pensando, ragionando, capendo, applicando le nostre conoscenze per migliorare il nostro vivere.

Cultura non è un termine astratto, non a caso è così simile a coltura, la cultura fa crescere e sviluppare le nostre menti; scienza, filosofia, storia, letteratura … ci invitano a pensare, a crescere, ad uscire dall’ignoranza, cioè dalla non conoscenza.

Il ventesimo secolo, periodo temporale piccolissimo se riferito alla storia dell’uomo, ha segnato nel nostro Paese la diffusione della cultura oltre le classi “privilegiate”con l’istituzione della scuola pubblica per tutti, con le Università statali a basso costo, con la ricerca finanziata con fondi pubblici e quindi libera, con sovvenzioni alle attività culturali sul territorio, con mass media liberi di esprimere opinioni anche contrastanti ma proprio per questo libere.

Per qualche decennio abbiamo raggiunto il picco massimo di conoscenza diffusa, di tutela del singolo e di libertà mai avuto nel nostro Paese, anche se con la presenza contemporanea di contrasti, storture, complotti e violenze.

Il sapere è stato utilizzato, da sempre, per gestire il potere e per usare la violenza con armi tecnologicamente sempre più perfezionate, per questo motivo non può e non deve essere di pochi, per questo motivo viene combattuto ferocemente da chi ambisce ad ottenere un potere dittatoriale.

La prima cosa da annullare, in un clima di restaurazione, è quindi la civiltà della conoscenza, come? Distruggendo la scuola pubblica e le Università statali a favore di quelle private dove potranno accedere solo i cittadini appartenenti alle classi “privilegiate” e che saranno ben catechizzati su cosa dovranno pensare quando gestiranno il potere;

screditando i docenti di ogni ordine e grado con il facile gioco di evidenziare le storture presenti, come in ogni settore, e celando accuratamente ciò che funziona anzi tagliando fondi e personale affinché tutto funzioni peggio;

tagliando i fondi per la ricerca, distribuendo i pochi rimasti in maniera clientelare e spacciando il tutto per meritocrazia;

tagliando i fondi per le attività culturali;

mettendo il bavaglio ai mass media e così via … è quello che stiamo vivendo.

Prima di ritornare ad essere dei cittadini privati della conoscenza …. Reagiamo!!!

 
 
 

LEGA NORD....SONO EXTRACOMUNITARI!

Post n°15 pubblicato il 11 Agosto 2009 da luste.ig
 
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Poiché sono sempre stati contrari all'Unione Europea, poiché non si riconoscono come italiani non possono essere definiti che extracomunitari! Ritengo che si debbano considerare visitatori illegali di Roma (che considerano ladrona però ci restano stravaccati in poltrona e percepiscono tutte le prebende) ed illegalmente presenti sul suolo italiano.

I finanziamenti per i loro stipendi vengono da tutti gli italiani e a chi piace pagare per farsi offendere da dei mentecatti!?

Dovrebbero essere arrestati, quindi, come clandestini, visto che ora è reato.

Se, però, sono badanti o colf, potrebbero fare regolare richiesta per ottenere il permesso di soggiorno; nell'attesa che vengano vagliate le loro domande propongo che vengano ospitati in un centro di accoglienza al centro della pianura padana...gestito dagli italiani del nord e da badanti e colf stranieri ma naturalmente provvisti di regolare permesso di soggiorno.

 
 
 

IMPORTANTE

Post n°14 pubblicato il 22 Luglio 2009 da luste.ig
 


Attenzione MESSAGGIO IMPORTANTE. Gli operatori delle ambulanze hanno segnalato che molto sovente, in occasione di incidenti stradali, i feriti hanno con loro un telefono portatile. Tuttavia, in occasione di interventi, non si sa chi contattare tra la lista interminabile dei numeri della rubrica. Gli operatori delle ambulanze hanno lanciato l'idea che ciascuno metta, nella lista dei suoi contatti, la persona da contattare in caso d'urgenza sotto uno pseudonimo predefinito. Lo pseudonimo internazionale conosciuto è ICE (In Case of Emergency). E' sotto questo nome che bisognerebbe segnare il numero della persona da contattare utilizzabile dagli operatori delle ambulanze, dalla polizia, dai pompieri o dai primi soccorritori. In caso vi fossero più persone da contattare si può utilizzare ICE1, ICE2, ICE3, etc. Facile da fare, non costa niente e può essere molto utile. Se pensate che sia una buona idea, fate circolare il messaggio in modo che questo comportamento rientri nei comportamenti abituali, anche pubblicandolo sul vostro blog.

 
 
 

FESTINA LENTE

Post n°13 pubblicato il 19 Giugno 2009 da luste.ig
 
Tag: tempo

 

Ho vissuto abbastanza per poter confrontare l'attuale uso del tempo rispetto a solo 30 anni fa.   Soffermiamoci a considerare quanto le tecnologie abbiano contratto i nostri tempi di lavoro senza, però, lasciarci tempo libero ma aumentando solo la nostra produttività.

Un esempio semplice viene dal comunicare a distanza, dai 15 giorni di una lettera, al fax, alla posta elettronica; le richieste arrivano in giornata senza preavviso e vengono soddisfatte in giornata, senza alcun approfondimento, con un pensiero automatico, banale, superficiale ….  produciamo tantissimo di più e male!

Gli attuali ritmi di vita non lasciano spazio per riflettere, tutto è prioritario, quindi niente lo è realmente.

Ad impedirci di pensare si associa la TV come la maggiore responsabile della passività delle menti e della esaltazione, per il nostro sempre poco tempo libero, di tutto ciò che è superficiale "divertimento", quindi né pensato né desiderato realmente.

Riappropriamoci dell’ozio e della  nostra capacità di pensare, è il primo esercizio da compiere per non essere omologati, per non essere usati, per avere la forza di reagire, per essere protagonisti della nostra vita; non è detto che tutto quello che penseremo e faremo sarà giusto ma impariamo a sbagliare da soli … ne siamo capaci.

Il tanto vituperato ozio favorisce l'introspezione, l'analisi, l'esercizio della logica e la razionalità. I romani lo avevano capito "festina lente"... affrettati lentamente.

 
 
 

PENSIERI DEL …“DOPO VOTO”

Post n°12 pubblicato il 10 Giugno 2009 da luste.ig
 

 

Forse la sinistra si è ubriacata di potere, forse non è vero che il potere logora chi non ce l’ha, forse ha accettato troppi compromessi tanto da perdere di vista i suoi obiettivi, nello stesso tempo, però, non è riuscita a diventare così cinica e spudorata da avere come unico fine la gestione del potere e l’ha, quindi, anche gestito male.

Le alleanze politiche hanno continuato a fare emergere al suo interno sottili differenze ideologiche per strappare consensi al compagno di banco, perché l’obiettivo del mantenimento del potere non era del tutto preponderante come lo è nell’alleanza di destra, dove le differenze ideologiche sono, inoltre, notevolmente più pesanti.

Che la sinistra non ambisca alla pura gestione del potere a qualsiasi costo è positivo, vuol dire che non ha cannibalizzato del tutto se stessa ma questa positività potrà esprimersi solo se si unirà compatta su pochi punti programmatici fondanti e appartenenti alla sua tradizione.

Il compromesso che dovrà accettare dovrà essere al suo interno sulle differenze meno significative e non dovrà scendere invece a compromessi alla ricerca di una pseudo centralità che la porta solo a non essere diversa dallo schieramento opposto, ad essere cioè solo un’alleanza di potere che non si caratterizza differenziandosi per i suoi obiettivi.

Il potere può essere anche gestito bene, anzi meglio, senza tradire i propri principi e basando su questi la forza delle proprie alleanze e della propria unità, dimostriamolo.

Siamo diversi? Facciamolo notare!

 
 
 
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Inviato da: dolly.1
il 08/05/2012 alle 21:05
 
Per questo Natale voglio fare ai miei amici degli...
Inviato da: ITALIANOinATTESA
il 25/12/2011 alle 21:10
 
DOLCE SERATA. UN ABBRACCIO DAL CUORE. DOLLY
Inviato da: dolly.1
il 01/11/2011 alle 20:28
 
Purtoppo anche oggi abbiamo avuto una dimostrazione indegna...
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