variegato al caffè

Happiness

Padre ricco, padre povero

Questo il titolo di un famoso libro di Robert Kiyosaky.

Di cosa parla?

Di come diventare ricchi. Lo so l'ho detto in maniera troppo semplicistica.

Cercherò di spiegarmi meglio.

Kiyosaky nel suo libro racconta che da ragazzo oltre al suo padre naturale ebbe a prendere a riferimento il padre del suo migliore amico Mike. In pratica è come se avesse avuto due papà.

Il primo, il suo vero papà, funzionario governativo dio alto livello era sempre alle prese con le spese da pagare, con i piani pensione, le assicurazioni e le tasse. Più guadagnava, più le spese aumentavano.

Il padre di Mike, con un'istruzione molto più bassa, era invece tremendamente ricco gestendo una serie di empori.

Il giovane Kiyosaky chiede al papà ricco il segreto per diventare ricco.

Volendo sintentizzare il pensiero dello scrittore ci sono due categorie di persone

Chi lavora per i soldi e in questa categoria ci sono tutti i lavoratori dipendenti i quali si devono affannare ogni giorno per cercare di percepire il massimo stipendio che in gran parte viene sottratto da tasse e spese generali varie.

La seconda categoria è composta da chi fa lavorare i soldio. In questa categoria ci sono gli imprenditori e più in generale coloro in grado di "percepire" l'occasione per fare buoni affari; siano essi sotto forma di immobili, azioni, brevetti, opere d'arte.

Kiyosaky ha anche la pretesa di spiegare che non c'è bisogno di avere grossi capitali iniziali, m,a basta conoscere le basi dell'economia e di avere un pizzico di spregiudicatezza.

L'ulteriore consiglio di Kiyosaky è quello di cercare quanto più possibile di incrementare le attività, e di tenere al minimo le passività mettendo in questo conto la casa e l'auto che sono investimenti i quali producono solo spese.

Vi convince?

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Tra le ansie e le speranze

Voglio condividere con voi questo pensiero di Orazio. 

" Tra le ansie e le speranze, tra i imori e gli sdegni, tu immagina che ogni giorno che spunta sia l'ulimo per te; sopraggiungerà allora gradita l'ora che non si aspetta".

Forse il miglior modo per affrontare la vita, è quello di vivere momento per momento, come se ogni giorno fosse l'ultimo. Via i pensieri, via gli affanni, via i tormenti. 

Quello strano nervosismo

Non lo so spiegare.

Sono alcuni giorni che mi sento strano. Ho la sensazione di essere attraversato da una specie di corrente elettrica. Una sensazione di nervosismo che si traduce in una specie di disagio. 

Bruttissimo. La cosa si amplifica la sera, poco prima di andare a dormire. A letto, poi è una tortura, il sonno stenta ad arrivare e alxzarsi non migliora la situazione. Questa strana corrente è sempre presente. a nulla valgono le distrazioni, il computer, il telefono o la televisione.

Non è proprio la prima volta che mi capita, ma nel passato la cosa era durata lo spazio di un mattino. Ora, invece va avanti da qualche giorno.

Meditazione? Training autogeno? Yoga?

Boh, non lo so. Speriamo passi presto!

Splendori e miserie delle ferie

Sole, vento, sabbia, capelli spettinati, salsedine, gelati, pizzette, qualche birra, aperitivi, buon ferragosto, falò in spiaggia, acqua fredda, onde, il rosso di un alba, un giro in bicicletta, tante passeggiate.