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Casoria, periferia di Baghdad

Post n°220 pubblicato il 10 Febbraio 2011 da maiden.casoria
 

 

Fortunatamente non piovono bombe sulla nostra testa come nella capitale irachena, ma i crateri che troviamo quotidianamente per le strade della nostra città ci fanno immediatamente pensare ad un recente attacco missilistico. Buche grandi come vasche che durante i periodi di pioggia si trasformano in enormi piscine; almeno il problema dello sport a Casoria è risolto con tutti questi impianti gratuiti non sarà difficile praticare il nuoto o la corsa ad ostacoli. A parte l’esagerato paragone, il problema resta serio. L’incolumità dei cittadini è messa in grave pericolo. Quante volte abbiamo visto qualcuno inciampare in una buca poco visibile cadendo rovinosamente a terra, magari in quel momento l’episodio ci è sembrato anche comico, l’occasione per immortalare tutto con la videocamera e poi spedire il video a Paperissima. Purtroppo però non sempre le conseguenze di questi infortuni sono da ridere. Nei casi peggiori possono addirittura comportare invalidità permanenti. La responsabilità per la manutenzione delle strade insiste tutta in capo al Comune che ha in gestione la pubblica via e le sue pertinenze come i marciapiedi e le aiuole. Spetta quindi all’Ente civico assicurare il perfetto stato di manutenzione degli assi viari per evitare questi incresciosi accadimenti. A molti sembrerà stucchevole che un giornale si occupi di queste vicende, eppure ci è sembrato opportuno aprire una finestra su un problema che in realtà provoca ingenti danni non solo al cittadino ma anche al Comune che è obbligato a risarcire chiunque si procuri, senza propria colpa, delle lesioni a causa del cattivo stato delle strade. Ogni anno centinaia di migliaia di euro vengono spesi per risarcire i danni, pagare le spese legali e quelle giudiziarie. Denaro che viene preso dalla già misere casse comunali e che quindi viene sottratto alla realizzazione di altri servizi, tra cui anche il mantenimento delle strade. E’ come un cane che si morde la coda: non si effettua l’ordinaria manutenzione delle pubbliche vie che si trasformano in campi minati, i cittadini si infortunano cadendo in pericolosi trabocchetti e fanno causa al Comune che paga i danni (di solito a distanza di anni), per la gioia di avvocati e medici; intanto mancano i soldi per riparare le buche e quindi si torna al punto di partenza, facendo ripartire la giostra daccapo. Quindi ci chiediamo, mettendoci nei panni dei pubblici amministratori, che ad onore del vero sono molto scomodi, non sarebbe meglio provvedere al rifacimento del manto stradale eliminando in radice il problema? E’ l’antico dilemma dell’uovo oggi o della gallina domani. Un po’ di lungimiranza forse farebbe pendere l’ago della bilancia verso una soluzione a lungo termine, ma sarebbe chiedere uno sforzo di elaborazione troppo elevato, quindi ci teniamo le nostre dissestate strade che per lo meno ci tengono in forma mentre facciamo lo slalom tra rifiuti, escrementi, fossi e parcheggi selvaggi. Che non sia questa un’altra trovata geniale per fare pubblicità alla nostra città: Casoria terra di beati ed atleti. Sono aperte le iscrizioni per le prossime olimpiadi di Londra, in bocca al lupo a tutti i partecipanti.

Emilio Polizio

 
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