Le strade della vita

(C) Racconti dalla penna originale di Cinzia Mintoff

 

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        UN AMORE IN...4 La Narrazione di Eliza...

Post n°8 pubblicato il 23 Gennaio 2007 da cinziamintoff

'Sono passati gia' cinque anni dopo il trasferimento a Berlino e il matrimonio con Andrea.. Ormai viviamo stabili in Germania, all'inizio e' stata dura col nuovo ambiente, nuova gente e nuove usanze, e soprattutto nuova lingua la quale ancora non capisco niente tranne il classico buon giorno tedesco "Guten Morgen" .. che spesso mi dice mio marito appena si sveglia e altre signore al mercato che ormai mi riconoscono.. se ripenso a tutta la mia vita e di com'e' cambiata di colpo.. ero una ragazza pacata e tranquilla che faceva la vita a Roma, studiavo e vivevo con la migliore amica.. Lei era piu' impulsiva e nascondeva dentro il suo lato sensibile. Si era appena laureata in sociologia, ma preferiva fare il lavoro di modella, amava stare al centro dell'attenzione e far soldi e carriera, al contrario di me.. in effetti mi stupisco di come gli opposti caratteri si attraggono e consolidano per anni il loro rapporto. Io d'altrocanto mi accontentavo di poco, amavo e amo ancora la letteratura. Faccio la scrittrice di romanzi, il mio sogno professionale su questo piano si e' esaudito, grazie al cielo i miei scritti piacciono e continuano a piacere.. piu' che per soldi e notorieta', lo faccio piu' che altro per il mio sogno.. e' bello mettere nero su bianco i propi sentimenti e creare dal nulla luoghi, paesaggi e personaggi con caratteri e situazioni diverse.. certo poi la finanza effettua dato che a ventidue anni mi sono trovata mamma percaso..  E' successo tutto pervia di una fugace notte di passione tra Davide, un nobile ragazzo che amava solo se stesso prima di tutto, il classico mene freghista amante di donne e di denaro ma anche diabolicamente affascinante e che ha stregato d'impatto subito la mia amica Angela.. finito li' il loro rapporto, due mesi dopo si rese conto di essere incinta e lui se n'e' lavato le mani appena gliel'ha detto. La gravidanza per lei significava un grosso rischio,aveva infatti il fisico debilitato e portare avanti la gravidanza rappresentava la sua fine, ma silenziosamente e coraggiosamente ha proseguito da sola, senza avvertirmi dei riscchi.. ha detto sul letto di morte 'Questa e' la colpa delle mie espiazioni..'  pregandomi disperatamente di crescerle e tenerle il figlio. Certo rimasi shoccata di quella cosa, aver perso la mia migliore amica ancora cosi' giovane e ritrovarmi ad accudire un bambino piccolo, io ero giovane e non avevo ancora esperienze di figli. Anche mia mia madre mori' quando ero molto piccola e cosi' decisi' di occuparmi del suo piccolo Alessio.. era cosi' tenero,ma quanta fatica mantenerlo, ma sono sempre andata avanti, anche perche' poi col tempo mi ci sono affezionata.. e inaspettatamente ho avuto l'affetto di Andrea, era il fidanzato ufficiale di una mia ex compagna d'universita', Stefania.. erano nobili e quindi di famiglie ricche, mai pensavo potesse corrispondere il mio amore.. e cosi' da tutta una serie di questioni inaspettate, eccomi qua, a Berlino, con i miei due ragazzi....  Ora che ci penso e' un po' che non abbiamo notizie dei nostri amici in Italia. Qualche volta i nostri amici Steffi e Patri ci chiamano e viceversa.. tre mesi fa infatti ci hanno dato una notizia clamorosa! cioe' che si sono messi insieme.. loro dicono che stanno bene e che vivono alla giornata, sono insieme non per il grande amore ma per compagnia reciproca, e poi fisicamente sono belli entrambi.  Il rapporto tra me e Andrea invece ha tre elementi importanti sulla quale si basa;Fiducia, rispetto e naturalmente il nostro bellissimo sentimento d'amore.  Il tempo passava, Alessio cresceva, ormai ha sette anni e pian piano incominciava a pensare con la sua testolina.. sembrava filare tutto liscio, ma non fu sempre cosi' facile...'

Una serata come il solito in quella casa di due piani, attrezzata di tutti i beni possibili grazie alla carriera usufruente del padrone di casa.. tutti seduti intorno al tavolo in cucina dopo la loro giornata impegnata..  'Complimenti mamma, e' tutto molto buono.. vado a giocare un po'..'  'Aspetta Alessio, hai finito i compiti?'  'Oggi non ne abbiamo pervia dell'assenza del professore.'  'E cos'hai fatto di bello? ricordati che studiare, con o senza il prof e' sempre importante ed e' per te stesso. Non stare troppo davanti alla 'Play Station'. '  'Si'.. mami, non diventare petulante, lo so. Studiero' domani, promesso!'  e il piccolo studentello conosciuto come il cucciolo della famiglia De Luca, sale correndo per le scale dai suoi amati videogiochi di 'shoot 'em up! '..  vedendo Ale crescere ogni giorno in un sano e bel giovanotto, scorrono i pensieri della giovane mamma..  "Eh cara Angela, tuo figlio sta crescendo proprio in un bel ragazzo. E modestia a parte e' molto anche merito mio e di mio marito."  il maritone sta ancora sbucciandosi un mandarino dopo l'abbondante cena di Lasagne fatte in casa.. per i due maschietti nessuno in Germania faceva le Lasagne italiane piu' buone come quelle della loro donna..  'E tu, com'e' andata a lavoro?'  'Movimentata come al solito. Oggi non mi sono fermato un attimo, da uno studio all'altro, uuh.. pero' mi tiene impegnato e non mi annoia. '  'Come ti sembra la cena?'  chiede amorevolmente la giovane moglie guardandolo negli occhi, i suoi pero' sono ancora presi dalla buccia di mandarino che non si vuole far sbucciare facilmente da lui.  'Bene cara, stai imparando a cucinare bene, non mischi piu' salse e ingredienti come il tuo solito.'  'Chi mischia gli ingredienti e le salsine?'  'Hahahah, dai scherzo amore.. '  'Alessio si e' leccato il piatto.'  'Si' squisito, dai..  glielo fai tu un ripassino in matematica? e' bravo ma la maestra dice che passa piu' tempo a giocare coi suoi compagni che spesso dimentica alcune equazioni.'  'Vorra' dire che gli faro' un bel ripassino appena finisco.. stupido mandarino tedesco..'  Elisa lavando le stoviglie e Andrea finendo il suo succoso frutto, un ora dopo i padroni di casa sono finalmente liberi di prendersi un attimo di respiro.. alle nove di sera, come promesso Andre' fa' un lieve ripasso in matematica, materia fra l'altro meno gradita da Ale...  nella sua stanzetta piena di 'pelusche', poster di automobili ultra veloci di 'Ferrari', e una montagna di cd di videogiochi sparsi per terra.. Ale e suo padre sono seduti sul suo letto...  'Tre per sette?'  'Mm.. Ventuno... Dai papo, sono stanco, ho molto sonno, domani devo alzarmi presto e anche tu mi pare..'  'Quando giocavi con la 'Play Station' non avevi tutto questo sonno... '  ultimo sguardo rassegnato reciproco..  'E va bene furbetto, penserai domani a risolvere le tue equazioni. Buona notte piccolino.'  'E vai, grande! Prometto che domani ce la metto tutta, ma adesso basta eh.. ehi e non chiamarmi piccolo..mh..'  'Uh mi scusi signorino.. hah.. dai mettiti giu', domani metti in ordine la stanza o la mamma si arrabbia.. spegni la lucetta.. 'notte...'   Dopo il breve ripasso, Andrea se ne torna stanco nella sua camera da letto dove trova sua moglie a scrivere un nuovo romanzo nel letto con la lucetta accesa..  'Gli ho fatto allenare un po' la mente,ora si e' messo a dormire..'  'Sai al mondo di oggi noto che i bambini vengono spesso trattati da adulti, invece secondo me per crescere bene i bambini non devono perdere il periodo piu' bello della loro infanzia..'  dice la giovane con moralismo, ancora assorta in quello che sta scrivendo..  'Condivido..'  risponde lui entrando nel letto e sdraiandosi a schiena in giu'..  'Che stai scrivendo?'  'Per domani dovrei finire questo romanzo, sono quasi alla fine e quando giungo  queste fasi ho una voglia pazzaesca di finirlo per pubblicarlo e vedere com'e' venuto!'  'Potrei essere geloso, l'editore ti fa un sacco di complimenti cara..'  lui cerca di stuzzicarla un po'..  'E allora fammi sentire di essere tua e soltanto tua.. ho finito.'  'C'e' bisogno di chiedere? lo sai che sei mia,mia piccola scrittrice preferita..'  la prende e la bacia.. indubbiamente i due passano dei bei momenti insieme, la nuova vita a Berlino, seppur lontano dall'Italia non gli ha poi tanto pesati perche' ogni giorno facevano leva sui loro sentimenti..  Il mattino seguente...

"Sembrava un giorno come tutti gli altri, e fu proprio da quello stesso giorno che qualcosa incomincio' a menare la tranquillita' e la stabilita' della mia famiglia.. a seguire ci furono sentimenti diversi che segnarono me, mio marito e Alessio..."

Tutti e tre in macchina, ognuno diretti nella propria direzione..  'Mi fermo qui, ci vediamo oggi. Fate i bravi e buona giornata!'  'Si' signora.. e ora, a scuola..'  dice Andrea al volante mentre fa scendere Lisa alla via del mercato.. 'Papa', possiamo non andarci?... mmh, immagino di no.. va bene, come non detto..'  tentativo fallito del piccolo Ale che non aveva affatto voglia di stare sui libri di scuola.. appena incrociati un semaforo che da' rosso, l'auto regolarmente si ferma e Alessio comincia a farsi le sue domande.. 'Senti, ma quando torneremo in Italia? e' la nostra patria..'  'Bhe, se il mio lavoro richiedera' di tornare di nuovo al laboratorio a Roma faremo le valige.. Perche'? ti annoi qui a Berlino? gli studi sono tecnicamente piu' avanzati, anche per te e il tuo futuro.'   Il semaforo da' dinuovo al verde  e l'auto riparte nella stessa direzione e girando il prossimo incrocio a destra.. 'No, ma sarei curioso di conoscere il mio paese natale, tutto qua.. logico no? all'ora ero molto piccolo, ho solo qualche lieve frammento della casa e della citta'.. 'Vedrai che ci torneremo, forse questa estate..'  risponde Andrea incerto, sempre molto impegnato col lavoro..    Giunti al cancello...  'Eccoci qua, su scendi.. prometti che starai attento alle lezioni e fai il bravo, stai crescendo figliolo.. aspetta, ti regalo la mia stilografica. Prendine cura, capito? ci vediamo!..'  Gliela da' come pegno per impegnarsi di piu'..  'Bella..Grazie papo, prometto di mettercela tutta.. Ciao!...'  e si dividono i tre, ognuno per la propria strada... intanto, Elisa rincontra una vecchia conoscenza inaspettata.. al solito mercato giu' in centro,mentre Elisa finisce di fare alcune spese necessarie.. arrivata a meta' strada,si ferma un attimo a prendere fiato perche' le tre borse di spesa che in mano pesano.. un giovane aitante giovanotto moro mediterraeneo bello e abbronzato con i capelli neri corti bagnati e la frange in su' come la moda e con neri occhiali da sole, le ferma l'auto davanti e appena la vide le porge il suo saluto.. quasi lui stesso incredulo di rivederla cosi' dopo tanto tempo..  'Salga in macchina bella signora, sono tutto per lei.. o quasi ormai..'  con quell'espressione da fighetto e un sorrisetto ammagliante la quale aveva conquistato parecchie ragazze, gia', parecchie ma non lei che sapeva sempre resistergli..  'Non sono cosi' debole, ce la faccio.. ' fu la secca risposta di lei non riconoscendolo a primo impatto.. ello scoppia a ridere e se prima poteva avere qualche dubbio che non sia lei,ora li ha sciolti tutti con  quella risposta prevedibile dalla "sua" Elisa... per un attimo la giovane donna si offende e decide di non dargli corda, ma il giovane suona il clacson un paio di volte da farla girare.. tolse gli occhiali da sole, dove si celavano quegli occhietti furbini che conosce da sempre, finalmente puo' sorridere anch'ella..  'Patrizio... che insospettata e piacevole sorpresa.. '   'Hahaha, finalmente ci sei arrivata.. dovresti guardarti intorno anziche' abbassare lo sguardo solo perche' ora sei una donna sposata.. resti comunque una bella ragazza e non lo sai ma molta gente ti guarda,sai..'   'Non mi hai neanche avvisato del tuo improvviso arrivo,e' logico che non ti aspettassi..'   'Se ti avessi avvertita subito, che sorpresa sarebbe stata? sono arrivato ieri dove ho fatto un breve giro della citta', dove ho nolleggiato questa gran bella 'volkswagen' e ho comprato un po' di cose.. capperi qua la vita costa il doppio di quando stavamo in Italia..'  'E' lo stesso, tanto sei uno spendaccione..'  'Heheh, bel modo di accogliere un caro amico.. sai, viaggiando e trovarti percaso e' una cosa bellissima.. pensavo di girare in tondo ancora a lungo prima di trovare il tuo indirizzo.. sai, vederti in giro a fare la spesa mi ha fatto uno strano effetto.. io ti ricordavo una giovane studentessa senza legami.'  'E ora secondo te sarei una vecchia signora sposata e senza interesse?'  'Haha,dai sali in macchina ti do anche un passaggio..fidati del buon vecchio Patri..'   senza indugiare oltre salendo in macchina e spiegando bene la strada all'amico di vecchia data..  'Sei qui in vacanza? per quanto ci resti a Berlino e come vanno le cose con Steffi?'   'Piano, una domanda alla volta.. dunque, sono qui in vacanza.. la Germania mi e' sempre piaciuta e a Berlino ci siete voi, poi.. cavolo, avevo una gran voglia di vederti. Dopo cinque anni... Staro' qua per due settimane ancora.. con Stefania tutto bene a parte qualche piccola incomprensione ogni tanto come ogni coppietta.. chi l'avrebbe detto che da tutto questo ci saremo messi insieme,eh?'   'Infatti..'  dopo che si sono sciolti in discorso, la ragazza pare contenta di quella visita a colorarle la vita e comincia dopo un po' una serie di domande a raffica sugli altri amici che aveva lasciato a Roma..  'Come stanno gli altri? racconta dai! Sonia e Tanio?'  'Il prossimo anno si sposeranno.'  'Sulserio? che bello..'  'Luca il fratellino di Sonia e' cresciuto e fa il dj,e' un ragazzino esuberante e amante della vita.. ha la ragazza ma non credo possa legarsi seriamente,almeno per adesso. Piu' piccola poi,ha quattordici anni ed e' molto pacata il suo contrario.. '  'Da lui e' prevedibile..anche se sinceramente pensavo sarebbe andato d'accordo con Mattea.. oggi giorno sara' diventata maggiorenne anche lei,soppongo.'  'Si'.. compira' presto diciannove anni ma anche lei ancora tiene alla propria liberta' per legarsi.. come i ragazzi d'oggi.. e poi ce' sua sorella maggiore e il tuo vecchio editore Massimo, pensa che quei due sono andati a convivere..'  'Florenzia che convive? era contraria alla cosa se non sbaglio, in generale.. '  'Eh si', ma al cuore non si comanda immagino. Pensa che ormai fanno gia' quattro mesi.' 'Che bello, quindi e' una cosa seria.. stanno benissimo insieme..'  rubandole uno sguardo dalla coda dell'occhio mentre e' al volante,capisce che la sua amicona sta bene.. e la trova ancora piu' bella di come se lo ricordava.. 'Mi sembri bene tu, e' un sollievo..'  'Si',non e' facile ambientarsi in un paese grande il doppio ma ora mi sto abituando.'   lei ingenuamente non capisce che l'affermazione di prima dell'amico era rivolta direttamente a lei, il suo umore e il suo aspetto e non al modo di ambientarsi in un nuovo grande paese.. a lui gli cadono le braccia.. 'A.. e Alessio? sara' cresciuto un po' ormai?'  'Gia', sta crescendo in un bel ragazzo, sta somigliando ad Andrea, sembrano realmente padre e figlio. Mi piace vederli insieme, anzi, per essere onesta mi e' sempre piaciuto vederli insieme.. Ehi Patri, uno di questi giorni potresi passare a casa nostra. In serata,cosi' vedi anche i ragazzi.'  'Ci pensero'.. Ehi Eli,posso farti una domanda personale?.. se non sono troppo indiscreto..'  'Devo peoccuparmi? solitamente non chiedevi mai il permesso e sparavi a raffica..'  'Ah non continuare a vedermi con gli occhi di un universitario svogliato e scanzonato, adesso sono un uomo e poi, ci tengo alla tua amicizia..'  lei vede che quasi si e' offeso, ma era indecisa se mettersi a ridere, lei lo continuava a guardare si' come il ragazzo che la prendeva in giro tempo fa e quell' espressione ai suoi occhi pareva tanto buffa, ma si era contenuta ed era giusto pensava che non ferisse poi i suoi sentimenti.. l'orgoglio maschile.. 'Va bene, dimmi..'   'Ecco... tu e Andrea...' tentenna l'audace ragazzo da ex innamorato..  'Avete mai deciso o pensato.. di avere un figlio vostro ecco..'  e' incredibile come l'unica ragazza che lo riesce ancora a imbarazzare sia solo lei.. lui sempre schietto e diretto come se lo ricordava la giovane..  'Bhe si', ci farebbe molto piacere questo. Ma vedi, Alessio non sa ancora che non siamo i suoi veri genitori.. se non fosse per Andrea comincerei a parlargli, si' sara' dura parlarne con un bambino di sette anni, ma io credo che sarebbe meglio dirglielo da adesso che rimanere male in seguito. '   'E quindi avete deciso di non avere figli per il momento, per lui..se vuoi sapere la mia opinione questo e' sbagliato. Siete sposati, e' giusto che pensiate a voi stessi no? non potete limitarvi per fonti esterne. Anche se lui e' come vostro figlio e lo amate, ma dovete anche pensare a costruire qualcosa insieme.. di voi due insieme..'   a malincuore Patrizio eroicamete le dice quello che pensa, e' questo infondo il Patri che lei conoce.. determinato e diretto.. lei rimane un po' scossa da quelle parole e soprattutto dette da lui.. 'Ci penseremo, e poi ultimamente Andrea e' sempre molto preso per il lavoro. Ma queste se non ti dispiace sono questioni private.'   'Certo lo so, ma sappi che ti voglio bene e voglio che tu sia felice anche come donna completa..'  'E chi ti dice che non lo sia, scusa? poco fa hai detto che mi vedi bene..'  'Hah, ok signora De Luca.. ma mi raccomando, anche se abbiamo imboccato strade diverse e vite diverse, ricorda che io ci saro' sempre, conta pure su di me se vuoi parlare o altro, prometto di non ridere o per lo meno ci provero'.. '   Quell'ultima frase detta con quel sorrisetto che lei riconosce le da' piu' sollievo.. 'Hah, ti ringrazio, lo apprezzo.. eccomi arrivata, grazie del passaggio.. allora, te lo ricordi a memoria l'indirizzo?'  'Bellezza, parli con il piu' grande giramondo di tutti i tempi!'  Esclama scherzosamente..  'Ehi, ma continui ancora a scrivere libri?'  'Certo. E' la mia grande passione. Di questo stanne certo che niente e nessuno mi fara' cambiare idea.'  e uscendo dalla macchina lo saluta e mentre se va, dentro di se' pronuncia queste frasi sentite..  "Sei sempre bellissima, beato Andrea..."  la giovane donna dopo avendo riposto la spesa e fatto un po' di faccende domestiche, si ricorda del suo libro e decide di portarlo poi dal nuovo editore non molto lontano da casa..  E intanto, nella prestigiosa scuola elementare di Berlino.. fra i banchi di scuola, come sempre succede che qualche invidia o parola negativa per scoraggiare un compagno che non piace, non manca, e purtroppo queste cose succedono anche oltreoceano.. Nell'aula della 4c, mentre l'insegnante stava facendo a voce alta l'appello... 'Pss.. Alessio, guarda che bella macchina ho comprato.. sembra una di quelle che si vedono in televisione..'  'Uao.. Bella..' Alessio aveva un miriade di giocattoli, ma per i bambini a quell'eta' niente era abbastanza..  finito l'appello, la maestra prepara la lezione..  e intanto vede i due ragazzini distrarsi,come spesso succede in questo campo..  'Bambini, vi faro' una serie di somme sulla lavagna, copiatele e preparate a casa le risposte.. ma... Alessio De Luca! Vuoi venire alla lavagna a dare la prima risposta, cosi', giusto per sapere quanto dai peso alle mie lezioni.' Rimprovera severamente la tedesca matura signora con gli occhialini che stanno sul naso come le tradizionali insegnanti tedesche con quell'accento e aria di sfida..  'Subito maestra!..'  alzandosi puntualmente Alessio esegue gli ordini, ed avendo studiato ripensa al ripasso fatto quasi ogni sera col padre e lo ringrazia in silenzio perche' in quel momento le ripetizioni che fa' danno effetto.. la severa ma democratica insegnante a questo punto deve anche riconoscere che benche' non era attento, il piccolo ha studiato.. 'Corretto, bene Ale.. non era facile, torna al tuo posto.. su ora state attenti e non voglio sentir volare una mosca..'  Mentre ella da' le spalle ai ragazzi, alcuni copiano alla svelta per la fretta di finire la lezione e di tornare a casa e quindi con qualche errore qua e la', altri piano che vanno lontano e altri lentini che sono senza speranze perdendo il tempo punzecchiando gli altri, come il bulletto di turno di nome Fausto..  'Ehi bimbetto, sei solo stato fortunato..'  punzecchia sottovoce il compagno ad Alessio mentre torna al suo posto lungo il penultimo della prima fila verso il muro. E un altro seduto proprio dietro cerca d'incoraggiarlo.. 'Alessio, non farci caso, e' solo invidioso.. scrivi presto prima che finisca la lezione.'  E venti minuti dopo, ecco suonare puntuale la campanella.. uscendo a giocare e saltellando nel cortile, Ale si scontra di nuovo col piccolo presuntuoso di turno..  "Hop, infondo la scuola puo' essere divertente se si studia.."  pensa il piccolo protagonista,ma dietro di lui sbuca a positamente lui! 'Salve piccoletto, per colpa tua ho preso un quattro su dieci e non e' sufficiente.Non posso tornare a casa col mio quaderno in tutte le macchie rosse della maestra..'  'Be', cosa tua, io non c'entro. Studiare e' importante, come dicono spesso mamma e papa'..'  a questo punto scatta la cattiveria involontaria di ragazzini ascoltando discorsi di adulti e che a loro volta fanno male..  'A davvero? hahahaha, mamma e papa'? questa e' bella! '  mentre Fausto continua la sua risata provocante e isterica, Alessio non capisce e chiede spiegazioni del suo comportamento. 'Cosa ci sarebbe di tanto buffo?'  'Heh, come, non sai niente? eppure il mondo e' piccolo e le notizie scorrono. Se non te l'hanno detto non sei cosi' importante infondo per loro. '  'Insomma Fausto, detto cosa? cosa dovrei sapere da chi?'  'Vabbe', te lo dico.. il fatto e' che i tuoi genitori non sono realmente legati a te.'  'Che intendi dire? mamma e papa' mi vogliono un mondo di bene!' .. seppur piu' piccolo, si sa che quando qualcuno viene colpito nel profondo non puo' non reagire e innervosirsi.. e il colpo finale stava ancora per scoccare.. 'Questo lo credi tu. Vedi pivellino, il fatto e' che tu non sei il loro vero figlio.'  'Cosa?! ..No, non e' vero. E' una bugia, sei cattivo!'  'Continua a sognare piccolo, sai fare solo quello.. ciao ciao, sbrigatela da solo.'  'Non e' possibile, e' dalla nascita che sto' con mamma Eliza..io non... mh..'  dubbi e rimpianti prendono posto alla spensieratezza che colmava il cuore del giovane Alessio, ormai sembrava niente piu' avere certezza nella sua giovane vita. Una notizia cosi' importante detta dalla cattiveria della gente non puo' certo fare bene..  intanto, la stessa mattina, dal suo nuovo fidato editore.. dopo un bel po' di attesa, esce una donna bella e seducente,bionda con i capelli lisci raccolti fino alle spalle e degli occhiali da sole neri,che protesta continuamente vivacemente con l'editore..  'Avanti, perche' no?! mi sembra un ottimo racconto, e che cavolo!'   'La prego di andarsene, signorina Luisa. Le ho gia' detto che non va bene. Lo modifichi e forse ci ripensero'.. avanti... ah, buongiorno Eliza, e' un altro racconto quello che vedo in braccio?'  'Si'..'  Per un attimo Eliza si sente un po' a disagio temendo di essere rifiutata come la precedente ragazza semmai il manoscritto non sia di gradimento del nuovo editore.. e intanto, anche per Andrea si presenta una giornata assai movimentata.. nel suo ufficio,occupando una carica di responsabile tecnico, vede che il lavoro non va esattamente come aveva pianificato e s'innervosisce arrabbiandosi col suo segretario. 'Ma sono pratiche che dovevano essere risolti cinque mesi fa.. bravi. Io m'impegno tutto il santo giorno e qua tutti a fare i propi comodi. Non e' serio da parte vostra, insomma!'  '..Eh, ci dispiace..'  fredda risposta del segretario che di voglia di lavorare in effetti ne aveva ben poca. 'Ti dispiace? cerca di sbrigarlo tu il lavoro tardivo che abbiamo, non possiamo permetterci di fare brutte figure nel consiglio di amministrazione..  uh...'   stanco e scocciato, Andrea decide di prendersi anche lui la sua pausa con un bel caffe' macinato davanti alla macchina del caffe' in corridoio.. e mentre aspetta che il suo caffe' sia pronto, ecco arrivare una bella ragazza in 'taylor'  scollato con una bella stoffa rossa,incazzata si dirige anch'ella verso la macchinetta.. e' la stessa che c'era poco prima dall'editore..  'Che figli di puttana,sono proprio dei coglioni.. tah.. ehi, compare, puoi fare un caffe' nero anche per me?' .. da quell'insignificante dialogo, sarebbe presto nato un ottimo rapporto di lavoro.. nel tardo pomeriggio, rientrano i maschi di famiglia dalla loro giornata impegnata a modo loro.. la giovane padrona di casa come sempre sulla porta non gli fa mancare l'affetto, ma quel pomeriggio sarebbe stato diverso..

'Ben arrivati miei tesori.. com'e' andata la giornata?'  'Niente di speciale, come al solito.. beh non ho fame, salgo in camera mia.'  Secca risposta di Alessio..  'Alessio, hai litigato con qualche tuo compagno?.. ehi..'  ma il giovane e' troppo scosso emotivamente dalla notizia appena ricevuta che a rispondere carinamente come se nulla fosse successo.. giornata pesante anche per Andrea dato anche dal suo modo di rispondere.  'Andrea?'  'Che giornata di merda..'  appoggia il cappotto sul divano e si siede con rabbia.  'Non dire parolacce appena rientrato, e' successo qualcosa anche a te vedo.. su dai non farmi stare in ansia, parla con me.'   'Tah, io che m'impegno piu' del doppio per farsi' che il lavoro svolga bene e fare bella figura coi direttori e vengo a conoscenza di qualche stupido ignorante che non ha finito le sue relazioni ricorrenti sui nuovi prodotti degli scorsi mesi. E la responsabilita' cade solo a me, poi vengono con la scusa pietosa della loro famiglia e non li posso licenziare. Lo fanno a posta a farmi sentire in colpa, basta, voglio cambiare settore, che cavolo..'   la giovane donna si siede accanto al suo amato e rivolta a lui, poggiandogli la mano sulla spalla cerca di calmarlo amorevolmente. 'Capisco che non e' facile e che non sia giusto che tu ti debba mettere in cattiva luce pervia di qualche imbecille, pero' ora sei a casa.. non parlare di lavoro anche qua dai.. ti ho preparato un bel piatto di brodo caldo, fa un freddo la' fuori.. almeno tu vieni a mangiare o mi offendo eh?'   per amore della moglie, anche se con poca voglia, Andrea si lascia convincere e da li a poco si siede a tavola con lei a parlare del piu' e del meno.  'Buono.. in effetti fai davvero un gran brodo, tesoro.. ehi, hai pubblicato il tuo romanzo?'  'Grazie caro, le cose fatte con amore vengono piu' buone.. l'ho consegnato al direttore, sembra intenzionato a pubblicarlo dal poco che ha letto.. ah, percaso e' successo qualcosa ad Alessio?'  'Non saprei, in effetti in macchina durante tutto il viaggio fino a casa non ha detto una sola parola, e' rimasto zitto e buono sul sedile posteriore della macchina, pensa che non ha nemmeno fatto storie per stare davanti come fa sempre quando usciamo io e lui.'   'Avra' ricevuto un brutto voto e si vergognera' a mostrarcelo.. appena finisci di mangiare puoi andare a vedere come sta?'   'D'accordo..'   dieci minuti dopo, Andrea sale di sopra e bussa alla porta socchiusa del giovane Alessio. Nessuna risposta, e al terzo tentativo Andrea entra. Solo tanti giochini sparsi qua e la' e un paio di piedini che sporgono da sotto il letto.. 'Esci fuori, lo sei che sei la' sotto.. non penso che abbia preso un voto talmente brutto col ripasso di ieri sera, dai, anche se fosse si puo' recuperare, manca ancora un po' agli esami ma devi metterci piu' serieta'. Su esci fuori, non ti picchio mica..'  il piccolo se ne esce ma torna a sedersi in un angolino tutto serio serio.. a questo punto Andrea non pensa piu' che c'entrano i voti di qualche compito in classe..  'Facciamo un discorsetto da uomini, ti piace una ragazzina e non ti corrisponde?'  nessuna risposta..  'Avanti Ale, io e tua madre ci preoccupiamo se fai cosi'. '   'Madre? Madre! hai il coraggio di parlarne come se niente fosse?!'   appena sente la parola 'madre' infatti nel suo piccolo giovane cuore si sente triste e preso dall'amarezza e si sfoga con Andrea, alzandosi pure in piedi.  'Pensavate di raggirarmi solo perche' sono un bambino? ma vi e' andata male. Adesso basta con questa stupida messa in scena. Tu non sei mio padre come Eliza non e' mia madre! non siete nessuno per me, mi avete sempre raccontato un muccho di bugie!'  mentre passava di li' per vedere come prosegue il dialogo dei due, Eliza ascolta quello sfogo impulsivo del piccolo e per un attimo le toccano il cuore quelle parole, che si aspettava infondo di sentire ma non cosi' presto..  'Ale.. mh.. stavamo per dirtelo..'   'Quindi e' tutto vero.. cosa volete da me? io non sono vostro figlio!'  Andrea sempre piu' scosso comincia ad arrabbiarsi.  'Chi e' stato a dirtelo? qualche boccuccia di rosa, immagino. Adesso smettila di fare i capricci, non sei legato a noi nel sangue ma non puoi assolutamente dire che non siamo nessuno per te! Neanche tuo padre ti ha mai cercato dopo la morte di tua madre, hai idea come possa essersi sentita madre d'un tratto di un figlio non suo Eli? hai idea quanta sofferenza per averti allevato e accettato come fossi figlio nostro?! ci sono famiglie legati dal sangue che non sono minimanete legati in sintonia cosi' come lo siamo noi, dovresti solo vergognarti a dire queste cose!' 

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