Creato da maresogno67 il 25/11/2007

salsedine del sogno

i pensieri sanno nuotare nella libertà di un mare senza nome

 

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Le Comunità del Dolore

Post n°2107 pubblicato il 26 Agosto 2014 da maresogno67
 

 

Abitare gli spazi fa parte del mestiere di vivere, qualunque siano le scelte.

Ci sono spazi e spazi. Mi soffermo su alcuni che sembrano orologi quasi perfetti. Le chiamo Comunità del Dolore.

Non c'è bisogno che le specifichi con nome proprio o istituzionale, il dolore è contagioso ed è del tutto irrilevante aggiungere aggettivi. Ognuno ha in mente l'orologio con le lancette che girano per un tempo breve se hanno bisogno di ricarica, o per un tempo lungo se vanno a pile. Ma lo stesso vale per gli orologi elettronici quelli che aggiornano i numeri, i secondi, i minuti e le ore.

Stesso spazio, stesso giro, stessa addizione di numeri.

Che può fare un essere pensante dentro una comunità ad orologio? Girare come una lancetta fino a rendersi conto che il suo corpo gira su se stesso, sulle regole che lo limitano e soprattuto che lo delimitano.

Oppure stare fermo e vedere che il tempo gira, ma è come se il respiro diventa sempre più lento aspirando quasi all'immobilità totale del corpo, rimanere sospesi con tutta la propria pesantezza dell'esserci.

Oppure può dare da matto non accettando l'orologio e soprattutto non accettando di sentire.

.

Le Comunità del Dolore sprigionano la loro potenza nella totale ambiguità, mostrandosi asettiche nella loro purezza e allo stesso violente nella ritualizzazione oraria del dolore

 

 

OROLOGIO

“OROLOGIO” questa foto appartiene a Saverio Pacini

Commenti al Post:
ninograg1
ninograg1 il 26/08/14 alle 22:30 via WEB
la categorizzazione non è sempre piacevole.... in ogni comunità c'è dolore ma anche altro
 
 
maresogno67
maresogno67 il 27/08/14 alle 07:24 via WEB
C'è ripetizione che porta verso l'annullamento
 
   
ninograg1
ninograg1 il 27/08/14 alle 18:18 via WEB
non so se davvero porta l'annullamento... ma all'anomia di sicuro si
 
     
maresogno67
maresogno67 il 27/08/14 alle 21:24 via WEB
in ogni caso è una situazione spesso insopportabile da reggere
 
giampi1966
giampi1966 il 27/08/14 alle 08:28 via WEB
L'annullamento delle diversità, la conformizzazione e la ritualizzazione estrema portano ad una situazione alienante, in questo senso il pensiero unico vigente è la causa di un'immensa comunità del dolore. Ciao carissimo
 
 
maresogno67
maresogno67 il 27/08/14 alle 21:25 via WEB
arrivare a non reagire più è la comunità totale
 
coloridivita
coloridivita il 27/08/14 alle 09:47 via WEB
Le tue domande fanno riflettere, cosa fare? Accettare le regole di questo gioco? Restare immobili? O...? Magari reagire, cercare di cambiare le cose, anche se spesso è più comodo sottostare a certe circostanze per accidia. Un abbraccio G., sempre profondo.
 
 
maresogno67
maresogno67 il 27/08/14 alle 21:27 via WEB
sottostare...lentamente sparire. ciao. gi
 
EMMEGRACE
EMMEGRACE il 27/08/14 alle 10:08 via WEB
Prima volta che passo dal tuo blog. Leggendo il post, mi domando: E se l'orologio si fermasse? Quale scappatoia ci sarebbe? Saluti, Grace.
 
 
maresogno67
maresogno67 il 27/08/14 alle 21:30 via WEB
la paura è che ci si abitui a stare dentro
 
lilith666dgl0
lilith666dgl0 il 27/08/14 alle 19:52 via WEB
non saprei ...la pesantezza dell essere è una zavorra troppo pesante da portare....a volte la leggerezza serve..eccome. bacione . p.s mi fai scervellare. n.b.bellaoil testo di questa canzone. ciao
 
 
maresogno67
maresogno67 il 27/08/14 alle 21:34 via WEB
certo ma purtroppo sembra che la leggerezza sia diventata piu' preziosa di un diamante
 
   
lilith666dgl0
lilith666dgl0 il 28/08/14 alle 12:56 via WEB
è un dono credo...un fattore caratteriale. come l ottimismo o il suo contrario. un abbraccio Grande Gi:** p.s poteva mancare la solita tempesta?nooooo....eccola:) baciuz
 
lilith666dgl0
lilith666dgl0 il 27/08/14 alle 19:53 via WEB
..da sopportare.
 
rockroll2010
rockroll2010 il 27/08/14 alle 21:17 via WEB
Non dai via di scampo, se ho compreso bene , assuefarsi al dolore o dare da matto...non seguo " la normalità " non porto "l'orologio " esco dagli schemi, abbatto le "frontiere" per non delimitare i miei spazi...Bertoli...affronterò la vita a muso duro...Ciao Rock
 
 
maresogno67
maresogno67 il 27/08/14 alle 21:35 via WEB
certo, hai ragione bisogna sempre avere la forza di abbattere, ma spesso purtroppo non è una cosa cosi naturale. ciao. gi
 
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