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SATIRA PREVENTIRA
Post n°4 pubblicato il 04 Novembre 2006 da carmelosb
Satira preventiva Ops, m’è caduta la fattura nel water Di Michele Serra
Le corporazioni dei carburatoristi e degli anestesisti, le gilde dei salsicciai e delle merlettaie, le logge degli elettrauto e degli armaioli, la confraternita dei gioiellieri e altre associazioni professionali si sono presentate davanti Palazzo Chigi per una manifestazione di protesta contro la Finanziaria 2006. Tutti vestiti con costumi trecenteschi, e preceduti da gonfaloni, dai suonatori di licorno e dalla statua del Santo Protettore, hanno contestato l’accusa di avere una mentalità corporativa e medievale. Al suono del liuto, il loro portavoce messer Oddone de’ Fornaciai (eletto dopo un torneo all’arma bianca) ha recitato un carme beffardo all’indirizzo del governo, circondato da paggi e damigelle. Momenti di tensione quando l’Ordine dei Notai e la Consulta dei Gabellotti, attraversando la strada a cavallo, sono stati investiti da un autobus, tra gli applausi della folla. Ma vediamo qual è la situazione di alcune delle professioni bersagliate dalle inique pretese della Finanziaria. Idraulici. Solo una categoria denuncia un reddito medio inferiore a quello degli idraulici. Si tratta dei neonati. Gli idraulici si giustificano sostenendo che le loro fatture, regolarmente emesse, non possono essere consegnate al cliente perché compilate dietro un water o sotto un bidet, e dunque impresentabili. Chiedono, altresì, che venga loro riconosciuta un’indennità per gli insulti dei clienti che li aspettano vanamente, anche per mesi, con il lavandino intasato. Richiesto di spiegazioni circa i proverbiali ritardi, il portavoce della categoria prima non si è presentato alla conferenza stampa, poi ha chiesto qualche mese di tempo per replicare. Parrucchieri. Se i tagli di capelli fatturati fossero quelli effettivi, gli italiani dovrebbero avere, in media, capelli lunghi un metro e mezzo e barba da fachiro. Il record di evasione appartiene ad un acconciatore di Treviso, che ha fatturato, in dieci anni, solo una manicure, però a metà tariffa perchè effettuata su un monco. Medici. I medici specialisti ammettono, almeno in parte, di essere degli evasori: ma spiegano che ciò dipende dalle loro segretarie che, al termine della visita, non emettono fattura a causa dei contrattempi più impensabili. I più frequenti dei quali secondo le statistiche, sono: - Mi scusi ma mi è esplosa la biro a causa di un raro difetto di fabbricazione -; - Mi scusi, ma il blocchetto delle fatture è stato divorato nottetempo dalle termiti -; - Abbia pazienza, ma a causa del bradisismo, si sta aprendo una voragine sotto i nostri piedi e dunque dobbiamo fuggire molto rapidamente -; - Le avevo appena preparato la fattura, ma un raggio spaziale di colore verdastro l’ha misteriosamente incenerita -. Chirurghi estetici. In Italia, nel 2005, sono state fatturate solo dieci operazioni di plastica al seno, tutte intestate a Valeria Marini. Poiché risulta che le italiane con il seno rifatto sono circa due milioni, ne deriva che le operazioni in nero sono la quasi totalità. Tra i casi più imbarazzanti, quello di due chirurghi estetici di Foggia che ogni anno si operano a vicenda il naso, contemporaneamente allungandolo o accorciandolo, pur di figurare nell’elenco dei pazienti e non in quello dei medici. La categoria si considera comunque calunniata, e sta per uscire “Reddito Zero” , il polemico pamphlet di un chirurgo estetico di Varese conosciuto con lo pseudonimo di Aston Martin. Mimi. Chiedono di riconoscere ufficialmente la validità delle loro fatture, mimate con le dita. La loro deontologia professionale fa espressamente veto di parlare e di scrivere. Cantanti lirici. Accusato di avere fatturato sotto la voce “motivetto” la sua interpretazione da protagonista del “Lohengrin” di Wagner, il tenore Teodosio Cortemassima ha preferito trasferirsi a Montecarlo per potersi difendere meglio dalle accuse. Difficoltà con il fisco anche per una coppia celebre, la soprano Mazzacuratolo e il baritono Willy Podgorsky, hanno tentato di far passare per “congiunti a carico” una coppia di elefanti usati per l’Aida.
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