mariobologninipoeta

MARIO BOLOGNINI (all'anagrafe Mario Ottavi) è nato a Roma nel 1950. Vive ad Ostia Lido, dove passò gli ultimi anni il grande pittore viareggino Lorenzo Viani. Per l'Editore Maremmi di Firenze ha pubblicato il romanzo La Ribellione e le sillogi poetiche Gli Anni Corti, Filo d'Azimut, La Mutazione, Numeralia. Edito da Simple di Macerata nel 2007 il saggio politico-filosofico La Piramide Rovesciata in collaborazione con Antonio Omaggio. Dal 2000 ogni anno pubblica presso Carello di Catanzaro Il libro dei mesi- Calendario Poetico. 

PREMIAZIONI E SEGNALAZIONI
Premiato al Concorso letterario "Garcia Lorca" di Torino nel 1999, 2000, 2001, 2002, 2006, 2009.
Primo Classificato al Premio Letterario Internazionale Cultura '93 (Lido di Ostia-Roma) nel 2004 per il romanzo edito La Ribellione. Segnalazioni particolari al Concorso Internazionale di Basilea (Svizzera) nel 2002 e nel 2005 e al Premio Internazionale Anguillara Sabazia (Roma) nel 2006. Nel 2005, 2° Classificato, con la poesia inedita Noi due, ad Ostia Lido al Premio di Poesia Nuovi Autori. Nell'aprile 2008, 3° Premio ex-aequo per la silloge di poesie inedita Ultra'Amore al Premio Letterario Internazionale, X Edizione Mondolibro (Roma), e nel Maggio 2009 alla XI Edizione dello stesso premio, menzione d'onore per il romanzo inedito, La Rabbia.
Sempre nel maggio 2009 premiato al concorso Pagine Ribelli, Carcare (Savona), per la poesia inedita Vermelho, Bemejo, Vermiglio. Terzo classificato nel giugno 2009 al Concorso Occhietti neri (Cosenza) con la poesia inedita, Mi dici.
Primo Classificato nel giugno 2009 al Concorso Letterario Il Leggio del Mare (Ostia Lido) con le poesie inedite Puzzle/Pasol, Il pontile, Riverberi.
Nel Novembre 2009 insignito del Diploma d’onore per le Poesie Romanò e Gadjo al 16 Concorso Internazionale Them Romanò Città di Lanciano (Chieti). Tutte queste poesie premiate fanno parte della silloge inedita, Rossocuore in corso di stesura e realizzazione assieme a Maria Denise Spinelli, una anticipazione della quale è uscita in edizione ridotta, con il titolo Il Fiore Scarlatto, presso le edizioni Illibro.it e firmata Maria Denise Spinelli e Mario Bolognini. Insignito nel gennaio 2010 della Patente di Poeta Rivoluzionario dall’Associazione Poesiaèrivoluzione. Nel maggio 2010 ha conseguito il 4° posto con la poesia Uccidete Cesare, Sezione La Resistenza Oggi, al Concorso Letterario Nazionale- Pagine Ribelli, Carcare (Savona).Nel settembre 2011 classificato Secondo al concorso "Non tutto l'oro luccica" indetto dall'Associazione CantierIdeali con la poesia 

I vampiri e la modernità: Vincitore assoluto del 18° Concorso Artistico Internazionale "Amico rom"- Medaglia

della Presidenza della Repubblica è stato premiato a Lanciano (Ch) il 29 ottobre 2011 con la poesia But baxt ta

sastipè (I diritti negati).  Web: www.bologninimario.altervista.org/ Blog: http://blog.libero.it/mariobolognini

Uccidete Cesare,

pugnalatelo a morte,

toglietegli il potere,

spogliatelo delle vesti,

strappategli la bianca tunica,

arrossatela col suo sangue:

il re é nudo.

Vale meno di uno sputo,

nano, deforme, bitorzoluto,

lo hanno già mummificato,

non figlio egizio ma del vizio.

Grande ricostruttore,

eccelso muratore,

avido mercante di panzane,

rapido inseguitore di sottane,

amante plastico di cortigiane,

sgorbio dipinto altrove

dentro le muffe puzzolenti

delle alcove.

E con un digrignar di denti

molli, sfatti, putrescenti

ritroverà la strada del perdono,

e tra un condono e l'altro,

per dimostrarsi scaltro

si perderà in fondo alla palude

mentre qualcun della sua morte

già discute....

Pendolare per amore, ho scoperto a Seriate, in Via Battisti 7, l'Antica Osteria un piccolo locale, accogliente e ben curato gestito da Gigi, di origini campane, e da sua

moglie Stefania. Cortesia e qualità fanno di questo locale un punto di riferimento nella zona: il giusto mix tra esigenze dei palati fini e le necessità del portafoglio. Verrete

soddisfatti potendo scegliere tra carni e pesce, cucine regionali locali ed dialetttali.

Vi segnalo lo stufato di asinello con polenta taragna, oppure i ravioli ripieni di pesce

al sugo(sempre di pesce). Notevole anche se contenuta, per il piccolo spazio del locale, la carta dei vini, sia bianchi sia rossi, ed intriganti i dolci espressi che il cuoco sa inventare con maestria. Vi sentirete come a casa Vostra e non Vi pentirete affatto... né risentirà molto il Vostro portafoglio. Buon appetito e non mancate!

per contatti cercate: www.anticaosteriaseriate.it

Vermelho, bermejo, vermiglio

come il bacio corrugato

delle tue labbra avvampate,

impetuoso fiume lavico

che incendia e brucia gli occhi,

denti aguzzi come guglie di cattedrali

che macinano carne e sangue,

aquile pronte a divorare il cielo,

straordinaria essenza della notte,

esplosione di rame infuocato,

rulli di tamburi insanguinati,

lacere bandiere di combattimento,

in questa notte oscura degli umani

mentre neri cani divorano

le nostre ossa irrigidite,

piangendo ancora un figlio greco

morto ammazzato dai predoni

anch'io mi agito e risveglio

mentre il vulcano sputa schiuma e fuoco

quando si sveglia e si riscatta il popolo.

I giornali non hanno detto niente,

tranne che il tiranno

non vuol mollare l'osso.

Presto noi, tutte e tutti,

gli saremo addosso:

e non sarà davvero una risata

che lo seppellirà!

Un singolo

molto spesso

é un angolo

sconnesso,

contratto e rivolto

su sè stesso.

Appare disinvolto

ma é distolto

dalla realtà.

La sua avidità,il maltolto,

sta nella paura di contarsi,

e nel contare,

nella voracità animale

di segnare il terreno,

la sua proprietà.

Il suo meno

sta nel  non volersi addizionare,

nell'incapacità di comunicare

-oltre la penombra di sè stesso -

con l'altra faccia opaca

del suo cuore.

Per non star male

e sopravvivere al cataclisma generale

svolta quell'angolo, fatti plurale.

Basta davvero molto poco:

prova ad amare,

e credimi davvero non é un gioco.

Anche se non la smetto
di dannarmi l'anima,
ed anzi la stropiccio
di santa ragione,
quello che prometto
io mantengo.
Quando ti tengo
così piccola stretta
tra le mie braccia
non c'è traccia
di finzione,
amore, passione travolgente,
la mia mente corre
mentre il cuore impazza.
Ma che razza
di scherzi ci fa
alla nostra età!.
Meraviglia assoluta
sotto la mia tuta
c'è il tuo corpo non il mio:
siamo una cosa sola,
un'anima, uno scopo, un progetto.
Forse mi tradisce quest'ansia
smisurata,
mentre ti aspetto
che arrivi trafelata
come fosse quella prima volta
mentre radiosa tu scendevi dal treno
aspettando il mio primo abbraccio,
ed il mio primo bacio.
Ma adesso tacio,
sto zitto,
così almeno
con una carezza dolce
non faccio più lo scemo
e vado lì dritto
al culmine del tuo cuore.
Mio amore diletto, mio amore perfetto.

Ora io so con chi restare,
dove camminare,
chi accarezzare.
Proprio ora che mi riconosco
nei tuoi silenzi sospesi,
nelle tue risate incontenibili
dopo una serata allegra,
e ti sento dentro me,
nei miei nervi sottili,
nella mia testa cocciuta,
nel mio cuore ardente,
non per niente
ti appartengo, ci apparteniamo,
tutto è più facile, lineare
anche scalare montagne invalicabili,
attraversare il mare
dopo il Capo di Buona Speranza
per poterti abbracciare
con occhi puliti e sereni,
e braccia e gambe
così lunghe ed elastiche
come la nostra nuova vita
insieme.

Ti corro incontro,
c'è luce, c'è il sole.
Parole
non dette,
imperfette
che tardano ad uscire,
mentre è preciso, conciso,
deciso
il bacio sfiorato, velato
con tui ti porto
- io dolce e appassionato-
in avanti a saltare,
ad evitare gli ostacoli volanti
che abbiamo davanti.
Ti corro incontro,
ti ascolto, mi inoltro
nelle forre della tua anima
che non ha difficoltà alcuna
a farsi riconoscere
dal mio piccolo cuore bambino.
M'inchino ad adorati,
ad aspettarti, a condividere
il tuo, il mio destino.

Mi dici:
stasera tra questi gerani
fioriti, fiorenti, irruenti
che annaffio,
con mani gentili
mentre guardo all'insù
il cielo è un velluto nero,
fitto, denso,
trapunto di stelle,
lucide, glaciali, speciali.
Ho un brivido a pelle,
mentre ti ascolto,
distinguo il tuo volto,
sul filo telefonico.
Non ti suoni ironico
il mio bacio cucito
su quel cielo vellutato
mentre la notte scende.
25.6.08 .

Per quanto
ti possa apparire strano
non posso farci nulla,
più sto lontano
e più ritorno,
ogni giorno, ogni notte
con il sole o con la pioggia
affronto il mare in tempesta
scendo nella roggia
altro non resta
che le mie scarpe rotte
per il troppo camminare.
Amo guardarti mentre riposi
al mio fianco,
raggiante, serena.
Ti godo tutta seppure stanco,
gli altri che pena,
quando domani saremo sposi!

Sono fisicamente elastico,
formalmente plastico,
un gentiluomo non dinastico,
sangue rosso proletario e rustico,
io ti amo e ti mastico,
assieme a te non incespico,
ma progetti costruisco,
assieme a te la vita nuova io fantastico,
ed anche i sassi digerisco,
e nuove case costruisco,
con santa pazienza i problemi diminuisco,
tra le mie braccia calde i tuoi problemi un pò lenisco.
Il tuo profumo sento, pianta di lentisco,
in un letto d'amore assieme a te finisco.
Sono quello che sono e non mi mischio
nella vigliaccheria di chi non ama il rischio.
Corro da te se mi chiami con un fischio.

Il mio nome è Denise.

Se davvero mi ami accarezza dolcemente

le mie palpebre, i miei occhi stanchi.

Illuminali di gioia.

Insegui assieme a me

tutti i sogni che vorremo realizzare.

Spezza la noia di un desiderio

che sta per esplodere.

Tuffati dentro un oceano di speranza

così che la tua anima

si bagnerà di lacrime e di passione.

Ritorna bambino per sorridere alla vita

con leggerezza.

Fai volare in alto la nostra libertà

come un gabbiano forte e solitario.

Amami per come sono

a lungo ovunque in ogni caso

perchè altrimenti nulla ha più senso

e la mia voce urlerà

comunque

per il bene che incolla

inesorabilmente

la mia anima alla tua.