MARLA'S PHILOSOPHY

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CITAZIONE DELLA SETTIMANA

"Albert Hubbard ha scritto: nessuno ha bisogno di una vacanza quanto uno che ci è appena stato"

 
 

 

PESSIME FERIE

Post n°269 pubblicato il 08 Agosto 2011 da singer_marla

Non ce la faccio più. Qui, ai piedi dei monti friulani, c'è un tempo infame che mi sta uccidendo. Piove di continuo, c'è bassa pressione e un'umidità mai vista. Se rimanevo a Milano facevo prima! Il mio fisico non tollera questo clima monsonico e la conseguenza è che mi ritrovo ad essere ancora più antipatica del solito. Insomma, vivo in una ininterrotta sindrome premestruale, dominata da sbalzi d'umore e musi lunghi. E non me ne fregherebbe più di tanto, se il tutto non fosse corredato pure da una perenne sensazione di svenimento.

In parole povere, sto una schifezza.

E, come se non bastasse, sono circondata da persone che mi rompono le palle senza sosta. Prima il mio ex storico che decide di battezzare il figlio (con un nome oscenamente brutto) proprio sotto il mio naso. Poi mia cugina che si sposa e mi invita con poco meno di un mese di preavviso (ho declinato, ovviamente. E non mi sono neppure sforzata di trovare una scusa plausibile. Le ho solo detto: purtroppo non potrò esserci, ma ti auguro il meglio). E oggi pure mia madre che mi accusa di non sapermi trovare un fidanzato!

Eccheccavolo!

Sai cosa? Mi viene quasi voglia di tornare in città a lavorare. Con i colleghi pazzi e il capo rompicoglioni!

Niente da fare. Queste ferie stanno girando malissimo.

 
 
 

MODALITA' OSSESSIVA

Post n°268 pubblicato il 02 Agosto 2011 da singer_marla

Ok, non riesco a dormire. Tutta colpa sua. Anzi, tutta colpa mia.

Devo raccontarlo a qualcuno o rischio di esplodere.

Ieri ho rivisto il mio ex fidanzato storico. Non lo vedevo da tantissimo tempo (parliamo di anni) e credevo di averla superata. Finalmente. Invece, il fatto che io sia qui a scriverne invece che dormire, dimostra l'esatto contrario. Non l'ho superata affatto. Merda.

Lui era con sua figlia… e a quanto pare, in tutto questo tempo in cui non ci siamo più visti, ha messo al mondo anche un bambino. Che a quanto pare sarà battezzato domenica prossima. Lui che non voleva figli e che non credeva in Dio… evidentemente sono cambiate parecchie cose dall'ultima volta che ci siamo parlati.

Bè, ad ogni modo, il fatto grave è che io lo penso senza sosta da due giorni. Sono in modalità ossessiva. Al contrario di lui, che con tutta probabilità non avrà sprecato neppure un secondo del suo prezioso tempo per pensare a me. E perché avrebbe dovuto?

 

Il fatto è che io lo odio. Lo odio perché è andato avanti con la sua vita, si è costruito una famiglia e non gli frega un accidente di aver rovinato la mia, di vita.

Lo odio perché mi fa ancora questo effetto quando credevo di essere finalmente andata oltre. Lo odio perché è sempre in grado di farmi girare la testa. Lo odio e non so a chi raccontare questa mia malsana ossessione, perché in fondo sono la prima a non capirla. Come si fa a comprendere una cosa così stupida?

 
 
 

PER CHI NON AVESSE CAPITO...

Post n°267 pubblicato il 19 Agosto 2010 da singer_marla
Foto di singer_marla

...è di questo che parlavo nel mio post di stamattina.

 
 
 

UN DIVERSO PANORAMA

Post n°266 pubblicato il 19 Agosto 2010 da singer_marla

Una persona che conosco è a New York in questi giorni.
Non faccio altro che vedere le sue foto postate su Facebook e mi sembra di diventare matta. DEVO TORNARE. Non so come sia possibile, ma quella città mi manca come l'aria. In fondo ci sono stata solo una volta, ma... è come se la conoscessi da sempre. E mi manca.

Intendiamoci. Qui sui monti sto bene, molto bene. Ma a tempo determinato. Dopo un po' sento il bisogno di scappare. E poi. Dopo un po' che sono a Milano, mi sembra troppo piccola e banale. E mi viene voglia di scappare. Di nuovo. Io ho sempre voglia di scappare. Continuamente. Da tutto e da tutti.
Dai luoghi. Dalle persone. Dalle relazioni.
Non capisco se per paura di legarmi troppo o per un divorante bisogno di novità. Se ci rifletto, mi rendo conto che la mia relazione più lunga è stata con un'amica che non c'è più. Diciassette anni senza un solo litigio. Un record. Ma quello è uno strappo dolente che non si ricuce, che anzi si strappa sempre di più. Fa male sempre di più.
La città in cui vivo da una vita, come dicevo, dopo qualche mese mi annoia e devo andarmene. Almeno per un weekend. Idem dicasi per i monti. Londra non mi delude mai, ma è anche vero che ci vado solo una volta all'anno, anche meno. Dunque mi chiedo: se ci vivessi tutti i giorni, poi mi verrebbe voglia di qualcosa di diverso? Probabilmente sì.

Comunque. Tutto questo discorso non esclude quanto detto in partenza: mi manca New York. Ho proprio voglia di tornarci... ci sono così tante cose che non ho avuto il tempo di vedere l'anno scorso...
Oddio, ora come ora, con la fine delle ferie che incombe, mi basterebbe anche una gita di due giorni a Barcellona. Un weekend a Dusseldorf. Un paio di notti a Copenaghen. Mi farei andar bene anche Parigi... così, per cambiare aria. Per vedere un diverso panorama fuori dalla finestra. Per placare il mio bisogno di fuga. Almeno per un po'.

 
 
 

MOMENTI DI RAZIONALITA' INVOLONTARIA

Post n°265 pubblicato il 13 Agosto 2010 da singer_marla

Non proverò nemmeno a spiegare per quale motivo sono mesi che non scrivo una parola. Diciamo solo che è andata così.

Sono in ferie. Sui monti. Lontano da Milano, dal caos, dalle cose fatte di corsa, dalla 94 presa ogni maledetto giorno. E qui mi sto lentamente trasformando in Nonna Papera: faccio marmellate, muffins, crostate e verdure in agrodolce. Vado in cerca di funghi. Sfoglio riviste. Limito al minimo il pensiero, mi sforzo di tenere sgombra la mente. Ma alle volte qualche cosa si intrufola... e sono guai.
Perchè in quegli sporadici momenti di razionalità involontaria mi rendo conto di ciò che mi sta intorno. E realizzo di non sopportare la maleducazione della gente... come quando saluti qualcuno e quello non ti risponde. Come quando il salumiere ti imbroglia sul conto. Come quando vai da un parente e quello non ti apre la porta anche se è in casa.
In quei momenti realizzo che il matrimonio di mia cugina (settimana scorsa) è stato triste come un funerale. Ho dovuto bere, bere parecchio, per sopportarlo. E meno male che i geni friulani aiutano a reggere. Sono tornata a casa a mezzanotte passata... con addosso una storta colossale e un'indelebile sensazione di spiacevolezza.
In quei momenti mi prende una smaniosa voglia di shopping. E allora ringrazio il cielo di non essere a Milano, con svalangate di negozi a portata di mano. E ringrazio di aver provvidenzialmente lasciato pochi spiccioli sulla carta dedicata allo shopping on line. Altrimenti a quest'ora sarei povera in canna.

Onestamente. Io sono di natura razionale, ma quei piccoli momenti di razionalità li detesto. E domani faccio dell'altra marmellata. Così non penso. Mi limito a lavare, tagliare, cuocere, rimestare e invasare. Una bellezza...

 
 
 

IL 1988 e le ALL STAR

Post n°264 pubblicato il 14 Marzo 2010 da singer_marla

No, non sono morta...chi mi conosce, lo sa già. Ma volevo rassicurare tutti gli altri: non sono morta.
Non scrivo su questo blog da più di due mesi. Senza un motivo preciso. Forse non avevo nulla da raccontare. Forse non c'era nulla che mi sembrasse abbastanza interessante. Forse, semplicemente, non ne avevo voglia. E' davvero importante? No, credo di no.
In questi giorni sono nel pieno di una delle mie fasi di insofferenza acuta. Insofferenza verso la città, il lavoro, le persone. Avrei bisogno di montagna, riposo e tranquillità. Insomma, una vacanza. Ma per quella dovrò aspettare. Quindi parliamo d'altro.
Ultimamente ho avuto a che fare con un sentimento nuovo... mi sono sentita vecchia. Non per colpa di qualche acciacco e di una nuova ruga. No, non sono quel tipo di persona. Anzi. Mi sono sempre considerata una persona giovanile e dinamica. Mi sono sempre rifiutata di invecchiare (mentalmente). Ma vi assicuro che nulla al mondo può farti sentire vecchia quanto confrontarsi con qualcuno che è molto più giovane di te.
Giorni fa, tornando a casa dal lavoro, ho incontrato sul pullman un ragazzo che abita nel mio paese. Lo conoscevo di vista, ma non gli avevo mai parlato prima. Lui mi si è seduto accanto e abbiamo chiacchierato. Del più e del meno. Di questo e di quello. Finchè non gli ho raccontato un aneddoto del nostro paese che non conosceva... "vabbè", gli ho detto, "tu sei giovane!". E lui: "ma quale giovane?!?! Sono del 1988!"

!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Cazzo! Io andavo al liceo nel 1988! Ecco, lì mi sono sentita una cariatide! Continuare la conversazione è stata dura... c'era quel maledetto 1988 che continuava a passarmi davanti alla faccia!
...è un po' come la storia delle All Star. Avete presente? Le scarpe di tela...
Oggi se le mettono tutti i ragazzini, sono di gran moda. Peccato che io questa moda l'abbia già vissuta vent'anni fa! Avrò consumato almeno tre paia di All Star... me le ricordo: alla fine erano ridotte a stracci! Le mettevo ogni giorno, con qualsiasi clima. Le adoravo.
I ragazzi di adesso se le mettono, ma non sanno niente degli anni '80. Erano appena nati negli anni '80. Io invece già mi mettevo le All Star.
Ecco, è questa la sensazione. Sì, mi sento vecchia.

 
 
 

INIZIO 2010 CON LISTA, MA SENZA BILL

Post n°263 pubblicato il 02 Gennaio 2010 da singer_marla

Un anno nuovo di zecca è appena cominciato e io, nella migliore delle tradizioni, ho già accumulato una lista di magagne lunga come non mai. Nell'ordine, la sottoscritta ha:
-mangiato troppo
-litigato con sua madre
-mandato in malora la piega dei capelli
-sacramentato contro il telegiornale
-obbligato il cane ad uscire sotto la pioggia
-"scordato" di fare gli auguri a un po' di gente
-elencato una serie di buoni propositi che non realizzerà mai.
Non è male, per essere solo il 2 di gennaio. Oltretutto piove, anzi nevischia. Quindi non posso nemmeno sperare in una passeggiata tonificante e scacciapensieri nel primo pomeriggio. Niente. Sono bloccata qui... e da qualche parte c'è gente che fa shopping con i saldi! Azz....
Infine. Ultima chicca. Ogni volta che vengo qui sui monti, sapendo della possibilità di non prendere bene i canali tv, mi porto appresso una montagna di dvd. Stavolta ne ho ben 16. Così da avere una bella scelta, qualora mi andasse di vedermi un film.

Ebbene, ieri mi è venuta la fissa di un film (la locandina la vedete qui a destra)... continuo a pensare che sia l'unico film che mi va di guardare... ma OVVIAMENTE non è tra i 16 che mi sono portata!!! Quindi mi sono "accontentata" di un f.lli Coen di sostanza, ma continuo a pensare al buon Quentin. Che rabbia! Qualcuno ce l'ha a portata di mano e può prestarmelo? Sto andando fuori di testa... e sento Elle che mi fischietta nelle orecchie...

 
 
 

GOSSIP POST-NATALIZIO

Post n°262 pubblicato il 27 Dicembre 2009 da singer_marla

Mia cugina si sposa.
Ho saputo ieri la "dolce" novità. E in teoria dovrei essere felice per lei. E potrei anche esserlo, volendo. Il problema è che il suo fidanzato non mi piace. Certo, non deve piacere a me... l'importante è che piaccia a lei. Si capisce.
Non so come spiegarlo. Avete presente quando una persona vi risulta irritante a pelle? Avete presente quando qualcuno vi provoca fastidio fisico pur non conoscendolo bene? Ecco, lui mi fa questo effetto.
Non lo conosco bene. Ci siamo parlati poche volte. Ma non riesco a farmelo piacere.
Forse perchè lo considero volgare e grossolano. Forse perchè lo trovo mentalmente limitato e intellettualmente fermo all'adolescenza. Forse perchè si veste come un bulletto di periferia. Forse perchè non riesce a dire una frase senza piazzarci in mezzo almeno due parolacce. Forse perchè l'ho beccato un paio di volte a fare l'imbecille con altre ragazze. Forse perchè anni fa è successa una cosa... lui ci ha provato con la mia migliore amica... ed era già fidanzato con mia cugina. La mia amica lo consceva, ma lui non consceva lei. Erano in un locale e lui ha cominciato a provarci pesantemente. Lei lo ha lasciato fare per un po' e poi gli ha detto: "Guarda che sono amica di Marla. So che stai con sua cugina!". A quel punto lui ha farfugliato qualcosa e da allora non ha mai più rivolto la parola alla mia amica... e per qualche tempo faticava a salutare anche me (perchè immaginava che io sapessi...).
Ecco spiegato il perchè. Lui non mi piace. E sapere che si sposerà mia cugina mi dà fastidio. Mi urta proprio. Le persone non cambiano. E lui non fa eccezione. Il suo è un modello di comportamento. Un modus operandi. E non è una bella prospettiva.

 
 
 

UNA FAVOLA MOLTO (POCO) NATALIZIA

Post n°261 pubblicato il 24 Dicembre 2009 da singer_marla

Vi racconto di lunedì scorso. Così, per allietare il vostro Natale con una buffa storiella da raccontare agli amici...
Come ogni lunedì, esco di casa alle 12.40 per andare al lavoro (io inizio alle 14). Salgo sul pullman delle 12.53. Tutto regolare. Arrivo a Milano in largo anticipo, faccio quattro passi in centro per lustrarmi gli occhi...
Entro in ufficio alle 14 spaccate. E attacco a lavorare. Solita tiritera.
Dopo circa un'ora inizia a nevischiare. Niente di grave, qualche fiocco non ha mai ammazzato nessuno. Verso le 15.30 la neve ha ricoperto ormai le strade, i marciapiedi e le macchine. Io e fatina comunichiamo a colleghi e capo che usciamo dall'ufficio in anticipo, consapevoli dello squallore dei nostri mezzi pubblici... è come un presentimento...
Alle 16 siamo alla fermata dell'autobus. La neve ha ormai raggiunto i 5-6 cm. Si fa fatica a camminare restando in piedi. Ovviamente l'autobus non arriva. Noi dobbiamo assolutamente prendere il pullman delle 16.30. Così decidiamo che ci conviene fare le 3 fermate di autobus a piedi. E facciamo bene, dato che quando raggiungiamo la stazione della metro, ancora non si è visto passare nessun autobus.
Saliamo in metropolitana. 4 fermate e scendiamo a Famagosta, dove ci sono i nostri pullman. Arriviamo sulla banchina alle 16.20 circa. Giusto in tempo per quello delle 16.30. La neve ha ormai superato ampiamente i 7 cm.
Un'ora e un quarto più tardi, ovvero alle 17.30, ancora non si è visto NESSUN pullman, che vada in QUALUNQUE direzione. Niente di niente. In compenso si è formata una folla oceanica di persone inferocite. Io e fatina abbiamo un principio di congelamento. E continua a nevicare.
Fortunatamente un'amica di fatina ha la macchina a Famagosta e può darci un passaggio. Mentre la aspettiamo, ci concediamo un caffè caldo. Io ho ormai perso l'uso delle gambe e delle mani.
Saliamo in macchina alle 17.45. La neve è attorno ai 10 cm. Le strade sono uno schifo. L'autostrada è una lenta processione di veicoli. Ci mettiamo in marcia. All'inizio si procede discretamente. Passiamo il casello autostradale. Dopodichè: blocco totale. E continua a nevicare. Le macchine sono ferme una dietro l'altra. Non ci si muove. Siamo immobili. Nell'abitacolo siamo tutte impietrite. Impieghiamo tre ore per fare dieci chilometri. Io sono quella che abita più vicino... riesco ad entrare in casa alle 20.45. Stremata. Le altre arrivano mezz'ora più tardi.

Giusto per farvi capire. Io di solito esco dall'ufficio alle 18 e arrivo a casa, salvo intoppi, alle 18.45. Lunedì sono uscita alle 16 e sono arivata alle 20.45..... 4 ore e 45 minuti........ ad un certo punto, durante il tragitto, ho quasi desiderato scendere dalla macchina, sotto la tormenta, e proseguire a piedi. Probabilmente sarei arrivata prima...

PS: meno male che ora sono sui monti. Dove, per assurdo, la neve non c'è.

 
 
 

HO UN DUBBIO...

Post n°260 pubblicato il 18 Dicembre 2009 da singer_marla

...che si possa morire di noia?
Intendo: letteralmente. Annoiarsi a tal punto da schiattare... pur di non soffrire più.
In questi ultimi giorni è così che mi sento: annoiata. E pensare che avrei un mucchio di cose da fare... invece sono inchiodata alla scrivania, al lavoro. E mi rompo. Dio, se mi rompo! La voglia di fare si è infrattata da qualche parte e io spero solo che le ferie arrivino presto. Se non altro, per smettere di venire in ufficio.
Ah, per la cronaca. La settimana scorsa il mio capo mi ha annunciato che sarò riconfermata per un altro anno. Però non l'ha detto subito. No, no. Prima mi sono sorbita un lungo polpettone sulla crisi economica, sulla precarietà del mondo del lavoro, sul bilancio del 2010, sulla situazione della "nostra" società... sul fatto che, in pratica, mi stava facendo un favore. E che per tal motivo dovrei sentirmi fortunata.
Già. Che fortuna!

...intanto sto qui a morire di noia. Lentamente.
Fortuna che è venerdì.

 
 
 
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Un blog di: singer_marla
Data di creazione: 20/08/2006
 

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Fu così che conobbi MARLA SINGER. La sua filosofia di vita era che poteva morire da un momento all'altro. La tragedia, diceva, era che non succedeva
 

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-"Da quant'è che non ti prendi una vacanza?"
-"Non lo so, c'era ancora Clinton...
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