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Ray Bradbury, "Fahrenheit 451"

 

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Un uomo può perdonare
a un altro uomo
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                     Winston
                        Churchill

 
 

Presto /
anche noi (…) saremo /
perduti in fondo a questo fresco /
pezzo di terra: ma non sarà una quiete /
la nostra, ché si mescola in essa /
troppo una vita che non ha avuto meta. /
Avremo un silenzio stento e povero, /
un sonno doloroso, che non reca /
dolcezza e pace,
ma nostalgia
e rimprovero
PIER PAOLO PASOLINI
 

 

 

 

 

Cazzarola!

 

 

Messaggi del 16/11/2017

 

L’inno nazionale italiano passa da abusivo ad ufficiale…

Post n°2026 pubblicato il 16 Novembre 2017 da massimocoppa
 

L’INNO NAZIONALE ITALIANO PASSA DA ABUSIVO
AD UFFICIALE…

Chi l’avrebbe mai detto che l’inno nazionale italiano fosse… abusivo?!

Eppure, è proprio così.

Il cosiddetto “Inno di Mameli”, che sentiamo risuonare negli eventi sportivi o cerimoniali, e che ci è (o ci dovrebbe) essere molto familiare (anche se moltissime persone non ne conoscono i versi), ufficialmente si chiama “Canto degli italiani” e la musica fu scritta nel 1847 da Michele Novaro, con testi del patriota italiano Goffredo Mameli. In realtà si dice che, a sua volta, Mameli avrebbe plagiato un testo altrui, ma sul punto la questione è dibattuta.

In ogni caso, l’esecuzione della famosa marcetta, che risuona ad ogni evento dove siano rappresentati ufficialmente i colori nazionali, era solo provvisoriamente autorizzata. Fu lo statista Alcide De Gasperi, nel 1946, a consentirne la temporanea esecuzione.

Come nel classico costume italico, la provvisorietà è diventata definitiva, ma restava, in teoria, precaria.

Adesso un deputato del PD, Umberto D’Ottavio, è riuscito a far diventare ufficiale e definitivo l’uso dell’”Inno di Mameli” grazie ad una decisione in sede legiferante delle Commissioni Affari Costituzionali di Camera e Senato. Una decisione bipartisan: a favore anche Forza Italia e Fratelli d’Italia, mentre Grillini e Lega si sono astenuti.

 
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