maya1 diary

culturaaaaaa

La cosa che mi fa sentire a casa, mi libera da una fatica di tutta una giornata e dà l'ok al mio cervello al rilassarsi... anzi le cose, sono due: togliermi le scarpe senza nemmeno slacciarle, sfilandole col piede e lanciandole in giro per casa (siiiiii sono disordinataaaaaa) e slacciarmi e togliere il reggiseno! Solo in quel preciso istante mi sento libera.

Ieri è stata una giornata pesantissima, ma favolosa. Sono andata a Milano a vedere tre mostre stupende.

Il giapppone di Hokusai, il maestro, capace di dipingere un'onda talmente minacciosa che è stata definita dai più l'onda perfetta. Sono stata parecchi minuti a guardare l'onda, ma anche le stampe del fujiyama, con le scene di vita e quei piccoli particolare visibili solo con una lunga osservazione del disegno. Mi sono piaciuti meno Hiroshige e Utamaro, anche se ho apprezzato alcuni disegni. E' stato bello e rilassante e, devo dire, una mostra davvero completa.

Dopo la mostra di Hokusai, mi sono messa in coda per osservare il maestro: Escher.

Nei suoi quadri e in quelli di Dalì riconosco il mio modo di essere. Nulla sembra quel che è e tutto si trasforma, in una continua evoluzione, metamorfosi come quella di Escher.

Questa mostra è stata meno rilassante tra spintoni vari, ma mi sono divertita a sperimentare le mie capacità visive nelle aree didattiche, nate per i più piccoli, ma chi mi conosce sa che io non sono mai cresciuta.

Le consiglio entrambe perché mi hanno lasciato stupefatta.

La terza mostra è stata quella sul Canaletto e il Bellotto (nipote del più celebre Canaletto).

Ogni volta che vedo un Canaletto rimango stupita dalla bravura, dalla tecnica... sembrano fotografie... 

Ero già stanca per via dei km fatti alle mostre precedenti, ero affamata perchè erano le 15:30 e non avevo ancora pranzato, ma non era facile staccarsi dai dei quadri cosi belli.

Terminate le mostre, decidiamo di tornare in fiera dove avevo lasciato l'auto e... dato che sei li... che fai... non vai a fare due passi alla fiera campionaria.

Sono tornata a casa alle otto e mezza... esaustaaaaaa, ma felice! Molto felice!