maya1 diary

Benvenuti nella mente di una donna :O)

 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

I MIEI BLOG AMICI

Citazioni nei Blog Amici: 10
 

I MIEI LINK PREFERITI

 

« IL VERSO GIUSTOHIGHWAY TO HELL »

LA MAESTRINA

Post n°883 pubblicato il 29 Ottobre 2017 da maya1st

@@@ CONTIENE CONTENUTI EROTICI PREGO AI MINORI DI NON LEGGERE @@@

- SOLO UNA MENTE ARGUTA CAPIRA' IL MESSAGGIO NASCOSTO IN QUESTO POST VI SFIDO A SCRIVERE NEI COMMENTI COSA SECONDO VOI PENSO DI QUESTA SITUAZIONE: SECONDO VOI, ANCHE SE IL FINE HA ACCONTENTATO ENTRAMBI, E' DAVVERO ESALTANTE SAPERE CHE IL TUTTO NASCE DA UN PACCHETTO CONFEZIONATO? PRESTABILITO? :)

BUONA LETTURA, Alessandra

Aveva fatto tutti i compiti. Brava! Si era detta.

Aveva preso la poltroncina bianca di pelle, che di solito teneva vicino al divano, e l'aveva posta davanti alla porta con la seduta rivolta verso il pontoncino bianco.

Appoggiata all poltroncina una fascia nera di seta che aveva comprato appositamente per l'occasione.

Si era fatta la doccia e aveva spruzzato un pò di Acqua di gioia dietro le orecchie, sul collo e sulla schiena.

Voleva che lui sentisse il suo profumo quando l'avrebbe abbracciata da dietro e pian piano sarebbe sceso a baciarle la schiena.

Faceva freddo in casa, decise di aumentare un po' la temperatura. Si era messa un completo in pizzo e raso rosa, comprato anch'esso per l'occasione. Era la prima volta che le capitava di andare con un uomo più giovane di lei e questo un po' la faceva sentire a disagio. Lui era abituato a donne di almeno dieci anni più giovani. Si specchiò. Il suo corpo reso tondo dall'età ma ancora tonico nei punti giusti, la rassicurò. Gli sarebbe piaciuta. Aveva una maglia lunga e morbida che le arrivava sotto il ginocchio, le autoreggenti nere con una fascia di pizzo e niente più. Lui era in ritardo di mezz'ora, ma l'aveva avvisata.

Non si era truccata molto, solo un filo di rossetto e il rimmel.

Lui le mandò un messaggio sul cellulare. Sono sotto. Aprì il cancelletto e il portone e gli rispose con un messaggio per spiegargli qual'era il suo interno. 

L'ingresso si apriva su un open space dove sulla destra c'era una piccola libreria con degli oggetti orientali e qualche libro.

Il divano con penisola era messo a ferro di cavallo davanti a una grande tv da 50 pollici. sotto un mobiletto laccato bianco.

Non c'era nulla fuori posto. Sembrava una casa pronta per essere fotografata da qualche rivista di life style.

Lei lasciò la porta socchiusa e si nascose.

"Permesso?" chiese lui imbarazzato ed eccitato al tempo stesso.

"Siediti e chiudi gli occhi", ordinò lei.

Lui obbedì subito agli ordini.

Lei lo bendò poi si chinò su di lui per dargli un bacio sulla guancia.

"benvenuto ora alzati" gli ordinò con voce dolce e calda.

Era il primo contatto con lei. Aveva percepito il calore delle labbra, sentito il suo profumo dolce, ma soprattutto aveva capito che aveva i capelli lunghi perchè una ciocca le era scivolata in avanti.

Avevano il profumo del miele.

Non l'aveva mai vista, l'aveva preteso da lei. Voleva provare un incontro al buio.

Lei lo fece alzare, prima però accese lo stereo e creò un po' di atmosfera.

Gli prese le mani e le fece scivolare sul suo corpo.

"Vuoi continuare?" gli chiese

"Certamente... certamente piccola!" E si mosse per stringerla a sé, ma lei lo blocco.

"Non correre", gli intimò.

"Voglio baciarti!", pretese lui

"No... lascia fare a me... non correre, fidati di me!".

Aveva sentito il suo corpo per un attimo e non vedeva l'ora di poterla amare e farla sua.

Lei gli sbottonò la camicia e gli baciò il collo, poi scendendo diede un leggero morso al capezzolo e poi scivolò con la lingua fino all'inguine.

Lui le mise leggermente le mani sulla testa. Non vedere faceva sì che i suoi sensi fossero allertati ad ogni piccolo sfioramento delle sue labbra sulla sua pelle. Tutto era accentuato all'ennesima potenza. Aveva i brividi per il piacere.

Lei gli tolse sapientemente la camicia e lo face voltare. Era in balia delle sue mani.

Con la lingua percorse la sua spina dorsale. La sua voglia si faceva prepotente e lei se ne accorse.

lo abbracciò da dietro e gli strinse il pacco. "Ti voglio" gli sussurrò all'orecchio.

Lui non resistette. Si girò di scatto la strinse a se e la baciò. Lei lo lasciò fare.

"posso togliere la benda?" le chiese. "No!" rispose lei.

Voleva fare l'amore con lui senza che lui la vedesse.

lo portò in camera da letto. gli sfilò anche i pantaloni e gli diede un morso senza stringere i denti sopra lo slip.

Lui stava scoppiando e al tempo stesso doveva trattenersi perché temeva di venire subito.

Gli tolse anche gli slip e poi si dedicò a lui, con quei gesti con le mani, con le labbra e la lingua che facevano i movimenti perfetti che gli fecero pensare che questo era frutto di anni e anni di esperienze. Per un attimo, un infinitesimo di secondo, ne fu geloso. Quelle labbra non sarebbero state solo sue. Era stupenda. Avrebbe voluto vederla.

Le stava per dire di fermarsi perché non avrebbe resistito ancora per molto, ma lei si fermò da sola.

Si sdraiò sul letto e lo invitò a sdraiarsi accanto a lei.

Lui sentiva con le mani le calze autoreggenti, sentì il raso del completino e poi la sua pelle setosa.

La spogliò sempre bendato. Era arrivato il suo momento. Le baciò la nuca, poi gli occhi e poi gustò nuovamente le labbra. Scese ul collò e sentì la sua schiena inarcarsi e il morbido seno salire verso il suo corpo.

Allora lo afferrò e lo succhiò come si secchia una prugna matura d'estate.

Lei lo voleva e lui la sentiva e questo lo faceva sentire potente. Lei era finalmente sua.

Scese lentamente e poi da sopra lo slip iniziò a farsi strada con la lingua. Lei sussultò.

Scostò le mutandine e sentì finalmente il suo sapore. Gliele tolse e iniziò a baciare, leccare, mordicchiare ogni centimentro del suo pube. La succhiò fino a farla urlare... sentiva ancora le sue contrazioni quando gli si appoggiò per farsi bagnare dal suo umore-lei lo tirò dentro di sé. Lui non aspettava altro.

Non fu dolce com'era stato fino a quel momento. La prese con tutta quella voglia che aveva avuto dalla prima volta che aveva sentito la sua voce. I colpi erano forti, il ritmo un po' lento un po' svelto. Non poteva resistere ancora, la voltò e le venne sulla schiena.

Crollò al suo fianco.

Lei gli passò una salvietta per aiutarla a pulirsi dal suo liquido poi tornò sul letto e finalmente gli tolse le bende.

"Ciao" disse lui sorridendo

"Ciao" disse lei facendogli un enorme sorriso

"finalmente...tu", le disse accarezzangole il viso.

Era felice, aveva fatto i compiti bene.

Era andato tutto come aveva programmato.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: maya1st
Data di creazione: 04/12/2008
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

patrizia112prefazione09acer.250m12ps12amorino11ioma4rocco_genoveseDesert.69cassetta2Marion20chiaracomeilsole1bamby1966dony686soffice58Riccardo_Papa
 

ULTIMI COMMENTI

 

CHI PUŅ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

LEGGERE X VOLARE STANDO CON I PIEDI X TERRA

LIBRO

leggo di tutto e di più...alterno i grandi classici a libretti per passare il tempo alle biografie. Ultimamente mi sto appassionando alle biografie dei grandi della musica. Ho letto uno di fila all'altro i 12 libri del trono di spade e tro George R Martin un genio. Da scrittrice in erba vi posso dire che a volte sono i personaggi a prendere il sopravvento sulla storia...ti ci affezioni e loro ti parlano...mentre mangi, mentre cammini e lui....gran @@@@ ha avuto la capacità di uccidere dei protagonisti!!!! Lo invidio e attendo il sequel se non altro per sapere chi altro ucciderà ;)

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963