My wonderland

Vincent.

I LOVE TIM BURTON!!!

L'amore con gli occhi di un bambino..

Ecco come hanno risposto alcuni bambini alla domanda "Cos'è per te l'amore?" posta loro da un team di psicologi:

● L'amore è quando sveli un tuo difetto a qualcuno e hai paura che questa persona non ti ami più per ciò che hai detto, ma questa ti sorprende dicendoti che ti ama ancora di più. (Samantha, 7 anni)

● L'amore è quando la mamma vede papà tutto sudato e sporco, e gli dice che è più bello di Robert Redford. (Chris, 8 anni)

● Quando amate qualcuno gli occhi sbattono e in loro vedete piccole stelline. (Karen, 7 anni)

● Quando qualcuno ti ama, il modo in cui pronuncia il tuo nome è diverso. (Billy, 4 anni)

● L'amore è quando esci a mangiare e dai un sacco di patatine fritte a qualcuno senza volere che l'altro lo dia a te. (Gianluca, 6 anni)

● Quando nonna aveva l'artrite e non poteva mettersi più lo smalto, nonno lo faceva per lei anche se aveva l'artrite pure lui. Questo è l'amore. (Rebecca, 8 anni)

● L'amore è quando la ragazza si mette il profumo, il ragazzo il dopobarba, poi escono insieme per annusarsi. (Martina, 8 anni)

● L'amore è la prima cosa che si sente, prima che arrivi la cattiveria. (Carlo, 5 anni)

● L'amore è quando qualcuno ti fa del male e tu sei molto arrabbiato, ma non strilli per non farlo piangere. (Susanna, 5 anni)

● L'amore è quella cosa che ci fa sorridere quando siamo stanchi. (Tommaso, 4 anni)

● L'amore è quando mamma fa il caffè per papà e lo assaggia prima per assicurarsi che sia buono. (Daniele, 7 anni)

● L'amore è quando mamma da a papà il pezzo più buono del pollo. (Elena, 5 anni)

● L'amore è quando il mio cane mi lecca la faccia, anche se l'ho lasciato solo per tutta la giornata. (Anna Maria, 4 anni)

● Non bisogna mai dire "ti amo" se non è vero. Ma se è vero bisogna dirlo tante volte. Le persone dimenticano. (Jessica, 8 anni)

..E per voi cos'è l'amore?

Un piccolo scorcio del mio strano mondo..

Ognuno di noi ha il suo angolo di mondo.
Quello in cui ti rifugi quando hai bisogno di stare un po' solo con te stesso, a pensare, scrivere, leggere o semplicemente riposare.
Quel luogo che ormai senti un po' tuo, anche se magari è nel bel mezzo della città.
Può essere una panchina del parco, un muretto, un angolo di spiaggia o semplicemente un vecchio divano arancione.
E nel momento in cui ti siedi su quel divano ti senti protetto, avvolto.
E' come se fossi stretto tra le braccia di un vecchio amico, di quelli che sanno tutto di te, che ti capiscono al primo sguardo.
Quel luogo ha vissuto tutto di te.
E' lì che ti sei steso felice dopo il tuo primo bacio, ad assaporare ancora il sapore delle tue labbra.
Lì ti sei rifugiato dopo aver fatto l'amore per la prima volta, con la paura che tua madre potesse leggertelo negli occhi.
E sempre lì hai asciugato le tue lacrime dopo la prima delusione d'amore, quelle lacrime piene di rabbia per averci creduto.
Quel posto fa ormai parte di te. Ed è sempre lì che tornerai quando avrai bisogno di risposte..
..come se quel vecchio divano possa dartele..

                                                                                Bibì.

..di ritorno dai miei "pensieri contorti".

Ed eccomi qui, dopo una lunga pausa, finalmente rigenerata, più forte. Finalmente nuovamente me stessa!
Spero che in questi pochi mesi di assenza non vi siate dimenticati di me.
Ho finalmente ricominciato a scrivere. E a vivere.
Sempre sotto il cielo della mia amata Capitale. Sempre con chi mi ama davvero al mio fianco.
Ma quella sensazione di amarezza, in fondo, non va del tutto via!
Un abbraccio a tutti voi..

                                                                          Bibì.

...

Ho abbandonato per troppo questo mio "quaderno virtuale". Ma non so. Ultimamente mi capita spesso di scrivere sul mio quaderno (quello vero), e subito dopo cancellare i miei pensieri. Come se volessi cancellarli dalla mia mente. Perche' quando scrivo tutti i miei fantasmi vengono a galla. Tutto cio' per cui ho sofferto in questa mia breve vita torna a bruciare. Mi basta prendere una penna in mano! Forse dovrei smettere di scrivere, forse così le ferite smetterebbero di sanguinare. Ci penso spesso a smettere. A bruciare tutti i miei quaderni e chiudere tutte le penne a chiave in un cassetto. Ma un secondo dopo ho gia' abbandonato questa folle idea. Preferisco sentire una lacrima che mi sfiora il viso mentre butto giu' fogli e fogli pieni di pensieri, disegni, scritte senza senso. Se davvero dovessi smettere di scrivere, beh, sarebbe inutile per me continuare a vivere. I miei mille quaderni, lì in un angolo, accatastati, mi guardano in quasi ogni momento della mia giornata. Sono i miei compagni di vita, i miei confidenti, i miei confessori. E ogni ricordo che spunta fuori, prepotente, da tutte quelle pagine e' parte della mia vita, e' parte di me. Ogni singola parola scritta su quei fogli sono io!

                                                Bibì.