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Sul Vangelo di oggi:
La Pasqua di Cristo non è un fatto da sapere ma un evento da narrare: come fanno i Vangeli. Solo raccontandolo ci si rende conto di cosa sia.
Allo stesso modo anche la fede che ne deriva dev'essere narrata e condivisa: come lungo la strada di Emmaus, tra discepoli e Maestro.
Non basta "conoscere" Gesù come maestro: è necessario "ri-conoscerlo" come Signore... qui, però, le parole non bastano: servono eventi.
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Scout all'opera: tempo sequestrato...
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Quella TOMBA aperta è una PORTA aperta
al di là della quale si SPALANCA un futuro
un mondo nuovo in cui avere VITA NUOVA:
questa è la nostra fede. Buon viaggio
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Sul Vangelo di oggi:
Per Matteo la passione di Gesù inizia –come tante altre– se non proprio “per soldi”, almeno attraverso i soldi: «quanto mi volete dare?».
Soldi che, alla fine, non porteranno alcun vantaggio a chi li ha avuti, ma avranno venduto una persona per essere più facilmente uccisa.
Cosa volesse davvero Giuda non si sa; che cosa ha fatto: sì! Forse è finito il tempo delle intenzioni e bisogna guardare cosa ne deriva…
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Sul Vangelo di oggi:
La malattia e morte di Lazzaro è una della pagine più trascurate del Vangelo: una di quelle che non danno Ragione in nulla ai pensieri umani verso Dio.
Gesù (che è Dio) sa della malattia mortale di Lazzaro e non fa nulla per evitarla, anzi: aspetta, lasciando che vincano morte e dolore. Un’assurdità…
Questo c’impone la consapevolezza che la fede cristiana parte dalla storia ma non si compie entro i suoi limiti: Cristo apre all’eternità.
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Sul Vangelo di oggi:
La luce può mancare (=notte), ma anche essere ignorata (=cecità) o fuggita… comunque essa cambia radicalmente il rapporto con la realtà.
Gesù si presenta come “luce del mondo” affinché ciascuno scelga quale rapporto avere con lui, entro una dinamica di riconoscimento.
Il “noi sappiamo” rende ciechi, il farsi domande apre gli occhi. L’autoreferenzialità condanna alla tenebra… l’ascolto illumina la vita.
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Sul Vangelo di oggi:
Un uomo e una donna soli sotto il sole d’Oriente: il “Logos” di Dio e una “eretica” moralmente discutibile… un dialogo pieno di allusioni.
Una scusa un po’ maldestra e nasce un dialogo sulle cose importanti della vita e il suo senso: la quotidianità, gli affetti, le fedi.
Gesù conosce il passato (i 5 mariti) ma non gli interessa: promette futuro e ne sgorga autenticità. Questa è la fede: vedere noi in Lui.
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Sul Vangelo di oggi:
La Trasfigurazione è un bell'esempio di "buon annuncio": un fatto che dice qualcosa del futuro… di quel futuro che è l’eternità di Dio.
La Trasfigurazione di Gesù mostra che la morte non sarà la fine: questo cambia le carte in tavola per la vita umana, offrendo speranza.
Gli uomini, però, si fermano al presente (che non capiscono) e non lo vorrebbero perdere: preferiscono piccole certezze a grandi speranze.
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Sul Vangelo di oggi:
La piena umanità di Gesù sta (anche) nella tentazione: per questo è lo Spirito (santo) che lo porta nel deserto a farne piena esperienza.
Il peccato non è necessariamente una cosa brutta e dolorosa per cui qualcuno urla o si lamenta; esso è, semplicemente: inautenticità.
Nel nostro mondo solo sensoriale ed emozionale il male è identificato col dolore (fisico) mentre non si considera la sofferenza interiore
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Sul Vangelo di oggi:
Mangiare, vestire, abitare… sono le pre-occupazioni dell’uomo di sempre: prima di fare qualunque cosa è necessario assicurarsi la vita…
Se la ricchezza è la bacchetta magica che risolve tutto, allora è questa che va cercata prima e sopra tutto: come un vero dio.
Se invece è Dio che “merita” di essere prima e sopra tutto, ogni altra realtà diventa secondaria… questo, però, richiede fiducia in Lui.
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