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NIRVANA - YOU KNOW YOU'RE RIGHT

 

DA MOLTO NON SE NE PARLA PIU', MA LA "RIFORMA GELMINI", IN REALTA' E' PASSATA. NON HA PIU' SENSO RICHIAMARE UNA RACCOLTA DI FIRME (COME AL MIO POST #160, IN CUI NE RICHIAMAVO UNO DI  elena.c.q.d) . PERO', INVITO TUTTI COLORO CHE HANNO FIGLI, TUTTI QUELLI CHE SOGNANO UN MONDO MIGLIORE, TUTTI QUELLI CHE SANNO ANCORA PENSARE CON LA PROPRIA TESTA, A NON ABBASSARE LA GUARDIA E AD ESSERE PRONTI AD ANDARE IN PIAZZA PER SALVARE LA SCUOLA ITALIANA E, CON ESSA, IL NOSTRO FUTURO.
mgf70

 

LOSING MY RELIGION

 

CREDO SIA IMPORTANTE...

Inviato da andrea7770 il 26/05/08 @ 08:41 via WEB
MESSAGGIO IMPORTANTE Gli operatori delle ambulanze hanno segnalato che molto sovente, in occasione di incidenti stradali, i feriti hanno con loro un telefono portatile. Tuttavia, in occasione di interventi, non si sa chi contattare tra la lista interminabile dei numeri della rubrica. Gli operatori delle ambulanze hanno lanciato l'idea che ciascuno metta, nella lista dei suoi contatti, la persona da contattare in caso d'urgenza sotto uno pseudonimo predefinito. Lo pseudonimo internazionale conosciuto è ICE (=In Case of Emergency). E' sotto questo nome che bisognerebbe segnare il numero della persona da contattare utilizzabile dagli operatori delle ambulanze, dalla polizia, dai pompieri o dai primi soccorritori. In caso vi fossero più persone da contattare si può utilizzare ICE1, ICE2, ICE3, etc. Facile da fare, non costa niente e può essere molto utile. Se pensate che sia una buona idea, fate circolare il messaggio di modo che questo comportamento rientri nei comportamenti abituali.
 

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Domenica mattina, con musiche e pensieri

Post n°1035 pubblicato il 23 Ottobre 2016 da mgf70
 

[Nick Drake]

.

Non si dovrebbe insistere a cercare di trarre vita da una pietra, una risposta dal vento, o a cercare un senso all'esistenza. Si deve accettare di vivere anche senza capirne la ragione, come vento che ci avvolga e passi, come l'immutabilità di sasso.

Amici tristi cui vorresti dare te stesso, se servisse a liberarli del male di vita che li imprigiona, creano scompensi e dubbi, al nostro incedere: nonostante il bene che vuoi loro, non puoi aiutarli se non saranno loro i primi a volere aiutare se stessi...

La presunzione di poter smuovere più di qualche granello di polvere, ci fa sentire degli dei, mentre non siamo che dei miseri sudditi dell'umano tritacarne sociale: non dovremmo mai prenderci troppo sul serio, quando pensiamo a ciò che siamo.

Quel giorno che vidi lo schema dell'inferno dantesco, rimasi frastornato, sconvolto, da quello dei rei per l'amore perduto, per mancanza di coraggio. Il senso di colpa, da allora, non mi ha più abbandonato, nonostante il raziocinio con cui l'ho mitigato.

Dove sono andati i miei sogni di eccellenza, dove i grandi ideali, dove le mie laceranti passioni? Guardo le mie nobili illusioni del passato scorrere via come, i miei lunghi e travagliati giorni, come acqua di fiume, che si allontana e non tornerà mai indietro.

Con distacco provo a seppellire i miei mali, ad accettare i miei dolori, a non vedere le cicatrici d'anima, a non pormi domande senza risposta. Anestetizzo il malessere, calcando questo palcoscenico di "storia raccontata da un pazzo"...

Commenti al Post:
ilmondodiiside
ilmondodiiside il 24/10/16 alle 12:54 via WEB
Buongiorno...Bella riflessione. Allora anche io...racconto la storia da pazza....Cerco di fare tutto da un po' di tempo tutto quello che è racchiuso nei due ultimi pensieri ...Ma è da poco che ci riesco, senza soffrire avendo forse imparato a lasciarmi scorrere la vita addosso senza la presunzione, la capiarbietà di volerla modellare a mio piacimento. O forse si tratta che ormai non ho più la voglia nè la forza di combattere con i mulini a vento. ed è così che si raggiunge uno stadio di pacata e serena accettazione.Accettazione del buono e del cattivo, del modificabile e dell'impossibile... E sono arrivata a pensare che forse alcune cose della mia vita dovevano andare così. per poi superarle e andare avanti prendendo bivi ,e sentieri certo tortuosi ma forse migliori di quelli di prima. Buona giornata e grazie per l'occasione di riflessione.Ro@@
 
 
mgf70
mgf70 il 27/10/16 alle 09:27 via WEB
Buondì. Io, in realtà "provo" a usare il giusto distacco, ma non sempre mi riesce. Ma quello è il mio obiettivo. Magari, col tempo, riuscirò in questo mio intento. Ti auguro una buona giornata
 
surfinia60
surfinia60 il 01/11/16 alle 08:46 via WEB
Leggendo questo post e l'unico commento che riporta, ho pensato che tutti i silenzi e le parole inespresse dicono che molti, se non tutti, coloro che sono passati e che hanno letto senza replicare, la pensano allo stesso modo. Tastando il polso dell'umano medio, mi sembra di riconoscere molti profili descritti in questo post. In un certo senso anche il mio. Abbiamo ingranato la ridotta, ci stiamo abbandonando alla corrente, senza tentare neppure una bracciata. E' un sintomo grave, che non preannuncia niente di buono. Lo dico a te e anche a me stessa. Buon 1° novembre
 
 
mgf70
mgf70 il 02/11/16 alle 05:11 via WEB
Dici? Io non trovo che la ricerca di distacco sia un modo per ingranare la ridotta: il vivere e provare certi sentimenti (o certe sensazioni), non è che un sintomo d'irrequietezza e, proprio il cercare di ovviarvi, quando non si abbiano alternative, lo ritengo un segnale di una vitalità interiore, sin troppo accentuata. Ma, prendo come "interessante" la tua opinione, grazie. Un saluto
 
   
surfinia60
surfinia60 il 02/11/16 alle 18:53 via WEB
"Interessante" virgolettato potrebbe intendere l'esatto contrario. Comunque incasso il colpo signorilmente e mi defilo. Buona serata
 
     
mgf70
mgf70 il 02/11/16 alle 19:47 via WEB
Au contraire, au contraire! Il virgolettato intende significare che la tua opinione, differente dalla mia, mi è comunque di stimolo a diverse valutazioni. Non sono di quelli che cerca platee assenzienti, ma di quelli che preferiscono chi dica loro un'opinione diversa, se ben argomentata. Non sono sicuro di rientrare personalmente nella tua casistica, ma trovo stimolante il tuo preambolo. Mi scuso se ti sono parso sarcasticamente offensivo (anche perché non è nella mia natura). Un saluto
 
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Ogni tempo ha il suo fascismo: se ne notano i segni quando la concentrazione di potere nega al cittadino la possibilità e la capacità di esprimere ed attuare la sua volontà. A questo si arriva in molti modi, non necessariamente col terrore dell'intimidazione, ma anche negando o distorcendo l'informazione, inquinando la giustizia, paralizzando la scuola.
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ROBERTO SAVIANOLucide le sue analisi, coraggiose le sue parole, profonda la speranza che sa dare: non esiste un "Grazie" sufficientemente grande, per la luce che sa dare, in questo lungo periodo di tenebre.

Meriterebbe una vita "normale", a premio del suo coraggio.

Il suo esempio, riscatta la sua terra e l'umanità intera...

 

C O N S E G U E N Z E . . .

Alla gran maggioranza di noi si richiede un'ipocrisia costante, eretta a sistema. Ma non si può, senza conseguenze, mostrarsi ogni giorno diversi da quello che ci si sente: sacrificarsi per ciò che non si ama, rallegrarsi per ciò che ci rende infelici. (...) La nostra anima (...) Non si può impunentemente violentarla all'infinito...

(Boris Leonidovic Pasternak, Il dottor Zivago)

 

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L'ENCRE DE TES YEUX... (F.CABREL)

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STING -Moon over Bourbon street

 

(1989) SENTO IL ROMBO DEI BUS

Non più amici, né donne, o altro, intorno a me. Alle mie parole, solo il silenzio risponde. Lontano, sento il rombo dei bus: pur colmi di gente, a me paion vuoti. Condannato così, a restar in balìa di me stesso, nevrosi e stanchezza...           Inverno e non me ne accorgo, se non dal passo pesante: lo stesso di chi ha perso una partita; identico a quello sulla ghiaia di un cimitero.                                              E, così, non riesco più a sorridere, ad esorcizzare le mie fobìe: spezzati sono i miei ricordi (giammai felici).                                                                                                 Questo mondo di rumori cittadini, è ben distante dai miei pensieri e, mi fa sentire ancor più distante; non ho scampo, dalla mia mente, né dal mio destino...
 

L'ULTIMO SPETTACOLO (S.VECCHIONI)

...non lasciamoci "stancare" dalla prima parte: dà un senso alla (meravigliosa) seconda...

 

R E V I S I O N E

OGGI DI' 5 D'APRILE DELL'ANNO DOMINI 2012, HO DECISO DI PROCEDERE AD UNA PRIMA REALE REVISIONE DEL TEMPLATE DEL MIO BLOG, RIPRISTINANDO, CANCELLANDO, SPOSTANDO, CIO' CHE NON HA PIU' RAGIONE DI RESTARE, CIO' CHE NON ERA PIU' FRUIBILE, CIO' CHE HA PERDUTO DI ATTUALITA' IMMEDIATA: ogni tanto, occorre far pulizia !

SPERO, NESSUNO SE NE ABBIA A RISENTIRE...

 

COL TEMPO SAI (VERS. BATTIATO)

 

(1992) LA FRATTURA

Un attimo, una stupida incomprensione, un attrito ridicolo e ogni motivo di serenità è già finito: non sembra svanita la passione; ma, appare perduta ogni volontà di comprendersi. Non più la voglia di starsi accanto, ma la tentazione d’offendersi, che diviene un muto schivarsi, tra le pareti domestiche…Anche da momenti banali, stupidi, può morire un rapporto.

A che serve, far l’amore con passione, con la voglia dell’altro, se poi ne subiamo il fastidio, nelle cose di tutti i giorni? Poi, si finisce di farlo per noia, o (peggio), per quella forma di “dovere”, insita nei comportamenti consolidati... Così, si finisce per sconfessare il proprio desiderio, arrivando a fare (o farsi) male, pur di annullarne l’identità, con la cosa bella, che conoscevamo.

 

 
 

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