Messaggi del 16/10/2014

"I Borgia"

Post n°207 pubblicato il 16 Ottobre 2014 da Nezumina
 
Tag: borgia, sky

Eccomi qui a commentare lo sceneggiato sui Borgia che va in onda suSky. Premetto che non voglio giudicare, ognuno è libero di pensarla come vuole,ma mi corre l’obbligo morale di evidenziare gli errori storici che, da ciò cheho intravisto, abbondano e ci mostrano una realtà diversa da quellatramandataci dai documenti. Qualcuno avrà sicuramente da obiettare ed io saròqui per chiarire le cose che, inevitabilmente, dovrò tralasciare. Studio questafamiglia da più di trent’anni e se sono qui a spezzare una lancia in lorofavore non è per “santificare” i Borgia, bensì per tentare di mostrarli nellaloro vera luce, con tutti i loro difetti e le loro ambizioni. Ma, soprattutto,nei loro pregi che la letteratura ci ha negato. Fino a oggi. L’ambientazione e i costumi della fiction sono notevoli, mipiacciono.  Ma iniziamo.

 

1° puntata

Siamo nel 1492, quando sul trono di Pietro siede Innocenzo VIII equesto lo devo sottolineare per una cronologia essenziale. Cosa c’entra?C’entra. Un po’ come per Caligola: i delatori hanno volutamente estrapolato dalcontesto storico le sue frasi, i suoi gesti per collocarli in altri momenti alsolo scopo di farlo credere pazzo. Quando pazzo non era.

Già la prima scena, dove si vede un Cesare Borgia che si autoflagella,mi ha lasciato stupita: è ridicolo solo il pensiero. E qualsiasi storico lo rileverebbe.Cesare era un narciso e mai si sarebbe inflitto pene corporali che avrebberosfigurato il suo corpo. È sufficiente ricordare quando la sifilide deturpò ilsuo volto: avrebbe indossato la maschera per necessità e non più perdivertimento. Prima di partire per la Francia, rimase confinato nei suoiappartamenti per colpa delle pustole e partì solo quando fu certo di nonmostrarsi sfigurato.

Questo primo impatto con la fiction mi ha fatto capire che il caratteredel Valentino sarebbe stato alterato. E di parecchio pure. Occorre, però, fareuna netta distinzione: il Valentino prima e dopo la porpora. Ma di questoparlerò in seguito.

Poco dopo, il regista ci mostra Lucrezia, Jofre (Giovanni) e Ottavianoa casa di Vannozza con il suo attuale marito. In realtà Rodrigo ha già da annitolto i propri figli alla madre per affidarli a sua cugina Adriana Mila. Nonavrebbe mai lasciato che i figli avuti da Vannozza si mischiassero con glialtri. Anche Girolama e Isabella (in quel periodo Pedro Luis era già morto),avevano vissuto separate dai figli avuti da Vannozza.

Nella scena in cui Lucrezia diventa donna, la vediamo lamentarsi conVannozza di non avere un marito perché il padre è morto prima di averglielotrovato. In realtà, Lucrezia (che si trova da Adriana e non da Vannozza) sabenissimo chi è il padre, sa benissimo che non è morto ed è addiritturafidanzata con due spagnoli da più di un anno.

In una scena successiva si vede Juan tornare dalla Spagna, con laferale notizia della morte di Pedro Luis, assassinato. A dire il vero, ilprimogenito di Rodrigo è morto a Civitavecchia per una malattia, probabilmentemalaria, nel 1488, addirittura quattro anni prima! Non dimentichiamo che nellafiction siamo nel 1492. Tra l’altro, Rodrigo ordina a Juan di andare a Pisa a prendereCesare, quando sappiamo bene che il Valentino non rientra a Roma se non a marzodel 1493, tenuto lontano dall’Urbe proprio da Rodrigo. E, molto probabilmente,Juan nel 1492 si trovava ancora in Spagna.

La conseguenza è che nello sceneggiato vediamo Juan e Cesare indirizzatidal padre verso le nobili famiglie romane per istigarle le une contro le altre,espediente che dovrà servire a Rodrigo per decidere chi di loro due sarà ilsuccessore di Pedro Luis. Pertanto, la scena a casa dei Colonna, dove troviamoCesare a piantare il seme dell’odio, è totalmente inventata. Rodrigo, inrealtà, ha scelto il successore di Pedro Luis già nel 1488, quando questi èmorto, ossia Juan. È strano, è vero, poiché per ordine di nascita, ilsuccessore sarebbe dovuto essere Cesare, il secondogenito maschio e non ilterzo. Ma Cesare era stato destinato alla carriera ecclesiastica proprio inqualità di secondogenito e Rodrigo sapeva quanto questa carriera potesse esserepotente.

Altra scena che altera il carattere dei personaggi: Lucrezia che litigacon Giulia Farnese perché non vuole imparare a ricamare e, di conseguenza, sivuole far credere che le due ragazze si odino. In realtà, Lucrezia e Giulia sonoamiche, poiché solo pochi anni di differenza le divideva e la loro amicizia èevidente quando si divertivano a ridere durante la funzione in chiesa. Tral’altro Lucrezia aveva un carattere mite e, come ogni donna del suo tempo, nonavrebbe mai criticato l’operato del padre, del fratello e del marito. Era, inpratica, una vittima.

Altra scena incriminata: l’incontro notturno tra Cesare, Juan , AlessandroFarnese e gli sgherri dei Colonna. Come detto sopra, è impossibile, poiché ilValentino si trova a Pisa a studiare e Juan non è ancora rientrato dallaSpagna. Quest’ultimo sarebbe tornato dopo l’elezione di Alessandro VI e lotroviamo, di fatto, al fianco di Lucrezia nel 1493 quando la conduceall’altare. Tra l’altro, in questo finto incontro, si esalta un Cesare Borgiacollerico, pronto a usare le armi, quando, al contrario, Cesare era consideratoda tutti una persona morigerata, dal tono di voce sommesso e, almeno in quelperiodo della sua vita, indifferente alla politica. Era dedito a studiare edivertirsi con le ragazze e trascorreva i pomeriggi con Sebastiano Angeli, ilfrate di Perugia suo grande amico.

Se poi vogliamo scendere nel particolare dei documenti, non si hannonotizie di un Cesare che si sia mai macchiato le mani di sangue, se non sulcampo di battaglia. Quindi, l’incursione all’interno del convento per avventarsicontro Marcantonio Colonna, è del tutto inventata. Neppure la famigerata“Lettera a Savelli”, scritta nel 1501, che elenca tutti i misfatti dei Borgia,riporta un Cesare dall’animo violento.

Ad un certo punto della fiction, Rodrigo dice di essere stato vice cancellieresotto quattro papi, ma ne dimentica uno. Rodrigo Borgia è stato vice cancellieresotto Callisto III, Pio II, Paolo II, Sisto IV e, in ultimo, Innocenzo VIII,dunque cinque papi, non quattro.

Altro errore madornale: si vede Cesare elevato a vescovo di Valencia daInnocenzo VIII, ma è Alessandro VI, appena eletto papa, che lo nomina vescovomentre lui è a Spoleto, esattamente il 31 agosto 1492.

E ancora: nella fiction Cesare insiste a dire di non essere prete,quando nella realtà, all’età di otto, anni è stato nominato prevosto, ossiaprete. I voti minori e uno maggiore li prenderà in seguito, il 26 marzo del1494. E questo la dice lunga su quanto egli odiasse essere un principe dellaChiesa. Molto più probabilmente, questo suo astio è stato creato - oingigantito- ad opera d’arte da chi desiderava incolparlo delle infamie piùeclatanti.

Infine, quando Rodrigo dà la notizia a Lucrezia che le ha trovatomarito in don Cherubin de Centelles, si riferisce al primo fidanzamento dellaragazza stipulato in data 26 febbraio 1491. Successivamente, il 30 aprilesempre del 1491, Lucrezia viene fidanzata a don Gaspare Procida. Pertanto, inquesta scena, Rodrigo le svela un nome che era già stato soppiantato da unaltro più di un anno prima e che la vera Lucrezia conosceva benissimo.

Piccola conclusione: decontestualizzare frasi o situazioni, serve soloa mostrare i personaggi nella loro falsa realtà.

 
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