Messaggi del 23/10/2014

"I Borgia"

Post n°211 pubblicato il 23 Ottobre 2014 da Nezumina
 
Tag: borgia, sky

Eccomi qui a commentare lo sceneggiato sui Borgia che va in onda suSky. Premetto che non voglio giudicare, ognuno è libero di pensarla come vuole,ma mi corre l’obbligo morale di evidenziare gli errori storici che, da ciò cheho intravisto, abbondano e ci mostrano una realtà diversa da quellatramandataci dai documenti. Qualcuno avrà sicuramente da obiettare ed io saròqui per chiarire le cose che, inevitabilmente, dovrò tralasciare. Studio questafamiglia da più di trent’anni e se sono qui a spezzare una lancia in lorofavore non è per “santificare” i Borgia, bensì per tentare di mostrarli nellaloro vera luce, con tutti i loro difetti e le loro ambizioni. Ma, soprattutto,nei loro pregi che la letteratura ci ha negato. Fino a oggi.

L’ambientazione e i costumi della fiction sono notevoli, mipiacciono.  Ma iniziamo.

 

5° puntata

All’inizio della puntata, si vede Cesare arrivare a Spoleto e conoscereil suo segretario, Agapito Geraldini da Amelia. In realtà, Agapito inizierà afare il segretario del Valentino nel 1498, quando organizza il viaggio diCesare in Francia. Dal 1500 vediamo la sua firma in calce a ogni documentoscritto da Cesare. In questo periodo che la fiction ci mostra, ben altri sonogli amici di Cesare: Michelotto e Ramiro.

Continua la storia di Lucrezia a casa di Vannozza: leggi quanto scrittonella 1° puntata.

La fiction mostra come al momento dell’elezione al pontificato,Alessandro VI dice di non volere più una storia con Giulia: in realtà, ilpontefice sarà ancora per alcuni anni schiavo dell’amore per Giulia, la qualegli darà una figlia, Laura. Anzi: nel 1492, la bambina contava già un anno. Labella Farnese sarà allontanata solo al momento della calata di Carlo VIII e inquell’occasione riuscirà a fuggire da Pesaro (dove era andata con Lucrezia) percongiungersi al marito. E questa scappatella fa infuriare Alessandro VI che larichiama perentorio a Roma. Illuminante la lettera che il papa le spedisce.

Sempre subito dopo l’elezione, Alessandro VI parla di una riforma dellaChiesa e si impegna nell’impresa al solo scopo di destituire chi gli fa comodoper metterci i suoi familiari. Parliamoci chiaro: era prassi comune concederetitoli ai familiari e in questo sfacciato nepotismo Alessandro VI non è né ilprimo né l’ultimo. In realtà, tenterà una riforma della Chiesa solo nel 1497,dopo la morte di Juan. Voglio ricordare che, a dispetto di quanti lo accusavanodi essere l’anticristo, Alessandro VI era uomo di incrollabile Fede edevotissimo alla Madonna, oltre che ottimo giurista e fine politico. Non è uncaso se Giulio II (Giuliano della Rovere) è riuscito nella sua politica: hapraticamente portato a termine l’opera iniziata da Alessandro VI. In pratica,Giulio II, a dispetto dell’odio provato per i Borgia, (non dimentichiamoci cheha fatto di tutto per eliminare ogni ritratto, scultura e quant’altro pereliminare i Borgia dalla faccia del mondo) ha usufruito della mente geniale diAlessandro VI per i propri tornaconti.

Altra scena inventata: Cesare e Alessandro Farnese a Spoleto, speditinella ridente cittadina umbra subito dopo l’elezione di Alessandro VI. Ricordoancora che il Valentino non è mai stato amico del Farnese. Se mai Cesare hachiesto a qualcuno di fargli da spia, questi era Michelotto. Altra spia diCesare era Michele Remolino, che egli mandò a Ferrara per accertarsi che lamalattia di Lucrezia non fosse un tentativo di ucciderla da parte degliestensi.

La fiction poi si sposta su un concistoro, dove si parla di unaristrutturazione di S. Pietro per ordine del papa. Ma Alessandro VI in Vaticanofa solo costruire la torre Borgia e una delle due fontane della piazza, mentreristruttura S. Maria Maggiore (e lo vediamo sul soffitto della basilica, dovelo stemma Borgia sta a significare l’intervento di Alessandro VI) e Castel S.Angelo, dove fa bella mostra di sé lo stemma Borgia (e chi mi conosce sa chescherzosamente sono solita dire: il MIO castello).

Quanto allo sposalizio per procura di Lucrezia con Giovanni Sforza,nella fiction si vede il papa che scambia gli anelli in vece di Lucrezia. Inrealtà, il matrimonio per procura fu celebrato il 2 febbraio 1493 e Niccolò daSaiano impalmò la giovane in vece di Giovanni Sforza.

E qui si giunge a un altro errore che stravolge la storia al solo scopo,a mio avviso, di mostrare l’astio tra i fratelli Borgia. All’improvviso tornaJuan dalla Spagna e dichiara di aver conquistato il cuore di Maria Enriquez,nipote di Ferdinando il Cattolico. In realtà la nobildonna ne era la cugina eJuan è stato costretto a sposarla il 24 agosto del 1493, prendendo il posto diPedro Luis, precedente fidanzato della donna. Juan è talmente restio, che perconsumare il matrimonio sono dovuti intervenire da Roma sia il papa sia Cesare.Tra le lettere giunte sino a noi di Cesare, questa fuga ogni dubbio sulle realirelazioni tra fratelli: il loro legame era forte e indissolubile. Inoltre, perconcludere questa scena, nella fiction il papa nomina subito Juan CapitanoGenerale della Chiesa, facendo nascere il livore in Cesare. In realtà, Juanviene nominato solo nel 1497, dopo la disastrosa campagna condotta contro gliOrsini, pochi mesi prima di morire.

Cesare che dà fuoco a una chiesa? Non commento.

Si torna a parlare di Marcantonio Colonna. Ora, l’astio tra casa Borgiae le casate Orsini, Savelli, Colonna e Caetani è risaputo, ma va precisato chequesto Marcantonio Colonna è vissuto quasi un secolo dopo i Borgia. Tra l’altroha combattuto a Lepanto, nel 1571!

Sempre nella fiction, si vede Lucrezia disperata perché non vuolesposare Giovanni Sforza. Dice di volersi fare suora. In effetti, la giovaneLucrezia ha ricevuto una rigida educazione dalle suore e per tutta la vita saràsempre timorata di Dio, tanto da giungere a portare il cilicio. Nella fictionla vediamo accettare il matrimonio grazie a Giulia e si convince soprattuttodopo aver avuto un colloquio con lo Sforzino. In realtà, Lucrezia non ha maialzato obiezioni al matrimonio e Giovanni Sforza giunge a Roma a ridosso dellacerimonia, esattamente tre giorni prima. Dunque è improbabile che i due abbianoavuto un colloquio prima delle nozze. Tra l’altro, lo Sforzino giunge insfilata davanti al palazzo di S. Maria in Portico, si ferma sotto il balconedove c’è affacciata Lucrezia e questa è la prima volta che i nubendi si vedono.Inoltre, Giovanni ha 26 anni e non 28. E aggiungo anche che è in questaoccasione che inizia a circolare il nome di Burcardo, maestro di cerimonie diAlessandro VI, che ha provveduto alla sfilata di Sforzino e a tutta lacerimonia.

In ultima analisi, sempre nella fiction, troviamo Cesare ancora aSpoleto quando gli dicono che Lucrezia si sposa. Ma il Valentino è già a Romada marzo e assiste come tutti alla cerimonia. Unica assente è Vannozza.

Piccola conclusione: decontestualizzare frasi o situazioni, serve soloa mostrare i personaggi nella loro falsa realtà.

 
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