Messaggi del 29/10/2014

"I Borgia"

Post n°217 pubblicato il 29 Ottobre 2014 da Nezumina
 
Tag: borgia, sky

Eccomi qui a commentare lo sceneggiato sui Borgia che va in onda suSky. Premetto che non voglio giudicare, ognuno è libero di pensarla come vuole,ma mi corre l’obbligo morale di evidenziare gli errori storici che, da ciò cheho intravisto, abbondano e ci mostrano una realtà diversa da quellatramandataci dai documenti. Qualcuno avrà sicuramente da obiettare ed io saròqui per chiarire le cose che, inevitabilmente, dovrò tralasciare. Studio questafamiglia da più di trent’anni e se sono qui a spezzare una lancia in lorofavore non è per “santificare” i Borgia, bensì per tentare di mostrarli nellaloro vera luce, con tutti i loro difetti e le loro ambizioni. Ma, soprattutto,nei loro pregi che la letteratura ci ha negato. Fino a oggi.

L’ambientazione e i costumi della fiction sono notevoli, mipiacciono.  Ma iniziamo.

 

10° puntata

La puntata si apre con l’accampamento francese a Velletri e Cesare chegioca a scacchi con Djem in una tenda da campo. Si vede addirittura Carlo VIIIportare la notizia della morte del figlio di Djem. In realtà, i figli maschi diDjem nel 1495 erano già morti. Solo uno sopravvisse e morì anni dopo. Tral’altro, Cesare non rimase in una tenda da campo, bensì alloggiò nel palazzodel vescovo e trascorse parte della notte in compagnia di Carlo VIII.

Altra scena inventata di sana pianta: al battesimo di Laura (che inrealtà è nata tre anni prima) funge da padrino il piccolo Ferdinando. Ora, ilnipote di Massimiliano I, Ferdinando d’Asburgo, è nato nel 1503. Pertanto, nel1495 (perché la storia si trova in questo periodo) non poteva fare da padrino auna bimba nata nel 1491! Voglio morire!

La scena di Lucrezia nei giardini con Maria Enriquez è inventata: laspagnola non è mai stata in Italia, come già ribadito in altre puntate.

Torniamo a Velletri: Djem sta male e muore poco dopo. In realtà, ilprincipe muore una volta giunto a Napoli. Almeno, in questo, il regista non haaccusato Cesare del delitto! Anche se tutte le scene seguenti sono sanainvenzione: il Valentino non ha mai dato fuoco all’accampamento. E La fuga eraconcordata con Alessandro VI, prima che Carlo VIII lasciasse Roma. Ne sono laprova i carriaggi che seguono il Valentino: solo due, dei diciannove carri,contengono tutti i suoi effetti personali, compresi oro e argenteria. E sonogli unici che la notte tra il 28 e 29 gennaio 1495 fanno ritorno a Roma,seguiti poco dopo da Cesare stesso.

Ma andiamo avanti. La fiction a un certo punto fa dire a Ives D’Alègredi aver abusato di Giulia Farnese a un esterrefatto Alessandro VI, che pensasubito di non volerla più vedere. E Giulia, alcune scene dopo, per rientrarenelle grazie di Alessandro VI, fa mozzare i genitali al capitano francese.Ridicolo. Voglio ricordare che Ives d’Alègre rivestirà il ruolo di capitano aicomandi di Cesare, quando il Valentino inizia le sue conquiste.

Riguardo ad altre situazioni, non commento neppure: ce ne fosse unavera.

E arriviamo al momento in cui i francesi lasciano Napoli e si dirigonoa Roma. Alessandro VI dice a Giulia di prepararsi perché andranno a Orvieto perevitare le truppe francesi. In realtà, il papa andrà a Perugia, ospite deiBaglioni, dove troverà Lucrezia e Cesare che lo attendono. Ricordo ancora cheJuan non è a Roma, bensì in Spagna, insieme a Maria. Pertanto, la scena in cuiCarlo VIII chiede a Lucrezia dove sia il papa e minaccia di uccidere Juan sequesta non risponde, è falsa. Se c’è una cosa certa, è l’affetto e l’amore chehanno sempre legato la famiglia Borgia e, onestamente, in questo contesto nonvedo nessun comportamento ascrivibile a un Borgia. Ma forse perché le scenesono inventate.

Poco dopo si vede il papa arrivare a Perugia e assistere al miracolo disuor Colomba. A dire il vero, è Cesare che, trascorrendo i pomeriggi conSebastiano Angeli a Perugia, scopre questa suora e i suoi misteriosi poteri. Edè sempre Cesare, tra il 1489 e il 1490, a parlare al padre di questa suora eintercedere affinché fosse fatta santa. Se esiste una S. Colomba, è merito diCesare.

Rosalina? Ma chi è questa Rosalina? Addirittura che insegna latino egreco a Lucrezia! E che si uccide perché sverginata da Juan. Ma la fantasia haproprio le ali!

Come faccio a commentare una simile puntata? Ho l’impressione che piùvado avanti, più trovo falsità. I caratteri dei personaggi sono così alteratiche non sono loro, bensì simulacri che il regista ha innalzato a nome Borgia.Ecco: se questa storia fosse stata nominata “I Pinco Pallino”, sarebbe statastupenda. Io non ho idea di quanti, vedendo questa fiction, siano certi divedere i Borgia. In realtà, e mi duole dirlo, i Borgia non c’entrano nulla.

Piccola conclusione: decontestualizzare frasi o situazioni, serve soloa mostrare i personaggi nella loro falsa realtà.

 
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