Creato da minodaccomi il 26/02/2009

MINO DACCOMI

UN (QUASI)NOVANTENNE VIRTUALE

 

 

CI MANCHERAI !!!

Post n°91 pubblicato il 24 Marzo 2010 da minodaccomi
 
Foto di minodaccomi

Addio a Mino Daccomi
storico sindaco di Cogoleto

Cogoleto. I funerali di Mino Daccomi,
storico sindaco e conosciutissimo
politico di Cogoleto, si svolgeranno
oggi alle 15 nella parrocchia
cittadina. Personaggio fuori dal comune
e dagli schemi, classe 1920, fu
attivo nella Resistenza del ponente
ligure e nel 1945 diventò il più giovane
assessore al bilancio e alle finanze
d'ltalia con il sindaco Luigi Poggi.
Nel 1972 fino all'85 fu punto cardine
delle giunte formate dall'ora partito
comunista e quello socialista, alternandosi
nel ruolo di sindaco (dal 1977 al 1982)
e di vicesindaco (dal 1972 al 1977
e dal 1982 al 1985) con Giacomo Grattarola.
"Fuori dalla retorica, tutti
possono riconoscere - spiega Luigi
Cola, consigliere regionale, oltre che
comunale di Cogoletq primo cittadino
dal 1985 al 1988 e dal 1993 al 2000
- che Mino ci mancherà per il suo peso
politico ma soprattutto come uomo
dall'intelligenza fervida e pungente".
Dal 1988 Mino Daccomi, incominciando
durante la giunta guidata proprio da Cola,
ha sempre avuto il compito di consulente esterno
- a titolo gratuito - per il controllo contabile-amministrativo
delle delibere di giunta. "Mino è stato uomo
di grande cultura - aggiunge Attilio Zanetti,
attuale sindaco di Cogoleto - che ha
scritto della sua esperienza di partigiano
nel libro "Quei tragici 20 mesi"
e continuava a raccontare tradizioni
della nostra terra in una rubrica di
culinaria molto apprezzata sul giornale
locale. Ci mancherà moltissimo"

CLAUDIA LUPI


da:
IL SECOLO XIX del 24 Marzo 2010

 
 
 

“LO STATO NON PAGA COSI LE AZIENDE CHIUDANO"

Post n°90 pubblicato il 03 Dicembre 2009 da minodaccomi
Foto di minodaccomi

L’ALLARME DI CONFINDUSTRIA: LA CRISI NON E’FINITA-SUL FISCO IL GOVERNO NON HA FATTO NULLA-LA DETASSAZIONE DEGLI UTILI CHE RESTANO IN AZIENDA  SAREBBE UN PIMO PASSO-LE MICROIMPRESE NEL 2000 HANNO DATO LAVORO ALL’80% DEI NUOVI ASSUNTI-PRODUCONO IL 25% DEL FATTURATO E IL 34% DEL VALORE AGGIUNTO NAZIONALE.--- LE IMPRESE Private ITALIANE---

 

           Addetti    N°Imprese    In %   N°Addetti    In %    €-Fatturato    € Fatturato %

          Da 1- 9    4.170.848    94,8     8.066.535    47,4     2.863.044           25,1

              10-19-    148.404      3,4     1.951.381    11,5     1.677.509           14,7

              20-49       56.946      1,3     1.705.968     10.0     1.608.211           14.1

             50-259      22.211      0,5     2.151,287     12,6     2.111.830           18,5

            250-oltre     3,418      o,1     3.159.281      18,5    3.151.682            27.6

      Totale         4.401.827  100,0   17.o34.452  100.0   11.412.276          100.0

 

 

  TASSO DI DISOCCUPAZIONE NEI MAGGIORI PAESI—DADI IN %-STIME OCSE

 

          Paese                    anno 2009                    anno 2010                    anno 2011

     Francia                            9,1                                9,9                                10,1

    Germania                         7,6                                9,2                                  9,7

    Irlanda                           11,9                              14,0                                13,8

    Italia                                7,6                                8,5                                  8,7

   Giappone                          5,2                                5,6                                  5,4

   Olanda                              3,7                                5,2                                  5,5

   Spagna                            18,1                              19,3                                19,0

   Inghilterra                        8,0                                 9,3                                  9,5

Stati Uniti                           9,2                                 9,9                                  9,1

 Area Euro                         9,4                                10,6                               10,8

 Paesi Ocse                       8,2                                  9,0                                8,6 

 
 
 

SEGUITO AI SERVIZI SOCIALI LOCALI

Post n°89 pubblicato il 03 Dicembre 2009 da minodaccomi
Foto di minodaccomi

Contro il decreto Ronchi,passato giovedì 19 Novembre col voto di fiducia alla Camera. Credo importante che il comune di Cogoleto, proponga, con il mezzo che ritiene più opportuno,alla Regione per un ricorso alla Corte Costituzionale come già fatto da alcune Regioni. Inoltre anche se l’attenzione è concentrata sulla “privatizzazione dell’Acqua, l’allarme e forte. se non maggiore,anche sul ciclo/rifiuti. Personalmente sono molto preoccupato perche :” i soggetti privati possono operare nella raccolta rifiuti, ma tariffe e attività devono rimanere sotto lo stretto controllo delle istituzioni. “Per il controllo pubblico idrico e rifiuti.” Il timore è,ad esempio, che con la liberalizzazione imposta dal Governo alcuni dei passaggi del ciclo rifiuti possano essere subappaltati,rendendo meno trasparente le modalità di lavorazione e più difficili i controlli. Un timore condiviso, che con l’articolo 15 del decreto Ronchi vede mettere in discussione anche la norma ( la 10/2008) con cui aveva da poco rafforzato il controllo pubblico su acqua e rifiuti. La legge infatti affidava” più responsabilità a livello Regionale nella definizione della tariffa di riferimento e nel controllo (sanzioni comprese) sui gestori dei servizi ambientali” In altre parole,”oggi grazie al nostro sistema di regolamentazione non è possibile far rientrare nelle tariffe costi incontrollati,

inoltre questo modello prevede l’obbligo di reimpiego dei proventi delle tariffe per il miglioramento de servizio stesso. La posta in gioco dunque è alta e interessa più di un versante. In primo piano c’è naturalmente la liberalizzazione della gestione acque,che taglierà fuori gli Enti Locali dal controllo della fornitura e appunto sulle tariffe

 
 
 

“ I SERVIZI SOCIALI LOCALI “

Post n°88 pubblicato il 03 Dicembre 2009 da minodaccomi
 
Tag: l'acqua

Il Senato ha varato il 4 N0vembre 2009 la riforma dei servizi pubblici locali,che punta a favorire la gestione privata di alcuni servizi locali. Il testo passa alla camera. Il nodo della questione è tutto li,nel titolo dell’articolo 15 del decreto legge n°135,o decreto Ronchi, che il Senato ha tramutato in Legge. E’ lungo solo una riga ma vale miliardi. Soldi che usciranno dalle tasche dei consumatori e che arriveranno in quelle di pochi grandi gruppi. Il titolo recita:” Adeguamento alla disciplina comunitaria in materia di servizi pubblici locali di rilevanza economica.” Che vuol dire? Che l’affidamento della gestione dei servizi pubblici locali avverrà in via ordinaria, attraverso gare ad evidenza pubblica. Quali sono i servizi indicati? Diversi ( gas o trasporto, ad esempio ) Ma tra questi uno in particolare : l’acqua. Che con il decreto ha cambiato status. Non più bene pubblico, ma merce. Di “ proprietà “dello Stato, dopo un emendamento inserito all’ultimo momento dal PD,ma gestita da privati. Un business colossale. Quanto grande? Forse 8 miliardi nei prossimi 10 anni. Un calcolo in difetto. E solo parametrato sulla semplice gestione. Senza contare gli investimenti pubblici ed europei. Attualmente in Italia la rete idrica è coperta da circa 110 gestori. Divisi tra i 91 Ato (ambito territoriale ottimale) esistenti. Grosso modo ad ogni Ato corrisponde una provincia. A crearli fu la legge Galli del 1994.che per la prima volta apri anche ai privati. Oggi 64 gestori sono a totale capitale pubblico e servono oltre la metà della popolazione. Il resto è a capitale misto o privato. Questo fino al 4 Novembre. Perche nel giro di un anno o al massimo entro il 2012 L’affidamento dei servizi pubblici locali passerà in mano a “imprenditori o società in qualunque forma costituite”. Anche con capitale misto dunque, purchè L’attribuzione dei compitri operativi, connessi alla gestione del servizio, sia nelle mani del privato che non può avere una quota inferiore al 40% della Società. Il Pubblico può rimanere ma è il privato che decide quanto o come investire. E il privato deve fare profitti. E i profitti si fanno Abbassando gli investimenti e alzando le tariffe. In Italia dal 1994 ( anno della Galli) al 2005 sono stati investiti 700 milioni di € l’anno nella rete. Nei 10 anni precedenti oltre 2 miliardi

 di €. Nel 2008, secondo l’ultimo rapporto del Co.Vi.Ri. relativo a 54 Ato, risultavano realizzati  solo il 56% degli investimenti previsti 6 miliardi. Questo scrive Cittadinanzattiva,a fronte di un’impennata delle tariffe di oltre il 47% negli ultimi 10 anni. In Toscana, ad esempio dove è più forte la presenza dei privati, ogni famiglia spende in media per l’acqua 330 € all’anno a fronte di una dispersione del 34%. I privati, se non regolamentati. Non portano efficienza. Nel nostro paese le società più importanti, per capacita e fatturato sono 6: la romana Acea, la bolognese Hera. La ligure piemontese Irenia, la triestina Acegas-Aps , la lombarda A2A  e l’acquedotto Pugliese. Le prime 5 sono quotate. Sono multiutility a capitale misto dove però è il privato che detta le regole. Questo perché ha i soldi necessari e spesso

anche il know how. E con la nuova norma avranno un peso ancora maggiore visto che gli enti locali non potranno avere oltre il 40% del capitale delle società in questione. L’Italia diventerà un terreno fertile per le multinazionali estere,come le francesi Veolia e Suez, che tra gestione e incroci azionari, si stanno mangiando fette di territorio. Per l’acqua “ si assiste- per usare le parole dell’Antitrust-alla sostituzione di monopoli pubblici con monopoli privati” Si prendo l’esempio di Acea. La società serve il Lazio, una parte della Campania, l’Umbria e  4 Ato su 6 della Toscana. E’ il primo operatore nazionale del circuito idrico ( ha il 10% del mercato) E’ controllata al 51% dal Comune di Roma. Al !0% circa dalla francese Gdf-Suez e al 5% dal costruttore Caltagirone. Ma  presto il comune di Roma dovrà cedere a privati l’11% della società per un valore di circa 200 milioni. Lo stesso dovranno fare i comuni Emiliani per Hera o quelli di Genova e Torino per la futura Irenia. In totale sul mercato finiranno oltre un miliardo di € in Azioni. Che andrà ai privati. I quali investiranno per avere un ritorno. E si i piani industriali  di 87 Ato mostrano un incremento medio dei consumi di acqua,da qui al 2023,del 17/20% vuol dire che la privatizzazione dell’acqua la paghiamo noi. Con l’approvazione del decreto Ronchi la gestione delle risorse idriche ( un  grande business dell’acqua privata- una torta da 8 miliardi ) Passa nelle mani di pochi grandi gruppi. Il rischio è quello di un aumento delle tariffe ---- Alla camera il decreto sul quale il Governo ha messo la fiducia è passato con 320 si e 270 no, Per protesta alcune Regioni sono per il ricorso alla Consulta –La sinistra  chiede il referendum

 
 
 

MISTER PESC, D’ALEMA IN PISTA

Post n°87 pubblicato il 03 Dicembre 2009 da minodaccomi
 
Tag: d'alema
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I Socialisti Europei hanno indicato l’ex Premier Italiano tra i possibili candidati alla carica di Mister Pesc. E palazzo Chigi fa sapere che, se la candidatura si concretizzasse, sarà valutata “con serietà e responsabilità” Da parte sua D’Alema si è detto “onorato” di essere stato indicato dai colleghi europei,e grato al Governo per l’appoggio. Dopo il ritiro di Miliband, in Corsa c’e per il PSE  solo D’Alema:” E’ il candidato”. Ore cruciali per le nomine che contano in Europa. Crescano le quotazioni per Massimo D’Alema come Ministro degli Esteri dell’

U.E. Ma la partita è apertissima. Decisivo l’atteggiamento dell’ Inghilterra.Alla fine l’ha Spuntata Gordon Brown. Sara la britannica Catherine Ashton a rappresentare la politica estera dell’Unione. D’Alema candidato dei socialisti e dal Governo Italiano deve cedere il passo. Dispiacere di D’Alema che temeva lo scoglio brittanico. Delusione e orgoglio. Orgoglio che nasce dalla considerazione che la sua candidatura era stata avanzata unanimemente dalla famiglia Socialista Europea

 
 
 

“ RESTO ANCHE SE MI CONDANNANO”

Post n°86 pubblicato il 03 Dicembre 2009 da minodaccomi
 
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Nell’ennesima anticipazione del libro di Vespa il premier dice : nessuna intenzione di dimettermi Una condanna ? “ sarebbe un tale sovvertimento che resterei per la democrazia                                                                                                                                       

                             “BERLUSCONI SI SENTE INTOCCABILE”

        “CONDANNA SAREBBE CONTRO LA VOLONTA’DEL POPOLO”

IL consenso popolare non da il permesso di violare la legge-“Nemmeno l’unanimità può legittimare,nella democrazia costituzionale,decisioni in contrasto con la costituzione” Un principio che si è affermato col crollo del fascismo.

Secondo il premier “la legge  è uguale per tutti  tranne che per lui”

 

Sul Processo breve : Fini dà l’altolà “non si introduca una amministra di fatto”

La prescrizione breve è una pagina chiusa. Con Berlusconi abbiamo definito principi,mi opporrò con chiarezza se alla fine del percorso verranno contradetti.

L’on Finocchiaro :” Per il Rom che ruba il processo resta,quelli Eternit e Parmalat vanno al macero” Bersani segretario del PD:In Senato le nostre proposte per rinnovare la Giustizia. Daremo battaglia contro il progetto del governo sul rito breve. Basta leggi per il premier—L’Anm: rivoluzione devastante- Tre articoli e saltano i processi.---- Per finire :” Ecco come la legge fa “morire” i processi di Berlusconi – Il Presidente del Consiglio è salvo. I processi in cui è imputato, quello per la corruzione in atti giudiziari(avv. Mills) e quello per i diritti TV- Mediaset dove a Berlusconi sono contestati reati societari, risultano infatti già prescritti dal giorno dopo in cui il ddl Ghedini ( avv, del premier) sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. L’orologio della prescrizione del primo grado scatta dalla data del rinvio a giudizio. Nel caso Mills, il rinvio a giudizio risale al 30 ottobre 2006. Il processo che dovrebbe riprendere il 27 Novembre, è gia morto il 30 ottobre 2009. Un anno in più rispetto ai due previsti dalla legge, perche va calcolato l’anno in cui il dibattimento è stato fermo per il Lodo Albano. Stesso calcolo per il processo Mediaset: il rinvio a giudizio risale al 7 Luglio 2006. in base alla nuova legge è morto il 7 luglio 2009 ancora una volta va calcolato l’anno in più per il Lodo Alfano.

 
 
 

LA CORTE EUROPEA CONDANNA”NO AL CROCIFISSO IN CLASSE

Post n°85 pubblicato il 03 Dicembre 2009 da minodaccomi
 
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La richiesta di una mamma finlandese di Abano Terme.

                                  “ Limita la libertà di pensiero “

     Il Governo annuncia il ricorso attraverso il Ministro all’istruzione Gelmini

 

Un voto unanime della Corte europea dei diritti dell’uomo ha dato ragione alla signora Soile Lautzi contro lo stato Italiano sulla questione della presenza nelle aule delle scuole dell’obbligo italiane del crocifisso. Il contenzioso iniziò nel consiglio d’istituto del “comprensivo statale Vittorino da Feltre”ad Abano Terme dove la signora Lautzi aveva due ragazzi,Dataico e Sami Albertini di 11 e13 anni che frequentavano la scuola dell’obbligo. Insieme al marito Luigi Albertin chiesero di togliere il simbolo religioso,ma il Consiglio d’istituto voto contro.Successivamente il Ministero della pubblica istruzione ribadì con una circolare  l’obbligo per le scuole di esporre il crocifisso. Secondo Soile Lautzi e Luigi Albertin in questo modo” lo Stato accorda alla religione cattolica un privilegio che è retaggio di una concezione confessionale e che si traduce in una ingerenza dello Stato nella libertà di pensiero,di coscienza e di religione e nel diritto di educare i figli secondo i propri convincimenti morali e religiosi. Non solo: può esserci anche una “ forma di discriminazione nei confronti dei non cattolici”. La Corte ha dato ragione alla famiglia Albertin perche “lo Stato deve astenersi dall’imporre, anche indirettamente, un credo,soprattutto, in settori delicati come quello della scolarizzazione,dove il potere dello Stato si impone nei confronti di persone che mancono ancora di capacita critica. Inoltre nei paesi dove la sragrande maggioranza della popolazione aderisce a una precisa religione.”la manifestazione di riti e simboli senza restrizioni circa i luoghi e le forme,può costituire una pressione sugli allievi non credenti o che praticano altre religioni Poiche tra gli argomenti del Governo Italiano c’è che il crocifisso esprime valori di umanità che trascendono la religione e anche la Costituzione, a fondamento delle tradizioni,della democrazia e della laicità del paese, la Corte replica che certamente questi valori ci sono,ma che il crocifisso ha “ in modo predominante un significato religioso. La scelta del crocifisso in classe restringe il diritto dei genitori di educare i figli secondo i propri convincimenti, ribatte ancora la Corte.Il ministro Gelmini annuncia il ricorso alla Corte di Strasburgo.

 
 
 

MILLIS LA CONFERMA IN APPELLO”L’AVVOCATO FU CORROTO”

Post n°84 pubblicato il 03 Dicembre 2009 da minodaccomi
 
Tag: milss
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La condana- 4 anni e ½ per aver ricevuto 600.000 dollari dalla Fininvest- Menti ai giudici per salvare Berlusconi e le sue aziende nei processi All Iberan e Gdf

 

Otto mesi dopo la sentenza di primo grado i giudici della corte d’Appello di Milano hanno confermatola condanna per corruzione in atti giudiziari all’ avvocato inglese David Millis, l’uomo che dietro a un compes di 600.000 dollari ricevuti attraverso il manager Fininvest Carlo Bernascomi rese ai magistrati italiani dichiarazioni reticenti nei processi per i casi

GdF eAll Iberan.” Ha agito certamente da falso testimone-scrissero nelle motivazioni i giudici di primo grsdo- Da un lato per consentire a Berlusconi e al gruppo Fininvest l’impunità dalle accuse o almeno il mantenimento degli ingenti profitti realizzati attraverso il compimento delle azioni societarie e finanziarie illecite compiute fino a quella data. Dall’altro lato per perseguire il proprio vantaggio economico” E sono servite solo 4 ore di camera di Consiglio

Ai giudici della seconda sezione per confermare in pieno la sentenza di primo grado accogliendo cosi le richieste del sostituto procuratore generale Laura Bertole Viale. Mellis e i suoi legali anno annunciato ricorso in cassazione L’avvocato di Mellis Alessio Lanzi- non finisce qui- gli ha fatto eco il collega Federico Cecconi- andremo fino in fondo. Staremo a vedere.--- A Milano il 16/11/2009 inizia il dibattimento sui diritti TV in cui Berlusconi è imputato di frode fiscale. La difesa ha spiegato che il premier vuole essere presente ma glielo impediscono impegni  istituzionali. Berlusconi salta l’udienza per andare al vertice della Fao? Allora scelga lui quando, ma si faccia processare e non scappi. Da troppo tempo sta giocando a nascondino con la procura.--- Sono state rese note il 12/11/2009 le motivazioni con cui la Corte d’Appello di Milano ha condanato David Mills a 4 anni e sei mesi di reclusione. Il Passaggio del denaeo è avvenuto dopo la testimonianza ai processi,

 
 
 

“ACCOGLIAMO GLI EMIGRANTI RICORDANDO LA NOSTRA STORIA”

Post n°83 pubblicato il 03 Dicembre 2009 da minodaccomi
 

   NAPOLITANO:”NON DIMENTICHIAMO CHE SIAMO STAI EMIGRANTI

 

Oggi che accogliamo gli emigranti nel nostro paese non dovremmo mai dimenticare che siamo stati un paese di emigrazione. Napolitano ha ricordato quel lungo periodo in cui dai moli dei porti Italiani partivano “ i bastimenti”

Verso l’america. Voglio ricordare un particolare che riguarda il mio Comune-Cogoleto-in Provincia di Genova- da dove nel 1900 su una popolazione di meno di 5000 abitanti ben oltre 900 emigrarono nelle Americhe.Dove era possibile trovare lavoro.”Siamo stati emigranti”ha detto Napolitano e non dobbiamo mai dimenticare “ un capitolo essenziale della nostra storia”tanto più nel momento in cui ci si appresta a cellebrare i 150° anni dell’Unità d’Italia perche” in quell’Italia pur unita tanti Italiani non potevano trovare lavoro e modo di vivere e furono costretti a partire. Ma “ è stato anche un flusso straordinario. E attraverso questo abbiamo seminato tracce Italiane in tutto il mondo. Il patrimonio di simpatia e di amicizia per l’Italia  che verifico esserci in tutti i paesi che io visito ha anche questo segno,di quello che anno fatto i nostri quando sono andati in quei paesi” pur nelle “condizioni durissime”in cui ci arrivarono.

 
 
 

LA STORIA DI UN MEDICO

Post n°82 pubblicato il 03 Dicembre 2009 da minodaccomi
 
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Un viaggio nel mestiere di un chirurgo-- L’oncologo più famoso d’Italia

 

  VERONESI:LA VITA PARTICOLARE DELL’UOMO IN CAMICE BIANCO

 

E’ in libreria”L’uomo con il camice bianco” semi autobiografia di Umberto Veronesi, scritta insieme ad Alberto  Costa, che ripercorre la carriera del celebre oncologo e soprattutto, dei suoi rapporti con i pazienti. “La prima volta che vidi il bisturi affondare svenni” Non sappiamo se Umberto Veronesi l’oncologo più  famoso d’Italia e uno dei più noti al mondo, sia davvero svenuto. Ma chi lo conosce non ha dubbi: il giorno dopo si presentò fresco e riposato con il solito quarto d’ora di anticipo. Perche fra le caratteristiche di questo giovane di 80 anni spicca da sempre, la voglia di battere il tempo. Come il vizio di andare nelle sale dei congressi,per primo e da solo,a controllare la disposizione delle sedie e delle diapositive. O di scendere prima dell’orario in sala operatoria a scambiare due chiacchere col paziente e gli infermieri. L’uomo dal camice bianco, scritto con Alberto Costa, per 20 anni suo collaboratore (pp.216,euro 17,50, Rizzoli)

Un’insolita “ autobiografia a quattro mani”ma soprattutto un viaggio nel duro e conreto,in quella quarta dimensione che è la chirurgia. Non sono religioso. Ma la sala operatoria ha qualcosa del luogo sacro,della chiesa,della sinagoga. Nelle sale operatorie si avvertono sensazioni che solo i medici e gli infermieri, sanno riconoscere. Concentrazione, preparazione. E consapevolezza di quello che stai per fare.”Noi medici siamo come gli atleti impegnati a battere il record del mondo. Tutto e molto veloce e si hanno pochi minuti per decidere. E’ vero quello che si dice dei chirurgici:che non studiano abbastanza,che guadagnano troppo che soffrono di onnipotenza. Ma vuole venire avanti qualcun altro e prendesi sulle spalle il peso di quello che facciamo? Ho visto morire molte  persone. Troppe. E proprio questo forse,ha spinto Veronesi a inventarsi l’Aire, l’associazione che raccoglie fondi dai cittadini per quello che lo stato fa poco e male: finanziare la ricerca sul cancro. O a dar vita all’istituto Europeo  di oncologia, una struttura di eccellenza dove i medici curano sia pazienti privati che quelli a carico del servizio pubblico. O ancora a spingerlo in politica,prima come Senatore,poi come Ministro della Sanità “ Un periodo indimenticabile ma il difficile fu ritrovarsi parte di un governo con colleghi che avevano idee molto diverse dalle mie: sul nucleare,sugli Ogm,sul testamento biologico” Da Ministro riusci a varare la legge che proibiva il fumo nei locali pubblici, e a porre la spinosa questione dei nostri centri di cura: il 30% degli Ospedali Italiani è troppo vecchio o troppo piccolo o troppo isolato”un problema enorme anche per un Ministro chirurgo.

 
 
 

LIBERTA’ DI STAMPA

Post n°81 pubblicato il 03 Dicembre 2009 da minodaccomi
 
Tag: stampa
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L’ITALIA ARRETRA AL 49° POSSTO

           LO SCORSO ANNO ERA AL 44° POSTO LO RENDE NOTO IL

        RAPPORTO DI REPORTES SANS FRONTIERES-SOTTO ACCUSA

        LE MINACCE AI GIORNALISTI,IL CONTROLLO DI BERLUSCONI

                          SUI MEDIA, IL DDL INTECETAZIONI

 

In3 anni il nostro paese è sceso di ben 14 posizioni:nel 2007 era posizionato al e35°. Ora si colloca appena prima della Romania e dopo Hong Kong. Mentre gli USA di Obama  guadagnano 20 punti salendo al 20°posto della classifica che esamina le violazioni sulla libertà di stampa effettuate tra il primo settembre 2008 e il 31 Agosto 2009.Per l’Italia si parla di “degrado”dovuto “alle vessazioni di Berlusconi nei confronti dei media; le ingerenze crescenti,le violenze della mafia contro i giornalisti che si occupano di criminalità organizzata” e anche per il disegno di legge sulle intercettazioni approvato alla camera e che passerà al Senato,ddl che “ ridurrebbe drasticamente la possibilità dei media di pubblicare intercettazioni telefoniche” Tutto questo ha fatto perdere punti all’Italia in questi anni: Il segretario Rsf organizzazione internazionale indipendente,Jean Francois

Julliard comenta che” è sconcertante vedere alcune democrazie Europee come la

Francia,l’Italia e la Slovacchia perdere anno dopo anno dei punti nella nostra classifica.Secondo il Rsf il centro destra Italiano osanna quando si condanna la Cina,Cuba o il Venezuelano Chiavez osannato a Venezia”. Nella conferenza stampa di Rsf dwl 1° Ottobre, Berlusconi stava per essere inserito nella lista dei

“predatori della liberta di stampa” Questo per il controllo delle Televisioni di sua proprietà e le interferenze sulle TV pubbliche,per gli attacchi diretti ai media, le citazioni in giudizio a l’Unita e Repubblica con richieste milionarie di risarcimento danni, le minacce di querela a El Paisa pubblicazione delle foto o ai media del gruppo Murdoch. E ancora spiegava Rsf,le pressioni esercitate sulle sueTV Mediaset per imporre una visione”edulcorata e positiva del suo operato, e quella sulla Rai per ritardare programmi o intralciare la messa in onda ( compreso il divieto imposto alla Rai di trasmettere il trailer di Videocracy) Poi le minacce dirette ai giornalisti,e persino per il tentativo di condizionare la posizione della Commissione Europea sull’immigrazione.

 
 
 

BOCCIATO IL LODO ALFANO

Post n°80 pubblicato il 03 Dicembre 2009 da minodaccomi
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IL VERDETTO RESPINmE NEL MERITO E NEL METODO PER LA VIOLAZIONE DI 2 PRINCIPALI CARDINI:ARTICOLO N°3 e N°138

IL VOTO 9 GIUDICI CONTRO 6 A FAVORE- ALLA FINE “ UMORI           PESSIMI”—“ PER SILVIO BERLUSCONI  SUBIITO  2 PROCESSI “

 

L’art.3-stabilisce che  “ Tutti i cittadini hanno pari dignità sociali e sono uguali davanti alla legge,senza distinzioni di sesso,di razza,di lingua,di religione,di opinioni politiche di comdizioni personali e sociali”

L’art. 138 dice :”Le leggi di revisione della costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna camera con 2 successive deliberazioni ad intervallo non minore di 3mesi

e sono approvata a maggioranza assoluta.

Sono convinto che  per il rilievo dovuto al risultato della decisione della corte Costituzionale, tutti i cittadini sia attraverso la Stampa sia per il rilievo dato dalle TV hanno potuto farsi un’idea del problema. Per questo mi limiterò ha segnalare i fatti e le posizioni più importanti. E’ scontro con il presidente Napolitano-Berlusconi attacca il presidente”si sa da che parte sta”-e il Quirinale risponde “ il capo dello stato sta dalla parte della Costituzione”Ma Berlusconi risponde c che a lui non gliene importa.—Intollerabile attacco al Colle-La legge è uguale per tutti- Il Premier ha accusato la Corte Costituzionale di essere “di sinistra. E’ stato informato male” 3 giudici erano incerti,tutti di estrazione cattolica .La Giunta e composta da 15 membri 5 votati dal Parlamento 5 dal Consiglio di Stato 5  dalla presidenza

 della Repubblica- E hanno votato:” NO°-9- di cui 5 eletti dalla presidenza della Repubblica,,

-2 eletti dal parlamento dal centro sinistra- 2 eletti dal Consiglio di Stato--- SI°-6- di cui 3 dal parlamento dal centro destra-3 eletti dal Consiglio di Stato. A Benevento il Cavaliere sfodera toni da crociata e fa intendere che modificherà la Costituzione-Elezione diretta del Capo dello Stato e “blocca processi”. La stampa estera esterna “sputtana” l’Italia.—Dopo la sentenza-Dura nota del Colle”falso” sostenere che c’era un accordo per condizionare la Consulta. Sul Lodo Alfano nessun patto con Berlusconi.- Emma Marcegaglia difende ancora il Capo dello Stato:”Simbolo dell’Italia va rispettato.—Napolitano colpo su colpo “ Non sono uomo di parte”.Sono uomo delle istituzioni. Parlando ai Prefetti di tutta Italia riuniti a Roma per la loro prima conferenza Napolitano ha detto:”13 anni fa nell’assumere l’incarico di Ministro dell’interno ero determinato a svolgerlo come uomo,ormai, delle istituzioni e non di una parte politica”. Un impegno già iniziato da Presidente della Camera e poi proseguito fino alla più alta carica .che ho sempre ricoperto nel rispetto dei ruoli e delle sue funzioni.-E’ il principio di eguaglianza ad aver bocciato il lodo Alfano:” Nelle motivazioni della sentenza della consulta la spiegazione:-andava fatta una legge costituzionale- ci si è mossi come nel caso”Schifani” e il lodo Alfano è stata “una deroga ai principi di uguaglianza dettati dalla costituzione” Ecco perche è stata bocciata.—Lodo bocciato-La Consulta “promuove” il Colle

 
 
 

IL TIMES ALL’ATTACCO DI BERLUSCONI

Post n°79 pubblicato il 03 Dicembre 2009 da minodaccomi
Foto di minodaccomi

“ MACHISTA,AUTORITARIO E RISIBILE”

         DURISSIMO EDITORIALE NEI CONFRONTI DI BERLUSCONI

          IL CENTRODESTRA ITALIANO E’ RAZZISTA E XENOFOBO

          “CON L’INSULTO AGLI OBAMA SILVIO E’ANDATO OLTRE

La stampa estera torna a parlare di “Mr Berlusconi” Punta il dito sul tracollo della credibilità del Premier nel mondo e pone gravi interrogativi su futuro  gel Governo Italiano

 

Non era una battuta,ma un insulto. Addirittura ripetuto. E anche se molti italiani continuano prenderla a ridere,forse questa volta Berlusconi è andato oltre. Forse il suo è stato un passo falso. Prendendo spunto dalla “battuta”rivolta a Michelle Obama-anche lei “abbronzata”come già il consorte presidente-il Times si rivolge a Berlusconi definendolo:” razzista machista e xenofobo” il centrodestra italiano. Firmato da Richard Owen l’articolo va direttamente al punto,ponendo gravosi interrogativi politici sul futuro del governo italiano.”C’e una tendenza, sia in italia che nel mondo, di farsi due risate sulle gaffe di Berlusconi definendole tipiche di Silvio” “Lui è cosi il nostro Silvio, chi lo accusa definendo razzista l’insulto rivolto al

 presidente Obama (“è abbronzato”) risponde che i suoi critici non hanno il senso dell’umorismo, e molti che l’anno eletto per la terza volta in fondo sono d’accordo con lui, sostiene Owen. Non solo affonda il Times:” vi è  anche una capacita tutta maschile nell’accettare il comportamento di Me Berlusconi che ricorda di quello di Mussolini-che è machismo laddove lui pretende di promuovere i valori della famiglia. E cosi mentre tornano all’attacco dell’esecutivo anche giornali come il Guardian (parla dell’attacco a anno zero come di una punizione per aver trasmesso un’intervista con una delle escort che avrebbero passato la notte con il premier ),Il francese Liberation e,con un’ampia inchiesta,pure il settimanale Russo Ogoniok, il Times che è uno dei più autorevoli quotidiani sulla scena internazionale- nongira intorno alle parole:” aver insultato sia Michelle che il presidente USA potrebbe rivelarsi un posso di troppo. Il comportamento buffonesco maschera una realtà più sinistra:Mr Berlusconi chiaramente vede se stesso come un leader nazionale e mondiale di tale importanza da ritenersi sopra la legge”. Non è tenero il giornalista britannico; afferma senza mezzi termini che l’idea che il premier sia”un attore globale che per esempio aiuta gli USA a trattare con Mosca, e risabile” Non finisce qui. Il pezzo  è disseminato di termini  quali

“arroganza””autoritarismo” e afferma che Berlusconi si ritiene di essere “ oltre le normali regole di comportamento”: nessun altro leader finito in uno scandalo sessuale avrebbe la faccia tosta di sostenere come lui ha fatto di “ aver introdotto la moralità” nella politica italiana.---La stampa estera e le bugie del premer-i giornali stranieri raccontano cosi il nostro paese:” Il Sunday Times- una notte nell’harem di Berlusconi-  Der Spiegel-sulla copertina del settimanale tedesco, Berlusconi diventa Padrino-  -Newsweek mella foto una espressione seria di Berlusconi. “Perche Silvio non ride più”-Stern una colonna copertina del premier e delle “sue ragazze”: Potere & Amore.—Basta è il titolo del “The Economist, nom poteva essere più chiaro di cosi”Basta”—Liberation-il quotidiano francese ricorda le fotografie di Noemi:Lo “scandalo alle calcagna”—Nesweekw E’ l’ultimonumero:”Dump Berlusconi” tradotto:Scaricatelo gettatelo via.

 

 

 
 
 

IL LUTTO E’ MORTO GINO GIUGNI

Post n°78 pubblicato il 18 Ottobre 2009 da minodaccomi
 
Tag: giugni
Foto di minodaccomi

CON LUI NEL’70 E’ NATO LO STATUTO DEI LAVORATPRI

 

Un grande studioso di diritto. Aveva 82 anni. Entro in politica, prime nel PSI infine scelse il PD e sostenne Veltroni. E’ stato gambizzato dalle Brigate Rosse

 

Nato a Genova il 1° Agosto del 1927. Professore di diritto del lavoro.è il padre dello statuto dei diritti dei lavoratori nel 1970.dottore honoris causa. Univesità di Buenos  Aires e di Nanterre,ha insegnato a Parigi e a Los Angeles, ed è stato anche presidente dell’accademia europea di diritto del lavoro. Collaboratore negli anni 60 del Ministro del Lavoro Brodolini. Negli anni 80 ha presieduto le commissioni ministeriali per la riforma delle liquidazioni e sul costo del lavoro.nel marzo dell’83 è stato gambizzato dalle BR, e nello stesso anno eletto Senatore e presidente della Commissione Lavoro di Palazzo Madama. Dal 93/94

Ministro del Lavoro e della Sicurezza nel governo Ciampi. Negli ultimi anni ha ricoperto la carica di presidente della Commissione di Garanzia dell’attuazione della Legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.

 
 
 

ENNESIMA BEFFA PER GLI ONESTI

Post n°77 pubblicato il 18 Ottobre 2009 da minodaccomi
 
Tag: onesti
Foto di minodaccomi

FAMIGLIA CRISTIANA-CONTRO IL MINISTRO TREMONTI:”UN FURBETTO”

 

  Duro attacco di Famiglia Cristiana al provvedimento del Governo sullo scudo fiscale. Per il settimanale

                        Cattolico il Ministro Tremonti “fa il filosofo, ma poi premia gli evasori”

 

E’ di nuovo scontro tra Famiglia Cristiana e il Governo. Dopo l’immigrazione e il reato di clandestinità il nuovo terreno di battaglia è il provvedimento del governo sul cosi detto scudo fiscale. E’ “l’ennesima beffa per la gente onesta” attacca il settimanale che non risparmia velenose frecciate al Ministro dell’Economia Giulio Tremonti che “fa il filosofo ,ma poi premia gli evasori. Famiglia Cristiana sostiene che ci vorrebbe qualcuno avvezza a complicare missioni diplomatiche—come ad esempio Barack Obama per mettere d’accordo il Tremonti “A”moralista e filosofo dell’economia,”ispirato lettore dell’enciclica Caritas in veritate” con il Tremonti “B” manovratore di scudi fiscali e “ furbetto del Governino”Sul Tremonti che al G8

Dell’Aquila vantava la definizione di uno ”standard legale”che avrebbe messo a posto i finanzieri allegri di tutto il mondo,alla fine-scrive ancora Famiglia Cristiana- prevale sempre il Tremonti “B”:quello che ora gli ispira un provvedimento che,combinato con l’emendamento proposto dal suo compagno di Partito Salvo Fleres,finisce col perdonare reati come il falso in bilancio e la fatturazione falsa, le false comunicazioni sociali e la distruzione di documenti contabili” e che ha anche liberato gli operatori finanziari dall’obbligo di quelle fastidiose segnalazioni che consentivano, di tanto in tanto, di intervenire sul riciclaggio di denaro”.” La politica del condono fiscale è fallimentare” ma non per questo è meno politica” Se siamo costretti a reinterarla cosi spesso vuol dire che non funziona,o funziona poco. Consente però a Tremomti di ripetere il mantra”niente nuove tasse” basato in realtà su una doppia funzione”.Perche le nuove tasse ci sono-ma portano un altro nome( per esempio, i 500 € per la regolarizzazione delle badanti, odiosa tassa sulle famiglie e sugli anziani)

 
 
 
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