Zib@ldone

Scambio di ruoli

Io sono la mamma.

Mi alzo prima la mattina per lavarmi e vestirmi prima che lei si svegli. La sveglio, la coccolo, le do' il latte, la lavo, la vesto, riordino la sua cameretta, la camera da letto il bagno che ho al piano di sopra. Se c'è, tolgo il bucato dallo stendino, ripiego mutande e calzini tuoi, miei, suoi, seleziono ciò che è da stirare, metto nei vari cassetti quel che non va stirato.

Vado al piano di sotto.

Faccio colazione ( ultimamente me la concedo al bar ), rimetto in ordine quel che lasci in giro, ripulisco dalle briciole, metto a posto la lavastoviglie che faccio andare di notte per risparmiare energia...mentre lei gioca sul tappeto, mi richiede di venire in braccio ogni 3 x 2, vuol giocare con me, vuole per forza aiutarmi a sistemare le stoviglie, si nasconde, apre mobili, tira giù cose, piange, vuol bere, magari fa la cacca ed io la pulisco, poi riprendo le mie cose e magari lei rifa' la cacca ( capita eh!).

Poi apro il frigo.

Cosa cucino oggi?

Per lei? Per noi?

Idee confuse si raccolgono. Intanto è una corsa contro il tempo. 

La carico in macchina, vado a fare la spesa.

La ricarico in auto, poi le borsine della spesa, poi a casa. E' ora della merenda.

Fa merenda, io inizio a cucinare per il pranzo. La sua pappa, il nostro pranzo. O il mio, come capita spesso in questo periodo ché non riesci a rientrare per mezzogiorno.

Mentre cucino, vuol venire in braccio, vuol giocare, vuole ovviamente interagire con la mamma, mi vuole aiutare, prende le stoviglie, mi porta i giochi, magari devo cambiarle ancora un paio di volte il pannolino.

Mi telefoni: tutto bene?
Si, tutto bene.

E' ora di pranzo.

Lei mangia.
Poi dovrei pranzare io. Mentre mangio, vuol venire in braccio e vuole assaggiare tutto. Le manine nel piatto, poi sulla vestina, il pane per aria...ed io, così, ogni giorno, pranzo.

Poi devo riordinare la cucina.

Le stoviglie a posto, spazzare e lavare...perché lei sta sempre per terra a raccogliere l'invsibile...e, nel frattempo che io faccio ciò, lei ancora a giocare, a saltare, a gridare, a piangere, a voler venire in braccio, etc. etc.

Finalmente ha sonno.
Dalle 14 alle 16 circa dorme.

Sta bella spaparanzata in mezzo al lettone. Le metto i cuscini di fianco per evitare cadute. Esausta, mi stendo al suo fianco. E provo ad ascoltare quest'altra sbugiola che ho in pancia. Mi da' i calci, non me li da', si gira si muove...

...magari approfitto per scrivere un po'. O, parlando con rispetto, per fare pipì.

Poi ti svegli alle 16, cambio pannolino obbligatorio, coccole e merendina del pomeriggio.

Mentre giochi, piangi, vuoi venire in braccio, etc.etc. io inizio lentamente a preparare per la cena. Preparo qualcosa di più elaborato (ci provo, ma a volte con lei non riesco) perché ci sarai anche tu.

Alle 19 cena lei. Nel frattempo tu sei rientrato. Mi dici che sei stanco. Ci saluti, vai a fare la doccia.
Vieni giù, la tavola è apparecchiata, lei ha mangiato e ti chiama perché vuol giocare con te.

Giocate sul tappeto, che divena ancora una volta un campo di battaglia ( penso di sistemarlo almeno dieci volte in un giorno), poi ceniamo io  e te, con lei sul seggiolone che vuole assaggiare tutto, che lancia tutto, che vuol venire in braccio.

Poi si sistema insieme la cucina, andiamo a farle la doccetta, tu le prepari il biberon della sera ed io mi distendo accanto a lei a raccontarle fiabe e cantarle canzoni per farla addormentare.

Poi sali su e vuoi fare all'amore.
E se ti dico che sono stanca, ti offendi.

Che dici, facciamo il cambio???